Lucifer
e gli Inferi
Lucifero non
è necessariamente un demone o un angelo, certo non è il
traditore Biblico del vecchio testamento. In verità può essere
anche un mortale o un elfo o chiunque possieda una forza tale da
guadagnarsi la posizione di Reggente. Il ruolo di Lucifer è
per l’appunto un ruolo, assimilabile ad una carica militare,
politica e spirituale, in quanto l’essere prescelto viene
eletto ed insignito dei poteri del caos e della distruzione. Il
Lucifero originale è morto da migliaia di anni, e ormai diverse
generazioni di reggenti si sono succedute fino ad oggi
utilizzando il suo nome come supremo grado gerarchico.
Il primo Lucifero non sfidò Dio, cercò semplicemente di
governare i suoi simili in assenza del capo. Ma loro non
vollero, e cacciarono lui e i suoi relegandoli sulla terra. Lui
allora decise di vendicarsi sui mortali, li torturò e li
corruppe fomentando il male sino all’evocazione della prima
squadra di Cavalieri dell’Apocalisse che il nostro mondo
avesse mai visto. In questo modo causò il primo Diluvio, ma in
seguito venne sconfitto e deposto. Uno dei suoi seguaci salì al
trono degli inferi assumendo il titolo di Lucifer, poi un altro,
e cosi via fino a quello attuale.
Come è
possibile immaginare, quella degli inferi non è una semplice
incoronazione. Attraverso un complesso rituale il Lucifer assume
su di sé e dentro di sé tutti i cosiddetti "poteri delle
tenebre", ponendosi alla testa di tutti coloro che
perseguono il caos e la distruzione. Ma
gli scopi e le motivazioni degli inferi hanno sempre animato
insormontabili contraddizioni. Alcuni gioiscono semplicemente
del male, della sofferenza e del caos, altri si credono messi
del Signore inviati a mettere gli uomini alla prova, una
punizione divina o ancora parte integrante di qualche equilibrio
precostituito.
La verità è che non esiste alcuna organizzazione divina. Il
Lucifer è soltanto l’incarnazione di ciò che di più
maligno, perverso e violento esiste nello spirito umano e nelle
energie della terra, ed è solo per questo che alla fine ogni
reggente impazzisce, finendo col perseguire gli stessi scopi:
sofferenza, potere e distruzione. Ma non la distruzione totale.
Ciò che il male brama non è il nulla, che porterebbe pace e
tranquillità.
Fondamentalmente l’azione degli inferi consiste nel
salvaguardare l’esistenza per poterla riempire di caos,
sofferenza, distruzione e soprattutto corruzione. E quando il
male rompe gli argini dell’equilibrio ecco che l’arma finale
si risveglia: i Quattro dell’Apocalisse.
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