[Stml11] 6.02 - Tenente JG Shnar - Nessuna Memoria

Ileana tenjr.shnar a gmail.com
Mar 26 Maggio 2015 19:28:27 CEST


Carissimi, ecco il mio brano!!
Come potete vedere, all'inizio c'ho messo una specie di riassunto delle
puntate precedenti: non è un flashback, ma più una voce fuori campo.
Possiamo decidere insieme se tenerla con il brano ufficiale oppure solo
come promemoria qua in lista...

Spero che vi piaccia!!

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NeoGenesis, l’area di rinascita dei Dormienti si trova sul Pianeta Terra,
più precisamente in Europa.

Il popolo dei Dormienti era nato dalla scissione di un gruppo di anarchici
guerrafondai dalla Specie molto più evoluta degli Eltek. Entrambe razze
intercorporee fatte di sola anima e spirito, i Dormienti però mostrarono
subito la loro indole crudele, pericolosa e spietata tanto da essere messi
in una specie di sonno indotto dalla allora più evoluta specie Eltek.

Casualmente, nel 2391 la razza dei Dormienti fu risvegliata e fu subito
guerra: loro bramavano avere un corpo per lasciare la loro essenza di solo
spirito. Per poter raggiungere questo risultato avevano bisogno di
tecnologia Borg mista alla struttura biologica della specie 8472. La loro
culla di incubazione si trovava sul pianeta Terra. Per riuscire nel loro
intento, i Dormienti avevano bisogno di combattere due razze tra le più
difficili della galassia oltreché l’intera Federazione.



*Flashback – Luogo imprecisato nella dimensione Eltek - 27 febbraio 2395 –
ore 00:00*

“E’ arrivato il momento compagni, dobbiamo rimandare Francesca indietro.
Deve tornare al suo posto tra gli uomini…” disse una voce, che più che una
voce era un vero e proprio pensiero.

“Non possiamo correre questo rischio, signori ormai l’Operatore è diventato
uno dei nostri… non è detto che reggerebbe al trauma di tornare al suo
corpo iniziale. Oltretutto, siamo in grado di ridarle il suo corpo così
come lo abbiamo trovato noi due anni orsono?” gli fece eco subito un altro
pensiero proveniente da una seconda entità.

“Ha ragione il Primo. Anche secondo me dobbiamo rimandarla al suo posto:
lei ormai ha imparato a conoscere la nostra Specie, riesce a comunicare con
noi come se fosse davvero una di noi. Dobbiamo aver fiducia in lei, lei
saprà come salvarci.”

Il secondo continuava ad essere scettico sulla possibilità di rimandare
Francesca sulla sua vecchia nave spaziale, faceva parte di loro, era
l’unico essere corporeo ad essere riconosciuto come Operatore dalla loro
stazione spaziale. Era una persona troppo speciale per lasciarla andare.
Oltretutto, la finestra temporale che avrebbero dovuto usare per questo
passaggio si sarebbe aperta dopo soli venti minuti e sarebbe rimasta attiva
per pochissimi istanti. Una decisione presa troppo in fretta: per quanto
quella donna potesse essere decisiva nella loro battaglia ai Dormienti, non
potevano essere così leggeri nel decidere di sfruttare quella poverina.
Proprio Francesca, che in quegli anni era diventata quasi una mascotte per
gli Eltek…

“Come la mettiamo con la sua memoria – disse quindi il Secondo continuando
ad elencare tutte le sue perplessità – sappiamo benissimo che per lei
sarebbe come se questi due anni non fossero mai passati…”

“Hai ragione, perderebbe la memoria e tutto quello che ha imparato qui da
noi. Ma sappiamo tutti che prima o poi si troverà nella condizione di
rivivere il nostro ricordo e allora pian piano, tutto le tornerà in mente e
sarà come se avesse sognato.”

“Certo corriamo il rischio di farla impazzire in questo modo… - disse
un’altra voce che partecipava a quella riunione – ma, noi e la sua stessa
specie abbiamo bisogno di lei… non possiamo farne a meno”

A questo punto anche il Secondo, il più vicino a Francesca, abbassò gli
occhi ed espresse finalmente la sua approvazione: “Francesca è qui tra noi
perché aveva deciso di salvare i suoi amici rischiando in prima persona.
Probabilmente è quello che farebbe anche in questo caso. Mio malgrado, devo
essere d’accordo con voi.”

Gli Eltek decisero così di rimandare Francesca sulla sua nave, la USS
Tokugawa, pieni di fiducia e di speranza. Anche senza memoria fisica, li
avrebbe aiutati a sconfiggere i Dormienti una volta per tutte… del resto
questi demoni stavano per diventare una minaccia anche per il suo pezzo di
galassia…



*USS Tokugawa – Bar di Prora – 14 aprile 2395 – ore 07.00*

Il Dottor de Chirico stava consumando come sempre la sua colazione in
compagnia di Shnar, il suo amico musicale che oramai era diventato il suo
migliore amico.

Giovanni non aveva chiuso occhio quella notte, al contrario dell’andoriano
che era riuscito comunque a riposare per quasi tre ore. Entrambi erano
comunque molto stanchi. Erano seduti già da cinque minuti al tavolino del
bar e nessuno dei due aveva proferito parola… solo dopo un po’ Shnar parlò,
ma quasi fra sé, dicendo:

“…e la missione non è ancora iniziata…”

A queste parole il dottore guardò l’amico con aria praticamente assente,
era palese che fosse preso da tutt’altri pensieri! “Stai pensando a quella
donna tornata dal nulla? Vero?”

De Chirico annuì con la testa, poi la scosse “Io non ho mai visto una cosa
simile in vita mia: una donna che torna a bordo dopo due anni senza nessun
tipo di spiegazione sul come e sul perché. E’ in stato di shock ma non ha
nessun danno fisico…” e scosse ancora la testa…

“Certo, una bella gatta da pelare… Frustrante dover risolvere un enigma e
non sapere neanche da dove partire. Ti capisco benissimo: adesso ho il
compito di trovare un traditore a bordo e non so assolutamente come fare… -
posò la tazza di caffè che stava bevendo e si alzò dal tavolino aggiungendo
– mi brucerò i neuroni a furia di pensare come un ispettore di polizia!!” e
rise di gusto alla sua battuta.

De Chirico al contrario non rise, ma spalancò gli occhi come uno che aveva
appena avuto un’idea brillante “ragazzo, mi hai appena dato uno spunto di
ricerca!” così si alzò e corse via, lasciando Shnar di sasso.

“Tranquilli è normale…” disse il Timoniere alla gente intorno, come se
volesse scusare il suo amico di una uscita di scena un po’ brusca… ma
effettivamente, nessuno dei presenti gli aveva prestato particolare
attenzione, quindi decise di andare via anche lui visto che a breve avrebbe
ripreso servizio in plancia.



*USS Tokugawa – Infermeria – 14 Aprile 2395 – Ore 19:43*

Da quando il congegno che doveva essere una bomba era stato disinnescato
dalla Tokugawa, tutto il personale smise di accusare malesseri tornando
alla piena efficienza. Questo significava che anche il Dottor de Chirico
poté concentrarsi meglio sulle analisi che aveva deciso di effettuare sulla
Alluso. La sua intenzione era quella di studiare i neuroni della memoria
nel suo cervello. Voleva capire se attraverso uno studio cellulare poteva
risalire alla modalità con cui la sua memoria era stata impressa (o
cancellata) in quei due anni di assenza. Quando aveva fatto il suo ingresso
in Plancia, e anche quando l’avevano portata in Infermeria, la donna
continuava a blaterare che non avrebbe risposto a nessuno se non al
Capitano Tracey, e inoltre aveva riconosciuto un ufficiale della sicurezza
che era a bordo della Nave quando anche lei lo era. Insomma, de Chirico
aveva il sospetto che qualcuno l’avesse rapita, sottratto con la forza
delle informazioni magari sulla Federazione e poi cancellato volutamente
quella parte di memoria.

Ma al termine della analisi, la risposta che ebbe fu alquanto strana, tanto
strana ed incomprensibile da farlo ripiombare nello sconforto. Non ebbe
neanche il coraggio di chiamare subito il Capitano per metterlo al corrente
di quello che aveva scoperto, anzi meglio, di quello che non aveva
scoperto. Solo dopo una ventina di minuti chiese a Tracey di raggiungerlo
in infermeria.

=^= Ha delle buone notizie, dottore? =^= chiese Tracey crudo, quando
Vincenzo prese coraggio e lo chiamò.

=^= Capitano, a dire il vero ho delle non notizie =^= disse questo
pentendosi subito della risposta banale che aveva dato al suo Capitano.

=^= Dottore ma che diavolo significa che ha delle non notizie? =^= replicò
questo seccato per la perdita di tempo. =^= Va bene, mi dia cinque minuti e
sono da lei in ogni caso =^= aggiunse Tracey prima che De Chirico potesse
controbattere scusandosi per la stupidità della situazione.

Quando il Capitano arrivò in Infermeria trovò il Dottore di nuovo chino sul
microscopio che analizzava cellule e risultati vari.

“Quindi?”

“Quindi niente Capitano, avevo deciso di seguire una particolare pista. Ho
analizzato la parte del cervello del Tenente che avrebbe dovuto contenere
la sua memoria. Volevo capire se era una perdita momentanea, o se la
perdita fosse dipesa da una malattia o ancora se qualcuno gliel’avesse
cancellata per far perdere le sue tracce. In realtà quello che ho trovato è
assurdo come tutto il resto: la Alluso non ha nessuna memoria impressa di
questi due anni. Mi spiego, nel suo cervello non ho trovato tracce di
malattia o di cancellazione forzata, niente di niente, ma neanche percorsi
neurali nuovi che determinerebbero la scrittura di nuovi ricordi. Nulla.
Francesca ha vissuto, ma non ha vissuto. Anche se fosse stata addormentata
per due anni si sarebbero visti i segni del sonno, e invece… Se provassimo
una fusione mentale con un vulcaniano, questo non leggerebbe nulla nella
sua mente…”

A queste parole, il Capitano tacque, scosse la testa, ringraziò il dottore
e uscì dall’infermeria, capendo finalmente il motivo per cui anche lui non
era riuscito a sentire alcuna emozione da quella donna stesa addormentata
nel bioletto.

*Dannazione!* pensò dando un pugno al muro del corridoio





*Deneb Primo – Ufficio Acquisti – 16 Aprile 2395 – Ore 8:00*

* Bene, tutta questa strada e siamo relegati in uno squallido ufficio
acquisti * pensò fra sé Carpenter che era sbarcato su quel pianeta insieme
ad Hair e al Primo Ufficiale…

Ad un tratto entrò l’addetto alle vendite “Cosa posso fare per voi?” chiese
sedendosi alla sua poltrona.

“A chi avete venduto questo congegno?” chiese Ichbur senza troppi giri di
parole.

“Cosa vi fa pensare che vi possa e soprattutto vi voglia rispondere? Cari
amici Federali?” rispose il denebiano con una punta di ironia.

“Senta, - disse il Primo Ufficiale della Tokugawa – noi non ci siamo
assolutamente posti il problema che lei non ci potesse rispondere. Quindi
lo faccia e ce ne andremo da qua senza problemi.”

Deneb IV era un pianeta entrato a far parte della Federazione già da
parecchi anni, al contrario, Deneb I dove si trovava questa base di
commercio era abitato da personaggi di dubbia estrazione sociale e spesso
immischiati in loschi affari. Non era difficile trovare qualche Ferengi che
si aggirava per i mercati intorno a quel palazzo, e questa la diceva lunga
sui loro traffici…

“Va bene, mi avete trovato in una buona giornata di affari, non voglio
farmi dei nemici. Vi dirò informazioni solo se non state cercando qualche
acquirente grosso coperto da anonimato… sapete, c’è un 20% in più sul costo
di acquisto se uno sceglie l’anonimato!” rispose il commerciante ridendo…

“Si sbrighi.” Ichbur fu perentorio

Il tizio denebiano si fece dare quella specie di bomba da Carpenter e la
guardò sotto. L’analisi dell’Ufficiale Scientifico era corretta, quello era
un loro pezzo. Letto il codice di vendita, l’uomo cercò sul computer che
aveva sulla sua postazione: era una specie di base dati rudimentale, alla
fine c’era da aspettarsi che avendo la possibilità di rimanere anonimi, la
maggior parte degli acquirenti non si trovavano schedati là dentro.

Dopo una veloce ricerca il denebiano riferì che quell’aggeggio era stato
venduto un paio di mesi prima ad un nomade dei Radunatori, un gruppo
separato e bellicoso degli Acamariani. Questo personaggio, di nome Farde,
era talmente inoffensivo per lui che il commerciante riferì anche un
secondo dettaglio e cioè che questo era appena uscito da un centro di
recupero per pazzi sito su Deneb Primo stesso.

“Quando è venuto qua, farneticava che presto tutti sarebbero stati liberati
e che lui sarebbe stato premiato… Un pazzo senza dubbio, mi faceva davvero
pena, ma ha pagato... Adesso però vi ho detto abbastanza e gli affari mi
chiamano. Se volete scusarmi…”

“Certo. Andiamo subito via.” rispose Ichbur soddisfatto delle informazioni

Appena fuori dall’Ufficio acquisti disse alla sua squadra: “Conosco gli
Acamariani, di aspetto sono identici agli umani… Non so come poterne
riconoscerne uno”

“Magari de Chirico tra un’analisi e l’altra, può analizzare il DNA di tutti
gli umani a bordo!” aggiunse Hair scherzosamente, anche se sapeva benissimo
che quella era l’unica soluzione…



*Flashback – Luogo imprecisato nella dimensione dei Dormienti*

“Quanti ne avete liberati oggi?”

“Venticinque, Signore.”

“Sono tutti arruolabili?”

“Sì, sono già stati mandati alla base.”

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Ciao,
Ileana

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Tenente JG Shnar
Timoniere USS Tokugawa
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Email: tenjr.shnar a gmail.com
Sype: dolcevoloo
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*** L'unica differenza tra un pazzo e me è che io non sono pazzo ***
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