[Stml11] Hair - 7.14 "Un po' di riposo"

marco.tassinari94 a email.it marco.tassinari94 a email.it
Lun 6 Mar 2017 11:33:21 CET


Bellissimo Brano!!!



--------- Original Message --------

 Da: "USS Tokugawa" <stml11 a gioco.net>

 To: "USS Tokugawa" <stml11 a gioco.net>

 Oggetto: [Stml11] Hair - 7.14 "Un po' di riposo"

 Data: 03/03/17 23:38

 

  

 

 Prima di tutto una premessa: ho modificato la data corrente perché
quando si è passata la mezzanotte si è rimasti tutti al 27
invece di passare al 28. Bisognerebbe verificare le date dei racconti
precedenti e modificarle di conseguenza. :)

 Un'altra cosa: ho riletto (non approfonditamente, lo ammetto) i vari pezzi
e il Guardiamarina che era sparito nel mio pezzo "Time flies like an arrow"
si chiamava Theroult ma poi ha preso il nome di Blendin nel racconto
"L'anello e i fantasmi". Non so se mi sono perso qualcosa ma nel mio
racconto gli ho lasciato il nome Theroult...

 Chiedo scusa per la brevità ma è stato davvero un periodo
molto pieno ed è stato difficile riallacciare le varie problematiche.

 

 ===

 

 USS Tokugawa, Infermieria - 28 maggio 2396, 02:34

 

 Carpenter era abbastanza più frastornato di Margret quando si
riebbe. Gli ci volle, infatti, un po' di più per tornare sulle sue.
Non che per gli altri ufficiali fosse tanto migliore la situazione, in
quanto operativi oramai da una ventina di ore consecutive. Tutti quelli che
erano presenti in Sala Macchine erano di nuovo riuniti in Infermeria per la
seconda volta in poche ore e, per fortuna, questa volta il visitato aveva
subito solo un lieve trauma. Il medico aveva subito controllato l'ammontare
delle radiazioni sul corpo dell'Ufficiale Scientifico ma, per fortuna, i
livelli non erano preoccupanti.

 Il resto degli ufficiali stava discutendo la situazione proprio mentre John
si stava riprendendo.

 "...il fatto che Blendin sia morto è da imputare sicuramente
all'interazione di quel qualcosa." insistette Hair. Un'interazione che
evidentemente è andata oltre la sopportazione umana, vuoi per il tipo
di radiazioni emesse in quel caso, vuoi per l'intensità.

 "Sì, su questo possiamo concordare..." disse pensieroso Hesse,
supportato dal Primo Ufficiale che annuì e aggiunse: "Blendin si
piazzò tra me e quella... cosa. Io quindi ho avuto un'interazione, se
così si può dire, intermediata. Carpenter era rimasto solo.
Come ha fatto?"

 Mentre Glasgow stava per mettersi a parlare si udì la voce
dell'Ufficiale Scientifico dal lettino: "Se volete, potete chiederlo a
me..."

 Si portarono tutti a lato del lettino e ascoltarono ciò che John
aveva da dire.

 "A dire il vero non ho riscontri strumentali su ciò che è
successo, per cui posso parlare solo di sensazioni ma secondo me, previo
qualche test, è possibile fare in modo di riprodurre le condizioni
che ci hanno dato la possibilità di tornare."

 Gli altri rimasero in silenzio qualche secondo per fare in modo di valutare
le parole di Carpenter e, più velocemente degli altri, Francesca
partì con una domanda molto pratica: "Anche per coloro che sono
scomparsi sul pianeta?"

 "Con qualche strumento credo di sì..."

 L'ottimismo profuso da John stentava a contagiare gli altri ma Hair aveva
sul volto la sua classica espressione di quando immagina marchingegni
tecnologici.

 "Albert," riprese la parola Carpenter, "ora lei mi dirà la parolina
magica..." disse con aria divertita.

 L'Ingegnere Capo lo guardò di rimando con un sorriso e disse:
"Alleatore."

 "Bingo!"

 "Gliene dirò un'altra: dilitio."

 John sorrise di rimando.

 A questo punto li interruppe il Capitano: "Dite che è tutto
collegato tra loro? In effetti avrebbe senso: le leggende e le attuali
sparizioni, il fatto che i fenomeni di riapparizione siano arrivati in
prossimità del nostro nucleo di curvatura, l'interazione più o
meno intensa..."

 "Come dicevo prima, non ho la prova delle mie sensazioni. Quella... cosa
che si aggirava nell'altra... dimensione, se così possiamo chiamarla,
sembra aver reagito in maniera diversa con me e con Theroult. Io ad un certo
punto mi sono fermato, in una posizione che doveva significare una sorta di
resa, ma non credo sia stato quello. Fermandomi non interagivo con il campo
generato dalle radiazioni del dilitio eccitato dal motore a curvatura.
Queste radiazioni, evidentemente, sono rilevanti nella dimensione di
appartenenza dell'entità. Questa entità, quindi, non mi ha
percepito. Quando si è avvicinata ed era nella posizione relativa a
me più o meno simile a quella di Margret, mi sono mosso verso il
nucleo ed è avvenuto il fenomeno che mi ha riportato qui."

 "Un bell'azzardo." interloquì Margret.

 "Sì, sicuramente." fece di rimando Glasgow.

 "Albert, la vedo pensieroso. Ha qualche idea?" chiese Hesse.

 "Prima di tutto, le analisi dei fenomeni che avevamo già eseguito. I
dati facevano pensare ad uno spostamento temporale più che
dimensionale. Lo stato degli oggetti che venivano investiti dal fenomeno
faceva pensare ad un tempo fortemente accelerato. A questo si dovrebbe
aggiungere la risultanza dell'interazione della radiazione emessa
dall'oggetto esotico in orbita attorno alla stella col nostro dilitio o con
il campo di curvatura che permette di tornare alla nostra dimensione. Ora
che abbiamo questa nuova ipotesi potremmo effettuare delle analisi
più mirate. Potremmo scoprire finalmente come questo oggetto esotico
interagisce con questo universo."

 Prese poi ancora la parola l'Ufficiale Scientifico: "Quella presenza viene
attirata dal disturbo che abbiamo provocato interagendo con il nucleo,
evidentemente. Ci dev'essere qualcosa di analogo sul pianeta che lo ha
attirato in passato. Se poi riusciremo a recuperare qualcuno di quelli
scomparsi magari ci dirà se ha avuto a che fare con la stessa
entità."

 Margret e Hesse si scambiarono un occhiata e poi il Capitano decise di
congedare il gruppo: "OK, diciamo che ci prendiamo la notte per recuperare
un po'. Intanto pensate alla questione. Riunione in Sala Tattica alle 8."

 Il gruppo si allontanò dall'Infermiera ma il medico trattenne sia
Margret che Carpenter per tenerli in osservazione.

 

 USS Tokugawa, alloggio di Hair e Lind - 28 maggio 2396, 03:06

 

 I due erano a letto ma nessuno dei due sembrava avere la propensione a
prendere sonno. Stavano parlando da qualche minuto della situazione. Stavano
abbracciati e Lind gli chiese: "Credi alla leggenda dell'Alleatore?"

 "Non lo so," rispose Albert, "è innegabile che a volte le leggende
abbiano qualche fondamento su fenomeni naturali ma nella mia formazione ho
sempre cercato di basarmi fondamentalmente sui dati sperimentali."

 "Sì, ti conosco bene..." lo canzonò Juliette.

 L'uomo sogghignò: "Detto questo, John ha fatto una sorta di salto di
fede anche se basato su un fenomeno a cui aveva assistito. Un bell'azzardo."

 "Già..."

 "E poi le entità della leggenda sono due. Chissà se questa
era l'Alleatore o il Dormiente..." concluse Hair.

 I due si strinsero ancora di più e finalmente trovarono il sonno.

 

 USS Tokugawa, Sala Tattica - 28 maggio 2396, 08:00

 

 Gli ufficiali superiori erano riuniti attorno al tavolo e come prima cosa
Hair rassicurò la Alluso che la squadra non avrebbe incontrato il
fenomeno ancora per altri 3 giorni. Questo non voleva dire che il pianeta
non sarebbe stato sottoposto di nuovo al fascio proveniente dall'oggetto in
orbita ma ora sembrava essere prevedibile il tragitto. Dopo aver diramato
alle autorità abraxiane il percorso previsto, queste avevano fatto
evacuare le zone che sarebbero state colpite e, fino ad ora, non si era
avuta notizia di altre sparizioni.

 "Bene, signori. L'idea di base è quella di riuscire ad implementare
un qualche sistema che ci permetta di riprodurre l'effetto Carpenter, se
così possiamo chiamarlo." iniziò Hesse, con John che gli
rivolse un cenno d'assenso contornato da un sorriso. "La notte è
stata proficua?"

 Carpenter e Hair si scambiarono uno sguardo e il primo prese la parola:
"Credo che prima di tutto sia indispensabile capire se sul pianeta ci siano
dei punti che possano attirare le due entità. Se le leggende che
raccontano hanno un minimo di ancoraggio con la realtà è
probabile che qualcuno possa essere tornato in passato e abbia raccontato
quelle che poi sono diventate le storie di oggi."

 "Sì, sono d'accordo." aggiunse Hair. "Oltre ad eseguire le
rilevazioni, ho qualche idea per quel che riguarda il dispositivo.
Avrò bisogno di qualcosa che simuli le radiazioni presenti nel
dilitio eccitato vicino al campo di curvatura."

 "Detta così sembra facile." proruppe Margret.

 "Già," rispose Albert con un sorriso, "ma tra il dire e il fare..."

 "Io tornerei alla mia squadra." propose Francesca. "Da quel che ho visto
dalle mappe tracciate da Albert, siamo abbastanza al sicuro. Tornerei alla
tenuta di Keheller, in modo da avere un campo base e tentare di comunicare
con chi è scomparso laggiù. Io magari non potrò sentire
le risposte ma posso comunque comunicare qualcosa a loro. Spero non mi
prendano tutti per pazza."

 "Credo sia una buona idea, Alluso." ammise il Capitano. "Glasgow, si
coordini con Carpenter per mantenere monitorato il flusso di radiazioni
proveniente dall'anomalia. È vero che abbiamo previsto le traiettorie
e i percorsi di irraggiamento ma sebbene mi fidi del lavoro di mappatura
fatto, non mi fido dell'anomalia e dell'entità, o delle
entità, che le sono associate."

 

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 Tenente Comandante. Albert K Hair - MSN: lord_kap a hotmail.it - Skype:
lord_kap

 NX 51868 - USS Tokugawa - Chief Engineer

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