[Stml11] 00.02 -il viaggio-
marco.tassinari94 a email.it
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Mer 30 Dic 2015 15:51:07 CET
Ecco qua il mio brano ragazzi spero vi piaccia...
00.02 “Il Viaggio”
Di Dave Chase, pubblicato il 28/12/2015
Casa di Chase – Boston – 20/08/2395 ore 18.40
Nella grande casa a Boston, Dave si trovava come da piccolo a guardare sua
madre mentre preparava la cena per tutti. La famiglia si era ritrovata per
festeggiare il Tenente data l’imminente partenza. Dave si godeva quel
momento osservando la madre e il fratello che stavano preparando gustosi
manicaretti.
“ Allora Figliolo, dov'è il luogo della prossima
missione?” disse il padre di Dave così a bruciapelo mentre
sorseggiava un calice di vino.
Dave non si scompose e disse:
“ Mi devo presentare all'imbarco con la USS Sarek, sono stato
assegnato come timoniere del turno Beta, ma sai che non mi accontento
facilmente quindi dammi qualche mese e sarò già timoniere capo
Papà.”
Il padre gonfiò il petto dicendo:
" Questo sì che è il mio ragazzo..."
Detto ciò, arrivò la madre e il fratello che servirono le
leccornie e la cena fu un intermezzo delizioso, fatto di paste di vario tipo
e con secondi di ogni genere, da piatti di carne ad altri vegetariani:
quando i Chase cucinavano, era sempre in grande stile.
Il dopo cena con la pancia piena fu rilassante e piacevole, con ogni
famigliare seduto in salotto con un bicchiere o di digestivo o di vino in
mano parlando di tutto un po’: di come andavano i lavori di Elaiza
presso Deep Space Nine, o come andasse il ristorante del fratello maggiore
Ezikiel. Poi toccò ai genitori, anche se, a detta loro, a San
Francisco non capitava mai nulla di strano.
Infine Dave parlò dei suoi ex studenti all'Accademia, di come si
fosse rigenerato in quel periodo, ma che adesso desiderasse un cambiamento:
aveva bisogno di azione.
USS Sarek – Ufficio del capitano – 28/11/2395 10.50
Dave si trovava davanti alla porta del turbo ascensore subito fuori dalla
plancia, ed era abbastanza titubante nell'entrare, riflettendo su quanto
compiuto in quei primi mesi a bordo:
* Non credo di aver fatto nulla, né di buono né di cattivo per
meritare un encomio o per una sonora lavata di capo.. *
Facendosi coraggio, entrò in plancia, si mise sull'attenti di fianco
alla poltrona del Capitano ed aspettò di essere notato.
“Tenente Chase a rapporto signore”
“Ah signor Chase, mi scusi ma devo finire una cosa prima... la prego
si accomodi nel mio ufficio e aspetti lì”
“Si signore.”
Detto questo, Chase si spostò nella saletta sulla sinistra del turbo
ascensore e si sedette su una poltroncina vicino alla scrivania del
capitano.
L'interno l'ufficio era spazioso e pieno di ricordi inerenti alla vita del
capitano, ma la cosa che colpì più l'occhio di Dave furono i
dpadd sulla scrivania: ad una prima occhiata sembravano specifiche di una
nave.
* Occhio non vede cuore non duole, sono solo potrei dare una sbirciatina
senza cacciarmi in qualche guaio *
Si alzò senza fare il minimo rumore e andò a dare
un’occhiata.
La nave in questione era di classe Defiant, a differenza però di una
normale nave di quella classe questa possedeva alcune migliorie. Il sistema
propulsivo era stato completamente rivisitato, il sistema difensivo ed
offensivo era all’avanguardia ed era dotata di sensori passivi
sperimentali di indubbia capacità di rilevazione se perfettamente
funzionanti.
Dave era così preso dall’analisi dei dati che scorrevano
davanti ai suoi occhi, da non accorgersi di non essere solo:
“Ragazzo mio, lei è nei guai...” commentò una voce
burbera
Alle spalle di Chase era apparso un uomo dallo sguardo duro e con le mani
sui fianchi, un ghigno malvagio lo faceva apparire come un demone delle
leggende terrestri
“Grossissimi guai...”
Sobbalzando dallo spavento, vedendo i gradi da Tenente Comandante
dell’uomo, Dave si alzò subito per mettersi sull'attenti ma fu
bruscamente respinto a sedere:
“Ah e quindi sarebbe questo il nostro timoniere eh?”
Il capitano Edison appena entrato aveva il volto scuro, ma sembrava stesse
trattenendo a stento un’espressione divertita..
“Mi scuso signore se ho ficcato il naso nei suoi affari, non era mia
intenzione. Ma se mi permette da queste specifiche comunque è una
nave superba e sarebbe un vero onore poterla guidare.”
“Beh James avevi ragione, nonostante lo spavento, non pecca di
parlantina e faccia tosta il ragazzo... Comunque io sono il Tenente
Comandante Frank Moses e avrei una proposta interessante..”
Edison si lasciò andare ad un ghigno e lasciò la stanza:
“L'ufficio è tuo amico.. ci vediamo dopo e strapazzalo per
bene.”
Il tenente Chase deglutì e si preparò per ricevere una lavata
di capo, ma Moses gli fece cenno di accomodarsi.
“Mmpf.. sbirciare documenti riservati sulla scrivania del proprio
capitano senza permesso è uno dei metodi più veloci per farsi
buttare fuori dalla Flotta, non trova?”
“In effetti ha ragione, il mio tallone d'Achille è la
curiosità.. mi scuserò con il Capitano più tardi. Ma
lei quale proposta si riferiva?”
Moses sorrise..
“Sarebbe interessato a diventare il pilota di una nave del
genere?” disse indicando le schematiche della Defiant.
A Chase gli si illuminarono gli occhi e a getto rispose:
“Sarebbe un grande onore per me far volare quel gioiellino,
signore.”
“Bene.. ma tutto ha un prezzo. Deve sapere che non è una nave
qualunque e per prestarvi servizio si necessita di un accordo di segretezza
che lei dovrà firmare, inoltre è probabile che stia lontano
dalla sua famiglia per molto molto tempo.. inoltre ha un debito con me ed il
Capitano Edison..se dovesse tradire la nostra fiducia, mi auguro per il suo
bene che non succeda mai!”
Dave ci pensò su, anche perché il rapporto con la sua famiglia
era davvero importante per lui, ma la tentazione era troppo forte.. questo
“progetto Empireo” poteva rappresentare un enorme trampolino di
lancio per la sua carriera.
“Si signore, comprendo e farò del mio meglio per non
deluderla.. dove devo firmare?”
Moses sorrise e gli diede una pacca sulla spalla, dicendo:
“Così si fa figliolo...”
Base Empireo - Ponte 12 - Approdo 1 - 28/11/2395 ore 15.51
"Andiamo Signor Chase, la smetta con quel broncio e si muova!"
"Non è stato carino da parte sua usarmi in quel modo signore..."
"Le ho gia chiesto scusa, e le posso assicurare che non è una cosa
che faccio spesso, adesso vada a fare quello che deve fare . Ci ritroviamo
in Sala Comando sul Ponte 4 tra un paio d'ore."
Dave si congedò da Moses andando ad imboccare il camminamento che
collegava la piattaforma dell’Hangar 1 al corpo centrale della base.
Dopo circa duecento metri, venne affiancato da un paio di Guardiamarina coi
phaser in pugno che gli sbarrarono la strada.
"Posso fare qualcosa per voi?"
“Tenente Chase, siamo del corpo della sicurezza della stazione. Prego
ci segua, è tenuto a fare rapporto al Consigliere.”
Chase intuì che non aveva senso discutere quindi, anche se a nervi
tesi, si lasciò scortare al turbo ascensore. Scesero fino al ponte
24, dove fu fatto accomodare su una sedia di fronte ad una scrivania vuota
in quello che presumibilmente era l'ufficio del Consigliere.
Dopo circa mezz’ora entrò una dottoressa alta, slanciata e con
una folta chioma rosso fuoco
“Signor Chase l’ho fatta condurre qui allo scopo di effettuare
alcuni test per vedere se lei è idoneo all’attività su
questa stazione”
Chase, leggermente stupito di vedere una così giovane e bella
ragazza, rimase per un attimo resto con la bocca aperta, ma ripresosi subito
rispose:
"Salve, immagino lei sappia già tutto di me. Iniziamo subito?“
"Certamente Tenente."
Per tutta l’ora successiva Chase fu torchiato per bene, rispondendo a
domande psicoattitudinali, logiche e riguardanti situazioni ipotetiche per
testare la sua capacità di affrontare le situazioni sotto stress.
Al termine, la dottoressa chiese a Chase di spiegare le circostanze del suo
reclutamento e della sua scelta di entrare a far parte del programma
Empireo, lasciandosi sfuggire un leggero sorriso mentre Dave raccontava
dell’increscioso incidente sulla USS Sarek.
"Va bene Tenente è libero di andare"
Dave uscì lasciandosi andare ad un grosso sospiro di sollievo e con
un sorrisetto ebete sulla faccia: quella dottoressa lo aveva colpito molto.
Avviandosi verso il Ponte 4 per il rendez-vous con Moses, si immerse nel
propri pensieri:
*Era proprio questo che volevo, più azione e se ci aggiungiamo anche
una bella donna...*
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