[Stml11] 10.04 Mouri La cura
Bryn Lwellelyn
bryn.lwellelyn a gmail.com
Gio 9 Maggio 2019 08:06:18 CEST
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Il lun 6 mag 2019, 23:12 Marco Calandri <cesare.mouri.sf a gmail.com> ha
scritto:
> Ciao a tutti,
>
> eccovi il mio brano. So di essere in super ritardo scusatemi!
>
>
> USS Tokugawa - Ufficio del capitano - 6 aprile 2399, ore 9.10
>
> =^= Noi siamo la Cura. Noi vegliamo nell’ombra e nell’oscurità,
> inesorabili, ci muoviamo. La Federazione è corrotta decadente. La sua
> globalizzazione delle razze sta cancellando le peculiarità di ogni specie,
> perdiamo la nostra identità, il nostro retaggio, la nostra cultura… la
> nostra superiorità razziale.=^=
> Ci fu una breve pausa.
>
> Chi parlava era avvolto completamente nell’oscurità con una debole luce da
> destra che permetteva di intravedere la sagoma. Un vecchio phaser tipo 3
> era appoggiato accanto all’essere di cui era impossibile riconoscere la
> razza o il sesso. La voce era modificata artificialmente e sembrava
> metallica come provenire da un androide.
>
> =^=Quello che è successo a Alfa Centauri City è solo l’inizio, la
> Federazione è finita.=^=
>
>
>
> Il capitano Hesse spense il monitor e dopo un breve silenzio disse: ”Ecco
> la rivendicazione.”
>
> Il comandante Margret rimase alcuni istanti in silenzio.
>
> “La rivendicazione è arrivata una mezz’ora fa all’ufficio dell’Ammiraglio
> Hudston.” Continuò il capitano.
>
> L’andoriana puntò le antenne verso il superiore: ”Qual è stata la risposta
> dell’Ammiragliato?”
>
> Hesse scosse la testa appoggiando i pugni al tavolo.
>
> “Ho paura che sia loro che i nostri servizi brancolino nel buio.” L’umano
> inspirò fortemente: “Ci hanno preso di sorpresa e non sappiamo chi o cosa è
> questa cura. La rivendicazione è ancora riservata, il comando ha preferito
> non divulgarla prima di avere delle informazioni più complete.”
>
>
>
> USS T’Karn – Alloggio del comandante Callinter - 6 aprile 2399, ore 10.00
>
> La T’Karn era un incrociatore pensante di classe Akira impegnata di
> missioni di pattugliamento nello spazio Federale. Era un vascello
> relativamente nuovo e potente e con un equipaggio abile e ben addestrato.
> In caso di invasione avrebbe costituito la punta di diamante della squadra
> difensiva.
>
> Il primo ufficiale, il comandante Jerry Callinter, era appoggiato al
> finestrone del suo alloggio in attesa. Il locale era scarsamente illuminato
> e nessuno, entrando, avrebbe notato il capo della sicurezza, un tellarite
> di mezza età, nascosto sul lato destra dietro ad un mobile.
>
> “Il messaggio è stato mandato alla flotta.” Ruppe il silenzio Krenster il
> tellarite.
>
> “Lo so.” Rispose Callinter.
>
> “Dobbiamo iniziare.” Nella voce del tellarite c’era apprensione.
>
> “Abbiamo già iniziato.” Rispose il primo ufficiale.
>
> “L’ingegnere capo sta scollegando i sist… .” Il capo della sicurezza fu
> bruscamente interrotto dal primo ufficiale con un secco: “Sì.”
>
> I due rimasero in silenzio alcuni istanti, poi il cicalino della porta
> risuonò.
>
> “Avanti.” Disse il primo ufficiale.
>
> Dalla porta entrò rapidamente il capitano della nave un vulcaniano di nome
> P’Jil.
>
> “Mi volevi parlare?” Esordì il capitano.
>
> “Sì.” Jerry sorrise al superiore dicendo:”C’è stato un attentato a Alfa
> Centauri City.”
>
> “Non mi è arrivata comunicazione.” Rispose il vulcaniano inarcando il
> sopracciglio confuso.
>
> “Arriverà” Rispose semplicemente il primo ufficiale.
>
> “E tu come lo sai?” Chiese P’Jil.
>
> “Perché è stata l’organizzazione di cui faccio parte, la Cura, a compiere
> l’attentato.” Fu la semplice risposta del primo ufficiale.
>
> La lucida e logica mente del capitano ebbe un cedimento. Per un secondo non
> credette a quello che il suo primo ufficiale stava dicendo. Poi realizzò
> che non poteva essere altro che la realtà.
>
> P’Jil fece per reagire ma una scarica di phaser di Krenster lo colpì alle
> spalle.
>
> Jerry fece un passo in avanti dirigendosi verso l’uscita dicendo: “Porta il
> capitano in cella e poi raggiungimi in plancia… abbiamo una nave da
> conquistare.”
>
>
>
> USS Tokugawa - Ufficio del capitano - 6 aprile 2399, ore 10.35
>
> “La mappa spettrale mostra una radiazione ad alta frequenza anomala.” Mouri
> indicò alcuni picchi, poi attivo una riproduzione 3D della zona
> dell’esplosione:” Siamo riusciti a ricostruire la posizione dei detriti
> prima dell’esplosione e se la colleghiamo alla mappa spettrale che avete
> visto in precedenza potrete notare come la distribuzione del grediente sia
> rivolto da un punto centrale verso la direzione… .”
>
> Hair guardò il capitano e il primo ufficiale e, intuendo che la discussione
> stesse per andare alla deriva, aggiunse:” Vedete quelle zona accanto alla
> tubatura dove si vede il picco di radiazione?”
>
> “Sì.” Rispose il capitano.
>
> “E’ il punto di innesco dell’esplosione.” Spiegò semplicemente l’ingegnere
> capo, aggiungendo con un sorriso:” L’analisi dei detriti non lascia dubbi.”
>
> “E’ quel picco di radiazioni che cos’è?” Chiese Margret.
>
> Mouri fece per rispondere ma Albert fu più veloce:” L’innesco.”
>
> Cesare annuì aggiungendo:” Le radiazioni hanno causato un picco di
> risonanza nel flusso energetico che ha causato l’esplosione.”
>
> “Non sono presenti delle valvole di sicurezza nei condotti?” Chiese
> Francesca pensierosa.
>
> “Sì ma il punto colpito era nella zona più lontana dalle valvole di
> sicurezza.” Spiegò Hair.
>
> “La distanza ha impedito alle valvole di regolare il flusso.” Aggiunse
> Mouri poi, indicando sullo schema dei condotti la posizione dei sistemi di
> sicurezza, aggiunse:” Tuttavia le valvole hanno funzionato e hanno impedito
> una serie di esplosioni secondarie.”
>
> “Quindi l’attentatore sapeva dove colpirci per farci più male.” Il capitano
> concluse il ragionamento mentre l’ingegnere di bordo annuiva confermando il
> tutto.
>
> “Ma tornando alla radiazione, come l’avete scoperta?” Chiese Margret.
>
> Mouri guardò Hair e poi iniziò a spiegare: “L’esplosione ha cancellato e
> dissipato il picco radioattivo portandolo quasi al disotto della nostra
> capacità di rilevamento.”
>
> Albert attese che il collega finisse per poter aggiungere:” Qualche anno fa
> in sala macchine abbiamo registrato alcuni danneggiamenti su dei sistemi a
> bassa potenza causa di una radiazione impulsiva ad alta frequenza che aveva
> mandato in risonanza il flusso del plasma.”
>
> “Pensando che si trattasse di un caso analogo abbiamo fatto delle analisi
> non standard per cercare dei specifici picchi di frequenza e abbiamo
> trovato la fonte radioattiva che vi ho descritto in precedenza.” Concluse
> Mouri.
>
> “La fonte è naturale o artificiale?” Chiese il capitano. L’attentato era
> stato rivendicato ma il capitano sapeva che avrebbe dovuto farla nella
> speranza che si trattasse di uno sventurato incidente e non di un
> deliberato atto terroristico.
>
> “Dall’intensità e della rapidità con cui è comparso direi artificiale.”
> Spiegò Mouri. Hair confermò annuendo. Gli altri 3 ufficiali rimasero
> colpiti: avevano trovato la prova che si trattava di un attentato.
>
> “Come possiamo individuare l’attentatore?” chiese Allusso.
>
> “Dalle radiazioni.” Rispose Albert.
>
> “L’attentatore doveva aver addosso il generatore della radiazione, per cui
> potremmo individuarlo con un’analisi dedicata.” Spiegò Mouri.
>
> “Possiamo identificarlo al 100%?” Chiese il capitano Hesse.
>
> “Dipende dalla concertazione di radiazione degli altri feriti e vittime, ma
> se c’è un picco… .” Albert fece una breve pausa per ribadire meglio il
> concetto: “Abbiamo l’attentatore.”
>
>
>
> Alfa Centauri City – Ospedale centrale sala analisi - 5 Aprile 2399 ore
> 11:48
>
> “E’ uno dei nostri.” Kret'Aq sputò quelle parole con disprezzo totale e
> assoluto.
>
> Hesse annuì gravemente.
>
> Margret abbassò le antenne.
>
> Mouri e Albert rimasero in disparte.
>
> Alluso mise la mano sul phaser guardando il monitor che inquadrava il
> comandante Durston, l’attentatore.
>
> Le probabilità che l’attentatore fosse un membro della Flotta Stellare
> erano molte. Servivano delle degli accessi dedicati per avere le
> planimetrie dei condotti EPS così come era necessario avere una dettagliata
> conoscenza delle procedure e dei sistemi Federali per causare un attentato
> così devastante ma circoscritto.
>
> Un civile avrebbe avuto difficoltà ad accedere alle informazioni e un non
> federale, alleato o no, difficilmente avrebbe avuto una coscienza
> dettagliata delle procedure e di sistemi così specifici.
>
> Un ufficiale della Flotta Stellare era il sospetto più probabile tuttavia,
> quando le analisi di Mouri e Hair evidenziarono una pesante concentrazione
> di radiazioni del comandante Durston, la scoperta fu un brutto colpo per
> tutti.
>
> “Farò sorvegliare a vista questo traditore.” Sbraitò il Klingon
> contenendo
> la voglia di farlo a pezzi con le sue mani.
>
> “Rimane un presunto innocente.” Aggiunse Hesse.
>
> “La concertazione di radiazioni e 70 volte maggiore degli altri.” Aggiunse
> Margret.
>
> “Potrebbe anche essere stato infettato dalle radiazioni prima
> dell’attentato e avere una concentrazione più alta.” Provo ad aggiungere il
> capitano ma incrociando lo sguardo con Hair e Mouri capì che la cosa era
> probabile. L’umano sospirò aggiunse: ”In ogni caso Durston ne avrà di cose
> da spiegare.”
>
> “Concordo.” Taglio corto Kret'Aq.
>
>
>
> Alfa Centauri City – Ospedale centrale camera di Durston- 6 Aprile 2399 ore
> 03.02
>
> Durston era ancora in terapia intensiva in uno stato decisamente critico.
> Il sospettato era tra la vita e la morte costantemente sorvegliato e
> monitorato dai medici. Attorno ai dottori c’era una linea di agenti della
> sicurezza incaricati a Kret’Aq di proteggere il perimetro e evitare che
> nessuno, all’infuori di medici e infermieri potessero avere in contatto col
> il paziente-sospettato.
>
> Tuttavia verso le 3 di notte proprio quando tutto era tranquillo e
> regolare, un’ombra oscura e maligna si proiettò sul letto di Durston.
>
> Pochi istanti dopo gli allarmi iniziarono a suonare.
>
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