[Kili-ml] Il mondo dei giochi (Fabbri)
Andrea Angiolino
angiolino at gmail.com
Wed Aug 17 11:41:02 CEST 2016
Ciao.
In generale l'opera aveva come autori Giuseppe Meroni e Aldo Spinelli.
I fascicoli avevano sezioni di Ennio Peres (giochi logico-matematici?)
e di Giuseppe Canavese (collezionismo di giochi da tavolo).
La curatrice era Daniela Forni.
Sul sito di Spinelli, "Il Mondo dei Giochi" è descritto come "opera in
70 fascicoli, in uscita quindicinale da dicembre 2000."
Cinque fascicoli sono stati presi di peso, senza autorizzazione, dal
libro "Giocare con sassolini, monete e tappi di bottiglia" di Andrea
Angiolino e Pier Giorgio Paglia, ed. LDC: la cosa venne alla luce
quando anni dopo, nel dicembre 2006, dall'opera è stato tratto "Il
grande libro dei giochi". La Fabbri si era impegnata a rivedere i
credits in caso di future ripubblicazioni.
Riporto qua sotto un paio di email passate all'epoca su Kili, con
qualche dettaglio in più sulla versione in volume.
Ciao e a presto,
Andrea
-----Messaggio originale-----
Da: owner-kili-ml at calliope.eridia.it
[mailto:owner-kili-ml at calliope.eridia.it] Per conto di Andrea Angiolino
Inviato: venerdì 7 marzo 2008 10.30
A: kili-ml
Oggetto: [KILI] Il Grande Libro dei Giochi Fabbri
Ciao a tutti.
Volevo solo avvertire gli iscritti alla lista che la questione dei
giochi ripresi dai nostri libri, di cui avevamo parlato tra noi un po'
più di un anno fa, si è conclusa con soddisfazione di tutti. La RCS si
è comportata assai correttamente: ci ha risarcito e si è impegnata a
riconoscere, nelle future ristampe, la paternità di Pier Giorgio
Paglia e mia delle sezioni interessate.
Anche la Giunti ha riconosciuto alla famiglia di Remo Chiosso quanto
dovuto per il suo murder party ripreso anonimo in "L'enciclopedia dei
giochi", di cui si era parlato in lista negli stessi giorni.
Grazie a tutti,
Andrea
Il 29/12/06, Andrea Angiolino<angiolino at gmail.com> ha scritto:
> Egregi,
> oggi ho comprato "Il grande libro dei giochi", edizioni Fabbri, niente
> autori su copertina e frontespizio, "Testi di Giuseppe Meroni e Aldo
> Spinelli" (cui nella mia precedente email erano andati attestati di
> stima personale) in piccolo nei credits, materiali comunque ripresi
> dall'opera a fascicoli "Il mondo dei giochi". Nessuna bibliografia,
> nessuna citazione di fonti. Ve ne avevo già accennato giorni fa. E'
> periodo in cui vi segnalo dei plagi, rieccoci qua.
>
> Mi concentro su due capitoli, tralasciando gli altri: "Giochi con le
> monete" e "Giochi con tappi e tappini", da pagina 110 a pagina 126. La
> selezione di giochi è ripresa quasi interamente da "Giocare con
> sassolini, monete e tappi di bottiglia", di Andrea Angiolino e Pier
> Giorgio Paglia, pubblicato dalla LDC (Leumann 1997) in italiano e
> dalla Portal (Praga 2001) in ceco.
> Alcuni sono giochi tradizionali, e pazienza, anche se molti dettagli
> denunciano l'origine del testo: nel nostro libro avevo dimenticato di
> dire che dopo il primo turno l'ordine di lancio non è più quello
> sorteggiato ma si procede dal tappo più avanti all'ultimo, e tale
> lacuna è anche nel testo Fabbri.
> Dopodiché ci sono i giochi originali. "Ruzzolino", con i derivati
> "Ruzzolabuca" e "Ruzzolaboccia" sono stati inventati da noi con Paolo
> Parrucci nell'estate 1996 a Voltaggio, in provincia di Alessandria,
> sperimentando con coppie di tappi a corona riempiti di stucco per
> finestre (la casa ove eravamo ha antichi infissi in legno che
> richiedono frequente manutenzione) e uniti due a due: magari qualche
> iscritto alla lista come Beniamino Sidoti o Alberto Panicucci è anche
> passato di lì in quel periodo e ci ha sorpreso a sperimentare. Qui
> sono citati come "il Ruzzolo classico", il che un po' mi inorgoglisce
> e un po' mi indigna.
> I disegni sono praticamente tutti una copia fedele dei nostri, rifatti
> con mano diversa. Se inm un nostro disegno un ragazzino e una
> ragazzina giocano a "il gatto e il topo" con una tazzina da calare su
> un turacciolo che l'altro può tirare via grazie a un filo, la scena è
> riprodotta identica: stesso punto di vista laterale, stessi ruoli
> maschili e femminili, stesso fiocchettino a destra del tappo o sotto
> il polso del ragazzino anziché, che so, a sinistra o sopra, stessa
> faccia del dado visibile che riporta lo stesso numero tre fra tutti
> quelli possibili, stesso numero di "linee cinetiche" negli stessi
> punti per dare l'idea che la tazza stia calando. In Fratello Jonathan,
> in cui un rettangolo tracciato al suolo va diviso in un certo numero
> di spazi con punteggi diversi, gli spazi sono identici con identici
> punteggi e monete d'esempio messe negli stessi angoli degli stessi
> spazi. Eccetera, eccetera, eccetera.
> La selezione del libro Fabbri include dei giochi che non sono mai
> stati di monete finché non li abbiamo inseriti nel nostro libro
> adattandoli: "le noci" era un gioco da fare appunto con un ampio
> cestello piatto e otto mezze noci pieni di resina e polvere di
> carbone, finché noi non lo abbiamo proposto con otto monete e una
> scatola come nel libro Fabbri (che tra l'altro ha copiato male: noi
> dicevamo che si fa punto se si ottengono due O cinque teste , il libro
> dice "da due a cinque"). Lu-lu era un gioco hawaiano da fare con
> dischetti di pietra vulcanica dipinta, finché noi non lo abbiamo
> proposto con le monete in quella che il libro definisce bonariamente
> la "versione 'europea'" (possiamo essere più precisi, anziché
> accennare vagamente a un intero continente: la versione ha origine a
> Grottaferrata, sulla terrazza della casa di famiglia di Pier Giorgio
> Paglia). Mon shi mo ut, gioco di squaw Cheyenne, si faceva con dei
> sassi finché non lo abbiamo adattato alle monete. Il gioco del
> mocassino si faceva con quattro mocassini, tre pallottole di acciaio e
> una di rame prima che noi lo adattassimo a quattro scatole di cartone
> con monete o sassolini: Fabbri fa lo stesso, ed è curioso che
> l'adattamento sia identico anziché prevedere, che so, tazzine e
> bottoni, o bicchieri di carta e caramelle, o altri contenitori e altri
> oggettini. Del resto il nostro non era un repertorio di giochi con le
> monete i tappi e i sassolini, ma un libro che voleva spingere a
> giocare con tali oggettini in modo tradizionale, innovativo o anche
> del tutto nuovo: per quello abbiamo cercato giochi di altro genere e
> li abbiamo riadattati. Dal libro Fabbri, sembrerebbe che tali
> riadattamenti siano stati fatti da anonimi in tempi imprecisati e che
> questi giochi appartengano ormai a una tradizione di giochi con tappi
> e monete.
> I nomi usati dalla Fabbri sono solitamente abbastanza fedeli a quelli
> del nostro libro, con l'eccezione di quelli che denuncerebbero
> l'origine del gioco. Noi riportavamo ad esempio un gioco come "Ghana"
> specificando che ci è stato raccontato da Laura Ercoli che lo ha
> conosciuto nei suoi campi di lavoro in tale stato africano; per
> evitare ogni riferimento alla vera fonte, il libro Fabbri ribattezza
> il gioco "tappintesta".
>
> Sulle altre parti del libro, ripeto, non mi pronuncio, anche se
> qualcosina d'altro che mi fa prudere le mani l'ho trovato. A questo
> punto invito gli altri autori in lista a dare un'occhiata un po'
> approfondita al volume, e magari a farmi sapere se trovano altri
> saccheggi. In quanto agli avvocati qui presenti, direi che sono già
> all'erta e che i loro dossier si stanno gonfiando.
>
> Buon anno a tutti, al di là di queste piccinerie!
>
> Andrea
>
Il 17 agosto 2016 10:20, Paolo Fasce <paolo at fasce.it> ha scritto:
> Avrei bisogno di citare in bibliografia l'enciclopedia in oggetto. Non mi
> riesce tuttavia di ricavare l'anno di pubblicazione, qualcuno se lo ricorda?
>
> AA.VV. (????). “Il mondo dei giochi”, Fabbri.
>
> Invero non è indicato un autore, ma forse ce ne fu uno?
>
> Grazie.
>
>
>
> --
> Paolo Fasce
>
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