[Stml10] R: 10.06 Cocciuti

Silvia Brunati sbrunati a gmail.com
Ven 1 Apr 2016 14:59:13 CEST


Bello! Mi è piaciuta soprattutto la parte di Shinead 😊 

----- Messaggio originale -----
Da: "LordMax _" <lordmax a gmail.com>
Inviato: ‎31/‎03/‎2016 22:05
A: "stml10 a gioco.net" <stml10 a gioco.net>
Oggetto: [Stml10]  10.06 Cocciuti

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Brano: 01.06
Brano Precedente: Tracce di Curvatura e Slittamenti Dimensionali
Titolo: Cocciuti
Autore: Toran
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USS Erinle – UFFICIO del CONSIGLIERE –7 MARZO 2395 - Ore 10.20


“Bello qui, lo ha arredato molto bene, me lo aspettavo più, più spartano”
“Io non sono spartana,si sieda Comandante, la prego”


I due ufficiali presero posto sulle comode poltrone dell’ufficio del capo consigliere.
“Visto che dobbiamo prepararci per una trattativa con dei terroristi lei cosa pensa della situazione, da un punto di vista professionale ma anche umano, quale è la probabilità che il Tenente sia ancora viva e venga usata realmente come merce di scambio?”


“Difficile dirlo, da quel poco che so di Shinead però non credo che accetterebbe la parte dell’ostaggio con facilità.”



USS Erinle – Plancia –8 MARZO 2395 - Ore 11.20


“Apra un canale Tenente.”
“Sono il Comandante Toran della USS Erinle, siete sospettati di azione terroristica e di avere attaccato una navetta della Federazione. Vi ordino di fermare i motori e abbassare gli scudi.”


Nessuna risposta
“Non lo ripeterò ancora, vi ordino di abbassare gli scudi e fermare i motori, non avete possibilità di sfuggirci.”


La luce del phaser tagliò il buio dello spazio e colpì con precisione la piccola nave avversaria.
Il secondo colpo mise fuori uso i motori lasciando la nave alla deriva prima che qualcuno in plancia potesse riprendersi dallo stupore. Toran lasciò la consolle tattica e tornò alla poltrona del Capitano


“Ci chiamano signore.”
“Sullo schermo.”
=^= Sono il Capitano Resan. Non avete nessun diritto di attaccarci. Siete dei criminali. =^=
“Mi scuso della mia mancanza di buone maniere, ora, se è d’accordo, le consiglio di prepararsi ad essere abbordato. Se non è d’accordo le consiglio di prepararsi ad essere abbordato. Al primo segno di resistenza i miei uomini risponderanno aprendo il fuoco.”


Un gesto minimo della mano indicò all’ufficiale alle comunicazioni di interrompere.
“Sicurezza, voglio una squadra armata pronta a raggiungere e mettere sotto controllo la navetta rutiana. Trovatevi all’hangar 2 io sto arrivando.”
“Consigliere a lei la plancia, avverta il Capitano che io prendo il comando della navetta rutiana. La chiamo quando arrivo in plancia.”


Nave rutiana Mellan – Plancia –8 MARZO 2395 - Ore 11.40
Due navette raggiunsero la nave alla deriva in pochi minuti e vari uomini della sicurezza salirono a bordo guidati dal Comandante Toran.
“Bene Capitano, la sollevo dal comando e prendo possesso della nave in nome della Federazione. La accuso di terrorismo e di aver agito contro un mezzo della Federazione. Ora, non perdiamo altro tempo e mi dica dove è il Tenente Shinead O’Lauglin che era a bordo della navetta.”
“Capitano Resan della nave rutiana Mellan. Non ho altro da dire e così il mio equipaggio.”


“Capitano, la avverto che la sua posizione non può che complicarsi, l’unica possibilità di ridurre la sua condanna è dimostrare volontà di collaborare rispondendo alle mie domande. Non sono una persona paziente.”
“Capitano Resan della nave rutiana Mellan. Non ho altro da dire.”


“Come vuole lei, passiamo allora alle maniere forti. Tenente raccolga tutti gli uomini dell’equipaggio nella sala mensa e comunichi loro che sono accusati di terrorismo e di omicidio di un ufficiale della Federazione, vediamo se qualcuno collabora. Poi passate al setaccio l’intera nave, voglio sapere dov’è il Tenente O’Lauglin. Lei Capitano viene con me sulla Erinle.”


USS Erinle – Area di detenzione –8 MARZO 2395 - Ore 21.10
“Toran a Plancia. Consigliere avrei bisogno di lei nell’area di detenzione per interrogare il Capitano della nave rutiana.”


“Sono il Consigliere della nave, mi spiace incontrarla in questa situazione. noi dobbiamo scoprire cosa è successo al nostro ufficiale. Lei è l’unico, probabilmente, a poterci dire cosa è successo. Ritengo che sarebbe considerato un gesto di collaborazione e potrebbe aiutare la sua posizione e quella dei suoi uomini.”
“Bla bla bla, tante parole ma alla fine non è meglio di quel vostro Comandante che ha sparato contro la mia nave. Crede che fare il poliziotto buono le servirà? Sono abituato ad essere interrogato e anche torturato, conosco tutti i trucchi.”
Nessun trucco Capitano, non uso trucchi, sono sinceramente preoccupata per la sorte dei suoi uomini se non vuole credere che mi interessi della sua. Io non sono ne il Capitano ne il Comandante, sono un Consigliere e mi interessa la sorte di tutte le persone. E fra queste anche quella del Tenente O’Lauglin che voi avete attaccato.”
“Ah, eccola lì tante belle parole ma ha già deciso per la nostra colpevolezza. E se le dicessi che non siamo stati noi? Che eravamo in zona ma non abbiamo preso parte a nessuna azione terroristica? A chi crederebbe?”


“Crederei alle prove. Al momento attuale le prove in nostro possesso dimostrano che la sua nave è dotata di un sistema di teletrasporto a slittamento dimensionale, abbiamo trovato tracce dello stesso esplosivo che ha colpito la navetta all’interno della sua nave, abbiamo seguito la vostra traccia di curvatura e possiamo dimostrare che la vostra nave era nella giusta posizione per poter agire come le prove dicono. Lei può in qualche modo spiegare il perché di così tante coincidenze e dimostrare la vostra estraneità agli eventi?”


“Prove! Prove! Voi federali non sapete dire altro. Sempre prove. Ma le vostre prove possono misurare la sofferenza della mia gente? Possono misurare il pianto dei bambini che perdono i genitori? Possono misurare il dolore di un ragazzo torturato per interrogarlo? Lei parla di prove io le parlo di dolore. La mia gente è oppressa, schiacciata, imprigionata per debito di nascita. Siamo terroristi perché non abbiamo altra possibilità. Siamo terroristi perché così ci chiamano i più forti. Ma non ci arrenderemo mai, fino a che uno solo di noi sarà vivo noi combatteremo per la nostra libertà. Non ci faremo piegare da niente e da nessuno.”


“Comprendo perfettamente il suo punto di vista anche se non approvo l’uccisione di persone innocenti. Ma proprio perché lei ha una missione, un compito, un desiderio e un dovere verso i suoi uomini è suo dovere aiutarci per ottenere per loro le condizioni migliori possibili. Ha un margine di manovra molto limitato ma può sfruttarlo. E noi dobbiamo ritrovare il Tenente O’Lauglin. Perché non vuole collaborare con noi Capitano.”
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