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I Cavalieri dell'Apocalisse

Per apocalisse non si intende la distruzione del mondo, ma la fine del genere umano. A loro viene affidato il compito di sterminare e distruggere tutto e tutti così che il gioco preferito di Lucifero (osservare l'evoluzione umana e poi corromperla, appena prima di distruggerla) possa cominciare daccapo. Questa simpatica cosuccia gli è già riuscita una volta. I cavalieri tuttavia sono solo dei burattini, convinti di avere una missione e di essere quindi dalla parte del giusto. Dal loro punto di vista l’uomo è debole e corrotto, e loro ne incarnano semplicemente le piaghe peggiori. Guerra, fame, morte e malattia. Piaghe che a loro avviso l’umanità si è autoinflitta, e che quindi sono destinate a distruggerla personificate in loro. 
La Guerra infatti è il risultato della violenza e dell’anarchia, oltre che dell’avidità, come la fame. Pestilenza e morte inoltre sono da imputare al disinteresse umano per il prossimo, oltre che una punizione celestiale. I Cavalieri possono risvegliarsi sia autonomamente che attraverso un rituale imposto, in ogni caso rinasceranno occupando il corpo di un essere vivente (angelo, demone, mortale..).
Altrove in queste pagine ho asserito che non esistono demoni o creature assegnati a particolari fenomeni naturali. E non mi sono contraddetto, poiché non sono i cavalieri a portare l'Apocalisse, bensì è l'Apocalisse ad evocare i cavalieri. Guerra ha sicuramente il potere di diffondere la violenza, ma è la sfiducia e la violenza dell'uomo ad evocare Guerra, che poi le sfrutta a suo piacimento. Sono la nostra indifferenza e l'abbandono del nostro simile ad evocare Carestia, Pestilenza e Morte e a conferire loro il potere. Non sono i cavalieri a corromperci, è la nostra corruzione a evocare i cavalieri.

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