[Stml11] 6.07 - Alluso - Alla ricerca della Verità
Reis Squiretaker
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Mer 2 Set 2015 15:47:36 CEST
6.07 – Alla ricerca della verità
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Uss Tokugawa - Plancia - 17 Aprile 2395 – ore 17:50
Tracey sedeva sulla sua poltrona in Plancia, ma la sua presenza fisica non si sposava con quella mentale. Aveva accennato a Ichbur della scoperta del Dottore, raccomandandogli massima riservatezza, comunicandogli di mantenere la notizia riservata ai soli ufficiali superiori, mentre rifletteva sul da farsi.
Dopodiché aveva semplicemente lasciato detto di raggiungere, senza fretta, il luogo ove Carpenter aveva individuato tracce energetiche dovute probabilmente all’esplosione del nucleo di curvatura della USS Gerkoff.
A velocità massima ci sarebbero volute un paio d’ore, forse meno, ma Maximilien voleva avere più tempo per ragionare sul da farsi.
Doveva recuperare la USS Gerkoff se solo avesse trovato un modo per renderla sicura da ciò che l’aveva attaccata e se poi fosse stato possibile ripristinare i sistemi basilari per una stasi di sicurezza in attesa di un rinforzo dalla Flotta. Non era la prima volta che la Federazione aveva navi alla deriva, esistevano squadre specializzate di ingegneri pronte ad intervenire per diagnosticarne un recupero o decretarne la fine.
Per far ciò, avrebbe però dovuto allertare il Comando di Flotta e questo comportava due ordini di problemi: il primo era il più spiacevole, ossia comunicare la perdita di un intero equipaggio, fra quelli ritrovati senza vita e quelli ancora dispersi. Il secondo riguardava l’incolumità dei propri uomini: le misure di sicurezza adottate dalla Federazione erano state evidentemente bypassate più volte in passato, sia per colpire obiettivi strategici sia per la vicenda Meziane. Comunicare la propria posizione avrebbe potuto portare ad uno scontro contro coloro che avevano ridotto la USS Gerkoff in quello stato. E senza adeguate contromisure, anche la Togukawa avrebbe potuto seguirne la tragica fine.
Maximilien rabbrividì al solo pensiero.
A volte si stupiva di quanto si era affezionato a quella nave.. l’idea che potesse essere teatro di una strage e privata del proprio cuore energetico lasciandola alla deriva lo intristiva.. Avevano sostenuto tante battaglie assieme.. in cinque lunghi anni dalla sua promozione a Capitano e dal varo della Togukawa.
L’enorme sagoma di Ichbur passò dinnanzi alla sua poltrona, dirigendosi silenziosamente verso la postazione occupata da Shnar, distraendo momentaneamente Tracey dai suoi pensieri.
Quell’uomo stava gestendo la Plancia in sua vece, occupandosi in prima persona di ogni problematica possibile.. il lato pragmatico del suo vice era encomiabile: in quel momento aveva intuito che Tracey era occupato a valutare una strategia d’azione e si era silenziosamente sobbarcato dell’onere di gestire le routine di bordo senza disturbare il proprio Capitano.
Maximilien si sentì parzialmente in colpa.. avrebbe dovuto parlare di molte cose col suo Primo Ufficiale, ma in fondo forse era meglio così. Meglio sembrare burberi e scontrosi, ma sicuri delle proprie azioni che mostrarsi incerti di fronte all’intera Plancia.
E poi Peter non aveva mai affrontato prima gli 8472 ed era preferibile che ne sapesse meno possibile oltre quanto già conosciuto. Avrebbe giovato un’opinione diversa al momento opportuno.
Lo sguardo di Tracey si posò sulla postazione occupata dal suo Capo Operazioni.
Vikram stava analizzando le modalità di recupero della USS Gerkoff ed aveva sicuramente le capacità analitiche per trovare una soluzione, se possibile. E probabilmente avrebbe fornito anche validi consigli a tutte le problematiche che frullavano in testa a Tracey, ma la conversazione con l’indiano sarebbe stata piena di silenzi e frasi stringate senza contare che conosceva già uno dei consigli che Raji gli avrebbe fornito: parlarne con la Alluso.
Pur tentando di nasconderlo, Vikram, assieme forse a Juliette, la moglie di Hair, era quello che più sperava per la riabilitazione in servizio della sua collega.
Oltre al klingon Tanas, ovviamente. Ma per lui era principalmente una questione d’onore, per loro affetto per una vecchia amica.
Evitare la conversazione con Vikram, voleva dire per Tracey evitare di pensare alla Alluso. Evitare di pensare che l’avrebbe voluta anche lui in servizio attivo, senza nulla togliere all’ottima Syntrey, ma non poteva ancora fidarsi di quella donna tornata a bordo dopo così tanto tempo.
Certo, Carpenter per ora aveva negato qualsiasi tipo di comunicazione ad essa riservata, ma la situazione doveva essere monitorata continuamente.
Senza considerare che la Alluso avrebbe dovuto affrontare innumerevoli sedute col Consigliere di bordo ed estenuanti indagini prima di poter riavere i propri gradi. Ed un’eventuale nuova assegnazione.
Anche lei, quindi, faceva parte dei problemi da affrontare: comunicarne o meno il ritorno al Comando di Flotta? E se si in che modalità? Come affrontare la cosa?
Senza considerare che sarebbe stato forse anche controproducente.. era uno dei pochi ufficiali a bordo che avevano affrontato già una volta gli 8472 ed era sicuramente l’unica che si era trovata a bordo di una loro nave. Era una risorsa o una spia come Meziane?
Come erano riusciti ad infiltrare un marinaio in quel modo? Se l’avevano fatto sulla Togukawa era plausibile che ce ne fosse stato almeno uno anche sulla USS Gerkoff e analogamente anche sulle altre navi. Tutte, tranne una delle Intrepid, avevano avuto bisogno di ricambio di personale.
Il che potrebbe spiegare il disastro della USS Gerkoff come un atto di sabotaggio interno. Ma era tutto troppo in ordine a bordo. Vikram stava lavorandoci alacremente assieme a Girlan, il vice di Carpenter.
Quest’ultimo era già impegnato in troppi progetti contemporaneamente per verificare una serie di teorie: dal controllo della Alluso coadiuvato dal Consigliere Dertel, ai test sui cadaveri degli uomini della USS Gerkoff assieme a De Chirico, alle ispezioni congiunte con Hair e uomini dello staff di Vikram su tutta la nave sui sistemi di bordo, all’analisi sempre in collaborazione con Hair sul personale imbarcato.
Studiare anche il modo di salvare la nave alla deriva sarebbe stato troppo pure per lui, pur ispirandosi a principi di ragionamento multipli tipici del mondo Vulcan.
Uss Tokugawa – Ufficio del Capo SEC/TAT - 17 Aprile 2395 - ore 18:20
“Ne siete ASSOLUTAMENTE sicuri?”
Il tono della voce della Syntrey era visibilmente alterato. I due guardiamarina ne furono colpiti, ma rimasero apparentemente impassibili, con solo un leggero tremito nella voce.
“Si tenente, abbiamo ricontrollato il tutto più volte.. dalla documentazione dell’equipaggio della USS Gerkoff mancano dei files.”
“Sono stati cancellati?”
“In tal caso, potremmo recuperarli.. ci sono ottimo programmi che ci consentirebbero un backup delle informazioni cancellati.. ma più che cancellati sembra quasi che non siano mai esistiti. Chiunque li abbia rimossi era molto abile”
“Chiederò al Comandante Carpenter di mandarci qualcuno dei suoi per un controllo ulteriore”
“Come desidera, ma dubito che trovi qualcosa che a noi sia sfuggito.. le ripeto siamo sicuri di quello che le stiamo dicendo Tenente: hanno manomesso i registri dell’equipaggio della USS Gerkoff”
“Ciò vuol dire che devo andare in infermeria e verificare i cadaveri a uno a uno.. sono quasi duecento signori e nessun modo per velocizzare le cose se non con accurato esame. De Chirico ed i suoi li stanno sezionando e non sarà un bello spettacolo”
“Sicuramente no: all’appello quando li abbiamo imbarcati erano 187.. ne mancano tredici secondo la conformazione normale di una nave come la USS Gerkoff a pieno organico. Tuttavia se qualcuno si è tanto impegnato ad alterare i dati dell’equipaggio potrebbero esserci stati a bordo dei clandestini o peggio: spie, sabotatori..”
“Tenete per voi questa informazione, se scopro che è uscita da questa stanza vi faccio rimpiangere di aver scelto di diventare Ufficiali della Flotta. Esigo che vi organizziate e che ad ogni immagine che vi invierò dall’infermeria mi associate un viso, un nome ed un grado sulla USS Gerkoff.. alla fine voglio esattamente sapere se vi sono discrepanze o anomalie.. di qualsiasi tipo! Chiudetevi qui dentro e nessuno è autorizzato ad entrare tranne la sottoscritta ed il tenente Tanas! Sono stata chiara?”
Ad un cenno affermativo dei suoi uomini, Syntrey uscì dal suo ufficio per dirigersi a lunghe falcate verso il turbo ascensore più vicino.
Uss Tokugawa – Infermeria - 17 Aprile 2395 – ore 18:30
“Scusi se l’ho fatta attendere, Tenente, ma non posso interrompere un’autopsia all’improvviso.. ci sono determinate regole e tempistiche da osservare..”
“Non si preoccupi, De Chirico.. mi sa che dovrò farci l’abitudine.. anche se vedere squartati dei colleghi non è mai bello”
“Vero, non lo è.. e infatti non è tenuta a farlo, non ho bisogno dei suoi servigi in quest’opera macabra ma necessaria”
“Spiacente contraddirla dottore, ma faremo coppia fissa per parecchio tempo.. abbiamo appena scoperto che i registri contenenti i dati dell’equipaggio della USS Gerkoff sono stati alterati. Non sappiamo ancora se per nascondere qualcosa o se per sostituirsi a qualcuno. Debbo pertanto controllare tutti i corpi che abbiamo a bordo, sia quelli che ha già visionato sia quelli che deve ancora sottoporre ai controlli autoptici. Ogni anomalia rispetto a quanto conosciamo dovrà essere verificata”
“Non amo molto questa parte del mio lavoro, né amo farla in compagnia.. ma comprendo le sue esigenze Tenente.. mi permetto solo di far notare che se hanno alterato quei registri dovrebbero essere stati degli sciocchi per dimenticare qualcosa in grado di farli scoprire..”
“Lo so, De Chirico lo so.. ma ho solo questa pista da seguire, magari siamo fortunati e troviamo qualcosa”
“Va bene, ma lei farà esattamente quello che le dirò di fare.. nella mia infermeria ci sono regole e prassi da rispettare. Voglio svolgere al meglio il mio lavoro senza intoppi, inconvenienti o interferenze. Le fornirò ogni volta tutti i dati necessari per effettuare i suoi controlli, ma lei starà in silenzio, con i guanti e gli indumenti anti contaminazione”
“Non si preoccupi, Dottore, farò quanto richiede per tutto il tempo che sarà necessario.. vuole un caffè prima di iniziare? Io ne avrò bisogno”
Uss Tokugawa - Alloggio del Tenente Comandante Alluso - 17 Aprile 2395, ore 18:59
Una leggera melodia musicale accompagnava la discussione che imperversava nella stanza.. da un lato, seduto su una poltrona ampia e comoda, un trill quarantenne, dall’aspetto giovanile, con addosso l’uniforme da Consigliere che stava vibratamente parlando sostenendo la sua idea, dall’altra, leggermente sdraiata sul letto, una donna leggermente più giovane che sbuffava ascoltando però attentamente le parole dell’altro.
“Io sono convinto che tu creda di essere indispensabile a bordo Francesca, ma nessuno lo è.. io non ho idea di come tu sia tornata a bordo, sicuramente non ci sei stata per anni.. ma non puoi pretendere di tornare e riavere tutto”
“Nil io non pretendo nulla come te lo devo dire.. non ho idea di cosa mi sia capitato, ho letto molte cose che sono accadute in questi anni e me ne capacito veramente poco.. ma se sono stata altrove e ora sono tornata.. è successo per un motivo. Di questo ne sono certa”
“Ecco che ci risiamo da capo.. ti ho già detto che potresti aver ragione, ma non avrai il mio beneplacito per uscire da quella porta se non dopo ore e ore di sedute..”
“Per quello che mi riguarda posso pure diventare vecchia qui dentro, ma se la nave dovesse essere in pericolo io voglio aiutare!”
“E se il pericolo venisse da te o fosse a te diretto?”
“Ho degli amici qua a bordo, Nil.. e non mi conosci”
“Ecco appunto io non ti conosco.. il problema è che nemmeno quelli che tu chiami amici possono dire di conoscerti: sei sparita per anni. Loro conoscevano una Francesca che si sacrificò per loro anni fa e non sono sicuri.. anzi a dirla tutti non siamo sicuri che tu sia lei”
“Lo so, lo posso capire e le mie amnesie non aiutano di certo.. come neppure i miei mal di testa continui”
“De Chirico dice che non hai nulla di medicalmente rilevabile, a parte la tua amnesia, ma non è stata indotta.. non ricordi e non si sa perché.. io sono qui per aiutarti a ricordare”
“E questo me l’hai detto la prima volta che ci siamo presentati! Come vedi a breve termine le cose me le ricordo, anzi mi ricordo quasi tutto da quando sono a bordo..”
“Il che è un bene, io direi di cenare assieme e di continuare dopo”
“Cenare assieme? Scherzi? Prima mi mettevano le flebo, ora sembra che mi forniscano solo omogeneizzati per paura di non so che.. vai pure alla mensa ufficiali a mangiare qualcosa di commestibile.. lascia a me le pappe da neonati. Ci vediamo fra un’ora o quando ti va. Tanto da qua non scappo!”
Uss Tokugawa – Sezione Ingegneria - Ufficio ZT-25 - 17 Aprile 2395, ore 19:34
Nella penombra sembravano due congiurati, lo ZT-25 più che un ufficio di controllo sembrava un angusto sgabuzzino, ma era quanto di più idoneo avessero trovato. E non erano i primi.
Silenziosamente Hair fece vedere a Carpenter l’apparecchio che aveva rinvenuto con Juliette. Sembrava dormiente e assolutamente non diverso da centinaia sparsi per tutta la nave, se non fosse stato che quello lì situato era inutile, ridondante e sicuramente mai installato dietro ordine del responsabile dell’Ingegneria della Togukawa.
John si fece prestare l’occorrente ed assieme aprirono la piccola scatolina di materiale plastico lasciando intravedere l’interno.. suddiviso in due zone principali: entrambe piene di circuiti e di micro cavi.
La prima sembrava essere una sorta di rivelatore, aveva un mini display led su cui lampeggiava un pallino bianco in un intricato circuito grafico multicolore. Quella sottostante pareva un innesco. A cosa servisse, era difficile intuirlo ad una prima analisi: poteva essere esplosivo, ma pure qualcosa in grado di generare comunicazioni di qualche tipo o altro ancora.
I due uomini si guardarono e a cenni si divisero i compiti.. Hair doveva capire cosa servisse l’innesco, Carpenter cosa indicasse il pallino bianco. Non era facile in uno spazio angusto lavorare fronte a fronte su un piccolo apparecchio. Ma non si persero d’animo e ci si misero di impegno.
Uss Tokugawa – Mensa Ufficiali - 17 Aprile 2395, ore 20:01
Dertel stava per lasciare il proprio tavolo quando gli si avvicinarono in due: l’alto klingon della sicurezza accompagnato dalla ben più bassa moglie del Comandante Hair.
“Tanas, Lind.. in cosa posso esservi utili?”
Il grugnito di disappunto del klingon fu ammorbidito subitamente da un cenno di Juliette:
“Consigliere Dertel, lo sa perfettamente”
“Ovviamente si, ma non posso dirvi nulla delle mie sedute col Tenente Alluso.. sono ordini del Capitano, oltre al fatto che parlandone violerei ogni giuramento che ho prestato di riservatezza”
“Lo sappiamo, ma non ci interessa sapere ciò che vi dite, ma qual è la sua opinione.. l’ultima volta ci ha detto che era troppo presto, ora?”
Dopo un attimo di studiato silenzio, il Consigliere rispose con un tono di voce più sommesso:
“Ora vi invito a mangiare la vostra cena, è molto gustosa.. e di non preoccuparvi troppo: la vostra amica sta bene”
Senza dire altro, il trill si allontanò dal tavolo verso l’uscita, seguito dagli occhi furiosi del klingon.
“Tanas siediti e calmati.. ha detto più cose di quelle che tu non pensi”
“Chi? Che? Ma sta scherzando Tenente? Per essere uno abbastanza fuori dagli schemi è uguale a tanti altri psicologi noiosi, brontoloni e inutilmente dannosi”
“Siediti ho detto, il nostro Consigliere ha implicitamente ammesso che Francesca per ora è come gliela abbiamo descritta e nulla gli sta facendo pensare il contrario”
“Devo essere stato 10 secondi in un’altra dimensione, Tenente.. io non ho sentito nulla di ciò!”
“Era implicito dal suo modo di fare e se ti siedi senza urlare te lo spiego meglio”
“Non sto urlando, Tenente.. solo non sono abituato a bisbigliare! Non è onorevole per un Klingon!”
Uss Tokugawa – Alloggio del Tenente Comandante Alluso - 17 Aprile 2395, ore 20:33
Dopo il suo rientro dalla sala mensa, Dertel aveva trovato Francesca addormentata.
Poteva lasciarla riposare ed andarsene ed invece si posizionò sulla poltrona che usava da quando avevano iniziato le sedute ed acceso il suo data pad si era messo lì silenziosamente a rileggere i suoi appunti.
Era passata quasi mezz’ora quando si avvide che Francesca si stava agitando in sogno.
Le si avvicinò in punta di piedi, indeciso se applicarle un tranquillante per via aerea oppure se lasciarla sfogare naturalmente e poi parlare del sogno se lo ricordava.
Francesca era girata con la testa rivolta dall’altra parte del lettino.. quando la raggiunse Nil rimase a bocca spalancata: la donna aveva gli occhi aperti.
Si stava contorcendo come in preda ad un attacco epilettico eppure non presentava alcun sintomo che potesse essere ad esso associabile.
Le si avvicinò cercando di tranquillizzarla ma quando fu abbastanza vicino, lei gli afferrò la testa con forza.. una forza delicata da cui fu sorpreso ma non spaventato. La fissò per qualche istante negli occhi, alla ricerca di un qualche lume di ragione e fu così che la vide.
La Togukawa stava perdendo quota: era intatta, ma insensibile ad ogni tentativo di ripristinarla; avvertiva chiaramente la gravità: si sentiva trascinato in un vortice gravitazionale, come se tutto fosse sulle sue spalle. Poteva sentire le urla, le grida, le esclamazioni del capitano, le sue e degli altri colleghi: l'angoscia permeava il tutto.
Dertel ne fu spaventato e come reazione si staccò bruscamente da Francesca e cadde rovinosamente all’indietro andando a sbattere con un grande rumore.
Il trambusto attirò l’attenzione degli uomini della sicurezza posti alla porta dell’alloggio che immediatamente accorsero in suo soccorso.
Seppur shockato, Nil fece in tempo a fermarli prima che stordissero Francesca.
“Non la toccate!”
La sua voce era roca e impastata, ma dovette essere abbastanza autoritaria perché i due si fermarono pur continuando a puntare i phaser su stordimento contro la donna ancora seduta sul letto.
Francesca si agitò ancora per qualche istante prima di tornare pienamente cosciente. Fissò Dertel prima e i due della sicurezza poi.. lentamente come stupita della situazione poi esclamò stancamente:
“Siamo in pericolo!”
Prima di crollare esausta su un fianco e rovinando pesantemente a terra.
Uss Tokugawa – Infermeria - 17 Aprile 2395, contemporaneamente
“Tenente Syntrey, ho qualcosa probabilmente. L’ufficiale appena esaminato, oltre a presentare gli stessi segni di tutti gli altri finora controllati, riporta sicuramente una ferita da phaser.. è ben nascosta come se si fosse rimarginata in grande rapidità, ma sussiste. Senza contare che alcuni dei parametri vitali sono differenti da quelli che risultano dalla sua cartella clinica. Il che potrebbe essere normale se la modificazione a livello genetico si fosse meglio sviluppata in questo individuo piuttosto che in altri, però è insolito.”
“Che intende dire?”
“Molti corpi hanno avuto crisi di rigetto, altri hanno metabolizzato parzialmente, altri ancora hanno avuto vere e proprie mutazioni genetiche, ma tutte di piccola intensità.. questo tipo invece no..”
“Che fosse maggiormente sensibile? Una sorta di paziente zero?”
“No Tenente, sono quasi assolutamente certo che quest’uomo avesse subito esperimenti di mutazione ben prima di essere a bordo della USS Gerkoff”
“Quasi assolutamente certo? Non è da lei Dottore”
“Lo so, venga qua e guardi lei stessa.. vede questi?”
Silenzio..
“Mi sta seguendo o le sta venendo il vomito Tenente?”
Silenzio..
“Insomma cosa c’è? Che sta guardando?”
La Syntrey mise sotto gli occhi di De Chirico una foto.
Il Dottore sbiancò in viso osservando in volto il corpo appena sezionato.
“Sembrano fratelli.. quasi gemelli ma chi è?”
“E’ una donna nuova del mio staff Dottore, un tenente JG appena assegnata ed ha il suo turno ora in plancia!”
Uss Tokugawa – Sezione Ingegneria - Ufficio ZT-25 - 17 Aprile 2395, contemporaneamente
Ad un cenno di Hair, Carpenter disabilitò un circuito collegandolo contemporaneamente ad uno elaborato dall’ingegnere. Ad operazione terminata, entrambi finalmente lasciarono partire due sospiri liberatori.
“Ora che l’allarme sonoro è stato disabilitato e mandato in loop, dobbiamo fare lo stesso con quello dell’innesco anche se preferirei sapere a cosa serve prima di renderlo inservibile”
“Non sarà facile John, non posso allertare nessuno se non un pugno di fedelissimi vista la situazione. Stiamo facendo dei controlli, ma se fosse un esplosivo potrebbe essere ovunque. Ma credo sia qualcosa di più elaborato”
“Hai ragione. Ed questo maledetto puntino luminoso qua non vuole aiutarmi. Ho già districato un bel po’ di firewall luminosi. Chiunque abbia progettato questo affare era molto astuto. Non si può arrivare a decifrare il tutto se non facendolo pezzo per pezzo”.
All’improvviso il puntino bianco virò di tonalità puntando al rosso acceso.
“Non è possibile! Si è attivato!! E non siamo stati noi! E’ stato azionato da qualche parte”
L’esclamazione di Carpenter fu seguita da due piccoli urli di spavento da parte di entrambi quando all’improvviso la porta dell’ufficio si spalancò lasciando entrare una sagoma che solo in un secondo momento si rivelò essere quella di Juliette.
“Abbiamo un’anomalia simile a Meziane in plancia!”
Uss Tokugawa – Plancia - 17 Aprile 2395, contemporaneamente
Dopo cena, Tanas si era recato in Sala Tattica, vicino alla Plancia sperando di trovarvi Tracey che invece era ancora seduto meditabondo sulla sua poltrona.
Sembrava altrove, distratto come mai lo aveva visto.
Eppure qualcosa non quadrava nel suo comportamento.
Al suo ingresso, Tracey gli rivolse un fugace sguardo. Ma fu eloquente. Non era altrove, aspettava qualcosa.
E dallo sguardo si aspettava qualcosa anche da lui.
Fu uno sguardo d’intesa simile ad una frase non pronunciata sul tenersi pronto.
Tanas rimase fermo per qualche istante, dopo di che qualcosa successe: Tracey scattò dalla sua poltrona e si gettò con tutta la sua massa muscolare contro la donna seduta alla postazione tattica sotto lo sguardo esterrefatto di quasi tutti i presenti.
La donna reagì sorprendentemente veloce andando a colpire Tracey con un pugno allo stomaco ed uno diretto in pieno viso, per poi scattare verso i turbo ascensori, non prima di aver maneggiato per qualche istante su un piccolo apparecchio che portava alla cintura dell’uniforme.
Tanas fu altrettanto lesto a bloccarle la via di fuga mentre Ichbur si avventava sulla donna alle spalle, sostenuto da Tracey.
Per quanto fosse eccezionalmente forte per una donna, nulla potette contro quasi trecento chili che la bloccarono a terra violentemente.
Si limitò a ridere crudelmente ed a sibilare:
“Troppo tardi..”
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Tenente Comandante Francesca Alluso
Capo SEC/TAT
USS Togukawa NCC-51868
[CV]: http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=114
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