[Stml11] [9.06] Cacciatori o prede

Marco Calandri cesare.mouri.sf a gmail.com
Lun 19 Nov 2018 22:19:49 CET


Molto bello complimento
Non o solo capito che cosa intendevi con l'esplosione del siluro ma per 
il resto è perfetto.

Il 19/11/2018 21:36, Albert K Hair ha scritto:
> Intenso!
>
> -- 
> Tenente Comandante Albert K Hair
> USS Tokugawa - Ingegnere Capo
>
>
> Il 18 nov 2018 19:10, Amedeo <amedeo.laudisio a gmail.com> ha scritto:
>
>      Ciao, ecco il mio brano, spero vi piaccia!
>      Ho utilizzato una tecnica diversa da quella mia abituale per scriverlo,
>      quindi qualunque commento sarà molto utile! Soprattutto eventuali incoerenze
>      interne al brano o con gli altri brani!
>
>      Uss Tokugawa, Infermeria - 16/08/2398 - Ore 9:00
>
>      Giovanni entrò in infermeria, due assistenti erano a lavoro in laboratorio
>      su una complessa analisi del DNA del virus.
>      Colse uno sguardo fugace tra i due, poi come dal nulla, dentro di lui si
>      risvegliò un mostro: i succhi gastrici ribollivano, scavalcò una scrivania e
>      caricò un pugno. Aveva tutte con tutta l’intenzione di far mangiare i denti
>      a quello stupido ragazzino.
>      Non arrivò mai al suo bersaglio, ma cadde a terra svenuto, atterrato dall’
>      Hipospray che il consigliere Hana con una prontezza di riflessi invidiabile
>      aveva afferrato e usato per sedarlo.
>      “Almeno una di queste follie è stata contenuta...”
>
>      La povera vittima dell’aggressione era semplicemente paralizzato e
>      sconvolto. Era un ragazzino fresco di accademia, alle prime armi come membro
>      effettivo dell’equipaggio di una nave stellare.
>      Il dottore era una figura rassicurante in condizioni normali, abituato ad
>      affidarsi a lui. Mai avrebbe immaginato di ritrovarselo scagliato contro in
>      quelle condizioni.
>
>      “Presto, facciamo un’analisi neurochimica dei suoi percorsi neurali” Hana
>      non aveva perso il controllo della situazione neanche per un secondo. Era
>      determinata a sfruttare l’occasione d’oro di poter studiare uno di questi
>      “episodi” mentre stava accadendo.
>
>      L’ordine dell’ufficiale superiore riscosse i due ragazzi, che lasciarono da
>      parte la paura e presero immediatamente in mano gli strumenti, iniziando ad
>      analizzare il dottore fin nei minimi dettagli.
>
>      Uss Tokugawa, Ufficio del dottore - 16/08/2398 - Ore 11:00
>
>      Qualche ora dopo, al tavolo dell’ufficio del dottore si trovavano capitano,
>      ufficiale tattico e staff medico a discutere della situazione.
>      De Chirico era rinvenuto, senza ricordare molto di quello che gli fosse
>      preso, ed era rimasto piuttosto sconvolto nell’apprendere del suo attacco di
>      violenza.
>
>      “Quanto rilevato è semplicemente la conferma di quello che avevamo già
>      osservato in precedenza: il virus riscrive alcuni tracciati neurali delle
>      sue vittime. Durante questi episodi la loro personalità cessa di avere il
>      controllo delle loro azioni e tutto quello che rimane è un istinto
>      primordiale e tribale.
>      Per questo motivo i ricordi dell’episodio sono così confusi in chi ne è
>      affetto, in quel momento non è il loro cervello a funzionare.”
>
>      “A questo punto le conclusioni sono abbastanza chiare”, continuò lo stesso
>      dottore,
>      “non c’è modo di sapere se il problema possa diventare permanente o
>      continueremo a sperimentare episodi isolati. Una cosa è certa però: la
>      soluzione può stare solo lì dove si trovava il problema: dobbiamo analizzare
>      il DNA originale del virus. Solo così potremo trovare una tecnica efficace
>      per combatterlo.”
>
>      “Possiamo solo andare verso il sistema Faigah. Le indagini hanno aperto una
>      strada verso la Desaparecido, ma al momento si tratta di poco più che un
>      sospetto. Per di più non c’è il minimo indizio su dove trovarla”.
>
>
>      Il capitano si limitò a lanciare un’occhiata molto eloquente ai presenti. Il
>      messaggio inespresso era banale: “Si, ma come ci allontaniamo da qui?”
>
>      Tra gli ufficiali si creò un silenzio pensieroso.
>
>      A romperlo fù il capitano, più un pensiero a voce alta che un vero piano:
>      “Le ultime comunicazioni ricevute dal comando della stazione sono davvero
>      poco incoraggianti. L’effetto di questo virus sta portando il caos, le
>      squadre di sicurezza non riescono più a mantenere l’ordine e non riusciamo
>      più neanche a stabilire una comunicazione con loro… Mi chiedo se non
>      vogliono rispondere all’ennesima richiesta di informazioni o abbiano
>      semplicemente perso il controllo della situazione.”
>
>      “Capitano, attraccate alla stazione oltre a noi ci sono altre 3 navi: non
>      possiamo contare sui Boliani, già in condizioni normali l’influenza Boliana,
>      pur essendo tranquillamente curabile,  compromette gravemente il loro stato
>      di servizio, questa variante poi, non possiamo sapere come li abbia colpiti.
>      Le altre due navi sono un vascello scientifico vulcaniano e una nave
>      militare andoriana, collaborando tutti e tre possiamo riuscire a raggiungere
>      il pianeta e trovare il virus originario.”
>
>      “E la Desaparecido?”
>      “Sarebbe un vero miracolo trovarla in assenza di nuovi indizi. In ogni caso
>      sul pianeta siamo praticamente certi di trovare una traccia da seguire, o il
>      virus stesso.”
>
>      Il capitano aveva ancora un aria pensierosa quando ordinò: “Alluso mi chiami
>      i capitani andoriano e vulcaniano”.
>
>      Uss Tokugawa, Ufficio del capitano - Ore 12:00
>      “Capitani, quello che abbiamo è solo una pista che ci riporta a quel
>      pianeta, ma servirà la collaborazione di tutti. Dobbiamo agire velocemente
>      prima che i sintomi peggiorino”.
>
>      “Daccordo capitano, possiamo causare un momentaneo calo di potenza
>      utilizzando l’onda d’urto prodotta da un siluro. Non causerà danni
>      permanenti e ci consentirà di ripartire a massima curvatura.” Il capitano
>      andoriano si era dimostrato ben disposto verso il piano. Diversamente il
>      capitano vulcaniano sembrava piuttosto scettico, ma anche lui non riusciva a
>      trovare una soluzione migliore di quella di liberarsi e ricercare il virus
>      originario.
>      “Capitano T’Man, capisco il suo scetticismo. Ma non possiamo mandare
>      un’altra nave della flotta, rischieremmo solo di propagare ulteriormente il
>      contagio e causare ancora più danni. Una volta che saremo lontani da qui, e
>      le comunicazioni col comando di flotta non saranno più disturbate dalle
>      procedure di quarantena contatteremo il quartier generale per mandare dei
>      soccorsi qui alla stazione. Intanto noi saremo già sulla strada verso la
>      soluzione a questo enigma”.
>      Il vulcaniano si limitò ad annuire. Sembrava ancora scettico, ma nessuna
>      soluzione logica sembrava affacciarsi all’orizzonte.
>
>      Uss Tokugawa, Plancia - 16/08/2398 - Ore 11:00
>      Un’ora dopo le plance delle tre navi erano in allarme rosso.
>      “Gli andoriani sono pronti capitano”
>
>      “Shnar pronti a partire a massima curvatura. Glasgow, segnali agli andoriani
>      che….”
>      L’ordine fù interrotto a metà:
>      “Plancia a Capitano, c’è un cargo è uscito dalla curvatura, si trova proprio
>      sopra la stazione... E’ la Desaparecido!”
>
>      Tutti i presenti si guardarono negli occhi sconcertati. Un miracolo?
>
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