[Stml10] R: Re: Dream a little dream of me
Silvia Brunati
sbrunati a gmail.com
Ven 23 Mar 2018 10:48:56 CET
Ciao,
scusate il ritardo per il passaggio di turno e per la messa online del
brano, ma sono stata colpita dall'influenza purtroppo,
Entro domani pubblico il brano e passo il turno, promesso! :)
Silvia
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Capitano Sidzi Drax Ajen
U.S.S. Erinle
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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Il giorno 16 marzo 2018 10:21, <pfrosi a virgilio.it> ha scritto:
> Bello, e veramente creativo per trovare una soluzione per salvare la
> paziente e contemporaneamente non disobbedire agli ordini!
> Siamo una grande squadra!
> Patrizia
> ________________________________
>
> Il 15/03/2018 23:04, LordMax _ ha scritto:
> Ciao
>
> Bel pezzo, bella soluzione
> Se però ora provi dei sentimenti per il primo ufficiale ti elettrifico
> ^_____^
>
>
>
> 2018-03-15 22:26 GMT+01:00 Silvia Brunati < sbrunati a gmail.com>:
>
> Bel pezzo, mi è piaciuta la trovata del dottore per disobbedire senza
> farlo veramente. XD
>
> Silvia
>
> Il gio 15 mar 2018, 17:59 < diego.martelli a libero.it> ha scritto:
>
> *"Dream a little dream of me"*
>
>
> *Infermeria - U.S.S. Erinle - 5 settembre 2397 - Ore 05:15*
>
> Koll osservava i dati medici del Tenente Ailia, e di quando in quando
> occhieggiava la sagoma della sua paziente Andoriana.
>
> Non desiderava iniziare il suo servizio contrastando gli ordini del
> Capitano, e del resto nulla di quello che gli era stato ordinato era
> inutile o scorretto. Altresì anche Naholo era "sul pezzo", e non avrebbe
> potuto, o voluto, eluderne le richieste ancora a lungo. Ailia doveva
> svegliarsi. Malgrado ciò, era terribilmente seccato, e non del tutto a
> posto con la sua coscienza nell'eseguire l'ordine che aveva ricevuto.
>
> Le sinapsi del tenente avevano subito un significativo trauma cinetico,
> aggravato dalla inerente fragilità dei tessuti Andoriani. I medicinali che
> la tenevano nella sua condizione di incoscienza servivano a rigenerarle le
> sinapsi senza essere disturbate dallo stress del ragionamento attivo. I
> flussi sinaptici erano ormai stabili da qualche ora, e tutto procedeva
> secondo i parametri nominali; Friedrich sapeva però che appena avesse
> interrotto i farmaci... o, peggio, se avesse provocato chimicamente un
> immediato risveglio... i valori sinaptici sarebbero impazziti, e, peggio,
> la reazione nervosa sarebbe stata tale da mascherare agli scan moltissimi
> dati rilevanti, rendendo più ostica qualsiasi operazione di soccorso o di
> cura successiva se qualcosa fosse andato storto. Erano a rischio, stando
> agli studi che aveva appena ripassato, sia frammenti di memoria a breve
> termine che a lungo termine; c'era il potenziale per un permanente deficit
> dell'attenzione e una sensibile degradazione dei ricettori nervosi. Il
> problema relativo alla memoria a breve termine fu ciò che lo convinse che
> era nel giusto a prendersi il suo tempo: risvegliandola istantaneamente
> avrebbe potuto rimuovere *proprio* i ricordi che così insistentemente
> servivano al Capitano e all'Ufficiale Tattico.
>
> Come fare, tuttavia? Non poteva attardarsi oltre: entro breve il Capitano
> gli avrebbe semplicemente ordinato di risvegliarla, accettando il rischio
> di compromettere qualcosa. Serviva una ottima idea, e serviva subito. Si
> strofinò gli occhi stanchi, sbadigliò: avrebbe dovuto dormire, forse si
> sarebbe sognato una soluzione...
>
> Interruppe lo sbadigliò a metà, tornando improvvisamente serio e
> raddrizzandosi sulla poltrona, immobile. Si sarebbe potuto sentire il suo
> cervello lavorare. Annuì, e scattato in piedi corse di fianco alla
> paziente, chiamando il personale di turno.
>
> “Guardiamarina Franzis! Due connettori neurali epidermici, subito. Li
> *disinfetti*, mi raccomando. Occorre anche il campione di nanosonde nuovo,
> quello senza le funzioni di lungo periodo, in un hyposray.”
>
> Mentre Franzis, che non era nuovo agli improvvisi scoppi di attività
> dell'ufficiale medico, correva a procurare quanto richiesto, Koll leggeva i
> dati biometrici delle sinapsi e lavorava rapidamente al pannello di
> controllo di fianco al letto. Attività sinaptica REM regolare: Ailia stava
> sognando, sogni profondi che difficilmente al risveglio avrebbe ricordato.
> Entrare in essi era una violazione della sua privacy, ma egli era già,
> essendo suo medico, in un rapporto fiduciario con lei: e meglio rivelare
> qualche passato spiacevole al proprio medico, che rischiare mutilazioni
> permanenti.
>
> Prese l'hypospray portatogli da Franzis, quello con le nanosonde inerti;
> lo premette contro il proprio braccio, invertendo il flusso per prendere un
> campione di sangue ricco di nanosonde programmate; poi si rimise al
> pannello di controllo.
> Attivò i sistemi di calibratura delle nanosonde, restringendo la nuova
> programmazione a quelle presenti nell'hypospray. Le programmò per duplicare
> la loro programmazione sulle sonde inerti, che subito si accesero. Quindi
> si assicurò che tramite i connettori neurali le sonde dentro il suo
> organismo riuscissero a comunicare con quelle presenti nell'hypospray.
> Perfetto! Iniettò il contenuto dell'hypospray nel braccio del tenente
> Ailia,e infine si diresse al lettino a fianco, issandosi sopra con un pad
> in mano."Franzis, provo a prendere quel che serve senza svegliare il
> tenente. Mi addormenterò appena istruisco le mie sonde a spegnermi.
> Applichi i connettori neurali a tutti e due, e monitori il trasferimento
> dati... sganci la connessione, e mi svegli in qualche modo, appena vede
> delle letture strane... o in ogni caso fra dieci minuti."
>
> ***
>
> Alba, sulla luna ghiacciata, fredda e tagliente come vetro. Un movimento
> di parata, uno schianto, schegge di ghiaccio che saltano alte, fino alle
> stelle! Fendenti a vuoto, grida rabbiose. L'avversario arretra. Lei recita
> come una sfida i primi due endecasillabi de "La Fanciulla e la Spada",
> rispettando tutti gli accenti. Aveva ancora tutto il fiato. L'avversario
> esita.
>
> Gemiti, corpi avvinghiati sotto un sole rosso. Labbra e cosce e sudore e
> il cuore che batte. L'emozione di qualcosa che si attendeva, che si cercava
> con tutte le proprie forze. L'esaltazione di averlo ottenuto. Il timore di
> essere scoperti.
>
> Testi, testi da confrontare memorizzare esaminare. Lingue e tattica e
> ingegneria. Curvatura e analisi di funzioni e rappresentazione statistica
> dei casi di errata induzione nei motori plasma monofase. L'esame, domani.
> Il sonno, terribile. Un'altra pagina... doveva... almeno... un'altra...
>
> Grida e colpi di phaser e un calcio in faccia. Per terra. Grido! Dolore!
> Sangue sul viso. Lo scoppio di un tubo di Jeffrey. Rotolare, il mondo
> vortica ma non si può fermare, rotolare, rotolare, evitare il calcio, non
> fermarsi, non fermarsi. Mano al coltello. Lanciare. Centro! In piedi.
> Dolore. In piedi! Correre. La consolle dei dati non è lontana. L'operatore.
> Morto. La consolle. Non bloccata. Simboli. Simboli... familiari...
>
> E ancora.
>
> Un abbraccio, lacrime. Profumo di casa e di pane.
>
> E ancora.
>
> Il mostro giocattolo di suo fratello.
>
> E ancora.
>
> Paura, paura, no, no, NO, una presenza, nel buio...
>
> E ancora.
>
> I simboli sulla consolle. Li ha visti. All'Accademia.
>
> Cardassiani!
>
> E ancora.
>
> I funghi, quelli replicati, con del pepe. E una punta d'aglio. E della
> birra blu.
>
> E ancora.
>
> Il pad con la musica di Jorge, il compagno di corso carino. Terra,
> ventesimo secolo, Ella Fitzgerald. Le labbra di lui sulle sue.
> *"Stars shining bright above you*
> *Night breezes seem to whisper "I love you"*
> *Birds singing in the sycamore trees*
> *Dream a little dream of me.."*
>
> E ancora.
>
> Un gatto rosso.
>
> E ancora.
>
> E ancora.
>
> E ancora...
>
>
> ***
>
>
> *Sala Tattica - U.S.S. Erinle - 5 settembre 2397 - Ore 08:30*
>
> Friedrich Koll era nella Sala Tattica con il Capitano e l'Ufficiale
> Tattico. Era pallido, con una espressione impressionante sul viso sudato:
> sembrava uno spettro. E aveva anche la gola secca, dopo tutto quello
> spiegare.
>
> “Quindi lei dispone tuttora di tutti i ricordi della missione del Tenente
> Ailia? Può quindi testimoniare in giudizio quello che lei ha visto, come se
> fosse un testimone diretto?”
>
> “E' così, Capitano.”
>
> Drax annuì gravemente, poi si voltò verso la finestra, meditando. "Perché
> potrebbe essere utile, dovessimo giustificare le nostre prossime reazioni.
> Ora dobbiamo solo capire cosa fare con... questi."
>
> Toccò a Friedrich annuire. "Estremisti, nostalgici Cardassiani! Il fatto
> che il loro leader, Gul Kerlack, sia il figlio di un gerarca rovinato dalla
> Pax Federale e di una scienziata morta durante il fallito attacco al
> Dominio di venticinque anni fa spiega sia il fanatismo, che l'uso di droghe
> e chirurgia avanzata per mascherare il loro aspetto, che la straordinaria
> capacità di integrare tecnologie differenti. Capitano, questi sono
> pericolosi, e non sono solo Cardassiani, ma è una associazione di
> estremisti dotata di estrema capacità tecnica. Non stanno collezionando
> armi e personale scientifico per rivenderlo: stanno costruendo qualcosa,
> nello spazio federale, che usa la tecnologia di occultamento, sistemi
> d'arma quantici e dei comunicatori subspaziali per chi sa che... uhh..."
>
> Koll emise un piccolo gemito strozzato, portandosi una mano alla tempia e
> vacillando. Venne sorretto prontamente dal Tattico.
>
> “...Koll, è sicuro di farcela?" domandò il capitano girandosi, con una
> punta di severità nella voce. "Non starà facendo l'eroe, oppure il testardo
> come in passato? Già *non* ha fatto quello che le ho chiesto, evitando di
> risvegliare Ailia; ma passi, visto che ha ottenuto anche di meglio ed è
> appena arrivato. Se però è inabile al servizio...”
>
> Koll strinse i denti, riavendosi piano. "Sì, Capitano. E no, non voglio
> intestardirmi. Serve qualche ora per permettere alle sonde di passarmi
> *tutti* i dettagli della sua memoria recente, e la procedura è intensa per
> il mio sistema nervoso... ma migliorerà. Lentamente, sapremo tutto quello
> che sa Ailia, e forse di più: noi accederemo anche a tutto ciò che ha
> percepito, ma non processato consciamente."
>
> “...sta bene. Naholo, gli faccia portare qui tutto quello che gli serve, e
> se ha nuovi flashback lo interroghi. Io organizzo la riunione degli
> ufficiali.”
>
> Sorrise a metà, guardando di nuovo fuori. Un sorriso pericoloso,
> determinato.
>
> “...ora che sappiamo che odore ha la preda, possiamo seguirne la pista. E'
> tempo per Erinle di tornare a caccia.”
>
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