[Stml11] [07.12 - Margret - L'ombra]
Capitano Demian Hesse
tenjr.shnar a gmail.com
Sab 28 Gen 2017 15:42:37 CET
Yeeeeaaaaahhhhh!!!
Bellissimo maddy!!
Il 28 gen 2017 2:50 PM, "Tenente Comandante Albert K Hair" <
albert.k.hair a lordkap.it> ha scritto:
> Sviluppi inquietanti. Bello!
>
> --
> Tenente Comandante Albert K Hair - Skype: lord_kap
> NX 51868 - USS Tokugawa - Ingegnere Capo
>
> Il 28 gen 2017 1:30 PM, Maddalena <vampitrill a gmail.com> ha scritto:
>
> Avevate perso la speranza, lo so. Spero vi piaccia.
>
> Maddy
>
> ............................................................
> ..........................
>
> *USS Tokugawa - Sala macchine - 27 maggio 2396, 00.36*
>
>
>
> Un SOS pareva un messaggio dannatamente chiaro.
>
> Per un istante Hesse rimase immobile a fissare i due ufficiali,
> riflettendo rapidamente sullo strano volgersi degli eventi. Sparizioni,
> tempeste di sabbia in plancia, fantasmi e ora un SOS. In confronto
> all'andazzo precedente, la situazione stava prendendo una svolta
> leggermente migliore. O almeno così sperava.
>
>
>
> "Comandante, è sicuro che si tratti di un SOS?" domandò facendo due passi
> verso i due ufficiali alla consolle.
>
> Hair annuì. "Sicurissimo." Si fece leggermente da parte per mostrare al
> proprio capitano la registrazione dei segnali. "Vede? Tre punti, tre linee,
> tre punti. Una sequenza ripetuta tre volte. Non so se il comandante Margret
> o il guardiamarina Blendin conoscano il codice Morse, ma Carpenter
> sicuramente sì."
>
> "Non può trattarsi di una fluttuazione casuale?"
>
> "Non con uno schema così preciso, Signore."
>
> "Tuttavia," si inserì Glasgow, "rimane comunque un'ipotesi. Sicuramente è
> la spiegazione più logica..."
>
> "... ma di fatto non abbiamo prove," concluse per lui Hesse.
>
> "No, infatti. Sono d'accordo che non può trattarsi di una fluttuazione
> casuale e che sembri un tentativo di comunicazione. Ma di chi?"
>
> Hair assunse un'espressione pensierosa, il volto attraversato da una ruga
> sottile tra gli occhi. "Il codice Morse è terrestre e in disuso da secoli.
> Non sono molti colore che sono in grado di utilizzarlo, nemmeno
> parzialmente. Se si trattasse di un'entità aliena di qualche genere, come
> potrebbe usarlo?"
>
> "Senza conoscere la natura della creatura è difficile dirlo."
>
> Il capo ingegnere annuì un paio di volte. "Siamo ancora nel campo delle
> ipotesi. Tuttavia rimane il riflesso del comandante sulla pietra
> dell'anello."
>
>
>
> Hesse chinò il capo per un attimo, poi si guardò intorno nella sala vuota
> come se si aspettasse di vedere la soluzione al problema apparire
> nell'aria. Vista la comparsa dell'anello, chi poteva dire che non sarebbe
> successo?
>
>
>
> Esattamente di fronte a lui, Margret ricambiava, non vista il suo sguardo.
> Ogni volta che qualcuno,specialmente Hesse, lanciava casualmente
> un'occhiata nella sua direzione si trovava a pensare *Dai, sono qui!
> Guardami!*
>
> Non succedeva mai, ma lei non smetteva comunque di provarci.
>
> Ora teneva una mano sollevata, indicando a Carpenter e a Blendin di
> rimanere fermi e attendere. Se Hesse, Glasgow e Hair fossero arrivati alla
> loro stessa conclusione avrebbero potuto tentare di comunicare ma, vista la
> difficoltà del mezzo di trasmissione, avrebbero dovuto porre la massima
> attenzione. Inoltre non voleva rischiare di destabilizzare senza motivo il
> nucleo causando un danno maggiore, per esempio l'accidentale esplosione
> della nave.
>
> Fortunatamente Hesse parve arrivare rapidamente alla stessa idea.
>
>
>
> "Immagino che il modo più semplice per scoprirlo sia fare un test,"
> commentò verso i due colleghi. "Margret, Carpenter... o chiunque sia in
> ascolto, se si tratta di un tentativo di comunicare," disse all'aria
> davanti al nucleo di curvatura, "direi che è il momento di un altro SOS."
>
>
>
> Margret si voltò e annuì in direzione di Carpenter.
>
>
>
> *Abraxas - 27 maggio 2396, 00.41*
>
>
>
> La perdita di Tenas aveva scosso la squadra - e lei stessa - più di quanto
> Francesca fosse disposta ad ammettere. Non era la prima volta che perdeva
> un uomo, era stata addestrata ad affrontare la cosa, conosceva il carattere
> di Tenas ed era consapevole di essersi trovata in una situazione di
> temporanea inabilità. Tuttavia durante il viaggio di ritorno alla tenuta
> aveva riflettuto su cosa avrebbe potuto fare per evitare la scomparsa del
> suo miglior tiratore.
>
> Mai una volta, comunque, aveva mostrato questi sentimenti ai suoi
> sfortunati compagni di squadra.
>
> Kheller aveva camminato al suo fianco per un po', forse pensando che lei
> potesse avere nuovamente bisogno di sostegno. Non era stato necessario, ma
> Francesca ne aveva approfittato per discutere dell'accaduto.
>
> Avevano raccolto campioni di quella specie di strane uova che avevano poi
> inviato a bordo. Avevano scansionato con cura l'intera zona, verificando
> l'assenza di altri esseri del genere. Avevano cercato residui energetici
> lasciati dai raggi luminosi, forse un sistema sensore, fuoriusciti
> dall'ombra. Non avevano trovato nulla di specifico ma tutte i risultati
> erano comunque stati inviati alla nave per successive analisi. Francesca
> aveva allora ordinato di rientrare. Era inutile rimanere oltre, almeno per
> il momento, e alla tenuta le comunicazioni con la Tokugawa sarebbero state
> meno difficili.
>
> Kheller era stato pensieroso per tutto il tragitto finchè Francesca non
> gli aveva chiesto cosa avesse sentito. La strumentazione evidentemente non
> era molto d'aiuto e lei aveva percepito soltanto un fetore nauseante, un
> ronzio alle orecchie e poi più nulla, ma Kheller e Molabe possedevano sensi
> molto più acuti dei suoi.
>
> L'Abraxiano rimase silenzioso per un momento, in apparente riflessione.
>
>
>
> "E' difficile da spiegare. Non è stato soltanto l'odore o la vibrazione.
> E' stata una sensazione istintiva di minaccia."
>
> "Di minaccia?" domandò la donna. "Intende dire di spavento?" Lo chiese con
> la massima delicatezza possibile, così che l'altro non si sentisse accusato
> in qualche modo di essere un codardo.
>
> "No, non in questo senso." Kheller arricciò il naso e mosse le orecchie.
> "Non è il comune spavento per una situazione pericolosa, capisce, ma
> qualcosa di diverso. Mi sono già trovato in situazioni critiche, ho provato
> la paura in battaglia o davanti all'ignoto. Ma questa volta è stato come se
> il mio corpo sapesse, istintivamente, di dover fuggire. Come un lhait di
> fronte ad un sek."
>
> Francesca aggrottò le sopracciglia. "Come, scusi?"
>
> Kheller scosse la testa. "Si tratta di animali abraxiani." Sembrò cercare
> un termine adeguato, quindi si arrese. "Come un preda di fronte al suo
> naturale predatore," disse infine.
>
>
>
>
>
> *USS Tokugawa - Sala macchine - 27 maggio 2396, 00.53*
>
>
>
> C'erano voluti quasi venti minuti, ma alla fine parevano aver stabilito un
> codice di comunicazione. Il segnale di SOS si era ripetuto con regolarità
> ad ogni loro richiesta. Hair aveva quindi deciso di utilizzare il vecchio
> trucco del sistema di domanda e risposa più semplice, quello che prevedeva
> solo sì e no. Un colpo per il no, due per il sì.
>
>
>
> Il capo ingegnere prese un respiro e domandò: "Avete compreso il codice?"
>
> Due colpi.
>
> Annuì a Glasgow e ad Hesse. Il capitano si voltò nuovamente verso il
> nucleo. "Ok. Carpenter, è lei?" chiese.
>
> Due colpi.
>
> "Margret e Blendin sono con lei?"
>
> Due colpi.
>
> "State bene?"
>
> Due colpi. Hesse annuì. Hair e Glasgow si scambiarono un'occhiata di
> sollievo.
>
> "C'è qualcun altro con voi?"
>
> Un colpo solo.
>
> "Bene," fece Hesse a mezza voce. "Almeno non c'è qualcun altro che gira
> per la mia nave a mia insaputa."
>
> Margret, non udita, rise. Glasgow fece notare con gentilezza che non era
> affatto stabilito e si guadagnò un'occhiataccia cerchiata di nero. Hair si
> schiarì leggermente la voce. "Signore, posso?"
>
> Hesse annuì. "Certamente."
>
> "Comandante, state agendo direttamente sul nucelo?"
>
> Due colpi.
>
> "Riuscite a interagire con la matrice del dilitio?"
>
> Due colpi.
>
> "Dovranno fare parecchia attenzione," si inserì Glasgow.
>
> Hair annuì. "Altrochè. E' interessante, tuttavia. E' come con l'anello,
> sembra che la connessione avvenga tramite il dilitio."
>
> "Mi chiedo se non dipenda dalla particolare frequenza di risonanza della
> struttura cristallina," riflettè Glasgow.
>
>
>
> "Potrebbe dipendere dalla frequenza di risonanza del reticolo del
> cristallo," disse Carpenter nello stesso momento. Sorrise leggermente.
>
> "A quanto pare avete la stessa idea," commentò Margret con ovvietà. Quindi
> il suo sguardo caddè su Blendin che la fissava ad occhi sbarrati. No, non
> fissava lei. Fissava qualcosa *dietro* di lei. Le sue antenne vennero
> improvvisamente investite da una vibrazione che le inviò una scarica lungo
> la spina dorsale Si voltò, proprio nel momento in cui Carpenter gridava un
> avvertimento e le sue orecchie registravano un acuto ronzio..
>
> L'ombra nera le si precipitò addosso, ma prima che potesse colpirla,
> Blendin si buttò sopra di lei.
>
>
>
> A pochi metri, Hair, Glagow e Hesse proseguivano nella loro discussione,
> completamente ignari.
>
> "Carpenter avrà sicuramente un'ipotesi," commentò il capo ingegnere,
> abbassando gli occhi per leggere la risposta. Nessun colpo.
>
> Aggrottò le sopracciglia.
>
> "Carpenter? Comandante?"
>
> Nessun colpo.
>
> L'uomo alzò gli occhi perplesso ma prima di poter dire qualcosa una delle
> consolle intorno al nucleo emise una pioggia di scintille. Nello stesso
> instante le figure di Margret e Blendin ricomparvero dal nulla,
> improvvisamente. Non ci furono sfarfallii o lampi di luce. Nessuno
> spostamento d'aria. Un attimo prima non c'erano, quello dopo i due corpi
> erano lì, crollavano sul pavimento e rimanevano immobili.
>
> Hesse scattò in avanti insieme a Glasgow mentre Hair premeva con forza il
> comunicatore. "Emergenza medica in sala macchine!"
>
> Quando i due li raggiunsero, il guardiamarina Blendin era morto.
>
>
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