[Stml11] [08.02] Un nuovo, pessimo, inizio

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Mar 21 Nov 2017 11:47:52 CET


*Questo è il brano, spero vi piaccia
^_^*****************************************Brano: 08.02Titolo: Un nuovo,
pessimo, inizioAutore: Ten. Cmd. Hana
(Ilenia)*****************************************- Flashback -Betazed -
Casa della Famiglia HanaD.T. 18/09/2396 - Ore 22:46 Asami se ne rimaneva
immobile e con gli occhi chiusi, seduta a terra nel giardino posteriore
dell’abitazione familiare; l’aria frizzantina delle belle mattinata di
Betazed erano sempre state un toccasana per lei, eppure quella mattina
faticava a raggiungere una concentrazione sufficiente per riuscire per
meditare. Aprì gli occhi e si osservò attorno per svariati istanti, dovendo
ammettere a sè stessa che la sua inquietudine era ufficialmente tornata:
dopo la pessima avventura con quel gruppo di orioniani si era autoconvinta
che mai avrebbe risentito il desiderio di lasciare Betazed, il proprio
porto sicuro, eppure a svariati mesi di distanza dovette ammettere che si
era sbagliata di grosso. Era giunto il momento di richiamare la Flotta? Era
davvero pronta a riprendere in mano la propria carriera con il rischio di
finire di nuovo nei guai?“Veramente una splendida giornata..”La voce della
madre la fece voltare ma non la sorprese “Si, è una giornata piacevolmente
fresca considerando il periodo estivo.. una giornata ideale per
meditare”“Non mi sembra che la meditazione ti stesse riuscendo” la
apostrofò la madreAsami sorrise divertita “Non sempre le cose riescono al
primo tentativo, ma non per questo smettiamo di tentare”Meera sorrise
osservando la figlia, pensò per qualche attimo a cosa dire per poi mettersi
ad osservare il cielo “Ieri ho potuto osservare uno splendido documentario
su di un pesce che vive su Sol III.. il salmone, credo che dovresti
guardarlo anche tu”Asami si voltò sorpresa “Un pesce.. di Sol III..
interessante?” scosse il capo “Da quando in qua tutto questo interesse al
mondo ittico?”Meera mosse appena una mano come a scacciare le domande della
figlia “Se lo avessi visto non me lo chiederesti.. nasce nel fiume, passa
tutta la sua vita nel mare e, quando arriva il momento di riprodursi,
risale la corrente sino a tornare nel medesimo torrente in cui era nato, si
riproduce ed infine muore..”“Alla faccia dello splendido documentario, deve
essere affascinante vedere un animale lottare per poter andare a morire..
se sapessero di partenza che quella è la fine che faranno probabilmente lo
eviterebbero”“No, ti sbagli..” Meera osservò la figlia sorridendo
“Compirebbero comunque quel viaggio e accetterebbero di buon grado la sua
fine” “E secondo te perchè lo farebbero?”“Perchè è nella loro natura..”
Meera si sedette accanto alla figlia “E’ insito in loro, non possono non
partire.. anche sapendo a cosa andranno incontro” “Non stiamo parlando di
pesci adesso” Asami incrociò le braccia al petto “Ma infondo credo che non
tu non avessi mai intenzione di parlare d’altro se non di me” “E’ nella
natura delle cose, ci sono persone che amano le comodità che possono avere
sul loro pianeta e chi è nato allo scopo di viaggiare.. sanno a cosa
possono andare incontro lasciando le proprie certezze, ma nonostante tutto
non possono far altro che continuare con il loro continuo peregrinare in
giro per la galassia..” Asami tirò un lungo respiro prima di tornare ad
osservare il cielo “Un anno.. sono rimasta in balia dei pirati orioniani
per un anno…” irrigidì la mascella mentre il suo umore peggiorò via via
mentre la sua mente le faceva rivedere vari flash di quell’orribile periodo
“Non sono cose che nessuno vorrebbe vivere”“Non mi hai mai voluto parlare
di quel periodo..”“E intendo continuare a tenere per me quell’anno, lo sai”
“Si, e non ho mai insistito con te” Meera osservò la figlia “Ma lascia che
ti faccia una domanda che ti facevo sempre quando eri piccola.. lo sai
perchè cadiamo?”Asami ridacchiò divertita, ripensando a quante volte nella
sua vita si fosse sentita fare sempre la medesima domanda “Per imparare a
rimetterci in piedi”Meera si alzò in piedi ed osservò la figlia “Sta solo a
te decidere se è arrivato il momento di rialzarti in piedi e riprendere in
mano la tua vita e la tua carriera nella Flotta Stellare ma, a prescindere
da ciò che ritieni razionalmente più sicuro, il tuo istinto sarà sempre
quello di viaggiare.. è la tua natura e dovrai farne i conti, prima o poi”
sorrise alla figlia ma non attese una risposta, preferendo andarsene e
lasciare Asami a riflettere sul da farsi.- Flashback -USS Tokugawa - Sala
TatticaD.T. 02/11/2396 - Ore 07:28Hana percorse i corridoi della sua nuova
casa osservandosi attorno con una certa curiosità, lo sguardo vagava
attorno mentre si faceva un’idea via via sempre più dettagliata sul clima
dell’equipaggio. Raggiunse senza eccessiva fretta l’ufficio del Capitano,
del resto era consapevole di essere in anticipo di qualche minuto, ma le
piaceva prendersela con comodo: attese che il Capitano aprisse le porte ed
accedette nell’ufficio, salutando formalmente il superiore.“Comandante Hana
a rapporto, Signore”Il suo sguardo si posò dapprima sul Capitano,
studiandone inizialmente l’aspetto, forse un po’ particolare, tenendo conto
del suo ruolo a bordo. Per un momento ebbe l’impressione di trovarsi di
fronte ad un batterista di musica rock piuttosto che ad un provetto
ufficiale, ma come betazoide sapeva di dover spingere la propria analisi
oltre le apparenze, concentrandosi sulle proprie percezioni empatiche più
che alla propria vista: *Blu scuro, con qualche venatura blu elettrico.. il
Capitano Hesse è sicuramente una persona decisa. Si è da soli al vertice e
non tutti hanno un carattere così adatto al ruolo come quello dell'uomo che
le stava di fronte. Le persone con il tipo di personalità del Capitano
Hesse sono fantasiose eppure decise, ambiziose eppure private,
incredibilmente curiose, ma in grado di non sprecare la propria energia. Il
carattere solare che percepiva era solo un aspetto di quell'uomo, seppure
gli altri lati del suo carattere sembrano essere nascosti dietro quell'area
di allegria che lo contraddistingue. I soggetti come il Capitano irradiano
fiducia in se stessi e un alone di mistero, le loro osservazioni risultano
penetranti, le idee originali e la logica formidabile, tanto di
consentirgli di promuovere il cambiamento con la pura forza di volontà e la
forza della personalità; tutte cose che quasi certamente non lo rendono un
individuo particolarmente gradito al genere femminile. Si.. sarà bello aver
modo di conoscere la psiche di quest'uomo*Il Capitano alzò il capo dal
proprio terminale, invitando la giovane ad accomodarsi sulla poltroncina
libera di fronte alla scrivania “Le do il benvenuto sulla Tokugawa,
Comandante” mosse una mano nella direzione dell’andoriana seduta all’altra
poltroncina “Le presento il Comandante Margret, il primo ufficiale della
nave.. avrà modo di conoscere in seguito il resto degli ufficiali
superiori”Asami si voltò verso il primo ufficiale cennando con il capo “E’
un piacere conoscerla, Comandante”, quindi di soffermò a studiare il
secondo ufficiale in comando della nave con una punta di curiosità: *Per le
personalità come il Capitano è spesso una sfida trovare delle persone con
una mentalità simile in grado di tenere il passo con le loro valutazioni e
la rapidità di pensiero, eppure sembrava che il Capitano Hesse avesse avuto
fortuna.. il suo primo ufficiale rappresentava un degno supporto al
comando.. un altro blu scuro. Le persone come il Comandante Margret
incarnano in sé le doti di carisma e confidenza, proiettando un’autorità
che riesce a trascinare le folle dietro un obiettivo comune.. obbiettivo
che tendenzialmente sono in grado di individuare e difficilmente mutano. La
decisione che li caratterizza può portarli ad essere a volte testardi e
caparbi*Margret annuì alle parole di Hesse per poi osservare a sua volta la
nuova consigliera "Le do il benvenuto sulla nave, dottoressa""Avremo modo
di parlare meglio in seguito, ma voglio farle una domanda: si sente pronta
per tornare ad indossare l'uniforme?""E' una domanda difficile Signore,
potrei risponderle molto semplicemente di sì ma questo non toglierebbe i
suoi dubbi.. cosa che fra l'altro riesco a comprendere" Hana sorrise
osservando il Capitano "Posso solo dirle che sarà il tempo a decidere se ho
ragione, ma ora come ora non ho dubbi a riguardo"Hesse annuì alzandosi "In
questo caso non la trattengo.. fra un paio di ore avremo una riunione con
gli altri ufficiali superiori.. potrà conoscere lì i suoi colleghi. In
libertà"Luogo indeterminato - Tempo indeterminato *Perchè cadiamo? Per
imparare a rimetterci in piedi..*Hana si destò con le parole della madre in
testa, non aveva idea né di dove fosse né quanto tempo fosse passato,
sapeva solo che qualcosa era cambiato: le sue percezioni erano diverse,
sentiva se stessa ma anche altri individui.. non era sola!Si alzò
lentamente iniziando ad avanzare verso le prime due persone che le
sembravano più vicine e si fermò solo quando capì di essere abbastanza
vicina al Capitano.“Mi scusi Signore..” Hana decise di parlare, del resto
in buio era completo ed il Capitano avrebbe potuto non avvedersi del suo
arrivo alle spalle“Consigliere.. come ha fatto a trovarci qui in mezzo?”
Margret si voltò verso la direzione della voce di Hana “Vi ho percepito..
mi sono mossa verso la zona da cui sentivo provenire le vostre
empatie..”“Beh, pensa di riuscire a trovare anche gli altri?” la voce di
Hesse appariva quasi speranzosa“Non posso escluderlo.. anche se..”“Anche
se.. continui Consigliere..” le rispose Hesse“Signore.. noi non siamo
soli.. percepisco altre empatie nell’area.. siamo osservati” rispose a
bassa voce HanaHesse si voltò verso la voce della consigliera “Potrebbero
essere altri membri dell’equipaggio o degli estranei caduti come noi in
questa.. bah.. trappola?”“No, Capitano.. io percepisco seppure a una certa
distanza tutti gli altri ufficiali superiori.. non riesco a percepire il
resto dell’equipaggio e..” Hana scosse il capo “Difficile da spiegare ma
percepisco dei grigi attorno a noi..”“Dei grigi, Comandanti?” anche Margret
si voltò verso la consigliera“Percepisco entità prive di qualsivoglia
emozione..” Hana “Credo sia difficile da spiegare”“Individui di cui non
riesce a percepire l’empatia, un po’ come i ferengi?” chiese il
Capitano“No, è diverso.. immaginate per un attimo che tutti gli individui
esistenti siano come delle bottiglie di vetro e che, a seconda del colore
del liquido che contengano, voi possiate determinarne l’empatia.. un
ferengi è come una bottiglia nera, non posso vedervi attraverso e quindi
non posso sapere cosa vi sia all’interno. In questo caso io ho di fronte
una bottiglia trasparente, come siete voi ed io.. ma con una diversità, la
bottiglia è completamente vuota! Non ho problemi a percepire quegli esseri
solo che dentro non trovo alcuna traccia di emozione.. sono totalmente
neutri”Il Capitano sospirò “Dirigiamoci verso i nostri colleghi, magari
tutti assieme verremo a capo di questa situazione”*
-------------- parte successiva --------------
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