Gli sweepers di City Hunter 1 presentano :
Incubi di una notte di mezza estate
Rikimaru aveva ascoltato i racconti
dei suoi compagni fino a quel momento, rimanendo in silenzio, formulando
mentalmente le parole adatte per raccontare il suo incubo.
Invece le parole gli uscirono come un fiume, sfuggendogli di controllo.
< Claren : Il passato >
<< Forse non tutti sapete che solo per metā le mie
origini sono giapponesi, mia madre era originaria di un paesino vicino a Tokyo,
e di lei non so niente. Conosco il suo volto grazie a delle foto che mio padre
conservava quando era in vita, e ho solo alcune sue lettere che scrisse a mio
padre quando si separarono per motivi collegati al lavoro di mio padre, l'unica
cosa che so di lei č che č scomparsa in questa cittā, ma pur non avendola mai
vista sento un forte legame con lei, il legame di un figlio che cerca nel
passato per trovare le sue origini e per essere completo.
Di lei ho sognato, camminavo in un cimitero, in mezzo a tombe prive di nomi, non
sapevo cosa ci facevo lā, ma ero sicuro di dover trovare qualcosa, e mentre
camminavo ho trovato una solo lapide con una foto, vi era ritratto il
volto di mia madre.
Mi sono lasciato cadere in ginocchio sulla tomba, non volevo credere nella fine
della mia speranza, non volevo credere di aver fallito, fissavo quel volto, non
riuscivo a staccare gl'occhi da esso. Volevo scappare, ma non
potevo, qualcosa mi tratteneva le mani e i piedi, guardando le caviglie vidi che
intorno ad esse si erano avvinghiate delle rose, le cui spine mordevano le mie
carni, ma non sentivo il dolore, solo un senso di angoscia.
Poi un urlo, quella foto stava urlando il mio nome, il volto di mia madre stava
chiamandomi, la sua voce era lacerata dal dolore, non riuscivo....>>
S'interruppe, si alzō dirigendosi verso l'uscita del locale e voltando le
spalle agli altri disse:
<<Scusatemi. Clark, se avrai bisogno puoi contattarmi tramite
cellulare.>>
Poi uscė.
Tutti rimasero in silenzio, solo Seiya aveva notato una lacrima sulla guancia
del secondo in comando.
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