[Stml10] Caccia alla Volpe
LordMax _
lordmax a gmail.com
Mar 19 Giu 2018 16:51:56 CEST
Punto tutto su un casino in ufficio che ti tenga impegnata e poi ti faccia
dimenticare di passare il turno
^___^
On Tue, 19 Jun 2018 at 12:28, Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com> wrote:
> Grazie mille!
>
> Stasera metto online il brano e passo il turno! Max inizia a prepararti
> psicologicamente! :D
>
> Silvia
> ==============================
> Capitano Sidzi Drax Ajen
> U.S.S. Erinle
> ==============================
>
> ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
> occupati. Bertolt Brecht
>
> ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
>
>
> Il giorno dom 17 giu 2018 alle ore 19:00 <rihanpat a tiscali.it> ha scritto:
>
>> Un gran bel brano, bravo capitano.
>>
>> Alex/pat
>>
>> Il 17.06.2018 15:31 Silvia Brunati ha scritto:
>>
>> Eccomi!
>> Scusate per il ritardo!
>> Ho portato avanti un bel pò la storia.
>> Spero vi piaccia.
>>
>> Silvia
>> ==============================
>> Capitano Sidzi Drax Ajen
>> U.S.S. Erinle
>> =============================
>> **************************************************************
>> *BRANO 3.13*
>> *BRANO PRECEDENTE: se vuoi ingannare il tuo nemico inganna prima il tuo
>> amico o il tuo capitano.*
>> *TITOLO: Caccia alla Volpe*
>> *AUTORE: Sidzi Drax*
>> ***************************************************************
>> *USS Erinle – Ufficio del Medico Capo, 15 settembre 2397 ore 02:00*
>> Il tenente Koll disattivò finalmente il terminale e si preparò a lasciare
>> l’ufficio. Era sinceramente combattuto fra fare un salto al bar, dove una
>> certa guardiamarina gli aveva fatto intendere sarebbe stata lì per
>> quell’ora, e l’andare direttamente a dormire. Il problema era che se fosse
>> andato a bere qualcosa, Ailia sarebbe stata con lui e se, invece, si fosse
>> ritirato nella sua cabina, lei sarebbe stata comunque li, ad aspettarlo. Si
>> afferrò con il pollice e l’indice la radice del naso cercando di
>> allontanare il mal di testa che lo perseguitava da ore. Era la prima volta
>> che si sentiva così vicino ad una persona senza averle nemmeno veramente
>> parlato. Cosa le avrebbe detto quando si fosse svegliata? Come avrebbe
>> reagito lei a quest’invasione della sua privacy? Probabilmente con un
>> pugno, si ritrovò a sorridere. Decisamente con un pugno.
>> “E se lo meriterebbe eccome.”
>> Koll sollevò di scatto la testa alla voce del capitano che però non era
>> lì. Si alzò lentamente per affacciarsi alla porta e vide Sidzi Drax seduta
>> accanto al letto dove era distesa Ailia. La trill era china in avanti, le
>> mani congiunte e i gomiti posati sulle cosce. Dalla sua posizione Koll non
>> riusciva a vederne l’espressione, perché il capitano gli dava le spalle, ma
>> il tono della voce e tutto l’atteggiamento del corpo, teso in avanti come
>> se si stesse trattenendo, tradivano una tensione che sembrava sul punto di
>> esplodere.
>> “Si meriterebbe un riconoscimento,” proseguì la trill rivolta
>> all’andoriana priva di conoscenza, “per le informazioni che ci ha portato,
>> ma anche una lavata di capo. Il problema, tenente, è che grazie alle sue
>> informazioni fermeremo quelle navi, ma non chi sta dietro a tutto questo.
>> Non per molto tempo almeno,” si corresse, “e nonostante, glielo dico non
>> per rimproverarla sia chiaro, lei ha agito come riteneva più opportuno, io
>> sia altrettanto convinta che cattureremo l’equipaggio di quelle navi, o
>> almeno ci proveremo, non credo sia stata una buona idea lasciare la
>> posizione in cui l’avevamo messa. Lei non ha portato a termine il suo
>> compito e nel tempo che impiegheremo ad arrivare nel luogo dove si trovano
>> i veri responsabili di questo attacco, saranno già spariti. Ha sbagliato e
>> d è una cosa con la quale dovrà convivere.”
>> “Lo sa,” incapace di trattenersi Koll avanzò nell’infermeria sotto lo
>> sguardo del capitano che si era girata verso di lui non appena aveva
>> parlato, “il tenente Ailia Moshe sa benissimo di aver agito d’impulso e se
>> ne pente.” Fissò la linea sottile che era la bocca della trill, “ma questo
>> non è sufficiente.” realizzò sospirando.
>> “No, tenente Koll, non è sufficiente,” rispose il capitano Drax tornando
>> a guardare l’andoriana, “sa cosa facevo prima che mi assegnassero il mio
>> primo comando?”
>> Koll scosse la testa e lei dovette interpretare il suo silenzio come una
>> negazione perché nonostante non lo avesse visto scuotere la testa,
>> proseguì. “Sono stata un agente operativo per anni, non è un segreto
>> questo,” agitò la mano come per tranquillizzarlo. C’era un debole sorriso
>> ora sul suo viso, ma l’espressione restava dura, “le missioni e le
>> decisioni che ho preso mentre le svolgevo lo sono però.” Fissò ancora per
>> un momento Ailia prima di spostare lo sguardo su di lui. “Ho passato molte
>> vite,” stavolta il sorriso non sembrava nemmeno suo, “a domandarmi se
>> quelle scelte fossero giuste, e questa, a chiedermi se non avessi dovuto
>> farne altre. Ho dato il permesso al comandante Toran di usare il tenente
>> per questa missione perché ero convinta fosse pronta, ma un agente
>> operativo, signor Koll, sa valutare il peso di un’informazione e quella che
>> ci ha dato Ailia, tramite lei, non è sufficientemente importante da
>> richiedere che lei abbandonasse la missione quando dall’interno avrebbe
>> potuto esserci molto più utile. Perciò o il comandante Toran si è
>> sbagliato, e così io a fidarmi del suo giudizio, o il tenente Ailia Moshe
>> ha scoperto qualcosa di più importante di chi è a capo di questi
>> aggressori.” Lo fissava come se lui avesse tutte le risposte, cosa che Koll
>> non poteva avere. Di sicuro. “Dato che il comandante Toran non è uno
>> stupido,” proseguì il capitano in un tono pacato che sembrava in realtà un
>> urlo, “c’è qualcosa che dobbiamo ancora scoprire.”
>> Koll deglutì e arretrò di un passo quando la trill si alzò. “Cos’è che
>> ancora non sappiamo?” Gli chiese fissandolo con occhi così scuri che
>> facevano quasi spavento.
>> Il medico sentì un brivido freddo scorrergli lungo la schiena, come se
>> qualcosa nella sua mente spingesse per uscire ma, nello stesso tempo, non
>> ci riuscisse. “Io, non lo so,” sbottò sollevando le mani al cielo
>> esaperato. “È lì, so che è lì capitano, mi creda, glielo direi se potessi,
>> ma non riesco ad estrarlo. È come se la sua coscienza l’avesse seppellito
>> così a fondo che nemmeno lei stessa sarebbe in grado di tirarlo fuori.”
>> “Lei però non è Ailia,” insistette Drax.
>> “Non lo sono è vero, ma questi sono i suoi ricordi e non è come se uno
>> vedesse un olo-film, non posso scorrerli con l’avanti veloce. Devo
>> attendere che prendano forma che si aprano alla mia mente.”
>> “Capisco.”
>> Drax spostò lo sguardo alle sue spalle e fu allora che Koll si rese conto
>> che non erano soli. Il consigliere Soraya era appoggiata ad una parete, a
>> braccia conserte.
>> “Non lo so capitano, posso provarci ma se, come dice il dottore, quel
>> ricordo è seppellito così a fondo, ci vorrà del tempo.” Commentò con un
>> sospiro.
>> “Pensa di riuscire a lavorare durante lo scontro?”
>> Soraya sorrise. “Posso lavorare in qualsiasi condizione capitano”.
>> “Ailia può essere svegliata?” Chiese ancora Drax rivolgendosi a lui.
>> Koll scosse la testa con convinzione a quella domanda, chiedendosi dove
>> Drax stesse andando a parare. “È troppo presto.”
>> “D’accordo. Tenente Koll,” il tono ora era formale, “lei è
>> temporaneamente sollevato dal suo incarico e affidato al consigliere
>> Soraya.” Ignorando la protesta del medico si incamminò verso la donna dai
>> capelli bianchi. “Consigliere, mi aspetto di avere dei risultati nei tempi
>> brevi, ci sono delle vite a rischio”.
>> “Si signore,” rispose in tono deciso l’altra. Drax lanciò una rapida
>> occhiata a Koll prima di tornare su Soraya.
>> “È tutto suo.” E se ne andò.
>> *USS Erinle – Hangar Navette, 15 settembre 2397 ore 04:00*
>> Il tenente Robert Naholo fissava la simulazione sul terminale scuotendo
>> la testa. “Non può funzionare,” esclamò alla fine freddamente, “non sono un
>> ingegnere e non è una critica al vostro lavoro,” aggiunse subito dopo allo
>> sguardo offeso del capo Morrow, “ma conosco le regole del combattimento
>> navale e so cosa succederà non appena capiranno di essere in trappola:
>> fuggiranno o peggio.”
>> “Non potranno farlo,” obiettò Sinclair mandando avanti la simulazione con
>> due colpi delle dita, l’eccitazione per la battaglia imminente gli faceva
>> brillare gli occhi, “se io ed il comandante Toran riusciamo a colpire le
>> loro navi esattamente come abbiamo previsto, non avranno scampo.”
>> “È questo che mi preoccupa,” ribatté Naholo massaggiandosi il mento.
>> “Non capisco,” intervenne Shinead O’Lauglin riportando la simulazione
>> all’inizio e fermandola al punto in cui si attivavano gli ologrammi, “cosa
>> ha paura che succeda?”
>> “Nulla, è questo che non va,” rispose il tattico poi, vedendo le loro
>> espressioni perse, scosse la testa. “Se è vero quanto ci ha detto il
>> tenente Ailia Moshe attraverso il dottore, avremmo davanti
>> un’organizzazione formata da fanatici e cosa fanno i fanatici quando sono
>> messi alle strette?”
>> “Azioni disperate,” Toran si unì a loro annuendo, “e se non pensiamo ad
>> un modo di impedirlo, ci ritroveremo con un bel niente in mano.”
>> “Intende dire che…”
>> “Sentendosi in trappola e senza vie di fuga, potrebbero innescare
>> l’autodistruzione,” proseguì Toran finendo la frase di Sinclair, “o
>> uccidersi. E noi non vogliamo che accada. Ha ragione tenente,” fissò
>> Naholo, “dobbiamo trovare una soluzione anche a questo problema.” Shinead
>> sollevò le mani al cielo esasperata, “ci mancavano solo gli aspiranti
>> suicidi! Che facciamo ora?”
>> Naholo fissò Sinclair, “quanto pensa ci metterete a disattivare gli scudi
>> e i motori?”
>> Il pilota strinse le spalle, “se tutto va come previsto, pochi minuti.”
>> Naholo annuì e fissò l’ingegnere, “quanto prima che si facciano
>> esplodere, se volessero?”
>> Morrow si passò le mani nella folta barba, “un minuto per l’ordine, due,
>> massimo tre per l’autodistruzione.”
>> Il tattico annuì di nuovo, “tenente Shinead sarebbe in grado di
>> disattivare eventuali emissioni di gas o veleni se per caso usassero quelli
>> invece dell’autodistruzione?”
>> La donna sgranò gli occhi, “si, se Cho, cioè il tenente Chorate, mi mette
>> in grado di entrare nel loro sistema.”
>> “Troppo tempo,” obiettò Morrow, “non c’è abbastanza tempo per entrare nel
>> loro sistema e disattivarlo dalla Erinle”.
>> Naholo sorrise, “non se il tenente O’Lauglin è a bordo della nave, noi ci
>> occuperemo dell’autodistruzione, lei del resto”.
>> L’espressione dell’ufficiale scientifico si illuminò.
>> “C’è un solo problema al suo piano, tenente,” intervenne Toran dopo
>> essersi schiarito la voce per attirare l’attenzione, “abbiamo a che fare
>> con due navi.”
>> “Formiamo due squadre,” ribatté Naholo senza farsi scoraggiare, “l’altra
>> la guiderà lei.”
>> Toran aprì la bocca e la richiuse di scatto, il suo sguardo andò alle
>> navette appena finite di modificare dagli ingegneri ed un’espressione
>> carica di rimpianto gli si dipinse per un istante sul viso.
>> “Ne devo parlare al capitano,” dichiarò alla fine tornando a fissarli,
>> “iniziate a pianificare l’azione. Ah,” aggiunse prima di muoversi, “questo
>> significa che l’attacco sarà responsabilità sua tenente Sinclair.”
>> Fu la volta del timoniere spalancare la bocca stupito.
>> “Ti ci entra una mosca lì dentro se non fai attenzione.” Gli disse
>> Shinead con un sorrisetto divertito.
>> *USS Erinle – Plancia, tre ore dopo*
>> Il capitano Drax sedeva sulla sua poltrona con espressione indecifrabile,
>> al suo interno però la discussione ribolliva. Il simbionte aveva avanzato
>> obiezioni continue al piano che stavano per attuare, ma lei aveva deciso di
>> ignorarle. Come aveva detto al dottor Koll nemmeno cinque ore prima, la sua
>> vita era fatta di decisioni sulle quali avrebbe rimuginato per gli anni a
>> venire, e per le vite che si sarebbero susseguite. Il piano aveva le sue
>> pecche, tutto poteva andare storto, ma non c’erano soluzioni semplici o più
>> sicure né il tempo per cercarle.
>> “Comandante Toran, Tenente Naholo, qui è il capitano Drax, siete pronti?”
>> =^= Qui Toran, capitano, siamo pronti=^=
>> Drax annuì e fissò lo schermo dover si riflettevano milioni di stelle.
>> “Tenente Sinclair, come va la fuori?”
>> =^=Tutto bene signore, i motori sono caldi.=^=
>> Drax sorrise alla palese eccitazione nel tono del timoniere, poi inspirò
>> a fondo.
>> “Bene signori, tutti alle vostre postazioni, il tenente Chorate ed il
>> comandante Toran hanno fatto in modo che trapelasse l’informazione negli
>> opportuni canali, non deludiamo i nostri assalitori.” Il suo sguardo cadde
>> sul tenente Trelor, “tenente, diamo il via all’esperimento.”
>> Il caldoniano, che aveva sussultato sentendosi chiamare, si affrettò ad
>> avviare la simulazione.
>> “E così si va…” mormorò Drax mentre il suo terminale si riempiva di mille
>> dati, tutti assolutamente falsi.
>> *Caccia Firefox – 15 settembre 2397, 08:00*
>> Sinclair attendeva, mordicandosi il labbro inferiore e tamburellando
>> nervosamente con le dita sulla consolle. La simulazione approntata dal
>> tenente O’Lauglin era partita da un’ora, poteva vederne i risultati sul suo
>> monitor e, se non avesse saputo che non era vero, sarebbe rimasto
>> affascinato dalla bellezza e dalla perfezione di quei risultati.
>> L’ufficiale scientifico si era fatta aiutare dal capo ingegnere Morrow per
>> ottenere risultati credibili e dati che sembrassero realistici ad una prima
>> occhiata.
>> “Se li verificassero scoppieranno subito come tante bolle di sapone,”
>> aveva commentato ridacchiando Morrow, “ma non avranno il tempo di farlo.”
>> In attesa, sul suo caccia modificato, Sinclair sperò che l’ingegnere
>> avesse ragione, il piano che avevano approntato si basava sul fatto che i
>> loro avversari si sarebbero precipitati lì, convinti di sorprenderli e
>> poter rubare così la loro tecnologia. Il tenente Chorate aveva costruito le
>> informazioni ad arte, facendo trapelare la notizia che la Erinle era stata
>> scelta per l’esperimento proprio perché non la flotta stellare non voleva
>> attirare l’attenzione sul nuovo incredibile motore. Per questo motivo non
>> era difesa da nient’altro che un paio di navi, non troppo potenti che
>> avevano il compito di seguire e registrare l’esperimento.
>> =^= Tenente Sinclair, pronto all’avvio del motore =^=
>> Il capitano gli stava comunicando che la Erinle aveva rilevato qualcosa
>> in avvicinamento, l’eccitazione lo fece sorridere, avevano abboccato!
>> Inviò agli altri caccia l’ordine di tenersi pronti, avevano concordato il
>> silenzio radio, se non per poche frasi credibili che aveva senso che le tre
>> navi si scambiassero.
>> “Qui Sinclair, capitano, ho avvertito il comandante che siete pronti”,
>> rispose. Questo avrebbe detto al capitano e a tutta la squadra che erano
>> pronti. Ma dove erano gli attaccanti?
>> Sul suo monitor non compariva ancora nulla, strinse le labbra mentre la
>> tensione cresceva. “Andiamo… andiamo… andiamo…” mormorò mentre la Erinle
>> dava il via alla simulazione del tentativo di accensione del motore.
>> Secondo i loro calcoli non l’avrebbero mai acceso del tutto, perché
>> sarebbero stati attaccati prima. Ma dov’erano?
>> Fu in quel momento che la sua consolle impazzì. Una nave enorme, formata
>> da un’accozzaglia delle tecnologie più disparate comparve all’improvviso a
>> poca distanza dalla Erinle.
>> =^= Squadriglia uno, ora!=^= Gridò Sinclair, osservando i caccia nascosti
>> dietro l’Erinle lanciarsi all’attacco della nave nemica mentre i suoi
>> sensori li identificavano come le due navi poste a protezione della Erinle.
>> Dalla sua postazione Sinclair non poté non ammirare la bravura del tenente
>> O’Lauglin, ma non aveva tempo per quello, doveva trovare l’altra nave.
>> Quella che compariva all’ultimo per dare il colpo di grazia.
>> Cercò nello spazio usando i programmi di calcolo che avevano sviluppato
>> durante le varie simulazioni, mentre la Erinle scartava di lato per evitare
>> l’attacco della nave pirata e due caccia si lanciavano nel vuoto sparando
>> verso i motori dell’assalitrice.
>> Avviò scansioni della zona circostante, per registrare scostamenti nella
>> temperatura, riflessi di luce fuori scala, qualsiasi cosa, mentre la
>> squadriglia uno e la Erinle ingaggiavano il nemico sorprendendolo nel
>> prevedere ogni sua mossa, grazie al programma che l’ufficiale scientifico
>> ed il tenente Naholo avevano messo a punto.
>> Sudò freddo quando il timoniere della Erinle, che l’aveva sostituito, non
>> riuscì ad evitare un colpo allo scafo che gli scudi fermarono. Lui non
>> avrebbe fatto quell’errore, no.
>> Poi, finalmente, la vide. Da dietro una luna, sbucò disoccultandosi la
>> seconda nave. Fu allora che sorrise e diede il via alle danze.
>>
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>> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
>> occupati. Bertolt Brecht
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