[Stml11] R: 6.09 - Shnar - Il piano sta andando avanti. Sì ma, quale piano?
Ileana
tenjr.shnar a gmail.com
Dom 25 Ott 2015 18:32:41 CET
Uhm, mi sa che c'hai ragione tu... Anche se a dire il vero con caso Meziane
ho inteso anche quello relativo alla seconda esplosione... Sì, forse è un
po un casino...
Il 25 ott 2015 6:04 PM, "ten.peter.ichbur" <ten.peter.ichbur a gmail.com> ha
scritto:
> Ho letto ora il pezzo, mi scuso per il ritardo!
>
> Molto bello, brava! Un unico dubbio, si dice che meziane è stato
> "contagiato" a bordo, però questo sembrerebbe in contraddizione col fatto
> che c'è un buco gigantesco nel suo passato (conosciuto) è giusto o sto
> facendo confusione?
>
>
> Inviato da Samsung Mobile.
>
>
> -------- Messaggio originale --------
> Da: Ileana
> Data:24/10/2015 12:38 (GMT+01:00)
> A: USS Tokugawa
> Oggetto: [Stml11] 6.09 - Shnar - Il piano sta andando avanti. Sì ma, quale
> piano?
>
> Ragazzi buongiorno!
> Intanto mi scuso per il ritardo che è stato davvero troppo grande :( ma
> non sto qui a tediarvi!
>
> Spero solo che il brano vi piaccia!
>
> Ileana
>
> ======================================
>
> *USS Tokugawa – Alloggio del Tenente Alluso – 18 Aprile – Ore 07:00*
>
> Il Consigliere di bordo aveva lasciato riposare il Tenente Alluso dopo
> l’incubo che aveva avuto. Chiaramente la donna non era proprio lasciata
> sola: nel suo alloggio vi erano diverse telecamere che la riprendevano in
> ogni suo movimento. Questo ovviamente, solo per ragioni di sicurezza.
> Inoltre fuori, c’erano sempre appostate due guardie. Nessuno poteva entrare
> in quella stanza senza autorizzazione.
>
> Alle 7 della mattina successiva, prima di riprendere servizio, Nil Dertel
> passò dalla Alluso per sincerarsi delle sue condizioni e per chiederle se
> avesse passato una buona notte. Entrata nelle sue stanze trovò la donna
> ancora nel letto, si era svegliata da pochissimo e ancora preferiva
> rimanere sotto la coperta. Non che avesse un grandissimo da fare, certo, ma
> quella mattina aveva proprio l’espressione di chi sta cercando di ripassare
> mentalmente un sogno per non lasciarlo andare via…
>
> “Buongiorno” disse Nil con un sorriso.
>
> “Buongiorno” rispose Francesca di rimando con la voce ancora assonnata
>
> “Come ha dormito stanotte?”
>
> Il Tenente aggrottò le sopracciglia e, tirandosi su, fece un lungo
> sospiro.
>
> “Ho fatto uno strano sogno stanotte, Tenente. Ma non riesco ancora a
> metterlo bene a fuoco”
>
> Il consigliere le sorrise, aveva capito fin da subito che la Alluso avesse
> un sogno che voleva ricordare… “Vada avanti” le chiese
>
> “Ero come sospesa nel vuoto. Non respiravo ma riuscivo a non soffocare.
> Apparentemente ero sola, ma tutto intorno a me sentivo delle presenze.
> Erano spiriti malvagi, ma io non ero spaventata da loro, anzi, mi erano
> quasi familiari. Poi all’improvviso ho scoperto che volevano fare del male
> a qualcuno e mi sono spaventata. Ma non di quella paura che ti fa svegliare
> sudata, infatti ho dormito fino a cinque minuti prima del suo arrivo, era
> più che altro una paura che mi faceva venir voglia di agire, di correre…
> non so come spiegarlo. Purtroppo non ho ricordi precisi di quello che è
> successo… sono più che altro sensazioni ed è difficile raccontarle.”
>
> Il Consigliere aveva ascoltato tutto con molta attenzione. In effetti
> dalle registrazioni video della Alluso che dormiva non era emersa alcuna
> forma di agitazione notturna in quelle ore passate, quindi si poteva
> pensare che quelle entità che aveva sognato, pur essendo malvagie, non
> avevano sufficientemente spaventato la donna. Oppure voleva dire che le
> erano davvero familiari…
>
> “Francesca, adesso svegliati con calma e fai colazione. Più tardi passerò
> a vedere come stai e se ti saranno venute altre cose in mente ne
> riparleremo.” E si congedò da quell’alloggio con un sorriso.
>
> *Si, ne riparleremo… - pensò la Alluso mentre Nil andava via – sempre che
> riuscirò a sopravvivere alla battaglia*
>
> “Ma di che battaglia sto parlando? - disse Francesca ormai da sola – sto
> impazzendo…” ancora seduta sul letto, si portò le mani al viso scuotendolo
> a destra e sinistra in segno di disperazione.
>
> “Ma di che battaglia sto parlando!” disse questa volta gridando e scagliò
> con violenza contro il muro, la tazza della tisana della sera prima che
> ancora aveva sul suo comodino. Poi, per la prima volta da quando era
> tornata a bordo della Tokugawa, Francesca scoppiò in lacrime.
>
>
>
> Il Consigliere si era attardata fuori dalla porta dell’alloggio, sentendo
> più o meno chiaramente tutto quanto successo. Pensierosa, poi, prese il
> corridoio diretto in plancia, strada che però abbandonò quasi subito:
>
> =^= Consigliere Dertel a Comandante Ichbur =^=
>
> Il Comandante rispose immediatamente alla chiamata: =^= Qui Ichbur, mi
> dica Consigliere. C’è qualche problema? =^=
>
> =^= No, Comandante, nessun problema. Volevo solo comunicarle che vorrei
> stilare un profilo psicologico accurato della Alluso per notare se ci sono
> differenze con la vecchia Alluso, poi vorrei condurre una ricerca r ho
> bisogno dei miei libri. Se c’è bisogno di me, mi può trovare nei miei
> alloggi. Appena finito verrò in Plancia. =^=
>
> =^= Faccia pure Tenente. La saluto. =^= il Primo Ufficiale tagliò corto
> quella comunicazione, anche se in modo gentile.
>
>
>
> *USS Tokugawa – Laboratorio Scientifico – 18 Aprile – Contemporaneamente*
>
> Carpenter si trovava nel suo laboratorio con Shnar, Girland ed il Tenente
> Lind. Avevano messo insieme tutte le tracce che erano state trovate fino a
> quel momento: il congegno, lo strano frammento biomedicale trovato nel
> turbo ascensore e i dati della comunicazione a bassa frequenza notati la
> sera prima.
>
> Il Dottor de Chirico aveva analizzato il frammento per tutta la notte
> cercando di stabilire se fosse parte una tecnologia utilizzata in medicina
> per curare una chissà quale malattia, ma la sua ricerca non aveva dato
> risultati: quel frammento di colore nero opaco, a prima vista sembrava
> fosse un pezzo di un organo artificiale ma l’analisi accurata a cui lo
> sottopose il dottore, rivelò che non si trattava di quello né di un
> qualunque altro congegno usato in medicina.
>
> “E se fosse una specie di impianto sottocutaneo che si attiva attivando la
> scatola nera?” Era così che avevano chiamato il congegno che stavano
> studiando, per via della sua forma e per via del suo colore nero…
>
> “Cioè, tu vorresti dire – Girlan rispose a Carpenter – che quando la
> nostra scatola nera si attiva, questa attiva a sua volta la anomalia
> Meziane?”
>
> “Siii, e la scatola nera potrebbe essere attivata invece tramite una
> comunicazione a bassissima frequenza che normalmente i nostri sensori non
> capterebbero!” Juliette si intromise nella ricostruzione che stava nascendo…
>
> “Ok, secondo me potrebbe filare – riprese la parola Carpenter – ma a
> questo punto abbiamo tantissime altre domande a cui trovare risposta,
> sempre supponendo che le nostre intuizioni siano vere…”
>
> “Già. Come ad esempio, come ci finisce quest’affare nel corpo della
> eventuale vittima? Meziane è stato *assimilato* da questo congegno oppure
> quando si è imbarcato sulla Tokugawa già ce lo aveva addosso?” disse
> subito Juliette soffermandosi sul termine *assimilato* come a voler far
> notare che sì, aveva usato proprio quel termine, ma che non aveva nessuna
> relazione con l’assimilazione Borg… o almeno non fin a quel momento.
>
> “Certo, se questi impianti venissero innestati sulle vittime direttamente
> a bordo della nave, significherebbe che ognuno di noi potrebbe diventare
> una anomalia a sua volta…” disse il timoniere con un filo di voce.
>
> “Ok, adesso però non facciamoci prendere dal panico – disse Girlan –
> finalmente abbiamo delle basi da cui partire per sbrogliare questa
> maledetta matassa. E da qua dobbiamo partire!”
>
> “Il Tenente ha ragione – tagliò corto Carpenter – dobbiamo metterci subito
> a lavoro. Come prima cosa riferiamo quanto scoperto al Capitano, io poi
> andrei in infermeria a parlarne con il dottore. Magari ha qualche idea
> biologica su questi innesti. A lavoro!” L’Ufficiale scientifico diede una
> bella carica ad i suoi colleghi e tutti si rimisero all’opera.
>
>
>
> *USS Tokugawa – Alloggio del Tenente Alluso – 18 Aprile – Ore 09:20*
>
> Erano passate poco più di due ore da quando Francesca si era svegliata. La
> donna aveva passato gran parte di questo tempo a piangere come una
> ragazzina cercando di sfogare tutta la rabbia e la frustrazione che quella
> situazione le provocava. Ad un certo punto fu come immobilizzata da un mal
> di testa così forte che la fece sobbalzare dall’angolino della stanza in
> cui si era rannicchiata e la fece gridare così forte che le guardie fuori
> la sua porta si spaventarono.
>
> “AIIIIUTOOOOOOOOooo” fu il suo grido di dolore quando queste le bussarono
> alla porta per sapere cosa stesse succedendo.
>
> Le due guardie chiamarono subito Tenas che arrivò nel giro di due minuti.
> Quando questo aprì la porta si trovò la Alluso per terra in ginocchio con
> le mani sulla fronte che si agitava come impazzita dal dolore. Dopo
> pochissimo arrivò anche il consigliere.
>
> “Presto, teletrasportatela subito in infermeria!” Gridò il tenente Dertel.
>
> E quasi istantaneamente si attivò il teletrasporto di emergenza che portò
> la Alluso direttamente sul bioletto a lei dedicato in Infermeria. Il
> dottore non era neanche stato avvertito, ma si accorse subito
> dell’emergenza e si fiondò alla gola della donna con una bella dose di
> sedativo.
>
> *Ma che diavolo è successo…* e si mise subito a lavoro per capire cosa
> avesse attaccato quella poveretta.
>
>
>
> *USS Tokugawa – Ufficio del Capitano – 18 Aprile – Ore 09:30*
>
> Il Capitano Tracey aveva ascoltato tutta la ricostruzione dei fatti che i
> suoi uomini avevano elaborato. Era rimasto fermo sulla sua poltrona per
> tutto il tempo con aria grave.
>
> “Quindi, mi state dicendo, che è possibile che Meziane fosse stato
> infettato da questo affare, - disse Maximilian indicando il frammento scuro
> trovato nel turbo ascensore – direttamente a bordo della mia nave.” Le mani
> incrociate davanti al viso nascondevano parte dell’espressione preoccupata
> di Tracey.
>
> “In pratica quindi, posso presumere, che chiunque tra noi può esserne
> colpito.”
>
> A quelle parole, che lui stesso aveva detto poco prima, Shnar guardò
> Carpenter.
>
> “Sì, temo di sì Capitano.” Rispose questo.
>
> Tracey non fece neanche in tempo a riprendere la parola che fu interrotto
> dal suono del suo comunicatore
>
> =^= De Chirico a Capitano =^=
>
> =^= Qui Tracey. Che è successo? =^= rispose questo lapidario.
>
> =^= Capitano la Alluso è stata portata in infermeria in condizioni di
> emergenza. Ho fatto delle prime analisi e credo sia meglio che venga qua =^=
>
> =^= Arrivo. =^= a memoria quell’uomo non era stato mai più teso come in
> quel momento
>
> “Voi, venite con me. La Alluso è in infermeria.”
>
>
>
> *USS Tokugawa – Infermeria – 18 Aprile – Ore 09:36*
>
> De Chirico stava lavorando sulla donna quando arrivò il Capitano e tutta
> la squadra che stava da lui.
>
> “Capitano…”
>
> “Dottore – rispose Tracey con un sospiro profondo allo scopo di distendere
> i suoi nervi – che è successo?”
>
> “Capitano, guardi qua. – Il dottore indicò un’ area del suo monitor dove
> si vedevano delle curve che salivano e scendevano. Non le faccio perdere
> tempo – De Chirico non voleva fare alterare ulteriormente Tracey cercando
> di fargli vedere cose che lui non sarebbe mai stato in grado di vedere -.
> Queste sono le curve delle sinapsi mnemoniche di Francesca. In poche
> parole, il forte mal di testa che l’ha portata qua quasi incosciente,
> dipende dal fatto che i percorsi neurali della sua memoria si stanno
> ricostruendo.”
>
> “Vale a dire – si intromise Carpenter – che il Tenente sta riacquistando
> la memoria di questi due ultimi anni?”
>
> “E’ esatto Tenente.”
>
>
>
> *Spazio Eltek - In una località imprecisata dello spazio tempo*
>
> “Il nostro piano sta andando bene. La donna sta costruendo la sua memoria
> proprio come noi volevamo…”
>
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> Tenente JG Shnar
> Timoniere USS Tokugawa
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