[Stml10] 10.06 Cocciuti

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Gio 31 Mar 2016 22:04:44 CEST


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Brano: 01.06

Brano Precedente: Tracce di Curvatura e Slittamenti Dimensionali

Titolo: Cocciuti

Autore: Toran

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USS Erinle – UFFICIO del CONSIGLIERE –7 MARZO 2395 - Ore 10.20

“Bello qui, lo ha arredato molto bene, me lo aspettavo più, più spartano”

“Io non sono spartana,si sieda Comandante, la prego”

I due ufficiali presero posto sulle comode poltrone dell’ufficio del capo
consigliere.

“Visto che dobbiamo prepararci per una trattativa con dei terroristi lei
cosa pensa della situazione, da un punto di vista professionale ma anche
umano, quale è la probabilità che il Tenente sia ancora viva e venga usata
realmente come merce di scambio?”

“Difficile dirlo, da quel poco che so di Shinead però non credo che
accetterebbe la parte dell’ostaggio con facilità.”


USS Erinle – Plancia –8 MARZO 2395 - Ore 11.20

“Apra un canale Tenente.”

“Sono il Comandante Toran della USS Erinle, siete sospettati di azione
terroristica e di avere attaccato una navetta della Federazione. Vi ordino
di fermare i motori e abbassare gli scudi.”

Nessuna risposta

“Non lo ripeterò ancora, vi ordino di abbassare gli scudi e fermare i
motori, non avete possibilità di sfuggirci.”

La luce del phaser tagliò il buio dello spazio e colpì con precisione la
piccola nave avversaria.

Il secondo colpo mise fuori uso i motori lasciando la nave alla deriva
prima che qualcuno in plancia potesse riprendersi dallo stupore. Toran
lasciò la consolle tattica e tornò alla poltrona del Capitano

“Ci chiamano signore.”

“Sullo schermo.”

=^= Sono il Capitano Resan. Non avete nessun diritto di attaccarci. Siete
dei criminali. =^=

“Mi scuso della mia mancanza di buone maniere, ora, se è d’accordo, le
consiglio di prepararsi ad essere abbordato. Se non è d’accordo le
consiglio di prepararsi ad essere abbordato. Al primo segno di resistenza i
miei uomini risponderanno aprendo il fuoco.”

Un gesto minimo della mano indicò all’ufficiale alle comunicazioni di
interrompere.

“Sicurezza, voglio una squadra armata pronta a raggiungere e mettere sotto
controllo la navetta rutiana. Trovatevi all’hangar 2 io sto arrivando.”

“Consigliere a lei la plancia, avverta il Capitano che io prendo il comando
della navetta rutiana. La chiamo quando arrivo in plancia.”

Nave rutiana Mellan – Plancia –8 MARZO 2395 - Ore 11.40

Due navette raggiunsero la nave alla deriva in pochi minuti e vari uomini
della sicurezza salirono a bordo guidati dal Comandante Toran.

“Bene Capitano, la sollevo dal comando e prendo possesso della nave in nome
della Federazione. La accuso di terrorismo e di aver agito contro un mezzo
della Federazione. Ora, non perdiamo altro tempo e mi dica dove è il
Tenente Shinead O’Lauglin che era a bordo della navetta.”

“Capitano Resan della nave rutiana Mellan. Non ho altro da dire e così il
mio equipaggio.”

“Capitano, la avverto che la sua posizione non può che complicarsi, l’unica
possibilità di ridurre la sua condanna è dimostrare volontà di collaborare
rispondendo alle mie domande. Non sono una persona paziente.”

“Capitano Resan della nave rutiana Mellan. Non ho altro da dire.”

“Come vuole lei, passiamo allora alle maniere forti. Tenente raccolga tutti
gli uomini dell’equipaggio nella sala mensa e comunichi loro che sono
accusati di terrorismo e di omicidio di un ufficiale della Federazione,
vediamo se qualcuno collabora. Poi passate al setaccio l’intera nave,
voglio sapere dov’è il Tenente O’Lauglin. Lei Capitano viene con me sulla
Erinle.”

USS Erinle – Area di detenzione –8 MARZO 2395 - Ore 21.10

“Toran a Plancia. Consigliere avrei bisogno di lei nell’area di detenzione
per interrogare il Capitano della nave rutiana.”

“Sono il Consigliere della nave, mi spiace incontrarla in questa
situazione. noi dobbiamo scoprire cosa è successo al nostro ufficiale. Lei
è l’unico, probabilmente, a poterci dire cosa è successo. Ritengo che
sarebbe considerato un gesto di collaborazione e potrebbe aiutare la sua
posizione e quella dei suoi uomini.”

“Bla bla bla, tante parole ma alla fine non è meglio di quel vostro
Comandante che ha sparato contro la mia nave. Crede che fare il poliziotto
buono le servirà? Sono abituato ad essere interrogato e anche torturato,
conosco tutti i trucchi.”

Nessun trucco Capitano, non uso trucchi, sono sinceramente preoccupata per
la sorte dei suoi uomini se non vuole credere che mi interessi della sua.
Io non sono ne il Capitano ne il Comandante, sono un Consigliere e mi
interessa la sorte di tutte le persone. E fra queste anche quella del
Tenente O’Lauglin che voi avete attaccato.”

“Ah, eccola lì tante belle parole ma ha già deciso per la nostra
colpevolezza. E se le dicessi che non siamo stati noi? Che eravamo in zona
ma non abbiamo preso parte a nessuna azione terroristica? A chi crederebbe?”

“Crederei alle prove. Al momento attuale le prove in nostro possesso
dimostrano che la sua nave è dotata di un sistema di teletrasporto a
slittamento dimensionale, abbiamo trovato tracce dello stesso esplosivo che
ha colpito la navetta all’interno della sua nave, abbiamo seguito la vostra
traccia di curvatura e possiamo dimostrare che la vostra nave era nella
giusta posizione per poter agire come le prove dicono. Lei può in qualche
modo spiegare il perché di così tante coincidenze e dimostrare la vostra
estraneità agli eventi?”

“Prove! Prove! Voi federali non sapete dire altro. Sempre prove. Ma le
vostre prove possono misurare la sofferenza della mia gente? Possono
misurare il pianto dei bambini che perdono i genitori? Possono misurare il
dolore di un ragazzo torturato per interrogarlo? Lei parla di prove io le
parlo di dolore. La mia gente è oppressa, schiacciata, imprigionata per
debito di nascita. Siamo terroristi perché non abbiamo altra possibilità.
Siamo terroristi perché così ci chiamano i più forti. Ma non ci arrenderemo
mai, fino a che uno solo di noi sarà vivo noi combatteremo per la nostra
libertà. Non ci faremo piegare da niente e da nessuno.”

“Comprendo perfettamente il suo punto di vista anche se non approvo
l’uccisione di persone innocenti. Ma proprio perché lei ha una missione, un
compito, un desiderio e un dovere verso i suoi uomini è suo dovere aiutarci
per ottenere per loro le condizioni migliori possibili. Ha un margine di
manovra molto limitato ma può sfruttarlo. E noi dobbiamo ritrovare il
Tenente O’Lauglin. Perché non vuole collaborare con noi Capitano.”

“Non ho nulla da dire Consigliere. Ho una missione e mi attengo a quella
quali che siano le conseguenze. E il mio equipaggio è disposto a pagare le
conseguenze delle proprie azioni esattamente come me.  Non crediate di
potervi far dire qualcosa da loro.”

“Come vuole Capitano, magari ne riparliamo più tardi.”

USS Erinle – Ufficio del Capitano –9 MARZO 2395 - Ore 09.00

Il Capitano era in piedi che guardava le stelle all’arrivo di Toran.

“Buongiorno Comandante, sono ansiosa di sentire il suo rapporto.”

“Sì Signore. Come le ho accennato ci sono buone e meno buone notizie. La
notizia buona è che il Tenente O’Lauglin è vivo e era sano fino a quando
era sulla nave rutiana. Quella meno buona è che ancora non l’abbiamo
recuperata, ma è solo una questione di tempo ormai. Dalla ingegneria hanno
inviato una squadra di tecnici per esaminare i sistemi della nave. Al
momento possiamo solo dire che hanno teleportato il Tenente a bordo della
loro nave e poi sono fuggiti poco prima del nostro arrivo ma a quanto è
riuscita a scoprire il Consigliere l’hanno poi abbandonata su un pianeta e
si rifiutano di dire quale. Al momento della cattura hanno cancellato tutti
i dati di navigazione ed ora i nostri tecnici stanno cercando di
ricostruire il loro percorso. Non ci può volere ancora molto. Li abbiamo
sempre seguiti senza grosse difficoltà quindi i pianeti da esaminare sono
pochi.”

“Ottimo. spero di poter riavere il Tenente con noi in breve tempo. Può
andare Comandante.”

USS Erinle – Ufficio del Consigliere – 9 MARZO 2395 - Ore 09.15

“Buongiorno consigliere, sono passata da lei per avere qualche dettaglio
sulla missione di recupero.”

“Benvenuta Capitano, prego, si sieda, posso offrirle qualcosa?”

Rapida Soraya preparò due tazze di te che posò sul tavolino fra loro.

“Come sa ieri abbiamo catturato i terroristi e li stiamo interrogando, mi
sto occupando personalmente degli ufficiali e il mio aiutante sta
interrogando il resto dell’equipaggio.

Sono molto coesi, bisogna darne atto al loro Capitano. E’ riuscito a
formare un equipaggio che semplicemente lo adora ed è pronto alla prigionia
a vita per lui. Non credo riusciremo ad ottenere molto informazioni da
loro, soprattutto non informazioni utili. Probabilmente qualche membro
dell’equipaggio alla fine cederà agli interrogatori ma non credo sarà
possibile convincere gli ufficiali. Il mio parere professionale è che
debbano essere consegnati alla giustizia e imprigionati per i loro crimini.”

“Sì, questo lo temevo già da quello che mi ha raccontato il Comandante
Toran. in realtà la mia domanda era proprio su di lui. Avete lavorato
insieme per catturare i terroristi, ero molto curiosa di vedere come
avrebbe agito e ha agito in modo diretto, quasi brutale, aprendo il fuoco
senza esitare e senza essere provocato. Cosa mi può dire di questo?”

Veramente ti fidi di quello che ti dirà, Sidzi? Sei sicura che non siano in
combutta?

“Già. Una azione avventata, apparentemente almeno. Abbiamo discusso sul
modo di comportarsi quando li avessimo trovati. Io ero più propensa per una
soluzione diciamo politica ma Toran temeva che potessero attivare il
teletrasporto a slittamento dimensionale. Che per inciso abbiamo poi
scoperto non essere in grado di operare su oggetti di dimensione superiore
ad una persona, quello che è successo alla navetta deve essere stato un
effetto collaterale di qualche tipo. Abbiamo stabilito che se avessero
acconsentito ad arrendersi non avremmo intrapreso azioni di forza ma quando
non hanno risposto alla chiamata nonostante la nostra palese superiorità ha
temuto che avessero in serbo qualche altro trucco ed ha agito. Devo dire
che su alcuni membri dell’equipaggio del Capitano Resan la cosa ha
funzionato, ci credevano bestie sanguinarie peggiori dei Klingon e hanno
raccontato il poco che sapevano. Purtroppo non ha funzionato sugli
ufficiali, gli unici che potrebbero darci informazioni sul pianeta dove
hanno lasciato il Tenente O’Lauglin. In plancia è calato il silenzio quando
il Comandante ha fatto fuoco ma devo dire che l’effetto finale di decisione
e determinazione ha avuto un impatto positivo sui presenti, scattavano
tutti come avessero le molle.”

“Benissimo, allora considero la decisione del Comandante come coerente e
corretta e la riporto nel rapporto di missione. Intanto abbiamo ora
qualcosa come 23 prigionieri da consegnare alla più vicina base stellare e
ancora non abbiamo recuperato il Tenente. Spero che non si sia fatta male e
sia in una situazione accettabile. Ci stiamo mettendo troppo tempo e questa
mancanza di informazioni certe mi rende inquieta. Grazie della
chiacchierata Consigliere”

Ma veramente le hai rivelato le tue inquietudini? Poi le parlerai anche del
nostro rapporto?

Pianeta Sconosciuto – Casa dell’ospite –7 MARZO 2395 - Ore 13.05

“Federazione, non ci posso credere. Non viene mai nessuno a trovarci in
questa parte sperduta della Galassia. Io sono Dalach Vaughan e questa è mia
moglie Marion. Entri, entri, non stia sulla soglia che qui siamo persone
ospitali. Non viene mai nessuno a trovarci ma noi siamo ospitali sempre.”

L’uomo si spostò leggermente di lato e la donna con il coltello da cucina
in mano si mise dietro di lui infilando il coltello nella tasca del
grembiule.

La casa era buia con un forte odore di cibo, cibo buono, naturale, pensava
Shinead.

“Entri entri, non c’è nessun pericolo e poi mi pare che lei capisca quello
che dico. Sà, noi parliamo la lingua più bella e antica del mondo e non
intendiamo rinunciare. Ma voi avete i vostri cosi lì, i trasduttori, che
trasducono tutto quello che diciamo quindi non c’è problema giusto.”

“Traduttore, si dice traduttore ma no, non ho il traduttore perché me lo
hanno preso. Però conosco la vostra lingua perché è anche la mia.”

Shinead entrò in casa e venne letteralmente assalita da un piccolo animale
scodinzolante che non poteva fare a meno di saltellare tutto intorno alla
sconosciuta. Un vero animale da guardia, terribile e pericoloso, pensò
Shinead mentre lo accarezzava. Non toccava un cucciolo da anni. Sembrava un
viaggio nel tempo più che un rapimento terroristico.

La donna di nome Marion restava in disparte mentre l’uomo la tempestava di
domande e parole che lei a mala pena percepiva e a cui rispondeva a
monosillabi.

“E così alla fine, dopo una ventina di anni il primo ministro Wilson
Granger si decise a lasciarci andare e dopo poco, grazie ad una nave della
Federazione, un gruppo di coloni guidati da Danilo Odell, il nipote di
quello della prima colonia ovviamente, fondò la colonia parallela qui su
Mariposa 2. Abbiamo una nave che fa la spola fra le due colonie e che sarà
qui fra una settimana, in tempo per la festa del raccolto. Spero che anche
tu parteciperai alla festa del raccolto. E’ la festa più importante
dell’anno. Poi c’è la festa della birra, quella del salame, quella… altre
feste. Ma la festa del raccolto è adesso, fra una settimana e è molto
bella, fidati. Però se vuoi comunicare con la tua nave in città c’è un
centro di comunicazione, posso accompagnarti domani pomeriggio che la
mattina devo finire di raccogliere il miglio.”

L’unica cosa che riuscì a capire era che si trovava su Mariposa 2, una
colonia gemella di un’altra colonia che la Federazione aveva visitato molti
anni prima e salvato e poi...

Mariposa 2 – Casa dell’ospite –8 MARZO 2395 - Ore 10.00

Un letto morbido, proprio quello di cui aveva bisogno.

Un letto?

Shinead si alzò a sedere di scatto. Intorno a lei non riconosceva nulla. Le
sembrava di essere tornata bambina ma sapeva che era troppo bello per
essere vero. Lei era un ufficiale della Flotta Stellare della Federazione
Unita dei Pianeti. Lei era stata colpita da qualcosa mentre tornava alla
sua nave con una navetta di servizio, poi rapita da dei terroristi e
lasciata su un pianeta sconosciuto. Poi aveva incontrato delle persone che
parlavano la sua lingua, quella vera. Ma questa parte forse era solo un
sogno.

Ora era seduta su un letto di una casa di legno e sentiva un profumo
meraviglioso di stufato alla birra.



*Riferimenti*

L’avventura del Mariposa :

https://hypertrek.info/index.php/tng044

http://memory-alpha.wikia.com/wiki/Up_The_Long_Ladder_(episode)
















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Massimiliano Enrico

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