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Cineri Capto_Il Piano

Era ormai un'ora piena che, chiusi nello studio del vampiro, i nostri sfogliavano tomi su tomi, senza trovare nulla di particolarmente interessante. Nel trattato che Guy aveva esaminato però si raccontava diffusamente la storia della piccola basilica, e di come fu dedicata al celebre frate cappuccino, sebbene le autorità ecclesiastiche non fossero entusiaste di osannare un personaggio tanto avvolto di mistero e leggende. Sembrava infatti
che frate Alfonso di Salysbury avesse origini celtiche, nonostante la sua ferma fede Cristiana, e che avesse dimostrato in alcune occasioni poteri eccezionali.
Ad ogni modo nella chiesetta a lui dedicata non successe nulla di strano per diversi secoli fin quando, appena una ventina di anni fa, il decano della parrocchia prese a officiare sacrifici, messe nere e altri atti di stregoneria fra quelle mura. Non si sa perché o come si sia avvicinato a tali pratiche, ma pare che diversi cardinali abbiano
trovato la morte grazie ai suoi incantesimi, fin quando una squadra di esorcisti decise di intervenire. Il vecchio prete si suicidò per non incorrere nei terribili tribunali clericali, mentre la piccola basilica venne interdetta all'esercizio e sconsacrata.
Tuttavia da allora sembra che una maledizione colpisca chiunque cerchi di abbatterla, operai, imprese di demolizione, dirigenti e perfino alcuni prelati. Alcuni pensano che Padre Vlaka (Emile Vlaka, un sacerdote immigrato negli States dall'Europa) abbia maledetto le mura cospargendole con il proprio sangue.
La parte interessante finiva li, dopodiché il resoconto di perdeva in una serie di disquisizioni architettoniche, politiche ed economiche dell'epoca, del tutto prive di interesse. La cosa sconfortante era che NESSUN altro nella stanza aveva trovato informazioni utili. No, la cosa davvero sconfortante era che NEI SUOI LIBRI non ci
fossero altre informazioni utili.
- Al diavolo! - sbraitò, scaraventando lontano il volume. Quello però rallentò immediatamente e cominciò a galleggiare nell'aria, quindi tornò pian piano verso il vampiro e si rinfilò nella sua nicchia. Guy nel frattempo aveva preso a passeggiare verso la Cacciatrice. Si appoggiò al sottile pilastro sorto davanti alla ragazza, incrociò le braccia sul petto e portò lo sguardo su Demos.
- Dubito che l'Underworld sia interessato a quelle messe nere o alla chiesa in sé, ma forse loro sanno qualcosa che noi non sappiamo. Ci servono informazioni sulla vita di quell'Alphonsus - osservò.
- Temo di dover rinnovare la mia sezione biografie - aggiunse poi, sorridendo al cenno affermativo dello stregone. Un attimo dopo i lineamenti di Demos si tesero nuovamente: anche lo stregone, come lui, aveva percepito l'arrivo di Callisto, ma non l'aveva riconosciuta immediatamente. Forse perché non era sola.
Fuori dallo studio infatti, un biondino slanciato era sgattaiolato in casa subito dopo Callisto, ma passando per la grande porta-finestra del terrazzo. Naturalmente la mezzo-demone non s'era affatto lasciata sorprendere, e ora teneva il giovane a fil di lama aspettando che i suoi compagni li raggiungessero in salotto.
- Puoi rilassarti Callisto. E' un amico - la rassicurò il padrone di casa, emergendo silenziosamente dalla porta sigillata.
- Spero tu abbia buone notizie - apostrofò il nuovo arrivato - O potrei decidere di lasciarle carta bianca -
Resh Vurdalaek soppesò le parole dell'amico e decise, o sperò, che stesse soltanto scherzando, quindi si rilassò un poco. Sollevò cautamente l'indice verso la spada di Callisto e ne scostò delicatamente la lama dalla propria carotide. Quindi sorrise al suo vecchi compare. La sua espressione mutò impercettibilmente quando anche Lux, seguita dagli altri, fece il suo ingresso in sala, ma non lasciò trapelare altro.
- Veramente non proprio. Ricordi la ricerca che mi hai fatto fare? - rispose senz'altri indugi - I Cenerensi si sono mossi. Tramano sotto St. Alphonsus -
Il mezzo angelo spiegò di non conoscere i piani dei druidi, ma di aver combattuto e ucciso uno di loro. Come prova recava con sé la mano mozzata dell'adepto, sul cui anulare spiccava un anello a sigillo. Resh era sicuro che il sigillo aprisse un anfratto, o forse un contenitore, all'interno della chiesa. Lì doveva essere custodito un antico volume, un diario redatto dallo stesso Alfonso e tramandato agli accoliti per secoli.
In quel testo avrebbero trovato le risposte che cercavano, sicuramente l'obiettivo dei Cenerensi, forse anche un modo per fermarli.
- Dobbiamo infiltrarci nella chiesa senza essere visti. A quanto ho notato l'edificio è ricco di strutture architettoniche e finestre. Ci serve una piantina della struttura - La mente di Callisto sembrava essersi messa in ciò che meglio le riusciva: l'antica arte della guerra a cui l'inferno intero e suo padre l'avevano nottetempo preparata. Guardò Guy aspettando che le desse risposta.
Il vampiro annuì con calma. Con una serie di gesti evocò dal pavimento un ampio tavolo rettangolare, e vi dispose sopra tre planimetrie dell'edificio. 
Due piante riportavano il perimetro del piano terreno: navate, transetto, presbiterio, ecc. La terza invece raffigurava una fitta rete di catacombe e cripte sotterranee, il collegamento fra la chiesetta e i canali dove i demoni si erano annidati.
Individuarono tre ingressi secondari piuttosto semplici da raggiungere. Una botola nel cortile posteriore, ideale per la silenziosa Callisto, un ingresso di servizio sul lato est per Demos, e infine alcune bifore sotto la trabeazione della cupola per Lux. 
Guy e Resh sarebbero entrati dall'ingresso principale fingendo di azzuffarsi tra loro, e attirando all'esterno almeno parte del corpo di guardia. Quindi Callisto, Demos e Lux sarebbero penetrati all'interno, dando inizio alle ricerche. Gli altri due li avrebbero raggiunti appena possibile. All'esterno, di copertura, sarebbero rimasti Edward, Jamie e il giovane elfo con il suo (recentemente acquisito) assistente firbolg. 
Imperativo: i Cenerensi sono sensibilissimi alle aure energetiche nelle loro vicinanze. Assolutamente vietati teletrasporti, sonde mentali o altre forme evidenti di magia.
Per questo motivo sarebbero entrati nell'edificio solo coloro che sapevano difendersi combattendo, mentre gli altri avrebbero fatto da rinforzo solo in caso di necessità. 
Il piano si sarebbe innescato alle sei, un'ora e mezza prima dell'alba. Fissati gli ultimi particolari il gruppo si divise per raccogliere le forze prima della missione. Callisto e Guy intanto, non avendo bisogno di dormire, avrebbero fatto i primi sopralluoghi...