[Stml11] [5.09 - Tracey] - Cinquantasei

Cpt. Maximilian Tracey cpt.maxtracey a gmail.com
Gio 4 Dic 2014 09:59:01 CET


Whoops, hai ragione, grazie :) ... in ogni caso ringrazio tutti per i 
commenti.
Come probabilmente avrete notato, ho cercato anche di spiegare 
(parzialmente almeno) che il nostro simpatico amico Taor non è arrivato 
su Qumo a caso, ma ha una motivazione ben precisa ...
Detto ciò confermo quanto detto ieri sera. Ci ho pensato per mezz'ora 
prima di addormentarmi, cinquantasei morti,  sono probabilmente troppi, 
anche in una situazione del genere. Quindi, quando questa sera (se non 
ci sono altri commenti) passerò il turno mi sa che la totalità delle 
vittime (e quindi il titolo) verrà modificati in 29 ... sempre un 
discreto numero, ma più plausibile direi ... il resto saranno feriti 
gravi, siccome attualmente non è specificato quanti sono :D

On 04/12/14 09:30, Reis Squiretaker wrote:
> C’è un errorino qui.. il nome del vice del Nexariano.. se non erro 
> l’hai chiamato qui come la nave
> *Te l’ho giàdetto caro il mio Comandante …- pensòKoraxal, scuotendo 
> lievemente la testa una volta libero dallo sguardo del superiore- 
> …benchétu pensi il contrario, sei ben lungi dall’essere onnipotente …*
> ========================
> Tenente Comandante Francesca Alluso
> Capo SEC/TAT
> USS Togukawa NCC-51868
> [CV]: 
> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=114
> ========================
> *From:* Maximilien Tracey <mailto:cpt.maxtracey a gmail.com>
> *Sent:* Wednesday, December 03, 2014 9:40 PM
> *To:* USS Tokugawa <mailto:stml11 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml11] [5.09 - Tracey] - Cinquantasei
> Come promesso, ecco il mio pezzo finalmente ...  lo ammetto, data la 
> situazione avevo pensato di far saltare la Tokugawa ... invece siamo 
> semplicemente rimasti "nella cacca" ;P spero vi piaccia
>
> -------------------------------------------------------------
>
> Pianeta Nexar – regione di Qulca, miniere di Gallicite – due anni prima
>
> “Il Comandante èarrivato!”urlòun giovane ragazzo, probabilmente un 
> lavoratore delle miniere, correndo all’impazzata verso l’interno della 
> struttura, facendo voltare gli altri al suo passaggio.
>
> Malgrado ciò, furono necessari dieci minuti buoni prima che un ometto 
> segaligno dai lunghissimi capelli rossi e la pelle olivastra fece il 
> suo ingresso nella struttura, accompagnato da un ricco entourage di 
> uomini in quella che aveva tutta l’aria di essere una divisa militare 
> dagli sgargianti colori. Un lavoratore, sporco ed emaciato, con un 
> ampio e plastico sorriso stampato sul volto, gli si paròdavanti con 
> fare gentile.
>
> “Comandante Taor! –affermòad alta voce –l’aspettavamo con ansia! Il 
> mio nome èKilepp e sono a capo …”
>
> Il Comandante non sembròdargli eccessivo peso, massaggiandosi le 
> tempie con il pollice e l’indice della mano destra con fare irritato.
>
> “Dov’èil marchingegno?”Tagliòcorto in tono acido, producendosi in 
> un’occhiata capace di far gelare il sangue. Kilepp si 
> zittìimmediatamente, deglutendo a fatica.
>
> “D-da questa parte …- balbettòil minatore, passandosi con fare nervoso 
> una mano sporca dapprima sull’ampia fronte sporgente, poi sui pochi e 
> untuosi capelli rimasti a coprire il capo squadrato tipico della sua 
> razza, prima di indicare la via da percorrere con la stessa mano - 
> …prego …”
>
> Il folto gruppo di persone iniziòad addentrarsi nel ventre della terra 
> con fare sicuro nel ventre della miniera in religioso silenzio, 
> spezzato solamente dal rumore degli attrezzi dei lavoratori impegnati 
> ad estrarre il minerale.
>
> “I rapporti dicono che questo marchingegno èin grado di produrre onde 
> Theta ...”affermòTaor, apparentemente senza completare la domanda a 
> cui Kilepp rispose comunque con un gesto del capo.
>
> “Sembrerebbe di si. Fino a ora siamo riusciti ad attivare la macchina 
> solo un paio di volte e per brevi periodi …in ogni caso se i materiali 
> di cui ècomposta non avessero interagito con il minerale, 
> probabilmente non l'avremmo mai trovata ...”
>
> “Sappiamo chi l'ha costruita?”domandòTaor, lanciando occhiate 
> sospettose ai lavoratori che lasciavano indietro. Kilepp questa volta 
> scosse il capo.
>
> “Non ancora. Ma riteniamo predati il primo insediamento Nexariano 
> conosciuto in questa zona di almeno un paio di secoli …- il 
> minatore/scienziato sembròindeciso se esprimere preoccupazione o 
> contentezza nel rivelare quell'informazione - …e vicino alla macchina 
> sono state ritrovate delle tavole …ma allo stato attuale siamo 
> riusciti ad identificare solamente quelle che crediamo essere 
> coordinate spaziali di un pianeta molto distante da qui ...”
>
> Taor inarcòun sopracciglio, senza peròproferire parola. Arrivarono poi 
> alfine ad un breve tunnel chiaramente fresco che si apriva su di 
> un'ampia caverna naturale. Al centro di questa caverna troneggiava un 
> grosso dispositivo visivamente non dissimile da una bobina di Tesla, 
> su cui di tanto in tanto si abbattevano scariche elettriche 
> provenienti dalle pareti della caverna. Attorno al marchingegno e a 
> quella che sembrava una consolle di comando realizzata in uno stile 
> decisamente alieno, ronzavano un paio di tecnici in tuta protettiva.
>
> “Avvicinarsi oltre senza protezione sarebbe pericoloso …- lo 
> informòKilepp - …ma pensiamo di riuscire, con ulteriori studi, a 
> comprendere completamente il funzionamento della macchina ...”
>
> Per la prima volta dall'inizio di quella spedizione sul volto di Taor 
> si dipinse un lieve sorriso. Il Comandante indicòad un soldato del suo 
> entourage di avvicinarsi con un gesto della mano.
>
> “Sigillate l'ingresso. - bisbiglòall'orecchio del suo sottoposto, 
> proseguendo poi con freddezza allucinante –Eliminate chiunque sia 
> venuto a conoscenza di questo macchinario.”
>
> [Flashback] Nave Koraxal, plancia - 8 luglio 2394, ore 00:02
>
> Xalor vide apparire il proprio Comandante in plancia con la stessa 
> irruenza del vento che entra in una finestra aperta in una tempesta.
>
> “Riportate la nave in orbita …”ordinòlaconico in tono che non lasciava 
> spazio a repliche di alcun tipo.
>
> “Riportare la nave in'orbita? - fece eco il Vice-Comandante, alzandosi 
> dalla poltrona su cui era seduto in precedenza - …se non possiamo 
> interfacciarci direttamente con il Palazzo dellaFederazione per 
> ampliare la potenza del generatore di onde ...”
>
> Taor non si voltònemmeno verso il suo sottoposto, continuando a dare 
> ordini mentre si sedeva alla propria postazione.
>
> “So benissimo cosa accadrà. Ma i Federali ritorneranno …e non 
> arrivereanno mai abbastanza vicini a Qumo perchéle difese planetarie 
> risultino efficaci …dobbiamo occuparcene direttamente ...”
>
> Xalor non replicòinstataneamente, rendendosi conto di come il suo 
> superiore si fosse lasciatoprendere dalla boria e il suo piano fosse 
> pieno di falle. Malgrado fosse un'incrociatore leggero, difficilmente 
> la Koraxal sarebbe riuscita a tener testa a ben due navi Federali se 
> avessero deciso di attaccare contemporaneamente, anche con il 
> dispositivo ad aiutarli.
>
> “Per permettere al nostro dispositivo di operare gli scudi non possono 
> funzionare a piena potenza …- spiegò- …potrebbero essere in grado di 
> danneggiarci abbastanza seriamente da ...”
>
> Taor si voltòverso il suo sottoposto riservandogli un'occhiata capace 
> di far gelare il sangue nelle vene ad un Gorn.
>
> “Allora vedi di impedirlo.”
>
> USS Excelsius –Plancia
>
> “Dannazione! Continui a chiamarli!”- affermòil Capitano Frass, 
> sferrando un pugno carico di frustrazione sul bracciolo della propria 
> poltrona, pochi attimi prima di alzarsi dalla stessa, impossibilitato 
> a rimanere composto a causa dell'adrenalina che gli scorreva nelle vene.
>
> “Un minuto e ventisette secondi alla rottura del nucleo 
> …”replicòimmediatamente l'ufficiale alla consolle, quasi come se 
> avesse saputo in anticipo cosa il proprio Capitano gli avrebbe chiesto.
>
> “... non possiamo fare nulla per loro …”aggiunse in tono rassegnato il 
> Comandante de Icaza.
>
> Il Capitano si volse verso il suo Primo Ufficiale, scambiando con 
> quest’ultimo uno sguardo carico di amarezza.
>
> “Non possiamo nemmeno starcene con le mani in mano …- affermò- …noi 
> dobbiamo fare qualcosa per aiutarli!”
>
> Malgrado quelle parole però, de Icaza aveva ragione. La sola idea gli 
> faceva rodere il fegato e torcere le budella,ma non c'era nulla che 
> potessero fare per aiutare l'equipaggio della Tokugawa. Quantomeno non 
> in poco piùdi un minuto.
>
> Il Capitano digrignòi denti con rabbia, cercando di tirare fuori dal 
> cilindro una soluzione impossibile, quasi fosse un novello Kirk o 
> Picard, ma non ci riuscì. La Tokugawa era condannata cosìcome aveva 
> detto il suo Primo Ufficiale.
>
> “Quarantacinque secondi alla rottura del nucleo …”rese noto l'addetto 
> ai sensori, poi un suono attiròla sua attenzione, costringendolo a far 
> danzare nuovamente le dita sulla consolle.
>
> USS Tokugawa –Sala Macchine - Pochi attimi prima
>
> Albert aprìleggermente gli occhi, cercando di mettere a fuoco le 
> immagini distorte che gli si paravano davanti, senza venir accecato 
> dalla luce soffusa che permeava la sala. Intravide quella che gli 
> sembròla sagoma di sua moglie, riversa all’indietro sulla poltrona, in 
> mezzo ai fumi multicolore che avevano invaso la sala macchine. La 
> chiamò, iniziando a strisciare lentamente e con fatica verso la sua 
> direzione, ma l’unica risposta che ricevette fu l’ovattato rumore di 
> una scarica del sistema EPS mista alla sirena dell’allarme rosso. La 
> chiamònuovamente, mentre un lampo di memoria gli attraversava la 
> mente. Deglutìa fatica, puntellandosi poi al terreno con le braccia 
> cercando di riguadagnare la posizione eretta, senza riuscirci 
> completamente, incespicando un paio di passi piùin là. Biascicòun paio 
> di parole confuse, di riflesso pressochéinvolontario, a cui il 
> computer sembròrispondere. Chiamònuovamente la moglie, compiendo una 
> serie di passi incerti, mentre il computer iniziava a contare 
> all’indietro e la sua mente cercava progressivamente di tornare 
> nell’oblio.
>
> Finalmente arrivòal fianco della moglie, ma incespicando nuovamente 
> nel nulla le rovinòsgraziatamente fra le braccia, ricevendo un gemito 
> di rimando. Si volse allora verso la vicina consolle dove, benchéle 
> immagini stessero nuovamente perdendo il fuoco, intravide sulla stessa 
> un grosso comando lampeggiante. Allungòcon fatica la mano mentre il 
> computer imperterrito continuava il suo crudele conteggio, ma il 
> comando era troppo lontano e la sua mente ancora troppo confusa. 
> Sbagliòuna, due volte poi, proprio quando sembrava che la sua 
> coscienza scivolasse definitivamente nell’oblio, riuscìnell’impresa. 
> Solamente una manciata di parole arrivòalle sue orecchie prima di 
> perdere i sensi.
>
> =^=Nucleo di Curvatura espulso con successo.=^=
>
> USS Excelsius –Plancia - Contemporaneamente
>
> “Signore …- affermòl’addetto ai sensori - …la Tokugawa ha appena 
> espulso il nucleo di curvatura!”
>
> Il Capitano Frass e il suo Primo Ufficiale si scambiarono una fugace 
> occhiata di intesa, carica di speranze non espresse, come se entrambi 
> non avessero aspettato altro.
>
> “Quando esploderàil nucleo saràancora troppo vicino alla Tokugawa! 
> –affermòde Icaza, alzandosi in piedi a sua volta compiendo un passo 
> verso il suo Superiore –La nave sicuramente verràdanneggiata in 
> maniera piuttosto seria dall’esplosione, chiedo il permesso di 
> approntare una squadra di soccorso!”
>
> Il Capitano incrociòlo sguardo in quello del suo secondo. De Icaza 
> aveva passato piùdi metàdella sua carriera fra nuclei di curvatura e 
> condotti EPS, perciòsi fidava della sua valutazione tecnica, ma sapeva 
> che se si fosse avvicinato troppo al pianeta il messicano sarebbe 
> nuovamente caduto vittima delle onde Theta provenienti dal Pianeta. 
> Mosse le labbra, ma prima che qualsiasi suono potesse uscire dalla sua 
> bocca fu interrotto dall'Ufficiale addetto ai sensori .
>
> “Signore …la Tokugawa ha iniziato a muoversi a velocitàd'impulso 
> allontanandosi dal nucleo! ”
>
> Frass si voltòsorpreso verso l'addetto ai sensori, il quale 
> peròcontinuòimperterrito a snocciolare dati.
>
> “Quindici secondi alla rottura del nucleo, ancora nessuna risposta 
> dalla Tokugawa …”la voce dell’addetto ai sensori riportòl’attenzione 
> del Capitano sul monitor centrale, su cui si stagliava la sagoma 
> inerte della piccola Steamrunner e poco piùin làil nucleo che si 
> allontanava pigramente.
>
> “Vada! Permesso accordato! –replicòil Capitano, accompagnando alle 
> parole un gesto della mano. La zazzera castana del messicano 
> giàschizzòverso il turbo ascensore - …Rafael …- aggiunse in tono quasi 
> paterno - …faccia il possibile, ma non corra rischi inutili...”
>
> Il Comandante de Icaza si limitòa un cenno affermativo del capo, 
> mentre entrava all’interno del turbo ascensore sfiorandosi il 
> comunicatore.
>
> “…cinque, quattro, tre, due …”
>
> La plancia della USS Excelsius fu invasa da una bomba di luce.
>
> [Flashback] USS Tokugawa –Plancia –Qualche attimo prima
>
> =^= …a U-U-U-USS Tokugawa …ci ricevete? =^=
>
> Shnar aprìgli occhi quando quella voce distorta e appena udibile sopra 
> alla fastidiosa sirena dell'allarme rosso arrivaròa lambire la sua 
> coscienza. Sollevòlentamente il corpo dolorante dalla consolle su cui 
> era riverso, dandosi una rapida occhiata intorno a se.
>
> =^= Tokugawa, ci ri-ri-ricevete? - il suono proveniente dagli 
> altoparlanti subìuna distorsione decisa, producendo un rumore 
> metallico di difficile interpretazione prima di riguadagnare 
> intellegibilitàmutando nella familiare voce del Computer di Bordo - 
> …quarantadue secondi alla rottura del nucleo …=^=
>
> =^= Excelsius …- affermòdebolmente dopo aver cercato di aprire un 
> canale - …qui è…=^=
>
> L'andoriano fu peròinterrottòdalla sua consolle che si produsse in una 
> serie di scoppi e scintille da cui cercòdi pararsi maldestramente con 
> le mani, provocandosi un paio di leggere ustioni. Riacquistando 
> progressivamente luciditàsi rese conto della situazione e del fatto 
> che, probabilmente, le comunicazioni erano inutilizzabili, al 
> contrario della navigazione. Fu allora che la voce distorta del 
> computer lo informòdi un inaspettata novità.
>
> =^= Nucleo di Curvatura espulso con successo. =^=
>
> Nave Koraxal - 8 luglio 2394, ore 07:40
>
> Taor era furente. In pochi sarebbero stati capaci di vedere in quei 
> freddi occhi cerulei qualsiasi tipo di sentimento, ma Xalor conosceva 
> il suo Comandante meglio di chiunque altro a bordo della Koraxal.
>
> “Non c’era niente che potessimo fare …- accennò, cercando di 
> giustificare l’ordine che erano stati costretti ad eseguire pochi 
> minuti prima - …dovevamo allontanarci altrimenti …”
>
> Taor lo zittìprontamente senza proferire alcuna parola, semplicemente 
> alzando una mano e spostando lo sguardo sul suo sottoposto.
>
> *Te l’ho giàdetto caro il mio Comandante …- pensòKoraxal, scuotendo 
> lievemente la testa una volta libero dallo sguardo del superiore- 
> …benchétu pensi il contrario, sei ben lungi dall’essere onnipotente …*
>
> “Quanto tempo prima di poter ritornare a Qumo?”domandòTaor con freddezza.
>
> “Sono riusciti a colpire i generatori primari di poppa, 
> perciònecessiteremo …”
>
> Taor si voltònuovamente verso il suo sottoposto, riservandogli la 
> stessa occhiata che aveva usato in precedenza, prima di riprendere la 
> parola.
>
> “Quanto. Tempo.”Affermò, accentuando in tono rabbioso ogni parola.
>
> “Almeno un paio d'ore …probabilmente di più.”replicòl’altro, mentre 
> Taor si volgeva nuovamente verso lo schermo centrale, espirando 
> sonoramente attraverso l’ampio naso schiacciato tipico della sua 
> razza, quasi fosse un toro infuriato. Sapeva che senza l'emettitore 
> presente sulla nave la popolazione Qumana sarebbe ben presto ritornata 
> libera.
>
> “Sbrigatevi.- ringhiò, lasciando la plancia. - Sapete che non possiamo 
> lasciare il pianeta prima di aver completato la nostra missione.”
>
> USS Tokugawa –Plancia –8 luglio 2394, ore 07:55
>
> Erano arrivati sulla Tokugawa da un paio di minuti, ma erano bastati 
> solamente pochi secondi alla squadra della Excelsius per rendersi 
> conto della criticitàdella situazione.
>
> Ampie falle apertesi nella sezione dorsale continuavano a rilasciare 
> materiale nello spazio circostante come ferite purulente.Su quattro 
> dei nove ponti le zone prive di atmosfera si espandevano a macchia 
> d'olio. La gondola di destra era oramai un lontano ricordo e quella di 
> sinistra era praticamente inutilizzabile. Sarebbe bastato un granello 
> di polvere per mandare definitivamente in frantumi la piccola 
> Steamrunner e de Icaza ne era ben conscio.
>
> Fortunatamente, gran parte dei sopravvissuti stavano lentamente 
> riprendendo conoscenza e ciòfacilitava enormemente le operazioni di 
> soccorso. Nel giro di quattro minuti infatti, avevano evaquato la 
> totalitàdella plancia e ciòche rimaneva della sala macchine, ora 
> rimaneva la parte piùardua. Cercare ponte per ponte e conteggiare i 
> caduti.
>
> USS Excelsius –Plancia –8 luglio 2394, ore 08:45
>
> Il Capitano Tracey arrivòin plancia come una furia, sbraitando e 
> gesticolando con enfasi, mentre dribblava con sorprendente abilitàdue 
> uomini della sicurezza che cercarono di fermarlo. Il Capitano Frass, 
> si rese immediatamente conto che nessun impedimento fisico, dalla 
> vistosa ferita sulla tempia al doloroso ematoma sul fianco, avrebbe 
> fermato Tracey in quel momento. Fece un cenno con la mano ai suoi 
> uomini, in modo da lasciarlo passare.
>
> “Capitano Tracey …- affermòavvicinandosi al suo parigrado di un paio 
> di passi, porgendogli un padd - …abbiamo delle novità…”
>
> “Poul …- lo interruppe in tono mesto Maximilién - …non girarci 
> attorno, quanti uomini abbiamo perso?”
>
> Il Capitano Frass aveva previsto una domanda cosìdiretta, malgrado 
> ciònon era riuscito ad elaborare una risposta abbastanza soddisfacente.
>
> “Il team di De Icaza non ha ancora terminato l’ispezione dei ponti 
> inferiori …- Frass tentòdi prenderla alla larga, notando 
> peròimmediatamente lo sguardo negli occhi di Tracey - …cinquantasei, 
> tra morti e dispersi …”
>
> Maximilién chiuse gli occhi, espirando profondamente mentre si 
> stropicciava il volto con entrambe le mani.
>
> “Un quarto dell’equipaggio …”si lasciòsfuggire in un tono frustrato e 
> rabbioso, a metàtra un ringhio e un lamento.
>
> “So che èun momento difficile …- replicòPoul, poggiando una mano sulla 
> spalla del collega - …ma ci sono stati degli sviluppi. I Qumani ci 
> hanno dato una mano …- continuòporgendo un padd al parigrado - 
> …durante lo scontro abbiamo recuperato una sonda …non abbiamo finito 
> di esaminarla, ma a quanto sembra contenere dati sulla nave Nexariana 
> e su come essa sia in grado di utilizzare il Palazzo della Federazione 
> come amplificatore di segnale …“il Capitano Frass si accorse di aver 
> perso l’attenzione di Maximilién, rapito dall’immagine proiettata 
> dallo schermo centrale. L’immagine della sua piccola Steamrunner 
> ferita e mutilata come mai prima.
>
> “…la pagheranno …”
>
>
> -- 
> -----------------------
> Cpt. Maximilien Tracey
> Commanding Officer
> USS Tokugawa - nx 51868
> Commbadge(mail): cpt.maxtracey a gmail.com <mailto:cpt.maxtracey a gmail.com>
> Commbadge(msn) : tamiel a email.it <mailto:tamiel a email.it>
> Commbadge(ICQ) : 166168538
> ------------------------
> "E se per caso incontra un pullman di monache e le frigge col laser, 
> come li vedete i titoli sui giornali di domani?" "... Fritto Mistico 
> ..." - Howard Marner & Ben Jabituya, Corto Circuito.
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