[Stml11] R: [5.11 - Shnar] A noi due, maledetto...

ten.peter.ichbur ten.peter.ichbur a gmail.com
Sab 24 Gen 2015 16:25:50 CET


Eccomi finalmente a commentare!! Brava Ileana! Concordo con te sul fatto che nei prossimi brani dovremmo concentrarci sul portare avanti i vari pezzettini di filo narrativo!

Bel pezzo!


Inviato da Samsung Mobile.

<div>-------- Messaggio originale --------</div><div>Da: Ileana <tenjr.shnar a gmail.com> </div><div>Data:22/01/2015  15:13  (GMT+01:00) </div><div>A: USS Tokugawa <stml11 a gioco.net> </div><div>Oggetto: [Stml11]  [5.11 - Shnar] A noi due, maledetto... </div><div>
</div>Ecco qua finalmente il mio pezzo ad un solo giorno dalla scadenza del
turno!!! :))

Devo dire che ho avuto diverse difficoltà a scriverlo, poi ho capito
il perchè rileggendo tutta la missione dall'inizio: avevamo lasciato
appesi dei filoni narrativi interi! Non è che avessimo messo troppa
carne al fuoco, ma avevamo proprio dimenticato dei pezzi a metà...non
so se riesco a spiegarmi! :)

In ogni caso, nel mio brano ho semplicemente cercato di mettere ordine
nella missione e spero di esserci riuscita con coerenza...
Fondamentalmente non ho aggiunto nulla alla narrazione, infatti il
brano è anche abbastanza corto, ma spero di aver messo ordine!

Beh ragazzi, che dire, fatemi sapere che ne pensate!

Ileana

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Esterno della Nave Koraxal - 8 luglio 2394 – 9.35


I quattro ufficiali della Tokugawa si erano appena ancorati allo scafo
della nave nemica. All’interno di quel piccolissimo velivolo regnava
un silenzio tombale, come se Taor avesse potuto sentire le loro voci
nonostante la distanza. Il loro piano era abbastanza semplice, e per
il momento l’unica cosa che dovevano fare era quella di passare
inosservati.

“Capitano, tra mezz’ora arriveremo a distanza di teletrasporto per
Qumo e sembra che ancora nessuno ci abbia rilevati” Shnar, seppur
parlando con un filo di voce, ruppe il silenzio rivolgendosi al suo
Capitano che era rimasto per tutto il tempo seduto con braccia e gambe
incrociate, concentrato sulla loro azione.

“Molto bene” rispose deciso Maximilien *a noi due, maledetto…*

Dai dati che avevano ricavato dalla sonda lanciata dal pianeta Qumo
qualche giorno prima, era parso evidente che l’arma usata da Taor per
tenere sotto assedio quel pianeta aveva principalmente effetto sul
cervello delle vittime: gli effetti erano più o meno evidenti in base
alla razza del soggetto e in base anche alla sua forza e disciplina
mentale. Inoltre l’effetto di questa arma era amplificato all’ennesima
potenza se Taor era fisicamente sul pianeta, quindi era presumibile
che avesse a disposizione una specie di chiave di attivazione. Da
altre analisi effettuate in precedenza, gli scienziati federali
avevano ipotizzato che il reparto informatico dei nexoriani fosse
interfacciato a quello di Qumo in modo da attingere alle loro riserve
planetarie, ipotesi poi confermata sempre grazie ai dati ricevuti
dalla stessa sonda. Era stato sviluppato un virus allo scopo di
rompere questa simbiosi ed isolare così i nexoriani: senza l’aiuto
elettronico ed informatico sarebbero di certo stati molto meno
pericolosi… Il primo tentativo di innestare questo virus era
tragicamente fallito ma Tracey non aveva nessuna intenzione di
mollare. E questo era esattamente il loro piano: agganciati alla nave
di Taor, sarebbero entrati con loro nell’orbita del pianeta, avrebbero
aspettato che lui ed i suoi scagnozzi si teletrasportassero chissà
dove su Qumo mentre loro sarebbero andati dritto al palazzo della
Federazione per scaricare il virus direttamente nel computer
principale. Quali sarebbero stati gli effetti di questa manovra,
nessuno poteva saperlo con certezza: fino ad allora avevano solo delle
ipotesi e delle congetture, ma quello di provare rimaneva comunque il
loro asso nella manica e dovevano farlo. E sicuramente dovevano
riuscire a farlo prima che Taor riuscisse ad azionare il suo congegno
di morte… Era una vera corsa contro il tempo… Cosa prevedeva il piano
dopo che fossero riusciti ad impiantare il virus? Niente! Nessuno ci
aveva ancora pensato, avrebbero improvvisato, per il momento l’unica
cosa da fare era quella. Punto.



Nave Koraxal - Plancia - 8 luglio 2394 – 9.50


Nella plancia di Taor tutto sembrava filare liscio come l’olio,
dall’analisi dei sensori nessuno li stava seguendo e loro stavano
navigando dritti verso Qumo senza particolari intoppi. Taor sedeva
sulla sua poltrona al centro della plancia e sul monitor davanti a lui
poteva già vedere la sua destinazione.

“Quanto manca?” chiese rivolto verso il suo timoniere

“15 minuti Capitano” rispose quello all’istante… Taor non ammetteva
titubanze nella sua Plancia, quindi all’equipaggio spesso conveniva
rispondere in fretta e con sicurezza, anche se in realtà tutta quella
sicurezza era solo una farsa.

Taor tamburellava con le dita sul bracciolo della poltrona
dall’impazienza di sbarcare su Qumo, lo faceva sempre, se era nervoso,
se era impaziente, se temeva per qualcosa… quel pezzo di bracciolo
molto presto si sarebbe logorato per il suo ‘tamburellare’. Pensava al
fatto che non appena avesse rimesso le mani su quell’oggetto, avrebbe
finalmente avuto tutti i suoi nemici fuori combattimento e nel
frattempo avrebbe avuto la possibilità di mandare altri ufficiali a
cercare le altre armi sparse sul pianeta... In realtà, sui manufatti
che aveva recuperato tempo addietro non c’erano delle mappe ben
precise di dove avrebbero trovato queste altre armi, ma alla fine
aveva tutto il tempo di cercarsele senza essere intralciato da
nessuno.

Taor era parecchio deluso del fatto che quella nave federale ed il suo
equipaggio gli fosse sfuggita, ma era quasi certo che sarebbero
tornati *quei palloni gonfiati sicuramente torneranno per cercare di
liberare i Qumani… vedremo chi vincerà questa guerra* pensò e mentre
pensava questa cosa, i suoi occhi gli luccicarono d’odio.

A dirla tutta, c’era anche un’altra cosa che rendeva Taor ancora più
nervoso per questa sua missione… che andava ben oltre il sottomettere
un popolo così ‘inutile’ per quel pezzo di quadrante: da tempo ormai
su Nexor era in corso una guerra di potere tra due fazioni rivali,
Taor era il comandante delle forze armate di una delle due. Quelle
armi così preziose che si trovavano su Qumo erano il suo asso nella
manica per la vittoria definitiva e non poteva lasciarsele sfuggire. I
Qumani e i Federali che si erano intromessi, erano solo delle cavie da
laboratorio tranquillamente sacrificabili. Una volta avuto il pieno
controllo di quei manufatti così potenti, non ci sarebbe stata
Federazione che avrebbe potuto sconfiggerlo e a quel punto avrebbe
fatto fuori anche il suo, unico, superiore laggiù su Nexor. Magari
avrebbe iniziato anche una guerra di espansione… Certo non si può dire
che Taor non avesse ambizioni un po’ megalomani. Era proprio per
questo che i suoi ufficiali sulla Koraxal avevano perso fiducia in lui
e ne erano a dir poco spaventati.

Sulla consolle tattica, alle spalle della poltrona di Taor, a un certo
punto l’ufficiale addetto notò qualcosa che non andava: era come se
uno di quei detriti che qualche minuto prima avevano urtato la loro
nave si fosse in qualche modo agganciato al loro scafo…

“Capitano, sembra che abbiamo un corpo estraneo agganciato alla
Koraxal, vorrei indagare sulla sua natura…” disse quindi l’Ufficiale
rivolgendosi a Taor.

“Signor Kes – rispose Taor con finta pacatezza e anche mal celata –
cosa pensa che sia?”

“A dir la verità non ne ho idea Signore. Per questo volevo
approfondire. Sembra un oggetto metallico anche se comunque di
dimensioni molto ridotte.”

“Senta Ufficiale dei miei stivali, a me non interessa affatto se un
pezzo di quella lurida nave federale è rimasto attaccato al nostro
scafo. Si è accorto che è arrivato il momento dell’azione? Anzi,
faccia una cosa utile a tutti, si inizi a preparare per lo sbarco,
avrete da lavorare laggiù.”

La scintilla maligna nei suoi occhi si riaccese a quelle parole…



Nave Koraxal – Stanza Teletrasporto - 8 luglio 2394 – 10.07

La squadra di sbarco di Taor era pronta sulla pedana del
teletrasporto. Lui si posizionò per ultimo.

“Coordinate alfa-1! Andiamo a riattivare subito la nostra arma anti
federali, ci vediamo tutti tra 20 minuti esatti al sito di scavo
alfa-2. Energia.”



Navetta federale all’esterno della Nave Koraxal – 8 luglio 2394 – 5 secondi dopo

“Capitano, i sensori della navetta indicano che un gruppo di una
decina di persone si è appena teletrasportato sul pianeta, non abbiamo
mezzi sufficienti per stabilire le loro coordinate di sbarco, ma sono
appena scesi” disse Carpenter che seguiva pedissequamente tutto quello
che accadeva sulla Nave a cui erano ancorati.

“Perfetto, noi andiamo subito al palazzo della Federazione, abbiamo
pochissimo tempo.” Rispose Tracey




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Tenente JG Shnar
Timoniere USS Tokugawa
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