[SNN] [5] [SCIENCE] I Klingon - Aspetto fisico e non solo
Capo Redattore - Martina
sfizine.redazione a gmail.com
Dom 5 Nov 2017 00:22:43 CET
SCIENCE di Martina Tognon
*La scienza non è nient’altro che una perversione se non ha come suo fine
ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità. (Nikola Tesla)*
I KLINGON – Aspetto fisico e non solo
*“**tlhIngan maH !” (T.d.A. “Noi siamo Klingon!”)*
“All’inizio furono i Vulcaniani”, perché la prima razza comparsa sullo
schermo all’apparizione dell’Universo Trek è stata proprio quella dei
vulcaniani magistralmente rappresentata da Leonard Nimoy nei panni di
Spock. Poi sono stati gli altri. Tra le razze sempre presenti e che non
abbandonano mai l’immaginario dei Trekkers ci sono i Klingon.
Di tutte le razze *storiche* è quella che più a subito modificazioni tra le
varie serie. Modificazioni che, agli occhi di chi è appassionato di CANON
possono sembrare assurde. Dimenticando per un attimo questo, per
diventare *semplici
*fan che si godono lo spettacolo, resta vero che alcune delle versioni sono
per i più inguardabili.
Andiamo con ordine però.
Un po’ di biologia base è il caso di ripassarla prima di proseguire.
I Klingon sono umanoidi con una struttura fisica relativamente simile a
quella terrestre. A parità di altezza sono genericamente più massicci.
Normalmente portano i capelli lunghi sciolti o intrecciati e sfoggiano
spesso barbe o baffi imponenti. La cresta frontale, tipicamente unica ed
identificativa di ciascun individuo, può avere tratti simili tra i membri
di una stessa famiglia.
Se esternamente quindi somigliano ai terrestri, internamente la storia
cambia parecchio. Dalle serie impariamo parecchie cose su di loro e qualche
affermazione tratta dai libri (quindi non perfettamente canonica) è anche
curiosa. La caratteristica che più suscita interesse è la duplicazione
(brak’lul) di tutti gli organi vitali. Hanno infatti due cuori divisi in
otto camere, due fegati, apparentemente più di due stomaci, ventitré coppie
di costole e… per non farsi mancare nulla… pare siano dotati di tre
testicoli (non è stata ugualmente esplicata la fisiologia femminile).
Questa loro caratteristica li rende chiaramente guerrieri più difficili da
abbattere e quindi implicitamente più pericolosi.
Concentriamoci ora un attimo sull’aspetto fisico.
Tutto ebbe inizio con la TOS (The Original Series). I Klingon che
incontrato l’Enterprise NCC-1701 del Capitano James T. Kirk non
differiscono poi molto dai terrestri o dai vulcaniani.
Molto poco hanno a che fare quei Klingon, con quelli che vediamo nelle
successive serie The Next Generation (TNG) e Deep Space 9 (DS9).
Dobbiamo fare uno sforzo e dimenticare per un momento il CANON e datare
invece la realizzazione delle due serie. Per la serie classica, TOS, stiamo
parlando della metà degli anni ’60 con budget inadeguati anche per i tempi.
Dobbiamo ricordare che la serie non andava neppure bene, i bassi ascolti e
la conseguente bassa richiesta di spazi pubblicitari (da sempre uno dei
punti di riferimento principali sul mercato USA) portarono persino a
ventilare una chiusura al termine della seconda stagione.
Le altre due serie citate, TNG e DS9, sono invece collocate a cavallo tra
gli anni ’80 e ’90, con una sovrapposizione sia reale che narrativa.
Ricordiamo infatti che TNG è terminata dopo l’inizio del suo spin-off DS9 e
che molti personaggi compaiono in entrambe le serie. Alcuni diventano
addirittura personaggi fissi di DS9 dopo la chiusura di TNG. Con ben altri
budget e con ben altri riscontri in termini pubblicitari le serie rimasero
in onda per complessive 14 stagioni. Fatta la debita premessa appare logico
e chiaro che i diversi budget abbiano permesso di spendere di più per dare
a questa razza di fieri guerrieri l’aspetto che in realtà è sempre stato
nella mente del creatore Gene Roddenberry.
Vediamo da dove siamo partiti e dove siamo arrivati utilizzando due
personaggi canonici che sono apparsi sullo schermo a vent’anni di distanza,
dandoci così anche la certezza che i Klingon vivono a lungo… molto a lungo.
Gli avvenimenti di The Next Generation si svolgono a partire da78 anni dopo
quelli della TOS.
Tenete conto che entrambi i personaggi sono stati interpretati dallo stesso
attore.
Kor (John Colicos) ha ricoperto anche il ruolo di Governatore Militare del
pianeta Organia. Buon amico di Kang e Koloth e di Curzon Dax. Condividono
un patto di sangue per vendicare la morte del figlio di Kang.
TOS: http://www.ditl.org/Images/K/Kor.jpg
DS9: http://www.ditl.org/Images/K/KorBar.jpg
Kang (Michael Ansara), fervente sostenitore dell’Impero Klingon ai tempi di
Kirk, che riesce a superare il suoi sentimenti e collaborare con lo stesso
Kirk. Diventa in seguito buon amico di Curzon Dax.
TOS: http://www.ditl.org/Images/K/Kang.jpg
DS9: http://www.ditl.org/Images/K/KangRidged.jpg
Questa *nuova* fisicità dei Klingon, come dicevamo, è sempre stata nella
mente di Roddenberry. Ricordiamo brevemente il doppio tentativo da lui
fatto di lanciare una serie post-apocalittica ambientata sulla Terra.
Il primo tentativo fu Genesis II (1973), il secondo Planet Earth (1974).
Qui vediamo degli alieni che ci potranno sicuramente dire qualcosa come
aspetto esteriore.
https://i.pinimg.com/736x/53/21/4a/53214a35b6256e49aa1dff65e205c828--planet-earth-gene.jpg
http://img.trekmovie.com/images/merchandise/gr70s_pe_5-t.jpg
Diciamo che quanto meno a livello di ispirazione, sappiamo che non è stata
una cosa campata per aria, ma sicuramente qualcosa che negli anni ’60
Roddenberry non è riuscito a realizzare per mancanze tecniche e sicuramente
di fondi.
http://i.imgur.com/MaJQQci.jpg
Siamo arrivati quindi a farci una ragione pratica del perché i nostri amici
Klingon siano cambiati così tanto. Il problema diventava a questo punto
giustificarlo non a livello pratico, ma ai fan e la scelta fu di fatto di *non
giustificarlo*, se non per un’altra decina di anni attendendo un’altra
serie.
In realtà i semi della spiegazione sono stati dettati già in DS9, ma quando
l’argomento viene toccato la risposta di fatto è una non risposta *“non ne
discutiamo con gli estranei”*. Anche in Voyager si aggiunge qualche
informazione figlia delle speculazioni dei Trekkers più che di cose
chiaramente dette.
Il Dottore si trova a curare una sindrome chiamata Nehret, per poterlo fare
utilizza materiale genetico estratto dalle cellule staminali della figlia
di B’Elanna Torres (¾ umana, ¼ kligon). Sembra quasi un suggerimento, una
prima indicazione della rivelazione in arrivo.
Nel 2001 inizia Enterprise, serie che racconta avvenimenti di molto
antecedenti la nascita di James T. Kirk. Agli autori e agli sceneggiatori è
evidente che non si sarebbe potuti tornare indietro ai *vecchi *Klingon.
Altrettanto chiaro era che a questo punto una spiegazione doveva essere
data ed infatti eccola pronta per noi.
Nel 2154 i Klingon scoprono che i Terrestri stanno creando dei Potenziati e
in un tentativo di rispondere adeguatamente alla minaccia, tentano di fare
lo stesso creando a loro volta dei guerrieri potenziati. Purtroppo per
farlo utilizzano materiale genetico proveniente da potenziati Terrestri e
anche se tentano di adattarlo alla loro genetica, il tentativo non
raggiunge lo scopo prefissato.
I potenziati Klingon muoiono in agonia a causa del degradarsi dei loro
percorsi neurali.
Uno dei soggetti al momento dell’esperimento era affetto da influenza
Levodiana, il virus responsabile viene modificato dal DNA potenziato.
Questo mutamento porta una semplice influenza a divenire una piaga
mutagenica fatale e trasmissibile per via aera, quindi a rapidissima
diffusione. I malati al primo stadio dell’infezione perdono le
caratteristiche creste frontali e acquistano un aspetto più simile a quello
dei terrestri (sono vittime anche di qualche minore modifica neurale e
caratteriale). È il Dottor Phlox, medico di bordo della Enterprise NX-01,
che con l’aiuto di uno scienziato klingon di nome Antaak riesce a trovare
una cura parziale. La malattia poteva essere bloccata al primo stadio, ma
purtroppo la cura trovata non permetteva il ripristino del DNA. Milioni di
Klingon rimasero quindi mutati e queste alterazioni verranno trasmesse
anche alla loro progenie.
È lo stesso Dottor Phlox ad affermare che *“un giorno”* le alterazioni
fisiche si sarebbero potute invertire.
Come da questo si sia passati ai Klingon che stiamo vedendo ora in
Discovery… è argomento che al momento lasciamo sospeso perché la serie è
ancora troppo recente.
Per quanto riguarda il come esattamente i klingon siano riusciti a
ripristinare il proprio DNA… suppongo che se anche potessimo chiedere
avremmo solo e sempre la solita risposta *“non ne discutiamo con gli
estranei”.*
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La vita di un uomo non si può spiegare con una sola parola.
(cit. Quarto potere)
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