[Stml10] Diplomazia

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Mer 7 Nov 2018 21:01:32 CET


Ecco qua! E scusatemi per il ritardo!

Patrizia 


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Brano:03-17

Brano precedente "Corpo in prestito"

Titolo: Diplomazia

Autore: Tenente Shinead O'Lauglin


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USS Erinle, Celle di sicurezza - 16 settembre 2397, 10:30.


La pesante porta blindata della cella si richiuse alle sue spalle con un tonfo. Niente da fare, per quanti servomeccanismi e cuscinetti ad aria si adoperassero, le porte delle celle facevano sempre quel rumore quando si chiudevano.

La cella sembrava angusta e calda in maniera soffocante. Non era così e lo sapeva bene, la misura era standard, tarata sul comfort medio del prigioniero e la temperatura era accuratamente controllata, tuttavia provò l'impulso irrazionale di voltarsi e cominciare a battere i pugni sul blindo per farsi aprire ed uscire, ma le telecamere di sorveglianza avrebbero ripreso tutto, e sarebbe stato davvero imbarazzante.


Piantala! Piantala! Piantala! E' stato tanto tempo fa! Hai un lavoro da fare. Adesso!


Respirò a fondo. La donna, che prima era sdraiata sulla branda, si era messa a sedere e la osservava con aperta curiosità.


“ Sono l'ufficiale scientifico Tenente Shinead O'Lauglin, e vorrei parlare con lei, capitano. Mi autorizza a sedermi?” le disse in tono formale. L'etichetta l'aiutava a calmarsi.

Adesso il capitano Clorinna Barbosa la guardava divertita,

“Potrei impedirglielo, Ufficiale scientifico tenente O'Lauglin? Prego, si accomodi” le rispose con un ampio gesto della mano “A cosa devo la sua cortese visita?”

Il tenente si sedette rigidamente.

E adesso come comincio?

“ Abbiamo bisogno di alcune informazioni da lei. Abbiamo saputo che è in programma un attacco alla base Deep Space 5, con l'utilizzo di droni, tuttavia i nostri informatori non sono stati in grado di fornirci dettagli su questi droni che ci permettano di neutralizzarli, per cui vorrei avere queste informazioni da lei.”

Ecco, semplice e diretto.

Il comandante Barbosa la guardò incredula e poi scoppiò in una fragorosa risata. “E lei pensa che io vi aiuterò contro la mia gente? Non sta parlando sul serio, vero? Non mi importa che mi abbiate catturato, ma non tradirò mai i miei compagni, nemmeno se mi torturare! E questo pone fine alla conversazione!”


Aveva detto queste parole incrociando le braccia sul petto ed alzando il mento e adesso la stava guardando con aria di sfida.

Bè, in fondo se lo aspettava.


Shinead armeggiò con il padd, e le telecamere di sorveglianza emisero un sibilo e si piegarono verso il soffitto. Si mise comoda sulla sedia, appoggiandosi allo schienale, si slacciò il colletto poi tolse di tasca un pacchetto di sigarette cardassiane e, con calma, ne prese una, poi lo porse al Capitano, che si servì a sua volta. Accese entrambe le sigarette e tirò una boccata. Soffiò il fumo e lo guardò salire verso il soffitto. Un tocco sul padd ed il sensore d'incendio si spense.


“Credevo che non fosse permesso fumare sulle navi della Federazione. E nemmeno disattivare i sistemi di allarme. Lei è un ufficiale pieno di sorprese. Sa che potrei ucciderla, adesso?”


L'ufficiale continuò a guardare il fumo serpeggiare verso il soffitto.

“Sa come prevedono di condurre l'attacco? Cominceranno bombardando le installazioni civili ed i sistemi di mantenimento della stazione. Questo provocherà il caos, e migliaia di morti. Morti civili. Non pensavo che una persona che ha posto come condizione per la resa la salvezza del suo equipaggio fosse d'accordo con una simile vile tattica di attacco.”


“STAI MENTENDO!” urlò Barbosa. “Menti per avere le informazioni che ti servono!”

“No, e tu lo sai. Conosci i tuoi soci, e conosci il piano, e ne avresti fatto parte se non ti avessimo catturato!”


“Porto un nome onorato e non ho mai sparso sangue innocente, e queste sono solo menzogne!” ma nella sua voce c'era una leggera incrinatura.

Lo sai. Sai di che cosa sono capaci. Magari eri proprio tu ad impedirglielo. Ma adesso sei qui, e loro sono là fuori.


Shin prese il padd e schiacciò alcuni tasti. La voce del dottore che relazionava gli ufficiali sui ricordi di Ailia risuonò chiara nella cella, e Barbosa la ascoltò incredula.

“Avevamo un infiltrato, e ci ha portato queste informazioni!”

Barbosa sedeva sul letto. La mascella contratta e lo sguardo perso nel vuoto.


“Voglio gli schemi dei droni e tutte le specifiche di gestione, so che sono nel computer centrale della tua nave, ma non abbiamo tempo di cercare fra milioni di file! L'attacco è imminente, e non abbiamo abbastanza navi per evacuare la stazione, ed anche se lo facessimo, ne attaccherebbero un'altra! Dobbiamo fermare questa follia! Adesso!”


Barbosa girò lentamente il capo verso di lei.

“Sei furba, ragazza, a fare appello al mio senso dell'onore. Ma ne ho meno di quello che credi. E' vero, ho quello che ti serve, ma se pensi che te lo regalerò ti sbagli di grosso, voglio qualcosa in cambio”



U.S.S. Erinle - Ufficio del capitano Sidzi Drax - 16 settembre 2397, 12.00.


L'ammiraglio Crom, dallo schermo di comunicazione intergalattico, era visibilmente corrucciato, il Capitano Sidzi, palesemente furiosa.


“E quindi mi sta dicendo, Tenente, di avere condotto una trattativa con il capitano Barbosa, e di aver stipulato un accordo, all'insaputa del suo comandante? Si rende conto che è passibile di corte marziale per insubordinazione? La cosa non le è nuova, mi pare.”


“Ha ragione, ammiraglio, ma mi permetta di correggerla. Ho voluto parlare con il comandante Barbosa per sondare la sua disponibilità a fornirmi le informazioni sui droni, che ci necessitano, e che peraltro non abbiamo smesso di cercare nella memoria della nave. Se le troviamo non sarà necessario alcun accordo con Barbosa. E comunque non ho preso alcun impegno formale con lei, anzi, le ho detto molto chiaramente che l'accordo avrebbe dovuto essere approvato dall'Ammiragliato, e che poteva anche essere rifiutato nel caso...”


“Ma certo, rifiutare un accordo che potrebbe salvare migliaia di vite!” la interruppe l'ammiraglio “Lo faremo sicuramente! Si rende conto in che situazione mi ha messo Tenente, Ci ha messo tutti? NON POSSO rifiutare l'accordo, con il rischio di provocare la morte di migliaia di persone e la distruzione della stazione!” tuonò l'ammiraglio. “Lei, con la sua iniziativa non concordata, ha messo la Federazione con le spalle al muro, ed il tragico è che non sembra rendersene conto! ”


“Se le cose non dovessero andare secondo i nostri piani, signore, me ne assumerò tutte le resp...”


“Oh, ci può giurare! Stavolta nessuno potrà proteggerla! Mi occuperò personalmente della cosa! E ringrazi che il capitano Barbosa ha più buon senso di lei ed ha posto condizioni che possiamo accettare, la detenzione in una colonia agricola per l'equipaggio ed un carcere non di massima sicurezza per sé stessa. Dovrebbe prendere esempio da lei quanto a buon senso! Capitano Drax, faccia sapere alla prigioniera che la Federazione accetta le condizioni poste per fornire le informazioni richieste. Le dica anche che se non dovessero rivelarsi veritiere, lei ed il suo equipaggio scopriranno cosa significa prendersi gioco della Federazione.”

L'immagine dell'ammiraglio scomparve dalla schermo, e solo allora Shinead si accorse di star trattenendo il fiato.


Stavolta l'hai fatta davvero grossa. Prega che tutto vada bene, o nella colonia penale di massima sicurezza ci finirai tu.

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