[Stml11] R: 10.04 Mouri La cura
Vanessa Marchetti
hazyel91 a gmail.com
Lun 13 Maggio 2019 23:18:27 CEST
Ho letto solo ora.. ottimo brano Marco! Scusate per il ritardo, ma mi metto in pari appena possibile su tutte le liste XD
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Tenente Comandante Francesca Alluso
Capo SEC/TAT
USS Tokugawa NCC-51868
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Da: Marco Calandri
Inviato: lunedì 6 maggio 2019 23:12
A: stml11 a gioco.net
Oggetto: [Stml11] 10.04 Mouri La cura
Ciao a tutti,
eccovi il mio brano. So di essere in super ritardo scusatemi!
USS Tokugawa - Ufficio del capitano - 6 aprile 2399, ore 9.10
=^= Noi siamo la Cura. Noi vegliamo nell’ombra e nell’oscurità,
inesorabili, ci muoviamo. La Federazione è corrotta decadente. La sua
globalizzazione delle razze sta cancellando le peculiarità di ogni specie,
perdiamo la nostra identità, il nostro retaggio, la nostra cultura… la
nostra superiorità razziale.=^=
Ci fu una breve pausa.
Chi parlava era avvolto completamente nell’oscurità con una debole luce da
destra che permetteva di intravedere la sagoma. Un vecchio phaser tipo 3
era appoggiato accanto all’essere di cui era impossibile riconoscere la
razza o il sesso. La voce era modificata artificialmente e sembrava
metallica come provenire da un androide.
=^=Quello che è successo a Alfa Centauri City è solo l’inizio, la
Federazione è finita.=^=
Il capitano Hesse spense il monitor e dopo un breve silenzio disse: ”Ecco
la rivendicazione.”
Il comandante Margret rimase alcuni istanti in silenzio.
“La rivendicazione è arrivata una mezz’ora fa all’ufficio dell’Ammiraglio
Hudston.” Continuò il capitano.
L’andoriana puntò le antenne verso il superiore: ”Qual è stata la risposta
dell’Ammiragliato?”
Hesse scosse la testa appoggiando i pugni al tavolo.
“Ho paura che sia loro che i nostri servizi brancolino nel buio.” L’umano
inspirò fortemente: “Ci hanno preso di sorpresa e non sappiamo chi o cosa è
questa cura. La rivendicazione è ancora riservata, il comando ha preferito
non divulgarla prima di avere delle informazioni più complete.”
USS T’Karn – Alloggio del comandante Callinter - 6 aprile 2399, ore 10.00
La T’Karn era un incrociatore pensante di classe Akira impegnata di
missioni di pattugliamento nello spazio Federale. Era un vascello
relativamente nuovo e potente e con un equipaggio abile e ben addestrato.
In caso di invasione avrebbe costituito la punta di diamante della squadra
difensiva.
Il primo ufficiale, il comandante Jerry Callinter, era appoggiato al
finestrone del suo alloggio in attesa. Il locale era scarsamente illuminato
e nessuno, entrando, avrebbe notato il capo della sicurezza, un tellarite
di mezza età, nascosto sul lato destra dietro ad un mobile.
“Il messaggio è stato mandato alla flotta.” Ruppe il silenzio Krenster il
tellarite.
“Lo so.” Rispose Callinter.
“Dobbiamo iniziare.” Nella voce del tellarite c’era apprensione.
“Abbiamo già iniziato.” Rispose il primo ufficiale.
“L’ingegnere capo sta scollegando i sist… .” Il capo della sicurezza fu
bruscamente interrotto dal primo ufficiale con un secco: “Sì.”
I due rimasero in silenzio alcuni istanti, poi il cicalino della porta
risuonò.
“Avanti.” Disse il primo ufficiale.
Dalla porta entrò rapidamente il capitano della nave un vulcaniano di nome
P’Jil.
“Mi volevi parlare?” Esordì il capitano.
“Sì.” Jerry sorrise al superiore dicendo:”C’è stato un attentato a Alfa
Centauri City.”
“Non mi è arrivata comunicazione.” Rispose il vulcaniano inarcando il
sopracciglio confuso.
“Arriverà” Rispose semplicemente il primo ufficiale.
“E tu come lo sai?” Chiese P’Jil.
“Perché è stata l’organizzazione di cui faccio parte, la Cura, a compiere
l’attentato.” Fu la semplice risposta del primo ufficiale.
La lucida e logica mente del capitano ebbe un cedimento. Per un secondo non
credette a quello che il suo primo ufficiale stava dicendo. Poi realizzò
che non poteva essere altro che la realtà.
P’Jil fece per reagire ma una scarica di phaser di Krenster lo colpì alle
spalle.
Jerry fece un passo in avanti dirigendosi verso l’uscita dicendo: “Porta il
capitano in cella e poi raggiungimi in plancia… abbiamo una nave da
conquistare.”
USS Tokugawa - Ufficio del capitano - 6 aprile 2399, ore 10.35
“La mappa spettrale mostra una radiazione ad alta frequenza anomala.” Mouri
indicò alcuni picchi, poi attivo una riproduzione 3D della zona
dell’esplosione:” Siamo riusciti a ricostruire la posizione dei detriti
prima dell’esplosione e se la colleghiamo alla mappa spettrale che avete
visto in precedenza potrete notare come la distribuzione del grediente sia
rivolto da un punto centrale verso la direzione… .”
Hair guardò il capitano e il primo ufficiale e, intuendo che la discussione
stesse per andare alla deriva, aggiunse:” Vedete quelle zona accanto alla
tubatura dove si vede il picco di radiazione?”
“Sì.” Rispose il capitano.
“E’ il punto di innesco dell’esplosione.” Spiegò semplicemente l’ingegnere
capo, aggiungendo con un sorriso:” L’analisi dei detriti non lascia dubbi.”
“E’ quel picco di radiazioni che cos’è?” Chiese Margret.
Mouri fece per rispondere ma Albert fu più veloce:” L’innesco.”
Cesare annuì aggiungendo:” Le radiazioni hanno causato un picco di
risonanza nel flusso energetico che ha causato l’esplosione.”
“Non sono presenti delle valvole di sicurezza nei condotti?” Chiese
Francesca pensierosa.
“Sì ma il punto colpito era nella zona più lontana dalle valvole di
sicurezza.” Spiegò Hair.
“La distanza ha impedito alle valvole di regolare il flusso.” Aggiunse
Mouri poi, indicando sullo schema dei condotti la posizione dei sistemi di
sicurezza, aggiunse:” Tuttavia le valvole hanno funzionato e hanno impedito
una serie di esplosioni secondarie.”
“Quindi l’attentatore sapeva dove colpirci per farci più male.” Il capitano
concluse il ragionamento mentre l’ingegnere di bordo annuiva confermando il
tutto.
“Ma tornando alla radiazione, come l’avete scoperta?” Chiese Margret.
Mouri guardò Hair e poi iniziò a spiegare: “L’esplosione ha cancellato e
dissipato il picco radioattivo portandolo quasi al disotto della nostra
capacità di rilevamento.”
Albert attese che il collega finisse per poter aggiungere:” Qualche anno fa
in sala macchine abbiamo registrato alcuni danneggiamenti su dei sistemi a
bassa potenza causa di una radiazione impulsiva ad alta frequenza che aveva
mandato in risonanza il flusso del plasma.”
“Pensando che si trattasse di un caso analogo abbiamo fatto delle analisi
non standard per cercare dei specifici picchi di frequenza e abbiamo
trovato la fonte radioattiva che vi ho descritto in precedenza.” Concluse
Mouri.
“La fonte è naturale o artificiale?” Chiese il capitano. L’attentato era
stato rivendicato ma il capitano sapeva che avrebbe dovuto farla nella
speranza che si trattasse di uno sventurato incidente e non di un
deliberato atto terroristico.
“Dall’intensità e della rapidità con cui è comparso direi artificiale.”
Spiegò Mouri. Hair confermò annuendo. Gli altri 3 ufficiali rimasero
colpiti: avevano trovato la prova che si trattava di un attentato.
“Come possiamo individuare l’attentatore?” chiese Allusso.
“Dalle radiazioni.” Rispose Albert.
“L’attentatore doveva aver addosso il generatore della radiazione, per cui
potremmo individuarlo con un’analisi dedicata.” Spiegò Mouri.
“Possiamo identificarlo al 100%?” Chiese il capitano Hesse.
“Dipende dalla concertazione di radiazione degli altri feriti e vittime, ma
se c’è un picco… .” Albert fece una breve pausa per ribadire meglio il
concetto: “Abbiamo l’attentatore.”
Alfa Centauri City – Ospedale centrale sala analisi - 5 Aprile 2399 ore
11:48
“E’ uno dei nostri.” Kret'Aq sputò quelle parole con disprezzo totale e
assoluto.
Hesse annuì gravemente.
Margret abbassò le antenne.
Mouri e Albert rimasero in disparte.
Alluso mise la mano sul phaser guardando il monitor che inquadrava il
comandante Durston, l’attentatore.
Le probabilità che l’attentatore fosse un membro della Flotta Stellare
erano molte. Servivano delle degli accessi dedicati per avere le
planimetrie dei condotti EPS così come era necessario avere una dettagliata
conoscenza delle procedure e dei sistemi Federali per causare un attentato
così devastante ma circoscritto.
Un civile avrebbe avuto difficoltà ad accedere alle informazioni e un non
federale, alleato o no, difficilmente avrebbe avuto una coscienza
dettagliata delle procedure e di sistemi così specifici.
Un ufficiale della Flotta Stellare era il sospetto più probabile tuttavia,
quando le analisi di Mouri e Hair evidenziarono una pesante concentrazione
di radiazioni del comandante Durston, la scoperta fu un brutto colpo per
tutti.
“Farò sorvegliare a vista questo traditore.” Sbraitò il Klingon contenendo
la voglia di farlo a pezzi con le sue mani.
“Rimane un presunto innocente.” Aggiunse Hesse.
“La concertazione di radiazioni e 70 volte maggiore degli altri.” Aggiunse
Margret.
“Potrebbe anche essere stato infettato dalle radiazioni prima
dell’attentato e avere una concentrazione più alta.” Provo ad aggiungere il
capitano ma incrociando lo sguardo con Hair e Mouri capì che la cosa era
probabile. L’umano sospirò aggiunse: ”In ogni caso Durston ne avrà di cose
da spiegare.”
“Concordo.” Taglio corto Kret'Aq.
Alfa Centauri City – Ospedale centrale camera di Durston- 6 Aprile 2399 ore
03.02
Durston era ancora in terapia intensiva in uno stato decisamente critico.
Il sospettato era tra la vita e la morte costantemente sorvegliato e
monitorato dai medici. Attorno ai dottori c’era una linea di agenti della
sicurezza incaricati a Kret’Aq di proteggere il perimetro e evitare che
nessuno, all’infuori di medici e infermieri potessero avere in contatto col
il paziente-sospettato.
Tuttavia verso le 3 di notte proprio quando tutto era tranquillo e
regolare, un’ombra oscura e maligna si proiettò sul letto di Durston.
Pochi istanti dopo gli allarmi iniziarono a suonare.
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