[Stml11] [7.02 - Margret - Ancora tu?]

Maddalena vampitrill a gmail.com
Mer 1 Giu 2016 19:38:44 CEST


Mi sono limitata per adesso ad un brano introduttivo sul personaggio, 
spero vi piaccia anche se non è lunghissimo. Siate buoni, eh ;-)

Maddy

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*Risa - 20 maggio 2396 - ore 12.35*

Quella mattina, il sole era quasi più fastidioso del solito.

Vai su Risa, le avevano detto. Ti divertirai, le avevano detto.

Quale posto migliore per passare la breve licenza tra lo sbarco dalla 
Fox e il nuovo incarico che presto avrebbe dovuto assumere? Nessun posto 
può essere migliore, le avevano detto.

Certo. Sole, mare, brezza profumata, sabbia bianca, notevoli esemplari 
maschili e femminili in succinti costumi da bagno e privi di 
qualsivoglia inibizione. Un paradiso. Certo.

Margret detestava il sole e il concetto stesso di abbronzatura le era 
assolutamente estraneo. L'acqua salata con una temperatura superiore ai 
cinque gradi centigradi la faceva sentire come doveva sentirsi la pasta 
messa a cuocere sul fuoco. La brezza le faceva prudere le antenne. La 
sabbia, bianca o di qualunque altro colore, le si infilava scomodamente 
ovunque. In quanto ai notevoli esemplari, l'ultima cosa di cui aveva 
bisogno era compagnia.

Una splendida vacanza, davvero. Tanto che la tentazione di fare i 
bagagli e partire sui due piedi era fortissima. Ma, c'era sempre un ma, 
gliel'avevano consigliata con tanta determinazione, sia i suoi colleghi 
che la sua famiglia, che in qualche modo l'idea di non riuscire a 
divertirsi la faceva sentire come se avesse mancato al suo dovere.

Per cui si era imposta di divertirsi. Aveva presola sua borsa e il suo 
asciugamano e si era trascinata alle otto in punto, orario di presa 
servizio, fino alla sua sdraio in spiaggia. Si era fatta aprire 
l'ombrellone, aveva ordinato un drink rigorosamente analcolico e aveva 
assunto l'espressione di una che si sta divertendo.

Poi aveva segretamente implorato per l'arrivo di una comunicazione dalla 
Flotta Stellare. Era stata esaudita solo dopo quattro interminabili ore 
di attesa.

Un ragazzone risiano e abbronzato le si era avvicinato con fare 
ammicante. Margret aveva valutato rapidamente se cedere alle sue 
avances, almeno fino ad un certo punto, sarebbe stato necessario a 
soddisfare l'idea generale di divertimento che si era imposta, ma 
misericordiosamente il giovanotto le aveva solo consegnato il padd che 
ora teneva tra le mani come un hypospray di epinefrina durante una crisi 
anafilattica.

Margret si raddrizzò sulla sdraio, esibì la richiesta espressione 
seccata per essere stata interrotta durante la sua vacanza, posò gli 
occhialoni neri e accese il padd.

I suoi occhi scorsero rapidamente le informazioni, mentre le sue antenne 
si piegavano in avanti, come a sottolineare la sua incredulità di fronte 
a quanto stava leggendo.

Avrebbe dovuto presentarsi a rapporto dal suo superiore, a bordo della 
sua nuova unità, martedì. Il che avrebbe implicato una partenza 
pressochè immediata.

Ma non era stato questo a stupirla.

Fu il nome del suo ufficiale in comando a lasciarla di stucco. Non tanto 
il fatto che fosse stato promosso o che l'avesse esplicitamente 
richiesta, quanto il fatto che non le avesse detto nemmeno una parola. 
Le aveva consigliato quella vacanza con ampi sorrisi e parole di 
incoraggiamento, sapendo benissimo che avrebbe potuto evitargliela.

Comandante di vascello o meno, Capitan Eyeliner questa gliel'avrebbe 
pagata cara.

*USS Tokugawa - Alloggio del primo ufficiale - 24 maggio 2396 - ore 10.32*

Il suo alloggio a bordo della Tokugawa era piuttosto spazioso, anche per 
gli standard della Flotta Stellare. Margret finì di sistemare una 
voluminosa pianta grassa in vaso sullo scaffale della libreria e fece 
qualche passo indietro per osservare il risultato.

Poi ruotò su sè stessa e si guardò intorno.

Era a bordo solo da poche ore e non aveva ancora incontrato nessuno 
dello staff di comando. In compenso durante il viaggio aveva dato 
un'occhiata ai curricula dei colleghi. Ogni volta che leggeva un nome o 
una voce non poteva fare a meno di paragonare quelle persone con i loro 
omologhi della Fox. Aveva lavorato a bordo di quella nave per anni e, 
anche se non l'avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, i colleghi le 
mancavano, persino il capitano Royal.

Dall'altra parte il capitano e il primo ufficiale della Tokugawa erano 
appena stati trasferiti e il personale sicuramente ne sentiva la 
mancanza, specialmente da un punto di vista personale e umano. Era come 
se nello staff di comando si fossero venuti a formare due parti 
contrapposte, ognuna delle quali sentiva l'altra come estranea. E in 
qualche modo avrebbero dovuto riuscire a integrarsi.

Mentre osservava con occhio critico la sua pianta in vaso, il 
comunicatore emise un beep.

=^= Hesse a Margret. =^=

"Qui Margret, Capitano.

=^= Se non è troppo impegnata, la vorrei vedere nel mio ufficio. =^=

"Sto arrivando."

*USS Tokugawa - Ufficio del capitano - 24 maggio 2396 - ore 10.48*

**

Il tragitto dal suo alloggio all'ufficio del capitano non era 
particolarmente lungo e Margret lo coprì rapidamente. Camminò impettita 
per i corridoi, compensando la sua non notevole altezza con occhiate 
truci all'indirizzo dei membri del personale che incontrava.

Un giovane guardiamarina in verde con quella certa aria da primo imbarco 
era uscito dall'ascensore senza guardare, apparentemente concentrato su 
un padd, ed era quasi inciampato nei suoi piedi nel tentativo di non 
investirla. Nonostante fosse considerevolmente più alto di lei, l'aveva 
guardata come se gli avesse brandito contro una mannaia da cucina. Era 
stato così patetico che Margret gli aveva persino sorriso e si era 
chinata a raccogliere il padd che il giovane aveva fatto cadere.

Da parte sua, era consapevole di attirare non pochi sguardi. Non tanto 
per la sua presenza o per la faccia cattiva che si sforzava di fare, 
quando per la sua posizione. L'equipaggio era poco numeroso e le voci si 
diffondevano in fretta.

Aveva letto alcuni dei rapporti di missione e il precedente capitano era 
stato molto amato, apparentemente. Lo stesso valeva per il primo 
ufficiale. Ora il vertice della piramide di comando era stato tagliato e 
in cima si trovavano seduti due perfetti sconosciuti. Non dubitava che 
ciascuno avrebbe fatto il suo lavoro ma per la fiducia ci sarebbe voluto 
un po'. E la curiosità era praticamente inevitabile. Comunque meglio 
questo di Risa.

Entrò in plancia e il disgraziato incaricato del comando fece subito per 
alzarsi per lasciarle la poltrona centrale. Lei declinò con un cenno 
cortese. Gran parte delle teste si erano voltate verso di lei. La Alluso 
e Carpenter, entrambi alle loro postazioni, la salutarono formalmente.

Per dieci sonori secondi tutti rimasero lì a fermi a fissarsi. Poi 
Margret decide di prodursi in un secondo poco impegnativo cenno del capo 
e si defilò lateralmente verso l'ufficio di Hesse. Suonò il campanello e 
cercò di sembrare una che cerca di far finta di niente. Le sembrava di 
essere al suo primo giorno di scuola.

Da dentro l'ufficio di Hesse giunse l'invito ad entrare. Margret entrò. 
Carpenter e la Alluso di scambiarono un'occhiata, poi lui fece spallucce 
e ognuno tornò al suo lavoro.

Quando il sibilo alle sue spalle le comunicò la chiusura delle porte, 
Margret sospirò e rilassò le antenne. Poi alzò lo sguardo su Hesse, che 
le sorrise appoggiandosi allo schienale della poltroncina.

"Aria fredda?" le domandò.

"Sembra casa mia," commentò lei. Poi senza aspettare l'invito si 
accomodò sulla poltroncina di fronte alla scrivania. "Avresti anche 
potuto avvertirmi, Dem," gli disse lanciandogli un'occhiataccia.

"Non avrei mai voluto privarti del piacere di una vacanza," replicò lui 
beffardo.

"Sai che odio il sole."

"Appunto. E comunque volevo testare le acque prima del tuo arrivo," 
aggiunse lui, tornando un po' più serio. "Sostituire capitano e primo 
ufficiale in una volta sola è un bel colpo per qualsiasi equipaggio."

"E pensavi che arrivare separatamente avrebbe minimizzato l'impatto?"

Lui fece spallucce. "Un tentativo che non costava nulla. Non so se abbia 
funzionato. Comunque ho già avuto modo di rompere il ghiaccio."

Margret si guardò intorno per qualche istante confusa. "Quale ghiaccio?" 
Poi tornò a voltarsi verso di lui. "Ah, è un altro modo di dire, vero?"

Hesse alzò gli occhi al cielo. "Intendevo dire che ho conosciuto lo 
staff di comando. Mi hanno invitato a cena. Anche se sospetto che il 
posto fosse per il Capitano Tracey."

Margret sbuffò dal naso, le antenne leggermente protese. "E invece sei 
arrivato tu, eh?"

Hesse annuì e sorrise. "E' stato un po' freddo all'inizio... ma alla 
fine ho tirato qualche conclusione interessante."

"Del genere?" chiese lei.

"Credo che sarà un buon equipaggio."



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