Ci sono sette piani, numerose torri e centoquarantanove
rampe di scale ad Hogwarts! Larghe, strette, scivolose, cigolanti e ce ne sono
addirittura alcune che, a seconda del giorno della settimana o del loro umore,
portano in posti diversi! Ci sono poi delle porte che si aprono solo se qualcuno
glielo chiede con gentilezza, altre che necessitano di una parola d’ordine,
altre ancora che devono essere sollecitate nel punto giusto e alcune che non
sono affatto porte, ma pezzi di muro che si fingono qualcos’altro! Come ogni
castello che si rispetti, anche Hogwarts ha innumerevoli armature animate,
personaggi dei quadri che si muovono animati di vita propria e, non per ultimi,
tantissimi fantasmi e qualche fastidioso Poltergeist.
La classe di pozioni si trova nel primo reparto dei
sotterranei appena scesi dalla scala proveniente dalla Sala Grande.
E’
estremamente fredda a causa degli spifferi delle pareti e dall’umidità: meglio
coprirsi per bene altrimenti si corre il rischio di prendere un bel raffreddore!
E’ un’ampia sala oscura, senza finestre illuminata soltanto dalla luce di una
serie di deboli fiaccole appese alle colonne. I banchi sono disposti su quattro
file e sono molto larghi per consentire agli studenti di muoversi con facilità
mentre sono intenti nella preparazione delle pozioni.
Su di una parte rialzata
della sala è presente la vecchia cattedra della professoressa, una lavagna
magica sulla quale compaiono le istruzioni delle lezioni e un immenso armadio a
vetro dentro il quale sono ordinatamente disposti i barattoli di vetro in cui
galleggiano strani animali morti che servono per le pozioni.
In un angolino è presente un acquaio nel quale gli studenti a fine
lezione possono lavare mestoli e calderoni.
L’ufficio della professoressa di pozioni si trova vicino alla
classe ed è chiuso da uno speciale incantesimo che tiene lontani i mal
intenzionati. La tappezzeria è verde ed argento (i colori di Serpeverde) e
l’arredamento molto particolare. E’ presente un lussuoso divano ad angolo,
numerosi cuscini e puff, una tavolo in ferro con motivi che riprendono serpenti
intrecciati tra di loro, una serie di mensole sulle quali sono posizionati
ampolle e barattoli di vetro e cristallo contenti animali morti che servono per
le pozioni e una grande cassaforte che solo la professoressa sa aprire e che
oltre al suo pensatoio custodisce qualcosa di particolare! L’unica fonte di luce
è formata da un lampadario in pregiato cristallo.
Per raggiungere il punto di ritrovo dei Serpeverde non basta fare
altro che scendere la scalinata che porta ai sotterranei e proseguire tenendo
sempre la destra fino a quando non ci si trova davanti ad un muro di pietra.
Questo muro è magico e può essere attraversato soltanto dai maghi purosangue,
qualunque mezzosangue non riuscirà ad andare oltre e si prenderà una bella
testata!
Superato il primo ostacolo ci si troverà davanti ad un bivio in
mezzo al quale si trova la statua di Herpo lo Schifido; qualunque direzione si
prenda ci si ritroverà in un complicato labirinto, il trucco sta
nell’accorgersene prima e provare a parlare alla statua. Detto fatto questa vi
chiederà la parola d’ordine (Serpe Raggomitolata) e se la conoscerete si
sposterà di lato aprendovi il passaggio. Se pensate che il vecchio Salazar abbia
lasciato che i suoi amatissimi studenti vivessero in una cantina buia ed umida
vi state sbagliando di grosso: la sala Comune dei Serpeverde è un trionfo di
auto-celebrazione. Le pareti grigie sono ricoperte da antichissimi arazzi
medievali; poltrone e divani sono ricavati dal marmo e imbottiti con soffici e
pregiati cuscini argentati, grandi lampade emanano una inquietante luce
verdastra e dentro un cilindro in pietra al centro della sala è stata ricavata
una biblioteca che annovera i libri autobiografici di numerosi maghi che hanno
fatto la storia di Serpeverde.
La Sala Comune dei Tassorosso si trova nei sotterranei e per
raggiungerla bisogna percorrere il lungo corridoio che porta alla cucine della
scuola. Lungo questo corridoio vi troverete davanti al ritratto di un frate
cicciottello che sta suonando il piano, basterà fermare la sua melodia,
pronunciare la parola d’ordine (Tasso meditata) per avere accesso al luogo di
ritrovo dei prediletti di Tosca.
La Sala Comune è circolare e molto spaziosa, al
centro della stanza vi è la statua in bronzo della fondatrice e del suo animale
e tutt’intorno ad essa una serie di comodissimi ( oddio…è più facile
sprofondarvi che rimanere seduti!)divani e poltrone gialli degni della reggia di
un principe con grandi e soffici cuscini rossi (su ognuno dei quali c’è la testa
di un tasso) ricamati con preziosi filamenti d’oro. Vi è anche un ampio camino
in marmo bianco sopra il quale svetta un antico arazzo con inciso lo stemma
della casa. Dal soffitto pende un candeliere in vetro e cristallo che conta una
moltitudine di piccole candeline che emanano una sottile luce rilassante. In un
posto così ti assale subito la voglia di prendere in mano un bel libro da
leggere!
Attraversando un arco vi ritroverete in un corridoio fatto a
semi-circonferenza sul quale si aprono le porte delle stanza dei dormitori;
sulla parte sinistra quelli maschili e sull’altra quelli femminili.
Si arriva alla cucine percorrendo un ampio corridoio di pietra ben
illuminato da torce, che si trova a sinistra non appena scese le scale che
conducono ai sotterranei. Le pareti di questo corridoio sono decorate da allegri
quadri raffiguranti soprattutto cibo; bisogna trovarne uno che ritrae una
gigantesca ciotola di argento contenente frutta. Se si sollecita la grossa pera
verde, questa prende a contorcersi, ridacchiando sino a diventare un maniglione
d’orato.
Vi ritroverete in un’enorme stanza dal soffitto alto, con cumuli di
pentole e padelle di rame lucente accatastate lungo le pareti di pietra e con un
enorme focolare di mattoni. I piatti vengono preparati dalle mani esperte di un
centinaio di Elfi Domestici e posti su di quattro lunghe tavolate di legno che
corrispondono a quelle delle quattro Case di Hogwarts. E’ così che il cibo viene
magicamente trasportato sino a raggiunge la Sala Grande che si trova esattamente
sopra le cucine. Buon appetito!
Molto spesso gli studenti che infrangono qualche regola della
scuola al posto di ricevere una normale punizione vengono condotti dal guardiano
in una stanza dei sotterranei nella quale nessuno si vorrebbe mai ritrovare.
Alle pareti e al soffitto sono appese catene arrugginite, lunghi coltelli, asce
e spade che mettono la pelle d’oca e per tutta la sala ci sono macchine di
tortura medievali (come la tira-pollici)ormai arrugginite che hanno fatto
passare a generazioni e generazioni di studenti la voglia di trasgredire alle
ferree regole di Hogwarts.
Spesso un vecchio fantasma che si aggira per i corridoi adora
assistere divertito alle punizioni degli studenti.
Col passare del tempo la Sala delle Punizioni Corporali è stata
utilizzata sempre di meno e al suo posto sono state applicati provvedimenti più
umani anche se qualche volta il Preside ama ricorrere alla tradizione!
Il magazzino è il luogo dove sono presenti le scorte degli
ingredienti utilizzati per le pozioni. E’ una stanzino dall’aria claustrofobia
che si trova di fianco all’ufficio della professoressa O’Canon nella quale sono
presenti altissimi scaffali sopra i quali sono allineati ordinatamente migliaia
di barattoli, fasci d’erbe e di zanne.
E’ sigillata con un potente incantesimo e nessuno senza il
permesso di qualche insegnante, Caposcuola o Prefetto vi può entrare.
Entrando dall’enorme portone principale a due ante ci si ritrova
in questa grande sala illuminata da torce e con un soffitto così alto che quasi
non si vede. Sul lato opposto al portone c’è un’enorme scalinata in marmo bianco
che porta al primo piano alla cui sinistra c’è una scala che scende sino ai
sotterranei. Sulla destra della Sala d’Ingresso c’è invece l’entrata alla Sala
Grande.
Una stanza enorme il cui soffitto magico riproduce il cielo sopra
il castello di Hogwarts. Gli studenti fanno colazione, pranzano e cenano lungo
quattro tavolate in legno divise per Casa. Nella parte alta c’è invece il tavolo
degli insegnanti e del preside, posto in orizzontale e leggermente rialzato
rispetto agli altri; dietro di esso c’è una grandissima vetrata che riproduce
magnificamente lo stemma della scuola e alla sua sinistra in bella vista
troneggiano le clessidre che tengono il punteggio della Coppa delle Case.
Durante la colazione le conversazioni degli studenti sono interrotte dal fruscio
delle ali degli volatili che portano la posta ai destinatari.
E’ una stanza rettangolare, molto accogliente con un lungo tavolo
in pregiato legno sul quale sono sparsi giornali, pigne di rotoli di pergamena e
libri appartenenti ai professori. Appena entrati c’è un piccolo salottino
formato da cinque poltroncine eleganti, un tavolinetto ad una gamba ed un
vecchio orologio a cucù. Ad ogni lancetta è associato un professore e si muove
con precisione su di una serie di immagini diversa a seconda degli impegni.
Sulla parete di fondo si possono trovare un poggia-cappotti e cappelli ed un
vecchio armadio in radica dentro il quale è presente un esagitato Molliccio che
nessuno osa scomodare dalla sua abitazione.
Prima dell'arrivo di Wilma ad Hogwarts l'infermeria era una stanza
buia ed angusta situata al settimo piano...insomma prima di raggiungerla
rischiavi il collasso o la morte! Adesso è una stanza enorme e pulitissima al
primo piano, con grandi finestre e tanta luce. Vi sono due corsie per i
pazienti: quella dei maschi ha i letti e le tendine del loculo per cambiarsi e
lavarsi di color blu oltremare, mentre quella per le femminucce di un candido
rosa pastello. Alle pareti sono appesi numerosi quadri magici che Wilma ha
sottratto qua e là in giro per il castello e che hanno il compito di dare il
buon esempio; raffigurano infatti streghe e maghi intenti nell'arte della
medicazione e nella cura delle persone ferite o malate. In fondo alla stanza,
una porta gialla porta allo studio dell'infermiera; una buco dove la donna
tiene tutto il materiale che le occorre per lavorare nel modo giusto e
l'elenco degli studenti ricoverati durante l'anno.
L’aula di storia della magia si trova al primo piano ed è
sicuramente la stanza più normale del castello. Tale quale ad un’aula che si
trova nelle scuole babbane non ha nulla di magico ad eccezione dei foglietti
volanti sui quali sono presenti gli appunti della professoressa.
Al primo piano nell'ala Sud del palazzo tutti gli studenti adorano soffermarsi
ad ammirare il dipinto della splendida ballerina di flamenco che fa da custode
all'ufficio del professor Salazar. All'interno Le mura sono rivestite di rosso,
su una mensola sopra un letto il professore fa sfoggio di tutti i suoi trofei
vinti nei tornei babbani di Flamenco, e di qualche onorificenza guadagnata nel
mondo della magia. Sulla scrivania posta perpendicolarmente rispetto al letto
sono ammucchiate montagne di carte e penne di ogni tipo. Alle spalle della
scrivania si nota una libreria zeppa di libri di incantesimi fra i quali spicca
un volume tutto rosso intitolato : "Incantesimi e Ballo di Rodriguez Salazar".