[Stml11] 10.08 – Mouri - L'anti-Cura

Vanessa Marchetti hazyel91 a gmail.com
Gio 11 Lug 2019 19:29:36 CEST


Idea buona ma l'hai resa troppo semplice. Il tipo è fin troppo
"potenzialmente" forte, Hesse non può non sapere che succede visto che
l'hanno già  steso, la legge  marziale vige su ogni unità della Flotta non
solo ora, un Klingon non dell'equipaggio federale che vaga x la nave è
rintracciabile facilmente come pure l'anti cura, Vlad ha già eliminato i
realisti dalla sua nave ecc..

Il Gio 11 Lug 2019, 18:45 Marco Calandri <cesare.mouri.sf a gmail.com> ha
scritto:

> Ciao,
> eccovi il mio contributo.Ho preferito anticiparlo perchè sarò via per
> qualche giorno.
> Ho pensato di aggiungere un personaggio Alphonse Grandis che potrebbe
> diventare un PNG come acerrimo nemico della Cura
>
> Luogo e tempo sconosciuto
>
> Aveva creduto nella Cura.
>
> Ci aveva creduto con tutto sé stesso nell’Ideale di proteggere le
> peculiarità e le caratteristiche delle varie razze della Federazione.
> Odiava la globalizzazione in cui stava evolvendo la civiltà e temeva gli
> effetti della perdita culturale.
>
> Ciò l’aveva avvicinato alla Cura. I suoi membri più importanti l’avevano
> contattato e fatto entrare nell’organizzazione.
>
> Avevano steso tappeti rossi e promesso incarichi importanti e Alphonse
> Grandis aveva accettato tutto ciò sposando gli ideali portati avanti dalla
> Cura.
>
> Alphonse aveva rapidamente scalato l’organizzazione e grazie alle sue
> abilità era diventato il numero tre in un solo anno. Si era fatto paladino
> di tutte quelle usanze, modi di fare, tradizioni e comportamenti delle
> varie razze della Federazione
>
> Poi c’era stata la rottura con la Cura.
>
> La Cura era diventata violenta. Aveva deciso di armarsi e colpire al cuore
> la Federazione per perseguire i suoi scopi. Alphonse non poteva minimamente
> accettarlo e tollerarlo. Voleva proteggere le culture della Federazione
> scatenando un forte cambiamento nella civiltà ma non poteva accettare di
> creare il suo sogno con la morte di milioni di persone.
>
> Il capo della Cura, il numero 1 avrebbe scatenato una guerra civile,
> avrebbe messo in ginocchio l’intera Flotta Stellare e distrutto la
> Federazione.
>
> Quando scoprì ciò, Alphonse provo un senso di ribrezzo e un forte disgusto.
>
> Si sentì tradito e ingannato.
>
> Dopo una sofferta ragionamento prese la sua decisione e si rivoltò contro
> la Cura.
>
> Nella sua vita precedente era stato un ufficiale dei servizi segreti e
> inscenare la sua morte fu piuttosto semplice.
>
> Si nascose e attese.
>
> Attendere era il suo forte. Come un predatore sapeva attendere il momento
> giusto per colpire con la massima forza per creare il massimo danno.
>
> Nella penombra del suo nascondiglio attese, ponto a colpire.
>
>
>
> USS Tokugawa Hangar 09 aprile 2399 - ore 12:33
>
> Il grosso dell’equipaggio era stato radunato nell’hangar principale ed era
> decisamente irrequieto. Correvano infatti migliaia di voci sulla sorte del
> capitano Hesse e degli altri ufficiali superiori. C’era chi era rimasto
> inorridito nello scoprire che il loro comandante aveva avuto una parte
> attiva nell’attentato. Tuttavia la maggior parte dell’equipaggio era
> concorde nel pensare che il capitano fosse innocente. Erano i marinai e gli
> ufficiali che erano da più tempo sulla nave ed erano quelli che conoscevano
> meglio Hesse e lo staff di comando.
>
> Cosa che innervosiva ulteriormente era la presenza di guardie armate tutto
> attorno a loro. Facevano anche loro parte della Flotta ma erano
> pesantemente armati con fucili phaser tipo 3 e li guardavano con fare
> minaccioso.
>
> C’era qualcosa di strano in loro. L’equipaggio aveva difficoltà a stabilire
> che cosa non andava: era come se fossero membri della flotta stellare ma al
> contempo non lo fossero.
>
>
>
> USS Tokugawa Alloggio del capitano Hesse - ore 12:34
>
> Hesse era nel suo alloggio.
>
> Da tempo si faceva e rifaceva la stessa domanda: che cosa stava succedendo?
>
> La situazione era precipitata troppo presto. Avevano scoperto che
> l’attentatore era in realtà un comandante della flotta stellare e che
> questi era stato molto probabilmente ucciso.
>
> Poi delle forze speciali erano salite a bordo e avevano messo l’intera nave
> sotto la legge marziale.
>
> Troppe cose non quadravano e non lo convincevano affatto.
>
> Iniziava a sospettare che chi aveva assunto il comando della nave non erano
> leali alla Federazione. Tuttavia trovava difficile crede che qualcuno
> stesse per ammutinarsi e tradire la Flotta Stellare.
>
> Era difficile e doloroso crederlo eppure doveva constatare che tutte le
> prove conducevano lì.
>
> Decise allora di scoprirlo e di agire in contro piede contro chi aveva
> preso il comando della nave.
>
> Cercò per diverso tempo nel suo alloggio qualcosa che potesse aiutarlo,
> tuttavia il replicatore era scollegato e tra i suoi effetti personali non
> c’era nulla che potesse aiutarlo.
>
> Stava armeggiando con una vecchia statua per ottenere una specie di clava
> quando sentì dei rumori forti e delle urla.
>
> Incuriosito si avvicinò alla porta pronto a colpire. Giunse a pochi passi
> quando essa di aprì di scatto.
>
>
>
> USS Tokugawa Ponte 1 – Plancia 09 aprile 2399 - ore 12:34
>
> De Rais era infastidito. Molto irritato. Aveva preso il comando della nave
> ma ora stava registrando diversi malfunzionamenti. Se la sua azione non
> fosse stata così fulminea avrebbe pensato che si trattasse di un sabotaggio
> degli ufficiali superiori.
>
> “Come è possibile?” Chiese l’umano furioso al suo agente al tattico.
>
> “I sensori interni hanno dei malfunzionamenti… non capisco.” Rispose
> l’addetto.
>
> “E’ come se funzionassero male.”
>
> De Rais fu sul punto di scatenare la sua furia ma nel mentre arrivo una
> seconda brutta notizia:=^=Sala macchine a plancia:=^=
>
> “Cosa c’e?” Tuonò.
>
> =^=Abbiamo delle difficoltà a tenere la curvatura… siamo in pochi quaggiù
> per manovrare una nave stellare.=^=
> de Rais batté il pugno contro la console. ”Questo è inaccettabile, se
> veniamo raggiunti da una nave di lealisti ci faranno a pezzi.”
>
> =^=Lo so signore ma non posso farci nulla.=^=
>
> “Bene liberate l’ingegnere capo e fatevi aiutare da lui.” Rispose secco il
> facente funzione di capitano.
>
> =^=Si signore.=^=
>
>
>
> USS Sengoku Ponte 1 – Plancia 09 aprile 2399 - contemporaneamente
>
> “Ci siamo quasi.” Disse  Vlad.
>
> “Manca poco al redez vous?” chiese Lory.
>
> “Sì.”
>
> Lory inspirò fortemente e una strana angoscia pervase il suo essere.
>
> Si chiese se stava percorrendo la strada giusta.
>
> Sapeva che appena giunto all’incontro Vlad avrebbe giustiziato tutti i
> membri dell’equipaggio lealisti della Sengoku per ingraziarsi il numero 1
> della cura.
>
> Il fine giustificava i mezzi si chiese più volte.
>
> Eppure non poteva accettare di realizzare gli ideali del suo amator Carl su
> un mare di sangue.
>
> Se avesse avuto un’altra possibilità… .
>
>
>
> USS Tokugawa Alloggio del capitano Hesse - ore 12:35
>
> Stava armeggiando con una vecchia statua per ottenere una specie di clava
> quando sentì dei rumori forti e delle urla.
>
> Incuriosito si avvicinò alla porta pronto a colpire. Giunse a pochi passi
> quando essa di aprì di scatto.
>
> La porta si spalancò di colpo e Hesse riconobbe immediatamente il volto
> dell’investigatore Kret'Aq. Il Klingon era ferito, sudato con tutti i
> vestiti rovinati. Sembrava che avesse appena finito di lottare contro un
> formidabile avversario.
>
> I due non fecero tempo a dire nulla. Si sentì un rumore di scarica
> energetica, un forte odore di ozono e una piccola esplosione che illuminò
> l’ingresso.
>
>   Kret'Aq urlò di dolore e cadde a terra.
>
> A Hesse cadde la statuetta dalle mani. Sia il Klingon che l’oggetto caddero
> a terra nello stesso istante.
>
> Il capitano capì subito che era morto, colpito alle spalle da una scarica
> di phaser settata su uccidere.
>
> Arrivarono quasi subito due guardia.
>
> Una puntò l’arma fumante contro Hesse il quale alzò subito le mani in segno
> di resa.
>
> L’altra portò via il Klingon e uscì.
>
> La guardia con il fucile phaser disse: “Questo succede a chi non ci
> ubbidisce, faccia attenzione capitano Hesse.”
>
> Detto uscì e sigillò la porta.
>
> Hesse rimase solo e in silenzio per diversi minuti. Come potevano dei
> membri della flotta stellare agire in quel modo? Si chiese sconcertato dal
> comportamento delle guardie.
>
> Inaspettatamente arrivò la risposta.
>
> “Loro sono delle bestie… questi sono i loro modi di fare.”
>
> Una figura emerse dalla penombra.
>
> Hesse si voltò a guardarla.
>
> Era un umano sui quarant’anni. Vestito di nero scuro. Si avvicinava
> lentamente al capitano dicendo:” Ho approfittato della confusione per
> introdurmi da lei capitano Hesse, il mio nome è Alphonse Grandis.”
>
> Il capitano cercò di allungare una mano per riprendere la statuetta, il suo
> unico strumento di difesa.
>
> Alphonse capì subito l’intenzione del capitano e sorrise dicendo: ”Non si
> preoccupi capitano Hesse non sono un nemico ma bensì un alleato. Sono qui
> per aiutarla a riprendersi la sua nave.”
>
> Hesse lo squadrò per un lunghissimo istante come per cercare di leggergli
> nell’anima: ”Sei della Cura?”
>
> Grandis scosse il capo dicendo: “Facevo parte della Cura, ma non ho
> accettato i loro metodi.”
>
> Hesse fece la domande che da tempo gli vorticava in testa:”E’ la Cura che
> ha preso la mia nave?”
>
> “Sì sono loro e io sono qui per aiutarla a riprendere il comando… io sono
> l’anti Cura.”
>
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