[Stml11] [10.01 - De Chirico - Essere umani]
Amedeo Laudisio
amedeo.laudisio a gmail.com
Ven 8 Mar 2019 09:18:18 CET
Grazie mille! Son contento che sia piaciuto!
--Amedeo Laudisio
Il giorno gio 7 mar 2019 alle ore 19:16 Vanessa Marchetti <
hazyel91 a gmail.com> ha scritto:
> Sto in giro come sempre ultimamente. Il brano l'ho letto velocemente ma mi
> piace. Sull'idea di base ne avevamo già parlato con Amedeo in privato. Devo
> integrarla al progetto della nuova nave ecc.. a proposito Maddy se dovesse
> toccare a me a scrivere fammi saltare il turno lo recupero in un secondo
> momento
>
> Il Gio 7 Mar 2019, 18:27 Bryn Lwellelyn <bryn.lwellelyn a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> Ho letto solo ora, scusate. A me il pezzo è piaciuto e mi piace anche
>> l'idea di Amedeo di un qualcosa di ricorrente. Attendo gli altri commenti,
>> prima di mettere online, così da avere tutti i pareri.
>>
>> Il mer 6 mar 2019, 20:13 Amedeo Laudisio <amedeo.laudisio a gmail.com> ha
>> scritto:
>>
>>> Ciao!
>>> Ho finito di scrivere il primo brano della nostra nuova missione, non
>>> senza qualche perplessità e qualche timore di scrivere qualcosa di "troppo"
>>> incrociato con il Canon.
>>> Lo spirito con cui ho fatto questo lavoro è quello di dare alla nostra
>>> nave una missione che sia un degno congedo in vista del nuovo progetto, ma
>>> anche un lancio per la nostra prossima avventura. L'idea di fondo vorrebbe
>>> essere quella (tutta da sviluppare ovviamente) di provare a trovare un
>>> "nemico" ricorrente nelle nostre prossime missioni, qualcosa che non è un
>>> nemico in senso strettamente fisico ma un'ideologia "avversaria", che i
>>> nostri protagonisti si potrebbero trovare ad affrontare in futuro.
>>> Qualcosa che dia un senso di continuità "inter-missione" alle nostre
>>> storie.
>>>
>>> Ovviamente è solo una proposta ma credo che l'idea di base che sta
>>> dietro questo brano possa prestarsi a un sacco di sviluppi diversi che
>>> potremmo divertirci ad esplorare. Spero vi piacerà!
>>>
>>> Campagna Centauriana - 4 Aprile 2399 ore 15:00
>>>
>>> Il Dottor De Chirico si godeva una meritata vacanza in una regione
>>> agricola non lontano da Alfa Centaury City, la maggior parte dei suoi
>>> compagni di bordo alloggiava nei palazzi della federazione in centro città,
>>> ma lui non aveva resistito alla tentazione di prendere alloggio là, in
>>> quella terra così simile alla sua patria, dopo tanti anni che mancava da
>>> casa.
>>>
>>> La Tokugawa era stata convocata lì per presenziare alle cerimonie
>>> commemorative riguardanti il primo “programma curvatura” e il primo
>>> contatto.
>>>
>>> Come molti ufficiali superiori aveva una serie di impegni istituzionali,
>>> ma questo non gli aveva impedito una breve vacanza in quei luoghi che in
>>> qualche modo sentiva come i “suoi” luoghi, o i luoghi di un’altra versione
>>> di se stesso.
>>>
>>> La campagna Centauriana sembrava un paese fermo nel tempo: nonostante
>>> gli avanzamenti tecnologici e sociali degli ultimi secoli conservava un
>>> aspetto ancestrale. Coltivazioni di grano a perdita d’occhio. File di ulivi
>>> allineati come tanti piccoli soldatini.
>>>
>>> Anche una semplice navetta per i trasporti doveva costituire una
>>> relativa novità per il posto, considerando gli sguardi curiosi che aveva
>>> attirato al suo arrivo.
>>>
>>> Giovanni aveva approfittato del tempo libero per dedicarsi al relax e
>>> alla musica. Sembrava passata un’eternità dall’ultima volta che si era
>>> potuto affrancare dalla bolgia della vita su una nave spaziale per
>>> dedicarsi a solitudine e contemplazione.
>>>
>>> Gli ufficiali della Tokugawa, insieme al personale di alcune altre navi
>>> selezionate erano stati invitati a una rievocazione storica del primo volo
>>> in curvatura, lo spirito della commemorazione era rievocare il momento in
>>> cui l’umanità smise di essere un punto nel vuoto del cosmo e iniziò ad
>>> essere una comunità che esisteva insieme ad altre comunità.
>>>
>>> Il momento in cui le guerre intestine all’umanità iniziarono a diventare
>>> qualcosa di piccolo rispetto al resto.
>>>
>>> Di per sé non era un argomento particolarmente divertente per le persone
>>> della generazione di Giovanni, tranne che per gli appassionati di storia.
>>>
>>> Quanto a lui, come molti suoi coetanei della federazione viveva il suo
>>> essere umano come un semplice retaggio. Abituato ad avere a che fare ogni
>>> giorno con persone di centinaia di specie diverse. Era scontato e normale
>>> considerarsi un semplice “essere” in mezzo a molti altri.
>>>
>>> Era strano vedere gli eventi storici dal punto di vista di qualcuno che
>>> molti secoli prima era abituato a pensarsi come ad un “noi” in
>>> contrapposizione al resto. Qualcosa di così alieno per il modo di vivere di
>>> Giovanni che non sembrava neanche una parte della storia della propria
>>> nazione.
>>>
>>> Eppure erano proprio i suoi antenati. Era proprio di Zefram Cochraine
>>> che stavano parlando. Di un nemico che non erano “loro” ma era la stessa
>>> umanità.
>>>
>>> Campagna Centauriana - 4 Aprile 2399 ore 23:30
>>>
>>> La cerimonia fù molto meno noiosa di quanto Giovanni si potesse
>>> aspettare, quella sera rientrò nella sua villetta, pronto a reimbarcarsi al
>>> termine della cerimonia conclusiva del giorno successivo pieno di
>>> interrogativi su “noi” e “loro”.
>>>
>>> Si sentiva stranamente consapevole dell’incredibile ovvietà costituita
>>> dal suo essere umano. Qualcosa che era apparso così scontato da averlo
>>> quasi dimenticato.
>>>
>>> I bagagli erano già stati reimbarcati sulla Tokugawa, e Giovanni andando
>>> a dormire non potè non assaporare il silenzio quasi irreale che regnava
>>> attorno a lui.
>>>
>>> “Mi mancherà questo luogo. Forse dovrei comprare una casa da queste
>>> parti in cui tornare nei periodi di licenza.”
>>>
>>> Alfa Centauri City - Quartieri della federazione - 4 Aprile 2399 ore
>>> 15:00
>>>
>>> Hana alloggiava nei quartieri della Federazione, nelle immediate
>>> vicinanze delle sale conferenze dedicate alle commemorazioni di quei giorni.
>>>
>>> Non essendo umana non aveva parenti o amici stretti sulla colonia,
>>> quindi trascorreva il tempo libero studiando le variegate emozioni che
>>> poteva avvertire in quell’occasione.
>>>
>>> Era la prima volta che si trovava a presenziare ad una commemorazione
>>> umana, e trovò quanto meno curioso il sentimento generale che avvertiva
>>> intorno a se.
>>>
>>> Interesse ma un generale distacco emotivo rispetto agli argomenti di cui
>>> trattavano.
>>>
>>> Non avvertiva il tipico orgoglio “nazionale” che si poteva trovare
>>> normalmente in quel genere di eventi quando erano coinvolte altre specie.
>>> In questo caso il sentimento generale era di disinteresse e di distacco.
>>> Come fosse qualcosa che riguardava altri.
>>>
>>> Non avvertiva lo stesso tipo di empatia e vicinanza emotiva che avevano
>>> provato mille altre volte in altrettanti pianeti. Quando avevano
>>> partecipato a cerimonie riguardanti altri popoli. Interesse, senso
>>> dell’importanza di quello che stavano facendo.
>>>
>>> Non poteva non fare un paragone col tipico orgoglio Klingon, o Andoriano
>>> o anche addirittura Vulcaniano.
>>>
>>> Gli umani sembravano essere del tutto estranei a quel tipo di sentimento
>>> ma vivere il senso di sé in maniera del tutto diversa dalle altre specie.
>>>
>>> Il popolo degli umani non era l’umanità, o non più. Il popolo dei “suoi”
>>> umani erano i propri compagni di bordo e tutte le specie che erano state
>>> loro amiche.
>>>
>>> Queste persone costituivano solo un retaggio del passato per loro.
>>>
>>> USS Sengoku - Alloggio del primo ufficiale - 4 Aprile 2399 ore 9:00
>>>
>>> Carl Durston si trovava nel suo ufficio a bordo della Sengoku, a piena
>>> velocità di curvatura in direzione Alfa Centauri City.
>>>
>>> Come primo ufficiale della Sengoku era tenuto a presenziare alle
>>> cerimonie di commemorazione del primo volo a curvatura assieme ad un altro
>>> paio di navi prescelte per tale “onore”.
>>>
>>> A presenziare ci sarebbero certamente state alte cariche della
>>> federazione, tutti pronti a celebrare il momento in cui l’umanità aveva
>>> smesso di essere umanità.
>>>
>>> Odiava questo genere di celebrazioni, così come odiava l’ipocrisia di
>>> fondo che leggeva all’interno della federazione.
>>>
>>> Tanti popoli che vivono come uno solo.
>>>
>>> Senza essere più un popolo. Cancellando le singole culture in nome di
>>> una conformazione di massa.
>>>
>>> Si ritrovò a fissare il comunicatore col simbolo della federazione
>>> pensando: “La federazione rappresenta tutto questo, chissà che cosa ne
>>> avrebbe pensato Cochrane”.
>>>
>>> Per fortuna solo i capitani e le autorità avrebbero dovuto tenere un
>>> discorso, sarebbe stato molto difficile nascondere l’amarezza che provava
>>> in quel momento.
>>>
>>> “Ufficiali superiori in plancia, stiamo entrando in orbita”
>>>
>>> Carl si riscosse dalle sue meditazioni come da un sonno profondo facendo
>>> cadere a terra un mucchietto di libri cartacei e dall’aspetto antiquato che
>>> prima erano aperti sulla scrivania di fronte a lui.
>>>
>>> Li raccolse e li rimise, chiusi, sulla scrivania prima di uscire dalla
>>> porta.
>>>
>>> In cima alla piccola pila c’era un libricino dalla copertina blu, su cui
>>> in lettere dorate si leggeva: “Philip Durston - Il tramonto della civiltà
>>> umana”
>>>
>>> Alfa Centauri City - Palazzo della federazione - 5 Aprile 2399 ore 11:00
>>>
>>> La mattina dopo, in alta uniforme, Giovanni si presentò nella sala
>>> conferenze principali assieme a tutti gli altri ufficiali superiori, agli
>>> ammiragli e a una piccola folla di visitatori venuti a vedere la
>>> conclusione delle celebrazioni.
>>>
>>> Iniziarono a sfilare discorsi di capitani e ammiragli che riprendevano i
>>> punti salienti dei giorni precedenti.
>>>
>>> In una stanza adiacente era già pronto un lauto banchetto, che avrebbe
>>> concluso la cerimonia e salutato a dovere tutti quelli che erano li per
>>> presenziare.
>>>
>>> Si sentirono delle esplosioni fuori dalla palazzina.
>>>
>>> Qualcosa non andava, non sembravano fuochi d’artificio o simulazioni
>>> dovute alla festività.
>>>
>>> Un agghiacciante minuto di silenzio congelò i presenti e bloccò il
>>> capitano della Sengoku, nave gemella della Tokugawa, a metà del suo
>>> discorso con ancora la bocca aperta e una mano gesticolante ferma a metà
>>> movimento.
>>>
>>> All’unisono risuonarono tutti i comunicatori e gli altoparlanti in sala:
>>> “Tutto il personale civile è pregato di recarsi ordinatamente nei
>>> rispettivi alloggi. Tutto il personale della flotta resti alle proprie
>>> posizioni in attesa di ordini.”
>>>
>>> “Capitano Hesse, raggiunga con gli altri capitani negli uffici
>>> dell’ammiragliato, c’è stato un attacco terroristico”
>>>
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>>> --Amedeo Laudisio
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