[Stml11] R: 08.03 - il vaso di pandora
Capitano Demian Hesse
tenjr.shnar a gmail.com
Dom 10 Dic 2017 18:26:24 CET
Ottimo brano Vanessa, come sempre!!
Ci sono però delle cose che in effetti non ho capito :|
Prima di tutto, ma i bioletti degli altri sono vuoti? Direi di no visto che
Juliette era accanto al marito... In questo caso la prerogativa sarebbe di
cercare di svegliarli...
Inoltre, a che dottore deve essere lasciata la Alluso se de Chirico sta
chissà dove con gli altri?
È tutto voluto o sono io che mi sono completamente persa a un certo punto??
Il 05 dic 2017 13:46, "Maddalena Duci" <vampitrill a gmail.com> ha scritto:
> Concordo. Molto molto bello!
> ------------------------------
> Da: marco.tassinari94 a email.it
> Inviato: 05/12/2017 08:37
> A: USS Tokugawa <stml11 a gioco.net>
> Oggetto: Re: [Stml11] 08.03 - il vaso di pandora
>
> Beh che dire... come solito un brano stupendo, e scusi comandante per la
> gola! =P
>
> --------- Original Message --------
> Da: "USS Tokugawa" <stml11 a gioco.net>
> To: "USS Tokugawa" <stml11 a gioco.net>
> Oggetto: [Stml11] 08.03 - il vaso di pandora
> Data: 03/12/17 19:26
>
> *****************************************
> Brano: 08-03
> Titolo: Il vaso di Pandora
> *****************************************
>
> *Flash back - Luogo indeterminato - Tempo indeterminato*
> Tic.. tic.. tic.. tump.. tic.. tump.. tic
> Un rumore sordo, metallico, ripetuto rimbombava in lontananza. Nel buio
> assoluto Carpenter non riusciva a focalizzare la sua attenzione ad altro
> che a quel suono: si sforzava di capire se avesse una serialità, un ritmo
> distintivo o di conosciuto. Fosse stato sulla USS Tokugawa avrebbe potuto
> chiedere aiuto al computer di bordo o a qualcuno dei suoi subordinati, ma
> in quell'ambiente sconosciuto, buio come la pece, sentiva di essere solo ed
> impotente.
> Si appigliò alla logica imparata nelle sue lunghe frequentazioni
> accademiche e di studi su Vulcano, ma non aveva abbastanza elementi per
> elaborare una qualsivoglia teoria. Avevano inviato una sonda lungo il
> tunnel al pari della Thyco, ma mentre quella del vascello scientifico non
> era tornata indietro, quella della Tokugawa era rientrata quasi
> immediatamente, danneggiata esternamente quasi da essere inservibile.
> Nonostante i pareri contrari dei colletti gialli guidati dalla Alluso e le
> perplessità del Primo Ufficiale, avevano prevalso la curiosità sua e del
> capo ingegnere Hair, avvallate dal Capitano Hesse che aveva dato
> disposizione di scansionare la sonda e di trasportarla a bordo per
> analizzarne il dispositivo di memorizzazione interno.
> Gli innumerevoli gradi di scansione avevano dato esiti tranquillizzanti:
> la sonda era integra al suo interno, danneggiata esternamente da corpi
> asteroidali di natura sconosciuta, ma compatibili con la natura instabile
> di un tunnel spaziale di recente o instabile apertura.
> Una volta issata a bordo, la sonda pareva inerte anche a scansioni più
> approfondite, tanto che l'allarme a bordo era scemato da rosso a giallo ed
> erano state date disposizioni alle sezioni ingegneria e scientifica di
> procedere ad ulteriori controlli volti all'estrazione dell'eventuale report
> di missione contenuto nei chip di memoria del dispositivo interno della
> sonda.
> L'operazione, di norma breve e di facile attuazione, comportò numerose
> strategia volte a forzare un imprevisto innesto di blocco di sicurezza
> della sonda stessa. Una volta aperta, una sorta di elemento volatile nero
> si sprigionò a bordo della USS Tokugawa.. fu come si fosse aperto un vaso..
> c'era una tradizione antichissima sulla Terra che parlava di un vaso da non
> aprire..
> *Flash back - Luogo indeterminato - Qualche istante prima*
> Pandora! Avevano aperto un dannatissimo vaso di Pandora, proveniente da un
> tunnel sconosciuto, di natura ignota e con effetti difficilmente
> quantificabili. Albert maledì se stesso, il suo desiderio di conoscere e
> l'avventatezza di tutti quanti.
> Una vocina nella sua testa non faceva altro che ripetergli che avevano
> preso tutte le contromisure necessarie, che quanto era accaduto era
> imprevedibile, ma il ritrovarsi da solo in quella specie di contenitore
> metallico di dimensioni indefinite, nero come l'inchiostro, privo di odori
> di qualsivoglia genere, e l'idea terrificante di aver messo in pericolo la
> sua Juliette, lo faceva imbufalire ogni secondo di più.
> Non sapeva come, ma si era ritrovato addosso una chiave metallica e
> gattonando al buio aveva trovato una parete metallica davanti a sé, liscia,
> priva di appigli o segni distintivi, come un'enorme vasca serbatoio.
> Per saggiarne la robustezza e lo spessore aveva iniziato a ticchettare
> contro la parete incamminandosi lentamente al buio. Il rumore che ne
> derivava era indeciso se considerarlo incoraggiante o deprimente: solido,
> ma non solidissimo, resistente, ma non indistruttibile.
> Il rumore che emanava la sua operazione era sicuramente fastidioso, ma il
> boato e l'eco che ne derivava permettevano all'ingegnere capo della USS
> Tokugawa di farsi un'idea delle enormi dimensioni del luogo ove si trovava.
> *Flash back - Luogo indeterminato - Qualche istante dopo*
> Un rumore improvviso alle sue spalle fece destare Carpenter dai suoi
> pensieri. Meccanicamente si portò sulla difensiva: non era mai stato un
> combattente corpo a corpo, ma sicuramente avrebbe lottato contro chiunque
> gli si fosse parato dinnanzi.
> La determinazione era ferrea, ma John si accorse che il resto del corpo
> stentava a voler seguire i dettami della sua forza di volontà: le gambe gli
> tremavano e le mani non erano per niente ferme, sudava freddo ed il suo
> senso di sopravvivenza gli urlava in petto di scappare.
> Fu questione di pochi istanti ed anche le sinapsi neurali si accodarono al
> senso di sopravvivenza e John si ritrovò a rinculare, prima lentamente, poi
> con celerità, in una goffa ritirata precipitosa all'indietro.
> Non sentendo più niente davanti a sé tranne il tintinnio in lontananza
> alle sue spalle, Carpenter stava per emettere un sospiro di sollievo quando
> si trovò, suo malgrado, ad inciampare in qualcosa di duro, ma allo stesso
> morbido steso a terra.
> Non ebbe il tempo di fermarsi che, perso l'equilibrio, si trovò col sedere
> a terra.
> Un secondo dopo sentì una massa non indifferente buttarsi su di sé,
> palpandolo in maniera confusa, ma selvaggia fino a sentire due mani attorno
> al collo.
> John tentò di rifilare un paio di pugni al misterioso aggressore, ma con
> scarso successo: le mani si stringevano sempre di più attorno al suo collo.
> Cercando di trovare un appiglio ove colpire il suo assalitore, Carpenter
> trovò un distintivo conosciuto: al tatto sembrava quello della Flotta
> Stellare.
> Mentre cercava di identificarsi al suo aguzzino con un briciolo di fiato e
> mentre un'oscurità diversa stava per avvolgersi su di lui, sentì la voce
> del Capitano Hesse:
> "Carpenter e Glaskow!! FERMI!"
> Le mani del Responsabile delle Operazioni immediatamente mollarono la
> presa dal collo dell'Ufficiale Scientifico Capo della USS Tokugawa.
> Sentì un confuso tentativo di scusarsi da parte dell'aggressore, suo
> malgrado, mentre una domanda stava letteralmente scoppiando all'interno di
> entrambi gli uomini:
> "Come lo sapeva Capitano?? Come ci ha trovati?"
> "Merito del nostro nuovo Consigliere, ha percepito le vostre auree, così
> come ha rintracciato me ed il Comandante Margret"
> "Vi devo la vita Comandante Hana, la ringrazio! Ancora un po' ed il nostro
> ragazzone qua mi mandava ad incontrare il Creatore.. o almeno uno dei tanti"
> "Dovere, Comandante Carpenter, dovere"
> "Bando alla ciance signori, siamo al buio, isolati dalla nostra nave e dai
> nostri uomini! Cerchiamo di restare uniti, vivi e con le celluline grigie
> di tutti al massimo dell'efficienza per uscire da questa maledetta
> trappola!"
> "Aye Aye Capitano" a John parve una frase più tipicamente da Tracey che
> dal Capitano Hesse, ma in fondo non conosceva abbastanza a lungo il secondo
> rispetto agli anni passati in servizio col primo. Quello che contava è che
> aveva ragione e come stimolo era abbastanza
> Margret, che fino ad allora era rimasta silenziosa, cercò di
> tranquillizzare il suo amico e superiore con un leggero tocco alla spalla:
> avrebbe potuto dire, te l'avevo detto, ma sapeva benissimo che Dem lo
> sapeva già e probabilmente era una delle cose che gli scocciavano di più.
> "La nostra nuova collega ha detto che riesce a percepire le auree anche
> degli altri nostri colleghi, e grazie a lei sappiamo che in questa
> situazione siamo solo noi ufficiali superiori: dobbiamo recuperare De
> Chirico, Hair, Shnar e la Alluso per formulare un piano d'azione concordato"
> "Hair è facile! Niente mi toglie dalla mente che sia lui a martellare le
> paratie di questo posto" esclamò Glaskow, in un impeto fin troppo
> entusiastico visto la situazione in cui si trovavano
> "Plausibile.." si limitò ad affermare la Consigliera Hana
> "Quindi la mia emicrania la debbo a lui, oltre al nostro Mark lo
> Strangolatore" sbottò Carpenter "quando lo troviamo me lo strangoli per
> favore per qualche secondo, così impara a far tutto sto baccano"
> "In effetti non aiuta la mia concentrazione, ma ha una sua logica"
> "Lo so che ha una logica, ho vissuto abbastanza su Vulcano per comprendere
> il tentativo del nostro collega, ma la mia non conoscenza pregressa di
> questa attività del nostro ingegnere capo ha causato in me le problematiche
> emozionali che lei avrà ben percepito mia cara Asami.. ora per non
> sembrarle sgarbato dopo che le debbo la vita, potrebbe aiutarci a
> rintracciarlo il prima possibile ed a farlo fermare un attimo con questo
> suo ticchettio infernale?"
> "Ci posso provare, anche se credo avrebbe più senso raggiungere prima il
> dottor De Chirico ed il nostro Timoniere Shnar che stanno gattonando in
> direzione opposta alla nostra ed a quella di Hair"
> "Come fa a dire cosa stanno facendo?"
> "Deduzione, suppongo, percepisco le loro auree, la loro preoccupazione e
> la loro felicità di essersi trovati vicini.. oltre alla loro speranza di
> trovare una via di fuga allontanandosi dalla fonte del ticchettio metallico"
> "Non potremmo provare ad urlar loro di fermarsi?"
> "No signor Glaskow, voi avete percepito la mia voce solo quando eravamo
> così vicini da potervi quasi toccare, qualcosa ostacola la diffusione
> vocale.."
> "Sarà ma quel ticchettio invece?"
> "Io credo si propaghi sotto forma di una serie plurima di eco e ciò
> permette a parte di questi di raggiungerci.. non so se ha molto senso, ma è
> una spiegazione plausibile, almeno suppongo data la conoscenza attuale
> della nostra situazione"
> "Può darsi, Hair è raggiungibile seguendo il ticchettio, in un modo o
> nell'altro, quindi signori si va a cercare De Chirico e Shnar, ognuno
> afferri la mano o il polso di un collega, avanzando piano e circospetti.."
> "Agli ordini Capitano, ma scusi ed il Comandante Alluso?"
> "Comandante Hana vuole rispondere lei?"
> "Ho difficoltà a percepire costantemente la sua aurea e non sto parlando
> della nostra attuale situazione, ero sicura di averla percepita assieme a
> tutte quelle degli ufficiali superiori, ma dopo un po' è come scomparsa,
> non ho percepito sensazioni di pericolo, solo un leggero offuscamento in
> qualcuno dei grigi attorno a noi"
> "Grigi?? E ora chi diavolo sono questi grigi?" esclamò Glaskow
>
> *USS Tokugawa - Infermeria - 4 Novembre 2397 - Ore 00.49*
> Un trillo di allarme risuonava all'interno delle pareti della sala medica
> principale della nave. Lì erano stati allestiti, preparati e messi sotto
> osservazione nove bio lettini posti in verticale ed inseriti in liquido
> criogenico di stasi. In ognuno di essi era stato introdotto il corpo di
> ognuno degli ufficiali superiori.
> Juliette Lindt era davanti a quello del marito, quando uno sbalzo di
> valori preannunciò un movimento improvviso da parte della componente del
> bio lettino accanto a quello di Hair.
> Non fece in tempo a dare l'allarme che una serie di sirene si era
> subitamente messa in funzione e l'intero apparato medico della nave si era
> attivato in soccorso: Juliette si sentì spostare a lato abbastanza
> garbatamente per quanto in maniera rude.
> Il biolettino fu svuotato dal liquido, una serie di tricorder furono
> applicati alla paziente che veniva istantaneamente coperta con una tuta
> riscaldante riabilitativa.
> Ci vollero quasi una ventina di minuti, prima che Juliette riuscisse a
> farsi largo.
> "Francesca.. ehm.. Comandante Alluso come sta?"
> La donna squadrò l'amica con uno sguardo strano, prima di riacquisire la
> consueta lucidità:
> "Bene amica mia bene.. hanno cercato di entrarmi nella testa, almeno
> credo, ma il casino che hanno trovato credo li abbia convinti a rinunciare
> e a ributtarmi indietro.. non credo abbiano cattive intenzioni dopo tutto"
> "Come fai a dirlo?"
> "Non mi hanno uccisa, no? C'è del buono in questo"
> "Hai notizie di Alb.. degli altri?"
> "No nessuna, ma credo fossimo tutti assieme, dove non lo so.. ma..
>
>
> [il messaggio originale non è incluso]
>
> _______________________________________________
> Stml11 mailing list
> Stml11 a gioco.net
> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml11
>
>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://gioco.net/pipermail/stml11/attachments/20171210/568fc9d5/attachment-0001.html>
Maggiori informazioni sulla lista
Stml11