[Stml11] 4.04 Mouri Il bastone di Asclepio con due vipere

Maddalena bryn.lwellelyn a gmail.com
Sab 27 Ott 2018 13:22:35 CEST


Letto ora. Un po' breve, ma mi è piaciuto.
Effettivamente nel brano precedente, che ho scritto io, De Chirico 
assiste al ferimento, non è lui la vittima. Niente impedisce che venga 
ferito anche lui, ma forse ci vorrebbe qualcosa per specificarlo.

Gli altri cosa ne pensano?

Il 26/10/2018 09:07, Marco Calandri ha scritto:
> Ciao
> ecco il mio brano.
> Buona lettura
>
> Luogo e tempo sconosciuti
> Il buio era totale. Un'unica luce, rossa come il sangue e intensa come 
> la rabbia, squarciava prepotentemente le tenebre totali. Lentamente la 
> luce si muoveva avanzando . Malgrado l’intensità e il forte contrasto 
> con l’oscurità circostante era possibile identificare la fonte 
> luminosa come una vipera. Scarlatte scaglie emettevano una forte luce 
> dando al rettile una natura quasi divina.
> In direzione opposta di accese una seconda luce e anch’essa iniziò ad 
> avanzare . Una seconda vipera avanzava verso la prima illuminando di 
> una forte luminescenza blu elettrico.
> Le due creature si incontrarono e iniziarono ad arrampicarsi su un 
> bastone. L’una all’opposto dell’altra creando uno strano gioco di 
> colori scarlatto-zaffiro.
> Il bastone di Asclepio, simbolo della medicina, fu completo e il 
> dottor De Chirico provò una fortissima sensazione di paura 
> accompagnata da un secondo dolore al petto. Ma malgrado ciò Giovanni 
> capì che in quella visione c’era una verità più profonda… .
>
> Ufficio del capitano Hesse Tokugawa 14/08/2398 ore 15.00
> “L’ho fermato… ma non ho fatto in tempo.”  Ammise rammaricata la Alluso.
> Hesse scosse fortemente la testa:”Non è colpa sua… anzi ha salvato la 
> vita al dottore.”
> Anche il primo ufficiale fu dello stesso parare:”Il dottore è stato 
> ferito ma si riprenderà.”
> Francesca annuì e riprese il racconto:”Ero venuta in infermeria per 
> far analizzare dei campioni che il dottore mi aveva chiesto di 
> prelevare al nostro personal coinvolto in risse.”
> “E poi cosa è successo?” Chiese il capitano.
> “Ho visto l’assistente di De Chirico avventarsi su di lui e aveva già 
> pugnalato il dottore quando l’ho stordito col phaser.”
> Terminato il racconto i tre ufficiali superiori rimasero in silenzio 
> come per meditare sulla situazione.
> “La situazione sta degenerando.” Commentò Hesse.
> “Prima le insubordinazioni, poi liti e risse e ora un tentato 
> omicidio.” Aggiunse Margret.
> “La situazione rischia di scapparci di mano… stanno scoppiando dei 
> casi anche sulla stazione.” Francesca non riusciva a nascondere la 
> propria preoccupazione:”Per il momento grazie ai miei uomini riesco a 
> gestire la situazione ma se questa isteria colpisce anche loro 
> potrebbe essere un problema gestire la nave.”
> Il capitano annuì gravemente, alzò lo sguardo per dire qualcosa ma 
> venne interrotto dall’arrivo dell’ingegnere capo.
> “Capitano… abbiamo delle novità.” Disse Hair accompagnato da Mouri.
>
> Infermeria Tokugawa 14/08/2398 ore 15.08
> Il risveglio fu secco. Come se fosse appena uscito da un incubo.
> De Chirico si alzò mettendosi seduto ma una forte fitta allo stomaco 
> lo costrinse a coricarsi.
> “Cosa è successo?” Chiese con un filo di voce.
> Prontamente gli arrivo il dottor T’Ponn, medico della stazione, a 
> confortarlo:”Stia calmo… è ferito.”
> Mani calme e sicure, tipiche di chi professa la professione di medico 
> afferrarono Giovanni per calmarlo.
> De Chirico si rilassò mentre il collega gli illustrava la 
> situazione:”Il tuo secondo ti ha attaccato ferendoti con in bisturi 
> laser.” Il medico fece un sorriso:”Per fortuna non ha leso organi 
> vitali.”
> Giovanni sospirò e, ripensando allo strano sogno che aveva avuto, 
> disse:”Sono due… .”
> “Che cosa?” Chiese il medico della stazione.
> “Le vipere… .”
> T’Ponn inarcò un sopracciglio per sottolineare che non aveva capito.
> De Chirico si corresse subito:”E’ una specie di sogno in cui il mio 
> subconscio mi ha fatto vedere cosa non riuscivo a notare… i virus sono 
> due. Prendi il data padd.”
> Prontamente il vulcaniano passò il tablet al collega il quale, 
> malgrado la ferita, si mise seduto e attivo il data padd mostrando 
> l’analisi che aveva fatto.
> “La mutazione mi era sembrata strana… troppo rapida e troppo diversa… 
> ma se fossero due virus diversi che si sono uniti.” Spiegò Giovanni.
> T’Ponn osservò l’analisi e tutti i dati per poi dire:”… questo 
> spiegherebbe i problemi di sicurezza sulla Tokugawa e il virus 
> influenzale nella stazione e ora sono un unico virus… .”
> “Ma come ha fatto il virus della Tokugawa a salire a bordo?” Chiese De 
> Chirico.
> Ma la risposta arrivò dall’ingegnere capo appena entrato in infermeria 
> col capitano, il primo ufficiale e l’ufficiale scientifico: “Forse 
> sappiamo come è entrato a bordo… il virus si è legato ad uno dei 
> nostri sistemi di misura.”
> “Era all’interno di un marcatore geologico… il cristallo di controllo 
> ha fornito un legante al virus.” Aggiunse Mouri.
> “Così legato i biofiltri non sono riusciti a separarlo e a 
> eliminarlo.” Spiegò l’inegnere capo.
> I due medici annuirono.
> T’Ponn guardo i nuovi arrivati:”Questo spiega molte cose ma una 
> domanda rimane.”
> De Chirico rispose:”Che rischi avremo con questo nuovo virus combinato.”
>
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