[Stml11] [7.7 - Margret - Tempeste di sabbia] Versione 2
Maddalena
vampitrill a gmail.com
Mar 20 Set 2016 16:45:18 CEST
Almeno altri tre... non si sa cosa è successo a terra ;-)
Il 20/09/2016 15:57, Capitano Demian Hesse ha scritto:
> Perfetto adesso!! Quindi ce ne siamo persi altri 3...ottimo :D
>
> Ileana
>
> ======================================
> Capitano Demian Hesse
> USS Tokugawa
> ======================================
> Sype: dolcevoloo
> ======================================
>
> *** L'unica differenza tra un pazzo e me è che io non sono pazzo ***
>
> Il giorno 20 settembre 2016 15:53, Maddalena <vampitrill a gmail.com
> <mailto:vampitrill a gmail.com>> ha scritto:
>
> Oplà.
>
> *USS Tokugawa - Plancia - 27 Maggio 2396, ore 19:34*
>
> **
>
> Margret tamburellò con le dita sul bracciolo della poltrona del
> primo ufficiale su cui era rigidamente accomodata, se mai
> accomodata potesse essere un termine adatto a descriverla, e tenne
> lo sguardo fisso sullo schermo. Sotto di loro, Abraxas ruotava
> placido sul suo asse, una palla colorata nel buio dello spazio,
> assolutamente ignara dell'orrore che la stava sconvolgendo.
>
> "Rapporto dalla squadra di sbarco?" domandò, al guardiamarina alla
> postazione dietro di lei, che aveva sostituito la Alluso durante
> la sua assenza.
>
> Il ragazzo scosse appena la testa. "Niente di nuovo, Signora. Il
> comandante riferisce solo che stanno conducendo delle analisi e
> che invieranno i risultati appena possibile."
>
> "Sperando che questa volta ci sia qualcosa su cui lavorare
> concretamente," commentò Demian, accanto a lei. Si voltò
> leggermente, appoggiandosi al bracciolo della poltrona dal suo
> lato, e si sporse leggermente.
>
> "Storia misteriosa, vero?" le chiese a voce non troppo alta. Non
> tanto da dare l'impressione di sussurrare, ma abbastanza da non
> far sapere a tutta la plancia, assorta nei propri compiti, cosa
> stava dicendo.
>
> "Brutta storia, direi io," rispose l'andoriana, nello stesso tono.
> La mano destra salì a grattare distrattamente un'antenna, le
> sopracciglia aggrottate. "Di certo c'è qualcosa sotto."
>
> "Di certo," concordò lui. "Un fenomeno soprannaturale che fa
> sparire la gente?"
>
> "E che ora devasta le stanze di un'abitazione civile come... come
> ha detto?" Margret si interruppe, mentre il suo cipiglio si incupiva.
>
> "Come se in mezza stanza lo scorrere del tempo fosse stato
> accelerato mille volte," le venne in aiuto Demian, citando a
> memoria le testuali parole del rapporto.
>
> "Ecco. Ora, leggenda sulle uova o meno, a me non sembra affatto
> l'opera di una qualche entità soprannaturale. E nemmeno naturale,
> se devo essere sincera. Naturalmente tutto può essere, con quel
> che abbiamo visto. Ma sembra un po' improbabile, no?"
>
> "Già." Demian si raddrizzò nella poltrona. "Più che improbabile."
>
> **
>
> *Abraxas - Tenuta del Capitano Keheller - 27 Maggio 2396, ore 19:38*
>
> **
>
> La campagna all'esterno della casa era buia e silenziosa. Tutto
> era immobile, un'immobilità quasi innaturale come se la terra
> stessa stesse trattenendo il respiro in attesa di vedere come
> sarebbe andata a finire.
>
> Dopo aver fatto rapporto alla Tokugawa, Francesca aveva diviso la
> squadra in due parti. Lasciò la prima all'interno ad eseguire
> qualunque analisi si rivelasse necessaria o, a questo punto,
> qualsiasi analisi venisse anche solo loro in mente, con l'ordine
> di rimanere in contatto e di non attraversare la linea di
> demarcazione tra le due realtà, se così si potevano definire, per
> alcuna ragione. Condusse l'altra all'esterno per altre analisi,
> nella speranza che fuori dalla casa vi fosse qualche ulteriore
> indizio. Quel genere di attività, o di inattività, non le piaceva
> ma che altro avrebbe potuto fare? Non c'era nulla che indicasse un
> pericolo evidente per nessuno di loro, almeno in quel momento,
> nessuno rimasto da soccorrere, nessun orrore, soprannaturale o
> meno, con cui confrontarsi. Semplicemente in quel posto, non c'era
> un bel niente, se non un bel po' di gente spaventata. L'unica cosa
> in cui potevano sperare era di trovare qualcosa, qualsiasi
> qualcosa su cui fondare una teoria un po' più realistica e precisa.
>
> Francesca scostò piano con la punta dello stivale un sasso
> sporgente dal terreno e si guardò intorno, il tricorder aperto
> nella mano destra e la sinistra alzata a ripararsi dal vento che
> soffiava da ovest. Finora non avevano rilevato nulla di
> particolarmente interessante. In compenso avevano constatato che,
> di qualunque cosa si trattasse, il fenomeno coinvolgeva solo le
> persone, non gli animali. Non ce n'era stato uno vivo nel raggio
> di cinquanta chilometri dal villaggio e lo stesso valeva per
> quella specie di ratto che avevano rinvenuto. La donna ricevette
> un altro rapporto dalla squadra all'interno e annuì a sè stessa.
> Il suo tricorder emise un trillo di allarme. Abbassò lo sguardo
> proprio nel momento in cui le letture mostravano una forma di vita
> di grandi dimensioni esattamente di fronte a lei, ad un centinaio
> di metri di distanza. Si mosse immediatamente in quella direzione,
> ma prima che potesse raggiungerla, cominciò la tempesta.
>
> **
>
> *USS Tokugawa - Plancia - 27 Maggio 2396, contemporaneamente*
>
> **
>
> Margret si grattò di nuovo l'antenna sinistra. Erano dieci minuti
> buoni che andava avanti così.
>
> Hesse le gettò un'occhiata perplessa. "Hai deciso di staccartela?"
>
> La donna gli gettò quella che lui percepì come un'occhiataccia ma
> che nella realtà dei fatti, considerando il fatto che si trovavano
> entrambi in plancia nell'esercizio delle loro funzioni e che
> Margret stessa si sarebbe fatta sparare fuori da un portello
> piuttosto che contravvenire al protocollo, fu una semplice
> occhiata neutra, leggermente infastidita.
>
> "No, Signore. E' solo un leggero fastidio. Come se ci fosse della
> polvere."
>
> "Della polvere?" domandò Hesse sempre più perplesso.
>
> "Sì. Mi succedeva anche su Risa. Ma non è possibile."
>
> "Se non fossimo nel bel mezzo di un'emergenza, potresti far
> controllare i filtri ambientali, ma..."
>
> "Capitano!"
>
> La voce di Carpenter suonò eccitata e preoccupata al tempo stesso
> e fece voltare tutte le teste, antenne o meno, nella sua
> direzione. "Ho delle rilevazioni dalla superficie. Sta succedendo
> di nuovo."
>
> "Può localizzare con esattezza la posizione in cui si sta
> verificando il fenomeno?"
>
> "In elaborazione... sì..." Carpenter si bloccò. "E' la posizione
> della nostra squadra di sbarco!"
>
> Hesse si voltò immediatamente verso il retro della plancia.
> "Chiami il comandante Alluso, rapporto immediato. Glasgow, li tiri
> fuori da lì. Ora."
>
> Sia il guardiamarina alla tattica che Mark annuirono, le dita che
> correvano sulle rispettive consolle.
>
> "Non rispondono, Signore," rapportò il primo.
>
> "Non riesco ad ottenere un aggancio," riferì Mark.
>
> "Riprovate," ordinò Margret, senza che ce ne fosse bisogno.
> "Carpenter?"
>
> "Qualcosa interferisce con i sensori. Sembra..." L'uomo aggrottò
> le sopracciglia, scorrendo i dati. "Sto rilevando delle
> alterazioni nell'assetto climatico della zona. Era già successo,
> ma non con questa portata."
>
> "Che genere di alterazione climatica?"
>
> "Sembra una tempesta di sabbia, ma è difficile esserne sicuri
> dalle letture dei sensori e..." John si interruppe ancora una
> volta. "Sto rilevando un secondo fenomeno," disse lentamente.
>
> "Dove?" chiese Hesse.
>
> John si voltò, esterrefatto. "Qui."
>
> Non fece quasi in tempo a terminare l'ultima parola che la plancia
> fu travolta. Non fu un attacco, non venne dall'esterno. Ogni
> persona in plancia venne improvvisamente accecata e soffocata da
> minuscole particelle guizzanti nell'aria. Durò circa dieci
> secondi, poi tornò la calma.
>
> Demian si strofinò gli occhi e il viso con la manica dell'uniforme
> e si guardò intorno.
>
> "State tutti bene?"
>
> Vennero varie conferme. La plancia intorno era intatta, se non per
> un sottile strato di polvere rossa che sembrava essersi depositato
> su ogni superficie.
>
> "Che diavolo ci fa qui tutta questa sabbia?" sbottò il capitano,
> in direzione dell'ufficiale scientifico. In un primo momento pensò
> ci fosse stata un'esplosione. La consolle scientifica, solo pochi
> secondi prima accesa e in perfetto stato, era ora buia e
> silenziosa. Il piano era parzialmente spaccato. No, non sembrava
> un danno da esplosione. Sembrava più un pezzo di un relitto.
>
> Demian fece un passo avanti, sbattè le palpebre e cercò con gli
> occhi John. Solo che Carpenter, così come Margret e il
> guardiamarina della tattica, non c'era più.
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