<div dir="ltr">Ciao<div><br></div><div>Divertente.</div><div><br></div><div>Una boliana è una ventata d'aria fresca visto gli scontrosi al comando.</div><div>^___^</div><div><br></div><div><br></div><div><br></div></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">2016-04-22 12:56 GMT+02:00 Silvia Brunati <span dir="ltr"><<a href="mailto:sbrunati@gmail.com" target="_blank">sbrunati@gmail.com</a>></span>:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="ltr"><div><div><div>Bello e divertente l'imbarco del nostro nuovo ingegnere! :)<br><br></div>C'è solo un errore nel nome del buon Jean Luc Picard, ma lo correggo poi in fase di inserimento.<br><br></div>Benvenuta a bordo! <br></div>Silvia<br></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote"><div><div class="h5">Il giorno 22 aprile 2016 11:53, Maddalena <span dir="ltr"><<a href="mailto:vampitrill@gmail.com" target="_blank">vampitrill@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br></div></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div><div class="h5">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Eccomi qua.<br>
Non avendo molte informazioni, sono stata sul vago e non è
lunghissimo. Spero vi piaccia ;-)<br>
<br>
Maddy<br>
<br>
---------------------------------------------<br>
<br>
<p style="text-align:justify"><b><span>Bolias
- Bolarus IX - 1 marzo 2396 - ore 11.44<u></u><u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">La
voce della moglie di suo fratello era
un suono indistinto nelle sue orecchie. Daeria annuiva di tanto
in tanto,
appoggiava un "ma certo" e un "chi sono io per dissentire"
e lasciava che sua cognata proseguisse imperterrita nella sua
omelia. Teneva il
mento poggiato al palmo della mano e il gomito al bracciolo
della sedia e
tentava di impedire che la fissità di sguardo la tradisse.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Non
si era mai tirata indietro di fronte
ad una chiacchierata. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Secondo
un noto stereotipo, i boliani
tendono ad essere particolarmente ciarlieri. Hanno lo stesso
rapporto con
l'arte del dialogo che i vulcaniani hanno con la logica e i
klingon con il
menare le mani. Naturalmente gli stereotipi sono solo un mucchio
di
caratteristiche esagerate e, nonostante la generale apertura di
carattere,
anche i boliani contano tra le loro fila personaggi timidi,
riservati e taciturni.
Pochi, ma ci sono.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Daeria,
comunque, era uno stereotipo
fatto persona. Le sue grandi passioni erano l'ingegneria e il
dialogo e non
necessariamente in quest'ordine. Era inevitabile, diceva spesso,
quando si
nasce in una famiglia numerosa, piena di comadri, copadri,
fratelli, sorelle,
nonni, zii, cugini, nipoti e cognati tutti impegnati a parlare
costantemente di
qualunque cosa e, soprattutto, di chiunque. Se a questo si
aggiunge un
carattere tendenzialmente socievole, la catastrofe è assicurata.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Partendo
da questo presupposto,
normalmente le conversazioni con sua cognata, quasi tutte
incentrate sugli
studi di agopuntura dei figli e sulla convinzione che tutti
dovrebbero
diventare agopuntori, si trasformavano in una gara al rialzo in
cui vinceva chi
sfiniva prima l'altro. Negli ultimi anni, l'aver trascorso
parecchio tempo a
contatto con esponenti di altre razze meno rumorose aveva
abbassato un po' la
percentuale di vittoria di Daeria. Nonostante questo, non si era
mai tirata
indietro. Almeno fino ad oggi. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Persino
sua cognata sembrava spiazzata
da quella vittoria a tavolino.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Mentre
attaccava nuovamente a parlare,
Daeria gettò uno sguardo dalla finestra, verso il paesaggio
esterno, grigio e
piovoso. Rispecchiava particolarmente il suo umore.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Era
in attesa di un nuovo incarico, dopo
il trasferimento da DS16. Non era la prima volta che rimaneva a
terra e aveva
approfittato dell'occasione per prendere una breve licenza e
tornare a casa. Idea
che si era rivelata piacevole quanto un turno di sei ore nei
tubi di Jeffries.
Tornare a casa le piaceva. Le piaceva rivedere la sua famiglia,
scoprire quanto
fossero cresciuti i bambini in sua assenza, sopportare le velate
allusioni di
sua madre a scapoli appetibili. Passava sempre troppo poco tempo
a casa e si
perdeva troppe cose, ne era consapevole, così tornava ogni volta
che ne aveva
l'occasione. Di solito, tuttavia, si trattava di brevi licenze.
Quando sua
madre aveva saputo del trasferimento e degli eventi che
l'avevano preceduto,
l'aveva messo immediatamente sullo stesso piano della Guerra del
Dominio. Aveva
passato i giorni successivi a tentare di convincerla a lasciare
la Flotta e a
lavorare con lei e con il suo copadre, eventualità che non aveva
mai accettato
di scartare completamente. La cosa era proseguita in un
crescendo d'orrore
subliminare fino a culminare in un messaggio di incoraggiamento
in tal senso
nascosto nella glassa della torta. Una cosa che Daeria aveva
giudicato
lievemente da reparto psichiatrico e che aveva fatto nascere in
lei il fervente
desiderio di ripartire al più presto. Attendeva solo la
comunicazione e nel
frattempo si sorbiva i rimbrotti di sua cognata sul fatto che
nessun altro in
famiglia volesse diventare agopuntore.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Mentre
stava ormai per cedere le armi e
accettare la sconfitta, la porta si era aperta e una figura
calva e solitaria
si era stagliata sulla porta circonfusa della più pura luce
proveniente dal
corridoio.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Per
un folle istante, Daeria aveva
creduto che Jaen-luc Picard in persona, di cui aveva letto e
studiato in
Accademia, fosse comparso a salvarla. Le avrebbe confessato la
sua ammirazione,
cresciuta nonostante non avessero mai avuto alcun rapporto di
alcun genere, e
l'avrebbe voluta a bordo dell'ammiraglia con sè. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Inspiegabilmente,
non era lui.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Suo
fratello guastò l'intera scenetta
aprendo bocca.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Scusate
se vi interrompo,
ragazze..."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">No,
decisamente non era Picard, pensò
Daeria seccata.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"...
ma c'è una comunicazione per
Daeria. Dalla Flotta Stellare."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Il
fastidio verso suo fratello svanì di
botto. Aveva pronunciato le parole magiche. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Grazie,
Glesh."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Si
alzò con un gran sorriso, confessò a
sua cognata il suo profondo e falsissimo desiderio di diventare
agopuntrice e
uscì, diretta nella sua vecchia camera da letto. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Quando
aprì la porta e sedette alla
scrivania, Bryn le saltò in grembo e le si acciambellò sulle
gambe. Daeria la
grattò dietro le orecchie, tirò un respiro e aprì il canale di
comunicazione.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Tenente
Chorate," la salutò
un uomo alto e grigio di capelli, con brillanti occhi azzurri e
i gradi di
comandante sul colletto. Sembrava sulla cinquantina e Daeria non
l'aveva mai
visto prima.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Aggrottò
leggermente le sopracciglia.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Signore,
buonasera."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">L'uomo
le rivolse un cenno del capo.
"Buonasera. Sono il comandante Perkins, Quartier Generale. La
contatto in
merito alla sua assegnazione."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Non
era certo uno che si perdeva in giri
di parole, quel comandante Perkins. Daeria annuì.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Mi
dica."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Il
comando ha deciso per la sua
assegnazione alla USS Erinle. Manterrà il suo precedente
incarico. L'ufficio
dell'Ammiraglio Crom le invierà al più presto il materiale
necessario e gli
ordini per il suo imbarco."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Daeria
annuì ancora, non le sembrava che
ci fosse molto altro da dire.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Ha
domande?" le chiese
Perkins.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Per
il momento no, Signore. Mi
riservo di farne eventualmente quando avrò ricevuto i dati."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Perkins
le rivolse un brusco cenno del
capo. "Si prepari ad una rapida partenza."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Sì,
Signore." <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">La
comunicazione si chiuse.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Daeria
grattò Bryn sotto il mento e la
gatta cominciò a fare le fusa.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"A
quanto pare, stiamo partendo, Bryn."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><b><span>Bolias
- Bolarus IX - 2 marzo 2396 - ore 22.02<u></u><u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">I
padd contenenti i dati sulla sua nuova
assegnazione erano sparsi un po' ovunque sul pavimento della sua
camera da
letto. Bryn si era rifugiata in cima alla libreria, nel
tentativo di sfuggire
all'inondazione delle scartoffie. Daeria aveva passato le ultime
sei ore a
studiare i dati, imparando per quanto possibile le specifiche
della nave e i
nomi dello staff di comando. Le piaceva arrivare preparata. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Poi
aveva cominciato ad estrarre,
radunare e riordinare i suoi effetti personali, abiti e
attrezzature. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Seduta
al centro del tappeto, circondata
da pile di padd ordinatamente impilate dall'aspetto traballante,
alzò la testa quando
sentì dei colpi alla porta. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">La
porta era chiusa a chiave e di
proposito, dato che nessuno a casa sua aveva mai l'abitudine di
bussare e sulla
scrivania, tra le altre cose, faceva bella mostra di sè il suo
prezioso,
insostituibile, originale kit ingegneristico di emergenza. Non
tanto di
emergenza. Qualcuno una volta le aveva detto che avrebbe potuto
costruirci una
nave stellare con quello.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Avanti."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Fu
suo fratello a entrare.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Mamma
ha detto che la cena è
pronta."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Arrivo."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Lui
scavalcò una pericolante pila di
padd e le tese una mano per aiutarla ad alzarsi. L'occhio gli
cadde sulla
scrivania. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Vuoi
costruire una casa nuova
tutta di dpadd?" chiese indicando il kit con un cenno del capo.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Oh,
no. Lo uso come
fermacarte."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Accettò
la mano che il fratello le offriva
e si alzò.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><b><span>Bolias
- Bolarus IX - Spazioporto - 3 marzo 2396 - ore 9.55<u></u><u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Tickete
tickete tock, il topo giù
saltò. L'ora scoccò, il topo scappò, tickete tickete tock."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Daeria
canticchiò a voce bassa tra sè e
sè, gli occhi sul tabellone luminoso. Bryn nel suo trasportino
emise un
versetto di impazienza. Daeria cantò di nuovo la filastrocca,
non sapeva
nemmeno lei se per Bryn o per sè stessa. La storia di un topo
che corre su un
orologio, una filastrocca umana che aveva imparato dalla figlia
di sei anni del
Comandante Monroe e che le era rimasta impressa. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Aveva
preso l'abitudine di cantarla
quando era nervosa e si era convinta che, parlando di topi,
anche Bryn
l'avrebbe apprezzata. La gatta si ostinava tuttavia a rimanere
ostentatamente
indifferente ai suoi vezzi canori.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Si
mosse appena nella sua uniforme
appena lavata, si sistemò una ciocca invisibile non fuoriuscita
dal raccolto in
cui erano acconciati i capelli e attese che il tabellone
annunciasse il suo
imbarco. Sarebbe tornata sulla Terra e da lì sarebbe andata in
qualunque luogo
si trovasse la Erinle.<u></u><u></u></span></p>
<p><span style="font-size:12.0pt"><u></u> <u></u></span></p>
<p><span style="font-size:12.0pt">"Tickete
tickete
tock..." <u></u><u></u></span></p>
<p><span style="font-size:12.0pt">Daeria si
sistemò la
cinghia della borsa in spalla per quella che era forse
l'ottantesima volta.<u></u><u></u></span></p>
<p><span style="font-size:12.0pt">"... il topo
giù
saltò..."<u></u><u></u></span></p>
<p><span style="font-size:12.0pt">Il tabellone
annunciò il
suo trasporto e lei si alzò, prendendo armi, bagagli e gatta.<u></u><u></u></span></p>
<p><span style="font-size:12.0pt">"... l'ora
scoccò, il
topo scappò..."<u></u><u></u></span></p>
<p><span style="font-size:12.0pt">Daeria ebbe
un attimo di
esitazione, prese un respiro e si diresse all'imbarco.<u></u><u></u></span></p>
<p><span style="font-size:12.0pt">"... tickete
tickete
tock."<span><font color="#888888"><u></u><u></u></font></span></span></p><span><font color="#888888">
<br>
<br>
<div>-- <br>
Tenente Daeria Chorate <br>
Capo Operazioni USS Erinle
</div>
</font></span></div>
<br></div></div>_______________________________________________<br>
Stml10 mailing list<br>
<a href="mailto:Stml10@gioco.net" target="_blank">Stml10@gioco.net</a><br>
<a href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml10" rel="noreferrer" target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml10</a><br>
<br></blockquote></div><span class="HOEnZb"><font color="#888888"><br><br clear="all"><br>-- <br><div>------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br>Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati. Bertolt Brecht<br>------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br></div>
</font></span></div>
<br>_______________________________________________<br>
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<br></blockquote></div><br><br clear="all"><div><br></div>-- <br><div class="gmail_signature">--<br>Massimiliano Enrico<br><br>Owner: Gilgamesh di Enrico Massimiliano<br>Coaching per autori e scrittori<br>Socio Lydians, giochi per il tuo marketing<br>Coautore di "Sì! Oscuro Signore" © by Zib & LordMax<br><br><a href="http://precettore.blogspot.it" target="_blank">http://precettore.blogspot.it</a><br><br>Email me at <a href="mailto:max.enrico@gmail.com" target="_blank">max.enrico@gmail.com</a><br>For personal or private comunication email me at <a href="mailto:lordmax@gmail.com" target="_blank">lordmax@gmail.com</a><br>G-Talk me on <a href="mailto:max.enrico@gmail.com" target="_blank">max.enrico@gmail.com</a><br>Skype me at lordmax10<br>Call me at +39.3476028663<br><br><a href="http://www.flyingcircus.it" target="_blank">www.flyingcircus.it</a> : Siamo artisti del gioco. Siamo artisti per gioco.</div>
</div>