[Stml10] R: [2.11 - Drax - Offerte 'quasi' impossibili da rifiutare
LordMax _
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Mar 1 Ago 2017 11:53:09 CEST
Ciao
Obsolescenza programmata... dannati minosiani
^___^
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2017-07-30 14:09 GMT+02:00 <pfrosi a virgilio.it>:
> Il nostro capitano ci sorprende sempre! Complimenti Silvia bellissimo
> pezzo!
> ________________________________
>
> Il 30/07/2017 13:13, Silvia Brunati ha scritto:
> Ciao a tutti!
> Eccovi il mio pezzo.
> Ho pensato di chiudere la missione che si stava ormai trascinando da un
> pò.
>
>
> Silvia
> ==============================
> Capitano Sidzi Drax Ajen
> U.S.S. Erinle
> ==============================
>
>
> *U.S.S. Erinle – Sala Tattica - 10 Agosto 2396 - Ore 15:30*
>
> Passarono esattamente tre secondi di quel silenzio attonito tipico di
> quando si riceve una notizia che ha l’effetto devastante di un’esplosione,
> poi il capitano Sidzi Drax Ajen diede una forte manata sul tavolo facendo
> sobbalzare i presenti, e sorrise, cortesemente, in direzione dei Minosiani.
>
> “Potreste concederci qualche minuto per valutare la vostra offerta? In
> privato? Grazie”. Il tono gentile della richiesta contrastava fortemente
> con la mano, ora chiusa a pugno sul tavolo, ma i due Minosiani si
> limitarono a svanire dopo aver chinato le teste in segno di saluto,
> Iksandria sembrò per un momento intenzionata a restare, come se
> quell’invito non la riguardasse, poi incrociò lo sguardo del capitano ed
> emise un piccolissimo sospiro. “A prestissimo”, sussurrò a Sinclair prima
> di strappargli un bacio e sparire come i suoi compagni.
>
> Seguirono altri tre lunghi secondi di silenzio che servirono al pilota
> dell’Erinle per toccarsi incredulo le labbra e, subito dopo, rendersi conto
> degli sguardi di tutti puntati su di lui. Con le guance in fiamme, tornò a
> sedersi schiarendosi la gola. Il capitano Drax, la cui espressione era
> cambiata nell’istante preciso in cui si erano trovati soli, scosse la testa
> mormorando qualcosa di incomprensibile, trasse due profondi respiri facendo
> appello al suo autocontrollo ed aprì la bocca per parlare.
>
> “Un momento!” La interruppe il tenente Shinead O’Lauglin sollevando un
> indice ammonitore mentre controllava la stanza con il tricorder.
> Trascorsero ancora altri tre secondi di assoluto silenzio mentre
> l’ufficiale scientifico fissava lo strumento canticchiando fra sé. Toran e
> il capitano si scambiarono uno sguardo perplesso, il tenente Chorate invece
> si avvicinò incuriosita a lei e sbirciò i dati del tricorder.
>
> “Oh”, commentò, “mi spiace”, disse con simpatia a Sinclair che guardò la
> boliana senza capire.
>
> “Spiegatemi ch..:” Di nuovo le parole di Sidzi Drax Ajen furono bloccate
> sul nascere da tre dita della mano destra dell’ufficiale scientifico, che
> divennero due, poi una sola.
>
> “Ora può parlare, capitano” Commentò a quel punto con un sorriso
> soddisfatto O’Lauglin.
>
> “Grazie tenente”, Drax aprì nuovamente la bocca per parlare, si fermò e
> tornò a guardare l’umana. “Gentilmente, può spiegarmi cos’ha fatto?”
>
> “Ha isolato la sala riunioni”, spiegò volenterosa Chorate, “ora i nostri
> ‘ospiti’ non possono apparire e sparire a loro piacimento in quest’area”.
>
> “Ehm…potreste elaborare meglio?” Il tono perplesso di Toran rispecchiava
> lo stato d’animo del resto dei partecipanti alla riunione. O’Lauglin si
> alzò con l’aria di chi sta per tenere una lezione ad un gruppo di allievi
> in Accademia.
>
> “È molto semplice”, spiegò mentre raggiungeva lo schermo, “il capitano
> aveva richiesto che io approfondissi la questione della reale esistenza dei
> Minosiani, che fra l’altro al momento non possono nemmeno sentire quello
> che diciamo, giusto per rassicurarvi”, specificò con aria cospiratoria, “in
> pratica”, riprese richiamando le immagini dei Minosiani sullo schermo,
> “voleva sapere se effettivamente fossero chi dicevano di essere o semplici
> proiezioni olografiche”. Si fermò, li guardò uno ad uno come per verificare
> di avere la loro completa attenzione, poi riprese, “non potevamo chiedere
> loro di sottoporsi a visita medica senza insospettirli e non potevamo
> nemmeno essere sicuri che si sarebbero spostati in modo normale per la nave
> permettendoci delle scansioni con i sensori che ci dessero risultati
> attendibili, perciò insieme al tenente Vadik”, l’ufficiale medico chinò la
> testa sentendosi nominare, “e all’ingegnere capo abbiamo pensato di
> utilizzare un altro metodo”.
>
> Le immagini sullo schermo cambiarono e di nuovo il silenzio della sala
> tattica sembrò nuovamente palpabile.
>
> “Giusto per essere sicuro di aver capito bene”, il primo ufficiale della
> Erinle si piegò leggermente in avanti indicando le immagini dei tre
> Minosiani, “in realtà stiamo interagendo con delle proiezioni olografiche
> molto sofisticate? Che per ora non possono accedere alla sala tattica
> perché avete disattivato il loro programma in quest’area?”
>
> “È più complicato di così”, intervenne a quel punto Chorate, “stiamo
> interagendo con il sistema difensivo di un computer molto sofisticato”.
>
> “Il che vuol dire che…”
>
> “Che non possiamo considerarli ‘solo’ degli ologrammi”, O’Lauglin rispose
> al capitano prima che la trill finisse la frase, “è un sistema di difesa,
> ma comunque, si per ora il suo programma non funziona in questa stanza”,
> semplificò palesemente seccata dell’essere costretta a farlo.
>
> “Dal punto di vista diplomatico, quindi…” Drax si girò verso Toran.
>
> “Gli Skeeter avanzano diritti su una base che non è loro e che appartiene
> ad una razza che aveva come filosofia ‘la pace ottenuta con una potenza di
> fuoco superiore’”, il tono del primo ufficiale della Erinle era didattico
> almeno quanto quello di O’Lauglin pochi istanti prima, “con l’unica
> differenza che i Minosiani non esistono più e il computer della base di
> fatto non può essere considerato senziente. Tuttavia…”
>
> La trill fissò Toran corrucciata, “tuttavia?” Lo incoraggiò
>
> “Il tenente Chorate ha sottolineato come la base sia di fatto un’arma
> molto potente, troppo per essere lasciata in mano agli Skeeter e i
> Minosiani erano mercanti, molto molto esperti”.
>
> “Ed è molto probabile che il loro computer sia stato sviluppato con la
> stessa logica”, concluse la boliana con un sorriso soddisfatto.
>
> Drax restò a fissare entrambi per un tempo così lungo che tutti ebbero
> l’impressione che fosse presa in un dibattito interno.
>
> “Tenente Chorate”, disse finalmente alla fine, “esponga il suo piano”.
>
> “A dire il vero è anche di Shinead”, iniziò a dire la boliana, “capitano
> qual è la sua conoscenza dei trattati commerciali minosiani?”
>
>
>
>
> *U.S.S Erinle – Ufficio del capitano - 10 Agosto 2396 - Ore 17:00*
>
> Non appena si fu seduto Mmneporovser si guardò nervosamente attorno, “e
> gli altvi?” chiese.
>
> “Saranno qui a breve, non si preoccupi”, rispose affabile Drax, “abbiamo
> deciso che per svolgere al meglio il nostro compito, fosse più opportuno
> condurre colloqui separati, capirà che la situazione è piuttosto delicata.
> Mi spiace di averla fatta attendere tutto questo tempo”.
>
> “Il vostvo consiglieve è stata molto gentile”, tagliò corto lo Skeeter
> come se avesse fretta di arrivare al sodo. Il comandante Soraya, in piedi
> affianco del capitano sorrise cortese. “Come da sue indicazioni signore, io
> e Mmneporovser abbiamo passato in rassegna i vari punti della loro
> dichiarazione di proprietà della base, analizzando le varie norme legali
> degli Skeeter a proposito di diritto e legge. Mi scuso per il tempo che ha
> richiesto questa ricerca,” il consigliere sospirò dispiaciuta, “ma, come ho
> spiegato al signor Mmneporovser, la nostra posizione di arbitri ci obbliga
> ad approfondire ogni punto della questione in modo da poter dare un
> responso imparziale e, soprattutto, giusto”.
>
> “Esatto”, Drax annuì con convinzione alle parole di Soraya, “ho insistito
> personalmente con il comandante che si facessero approfondite verifiche sia
> sulle vostre pretese, che su quelle della controparte. So bene che gli
> Skeeter non accetterebbero nient’altro che una decisione seria e
> corroborata dalle loro stesse leggi commerciali”.
>
> “Co…commevciali?” Lo stupore di Mmneporovser era evidente.
>
> “Capirà la difficoltà”, proseguì la trill come se lui non avesse parlato,
> “di mettere a confronto regolamenti e direttive di due popoli molto diversi
> come i vostri, le ore che sono passate sono a mala pena bastate per
> arrivare ad una proposta di massima che abbiamo deciso di proporvi
> separatamente in modo da sondare la vostra opinione in proposito prima di
> riunirvi nuovamente attorno ad un tavolo”.
>
>
>
> *U.S.S Erinle – Sala tattica - 10 Agosto 2396 - contemporaneamente*
>
> “I contratti commerciali Minosiani, lo sapete meglio di me, prevedono
> tutta una serie di formule che però non sono adatte a popoli come quelli
> degli Skeeter”, il tenente Chorate annuì vigorosamente alle spalle di Toran
> che, seduto ad un capo del tavolo, parlava ai tre Minosiani nuovamente
> tornati ad una forma eterea.
>
> “Per questo ci siamo permessi di cercare nei nostri archivi diversi
> modelli di accordo che potrebbero avvicinarsi a quelli previsti dal vostro
> governo sulla base dei quali, dopo le opportune modifiche, gli Skeeter
> potrebbero avanzare una proposta di acquisto”, intervenne la boliana
> indicando lo schermo alle sue spalle.
>
> I Minosiani seguirono il suo sguardo poi tornarono perplessi a fissare
> Toran.
>
> “La proposta però era rivolta a voi non a loro”, obbiettò uno di loro, “il
> loro tentativo di furto li esclude automaticamente da ogni trattativa e
> rende voi gli acquirenti migliori”.
>
> “La nostra posizione di arbitri”, il sorriso di Toran, comparso dopo le
> prime parole del Minosiano, si allargò, “non ci consente, purtroppo, di
> subentrare in questa trattativa”.
>
> “Quale trattativa?” Protestò l’altro Minosiano, “gli Skeeter hanno
> occupato la nostra base abusivamente!”
>
> “Esatto”, confermò il primo ufficiale della Erinle, il cui sorriso ora
> ricordava molto quello di uno squalo.
>
> “Per questo”, Chorate si piegò in avanti verso i tre minosiani, “siamo
> certi che possiate ottenere un grosso guadagno dalla vendita della base
> agli Skeeter tenendo conto ovviamente delle aggravanti della malafede e del
> tentativo di furto sulla base delle norme che regolano le trattative
> commerciali del diritto Minosiano”.
>
>
>
> *U.S.S. Erinle - Plancia – 10 Agosto 2396 - contemporaneamente*
>
> “Siamo sicuri che funzionerà tenente?” Il tono preoccupato di Sinclair
> strappò uno sbuffo seccato a Shinead O’Lauglin.
>
> “Certo che funzionerà! Lei deve avere un po’ di fiducia nelle sue capacità
> di pilota!”
>
> “Non era a quelle cui mi riferivo”, ribatté Sinclair sfiorando la consolle
> come se l’accarezzasse, “io e l’Erinle abbiamo fatto amicizia ormai”,
> aggiunse in tono appena udibile, poi si girò a guardarla, “è tutto il resto
> che mi preoccupa”.
>
> “Sciocchezze”, O’Lauglin agitò una mano senza staccare il viso dai dati
> che scorrevano sulla sua postazione, “appena il capitano ci darà il via,
> lei farà quello che deve e noi saremo fuori da questa situazione in men che
> non si dica. Skeeter e Minosiani non saranno più un problema”.
>
> Con un sospiro Sinclair tornò a girarsi cercando di non pensare ad una
> certa Minosiana che di sicuro avrebbe rivisto più che volentieri.
>
>
>
>
> *U.S.S Erinle – Ufficio del capitano - 10 Agosto 2396 - ore 17:25*
>
> “Quanto?!”
>
> “Signor Mmneporovser”, il consigliere Soraya incrociò le braccia sul petto
> fissando lo Skeeter con disapprovazione, “cosa abbiamo detto in merito alla
> sua tendenza a farsi prendere dalle forti emozioni?”
>
> A quelle parole lo Skeeter emise uno sbuffo seccato, “che tendono ad
> offuscave la lucidità del mio giudizio”, mugugnò come un bambino che viene
> rimproverato.
>
> “Esatto, la rabbia non ci aiuta a superare le situazioni di stress, tende
> invece a peggiorare la situazione”, proseguì in tono pacato Soraya ed
> istintivamente a Drax sfuggì una smorfia, “quello che deve fare è
> semplicemente ascoltare quello che le propone il capitano e valutare in
> modo razionale i pro e i contro della sua proposta”.
>
> Mmneporovser annuì automaticamente più volte, “mi scuso, questa situazione
> è daffevo stvessante e il mio govevno…” iniziò a dire, ma Drax lo fermò
> sollevando una mano con un sorriso carico di simpatia.
>
> “Non si preoccupi, la capisco benissimo, persone che occupano posizioni di
> potere come noi sono sottoposte a forti pressioni tutti i giorni, ora”,
> richiamò l’attenzione dello Skeeter sullo schermo, “come vedrà, sulla base
> delle vostre leggi ci siamo presi la libertà di redigere un accordo che
> risolverà i vostri problemi con la base in men che non si dica e darà ai
> Minosiani un contratto commerciale che conoscano e capiscano”.
>
> Mmneporovser studiò lo schermo accigliandosi, “e voi vinunceveste ad ogni
> pvtesa sulla base?” Il capitano assunse un’espressione offesa, “il ruolo
> che abbiamo assunto in questa trattativa ci impedisce assolutamente di
> parteciparvi! Se lo facessi non solo farei un danno a voi, ma anche ai
> Minosiani!”
>
> Mmneporovser la guardò stupito, “quindi foi non sapete che sono solo
> pvoiezioni ologr…oh”, si interruppe con un’espressione che trasformò la sua
> faccia nell’equivalente della carta accartocciata, poi un sorriso
> falsissimo gli comparve sul viso, “quindi tutto quello che dofremo fave è
> fivmave l’accovdo di fendita e la base sarà nostva?”
>
>
>
>
>
>
> *U.S.S. Erinle - Plancia - 10 Agosto 2396 - Ore 20:10*
>
> O’Lauglin fissava l’immagine della base rimpicciolire sempre più con
> l’espressione tipica di una bambina cui hanno appena rubato una caramella.
>
> “Tutta quella tecnologia olografica avanzata, quella incredibile potenza,
> perduta così”.
>
> Chorate le lanciò uno sguardo carico di simpatia. “Tecnicamente non è
> perduta”, commentò con un sorriso.
>
> “Ma senza il supporto del computer, dubito che gli Skeeter o chiunque
> altro riusciranno mai ad ottenere qualcosa”, sbuffò Shinead.
>
> “Era questo il succo del vostro piano no?” Il capitano Sidzi Drax Ajen
> sedeva sulla sua poltrona come se la trovasse scomoda.
>
> “Si”, confermò Chorate.
>
> “Non capisco cosa impedisca agli Skeeter, ora che sono legalmente in
> possesso della base, di usare le sue armi”, commentò leggermente perplessa
> Soraya in piedi accanto a Drax, “o di studiarle”.
>
> “Il fatto che la base si autodistruggerebbe se provassero a forzare anche
> un solo pannello”, spiegò ancora Chorate, “le clausole commerciali
> Minosiane erano molto rigorose a proposito della manomissione dei loro
> prodotti. Vendevano tecnologia avanzata che non volevano venisse copiata da
> nessuno, dovevano proteggerla in qualche modo”.
>
> “Ma gli Skeeter di fatto sono proprietari della base ora”, obiettò ancora
> Soraya, “il computer non è costretto ad obbedire alle loro richieste?”
>
> “Si e no”, intervenne Toran, “prima di diventarne proprietari, gli Skeeter
> hanno cercato di rubare la base e questo viola la legge minosiana sugli
> accordi commerciali ponendo di fatto gli Skeeter nella lista dei clienti
> inaffidabili con i quali continuavano a fare affari, ma non consentivano
> l’accesso alla tecnologia più potente”.
>
> “In pratica hanno acquistato un guscio vuoto, non il suo contenuto”,
> tagliò corto Drax,
>
> “quanto alla distanza di sicurezza tenente Sinclair?”
>
> “Ancora pochi minuti, signore”, rispose il pilota in tono professionale.
> La sua espressione, man mano che si allontanavano si era sempre più
> incupita.
>
> “Crede che la supererà comandante?” Sussurrò il capitano al suo primo
> ufficiale.
>
> “Con il tempo. Se non altro ha avuto il tempo di salutare Iksandria”,
> sussurrò di rimando Toran fissando la nuca di Sinclair, “il ponte ologrammi
> è stato inaccessibile per tre ore prima che la base ci desse il permesso di
> partire”.
>
> “Ancora una domanda”; chiese Soraya senza distogliere lo sguardo dallo
> schermo, “cosa impedisce a qualcun altro, con una conoscenza migliore degli
> accordi commerciali minosiani, di impossessarsi della base?”
>
> Drax e Toran seguirono il suo sguardo.
>
> “Nessuno accederà mai a quella tecnologia”, rispose a sorpresa Sinclair,
> “Iksand..Il computer è programmato per avere dei difetti”, si girò a
> lanciare loro un’occhiata, “c’è un limite di tempo entro il quale nulla
> funzionerà più come deve, i circuiti si bruceranno e il codice si
> cancellerà. La chiamavano Obsolescenza Programmata”, aggiunse con un
> sorriso triste.
>
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> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
> occupati. Bertolt Brecht
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