[Stml11] 10.04 Mouri La cura

Marco Calandri cesare.mouri.sf a gmail.com
Mar 7 Maggio 2019 21:06:21 CEST


Grazie!

Eh sì l'incrociatore Pensante è una nave molto riflessiva!!;-):-D

Il 07/05/2019 09:06, Amedeo Laudisio ha scritto:
> Ciao! Bel brano, bravo!
>
> C'è qualche errore di scrittura, tipo l'incrociatore "pensante", non so se
> è un nuovo tipo di nave 😂😂
>
> Però mi è piaciuto bravo!!
>
> Amedeo
>
>
>
> Il giorno lun 6 mag 2019 alle ore 23:12 Marco Calandri <
> cesare.mouri.sf a gmail.com> ha scritto:
>
>> Ciao a tutti,
>>
>> eccovi il mio brano. So di essere in super ritardo scusatemi!
>>
>>
>> USS Tokugawa - Ufficio del capitano - 6 aprile 2399, ore 9.10
>>
>> =^= Noi siamo la Cura. Noi vegliamo nell’ombra e nell’oscurità,
>> inesorabili, ci muoviamo. La Federazione è corrotta decadente. La sua
>> globalizzazione delle razze sta cancellando le peculiarità di ogni specie,
>> perdiamo la nostra identità, il nostro retaggio, la nostra cultura… la
>> nostra superiorità razziale.=^=
>> Ci fu una breve pausa.
>>
>> Chi parlava era avvolto completamente nell’oscurità con una debole luce da
>> destra che permetteva di intravedere la sagoma. Un vecchio phaser tipo 3
>> era appoggiato accanto all’essere di cui era impossibile riconoscere la
>> razza o il sesso. La voce era modificata artificialmente e sembrava
>> metallica come provenire da un androide.
>>
>> =^=Quello che è successo a Alfa Centauri City è solo l’inizio, la
>> Federazione è finita.=^=
>>
>>
>>
>> Il capitano Hesse spense il monitor e dopo un breve silenzio disse: ”Ecco
>> la rivendicazione.”
>>
>> Il comandante Margret rimase alcuni istanti in silenzio.
>>
>> “La rivendicazione è arrivata una mezz’ora fa all’ufficio dell’Ammiraglio
>> Hudston.” Continuò il capitano.
>>
>> L’andoriana puntò le antenne verso il superiore: ”Qual è stata la risposta
>> dell’Ammiragliato?”
>>
>> Hesse scosse la testa appoggiando i pugni al tavolo.
>>
>> “Ho paura che sia loro che i nostri servizi brancolino nel buio.” L’umano
>> inspirò fortemente: “Ci hanno preso di sorpresa e non sappiamo chi o cosa è
>> questa cura. La rivendicazione è ancora riservata, il comando ha preferito
>> non divulgarla prima di avere delle informazioni più complete.”
>>
>>
>>
>> USS T’Karn – Alloggio del comandante Callinter - 6 aprile 2399, ore 10.00
>>
>> La T’Karn era un incrociatore pensante di classe Akira impegnata di
>> missioni di pattugliamento nello spazio Federale. Era un vascello
>> relativamente nuovo e potente e con un equipaggio abile e ben addestrato.
>> In caso di invasione avrebbe costituito la punta di diamante della squadra
>> difensiva.
>>
>> Il primo ufficiale, il comandante Jerry Callinter, era appoggiato al
>> finestrone del suo alloggio in attesa. Il locale era scarsamente illuminato
>> e nessuno, entrando, avrebbe notato il capo della sicurezza, un tellarite
>> di mezza età, nascosto sul lato destra dietro ad un mobile.
>>
>> “Il messaggio è stato mandato alla flotta.” Ruppe il silenzio Krenster il
>> tellarite.
>>
>> “Lo so.” Rispose Callinter.
>>
>> “Dobbiamo iniziare.” Nella voce del tellarite c’era apprensione.
>>
>> “Abbiamo già iniziato.” Rispose il primo ufficiale.
>>
>> “L’ingegnere capo sta scollegando i sist… .” Il capo della sicurezza fu
>> bruscamente interrotto dal primo ufficiale con un secco: “Sì.”
>>
>> I due rimasero in silenzio alcuni istanti, poi il cicalino della porta
>> risuonò.
>>
>> “Avanti.” Disse il primo ufficiale.
>>
>> Dalla porta entrò rapidamente il capitano della nave un vulcaniano di nome
>> P’Jil.
>>
>> “Mi volevi parlare?” Esordì il capitano.
>>
>> “Sì.” Jerry sorrise al superiore dicendo:”C’è stato un attentato a Alfa
>> Centauri City.”
>>
>> “Non mi è arrivata comunicazione.” Rispose il vulcaniano inarcando il
>> sopracciglio confuso.
>>
>> “Arriverà” Rispose semplicemente il primo ufficiale.
>>
>> “E tu come lo sai?” Chiese P’Jil.
>>
>> “Perché è stata l’organizzazione di cui faccio parte, la Cura, a compiere
>> l’attentato.”  Fu la semplice risposta del primo ufficiale.
>>
>> La lucida e logica mente del capitano ebbe un cedimento. Per un secondo non
>> credette a quello che il suo primo ufficiale stava dicendo. Poi realizzò
>> che non poteva essere altro che la realtà.
>>
>> P’Jil fece per reagire ma una scarica di phaser di Krenster lo colpì alle
>> spalle.
>>
>> Jerry fece un passo in avanti dirigendosi verso l’uscita dicendo: “Porta il
>> capitano in cella e poi raggiungimi in plancia… abbiamo una nave da
>> conquistare.”
>>
>>
>>
>> USS Tokugawa - Ufficio del capitano - 6 aprile 2399, ore 10.35
>>
>> “La mappa spettrale mostra una radiazione ad alta frequenza anomala.” Mouri
>> indicò alcuni picchi, poi attivo una riproduzione 3D della zona
>> dell’esplosione:” Siamo riusciti a ricostruire la posizione dei detriti
>> prima dell’esplosione e se la colleghiamo alla mappa spettrale che avete
>> visto in precedenza potrete notare come la distribuzione del grediente sia
>> rivolto da un punto centrale verso la direzione… .”
>>
>> Hair guardò il capitano e il primo ufficiale e, intuendo che la discussione
>> stesse per andare alla deriva, aggiunse:” Vedete quelle zona accanto alla
>> tubatura dove si vede il picco di radiazione?”
>>
>> “Sì.” Rispose il capitano.
>>
>> “E’ il punto di innesco dell’esplosione.” Spiegò semplicemente l’ingegnere
>> capo, aggiungendo con un sorriso:” L’analisi dei detriti non lascia dubbi.”
>>
>> “E’ quel picco di radiazioni che cos’è?” Chiese Margret.
>>
>> Mouri fece per rispondere ma Albert fu più veloce:” L’innesco.”
>>
>> Cesare annuì aggiungendo:” Le radiazioni hanno causato un picco di
>> risonanza nel flusso energetico che ha causato l’esplosione.”
>>
>> “Non sono presenti delle valvole di sicurezza nei condotti?” Chiese
>> Francesca pensierosa.
>>
>> “Sì ma il punto colpito era nella zona più lontana dalle valvole di
>> sicurezza.” Spiegò Hair.
>>
>> “La distanza ha impedito alle valvole di regolare il flusso.” Aggiunse
>> Mouri poi, indicando sullo schema dei condotti la posizione dei sistemi di
>> sicurezza, aggiunse:” Tuttavia le valvole hanno funzionato e hanno impedito
>> una serie di esplosioni secondarie.”
>>
>> “Quindi l’attentatore sapeva dove colpirci per farci più male.” Il capitano
>> concluse il ragionamento mentre l’ingegnere di bordo annuiva confermando il
>> tutto.
>>
>> “Ma tornando alla radiazione, come l’avete scoperta?” Chiese Margret.
>>
>> Mouri guardò Hair e poi iniziò a spiegare: “L’esplosione ha cancellato e
>> dissipato il picco radioattivo portandolo quasi al disotto della nostra
>> capacità di rilevamento.”
>>
>> Albert attese che il collega finisse per poter aggiungere:” Qualche anno fa
>> in sala macchine abbiamo registrato alcuni danneggiamenti su dei sistemi a
>> bassa potenza causa di una radiazione impulsiva ad alta frequenza che aveva
>> mandato in risonanza il flusso del plasma.”
>>
>> “Pensando che si trattasse di un caso analogo abbiamo fatto delle analisi
>> non standard per cercare dei specifici picchi di frequenza e abbiamo
>> trovato la fonte radioattiva che vi ho descritto in precedenza.” Concluse
>> Mouri.
>>
>> “La fonte è naturale o artificiale?” Chiese il capitano. L’attentato era
>> stato rivendicato ma il capitano sapeva che avrebbe dovuto farla nella
>> speranza che si trattasse di uno sventurato incidente e non di un
>> deliberato atto terroristico.
>>
>> “Dall’intensità e della rapidità con cui è comparso direi artificiale.”
>> Spiegò Mouri. Hair confermò annuendo. Gli altri 3 ufficiali rimasero
>> colpiti: avevano trovato la prova che si trattava di un attentato.
>>
>> “Come possiamo individuare l’attentatore?” chiese Allusso.
>>
>> “Dalle radiazioni.” Rispose Albert.
>>
>> “L’attentatore doveva aver addosso il generatore della radiazione, per cui
>> potremmo individuarlo con un’analisi dedicata.” Spiegò Mouri.
>>
>> “Possiamo identificarlo al 100%?” Chiese il capitano Hesse.
>>
>> “Dipende dalla concertazione di radiazione degli altri feriti e vittime, ma
>> se c’è un picco… .” Albert fece una breve pausa per ribadire meglio il
>> concetto: “Abbiamo l’attentatore.”
>>
>>
>>
>> Alfa Centauri City – Ospedale centrale sala analisi - 5 Aprile 2399 ore
>> 11:48
>>
>> “E’ uno dei nostri.” Kret'Aq sputò quelle parole con disprezzo totale e
>> assoluto.
>>
>> Hesse annuì gravemente.
>>
>> Margret abbassò le antenne.
>>
>> Mouri e Albert rimasero in disparte.
>>
>> Alluso mise la mano sul phaser guardando il monitor che inquadrava il
>> comandante Durston, l’attentatore.
>>
>> Le probabilità che l’attentatore fosse un membro della Flotta Stellare
>> erano molte. Servivano delle degli accessi dedicati per avere le
>> planimetrie dei condotti EPS così come era necessario avere una dettagliata
>> conoscenza delle procedure e dei sistemi Federali per causare un attentato
>> così devastante ma circoscritto.
>>
>> Un civile avrebbe avuto difficoltà ad accedere alle informazioni e un non
>> federale, alleato o no, difficilmente avrebbe avuto una coscienza
>> dettagliata delle procedure e di sistemi così specifici.
>>
>> Un ufficiale della Flotta Stellare era il sospetto più probabile tuttavia,
>> quando le analisi di Mouri e Hair evidenziarono una pesante concentrazione
>> di radiazioni del comandante Durston, la scoperta fu un brutto colpo per
>> tutti.
>>
>>    “Farò sorvegliare a vista questo traditore.” Sbraitò il Klingon
>> contenendo
>> la voglia di farlo a pezzi con le sue mani.
>>
>> “Rimane un presunto innocente.” Aggiunse Hesse.
>>
>> “La concertazione di radiazioni e 70 volte maggiore degli altri.” Aggiunse
>> Margret.
>>
>> “Potrebbe anche essere stato infettato dalle radiazioni prima
>> dell’attentato e avere una concentrazione più alta.” Provo ad aggiungere il
>> capitano ma incrociando lo sguardo con Hair e Mouri capì che la cosa era
>> probabile. L’umano sospirò aggiunse: ”In ogni caso Durston ne avrà di cose
>> da spiegare.”
>>
>> “Concordo.” Taglio corto Kret'Aq.
>>
>>
>>
>> Alfa Centauri City – Ospedale centrale camera di Durston- 6 Aprile 2399 ore
>> 03.02
>>
>> Durston era ancora in terapia intensiva in uno stato decisamente critico.
>> Il sospettato era tra la vita e la morte costantemente sorvegliato e
>> monitorato dai medici. Attorno ai dottori c’era una linea di agenti della
>> sicurezza incaricati a Kret’Aq di proteggere il perimetro e evitare che
>> nessuno, all’infuori di medici e infermieri potessero avere in contatto col
>> il paziente-sospettato.
>>
>> Tuttavia verso le 3 di notte proprio quando tutto era tranquillo e
>> regolare, un’ombra oscura e maligna si proiettò sul letto di Durston.
>>
>> Pochi istanti dopo gli allarmi iniziarono a suonare.
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