[Stml11] 10.11 - Alluso - I burattini
Vanessa Marchetti
hazyel91 a gmail.com
Lun 30 Set 2019 23:26:31 CEST
*FLASHBACK*
*SOL III*
*Luogo Imprecisato*
*07 dicembre 2398 – ore 07:05*
Burattini. Un gioco vecchio di secoli. Eppure sempre di moda. Lui adorava
giocare con i burattini. Era una cosa che aveva sempre amato. Solo che i
suoi burattini non erano mai stati fantocci immateriali cui tirare i fili..
erano sempre organismi senzienti, di qualunque razza fossero e con
qualunque capacità telepatica si vantassero di possedere.
La sua ultima creazione in ordine temporale era stata la C.U.R.A., acronimo
di Culture Unity Racial Agglomeration, un’organizzazione volta alla tutela
del patrimonio culturale e specifico delle razze appartenenti alla
Federazione Unita dei Pianeti.
Partita in sordina, col passare degli anni, era riuscita a decuplicare i
soci fondatori e, come in un moltiplicatore di scala, ora contava migliaia
di simpatizzanti. Era stata riconosciuta direttamente dal Presidente a
Parigi con una sfarzosa cerimonia come esempio evidente di un’iniziativa
preziosa per la salvaguardia culturale e storica di tutte le razze federali.
Sotto questa patina superficiale, già trasbordante di stupidi fantocci
entusiasti nonché fermi sostenitori di tutto ciò che la C.U.R.A. sembrava
voler trasmettere alle generazioni future, lui aveva potuto selezionare
menti facilmente manipolabili, con patologie border-line o con convinzioni
sopite dalle consuetudini.
Era riuscito a coltivare centinaia di accoliti anche dentro la Flotta
Stellare.. un esercito di burattini pronto a fare tutto ciò che lui avrebbe
detto loro di fare, senza, però, rendersene pienamente conto.
Le idee, che, sapientemente, aveva instillato dentro le loro menti, li
avrebbero fatti muovere come perfetti automi, seppur del tutto coscienti e
dotati di libero arbitrio.
Qualunque mossa compiuta sarebbe stata una loro iniziativa coerente con le
pulsazioni più radicate che ognuno di loro celava nel più profondo
dell’anima.
A questo esercito di burattini, ne avrebbe opposto un altro, notevolmente
meno numeroso, che avrebbe scatenato nel compiere attacchi terroristici.
Prima contro obiettivi militari della Flotta Stellare.. poi contro
ufficiali della stessa per passare infine a vittime inermi nella
popolazione, ma niente, assolutamente nulla, contro i poteri forti.
La gente, presto o tardi, avrebbe notato quel misterioso e sospetto velo di
protezione che pareva rendere intoccabili gli alti notabili della
Federazione.. ciò avrebbe portato a rivolte, manifestazioni, istanze
preliminari volte alla fuoriuscita da un agglomerato incapace di tutelare
la sicurezza al proprio interno.
Se le cose andavano come aveva previsto, sarebbe stato inserito a furor di
popolo in una cerchia ristretta di nomi favoriti per l’elezione a nuovo
Presidente della Federazione Unita dei Pianeti.
Sarebbe stato invocato a gran voce da quegli ufficiali di cui aveva
corrotto gli animi, sarebbe stato pregato da quegli intellettuali tanto
impegnati nel preservare le usanze culturali specifiche di ogni razza
federale e, infine, avrebbe manovrato qualche sciocco politico affinché non
solo fosse prescelto, ma che gli fossero conferiti poteri speciali come in
caso di guerra.
Ci sarebbero state proteste, lamentele, malumori, ma, alla fine, lui
avrebbe vinto.
Vincere non gli sarebbe ugualmente bastato.
Avrebbe millantato una qualche forma di incapacità, di inettitudine, un
profondo malessere dovuto al non sentirsi pronto a portare un tale peso..
ciò avrebbe portato i suoi sostenitori a lodarne la modestia ed incensarne
le qualità, ricoprendo ogni sua mossa di scroscianti applausi.
Solo allora avrebbe comunicato di aver accettato quella carica con grande
riluttanza.
Avrebbe fatto un discorso intriso di parole come libertà di scelta, di
democrazia, di necessità di salvaguardare la Federazione.. avrebbe
annunciato, senza ombra di dubbio, che tutti i poteri aggiuntivi a lui
conferiti sarebbero stati usati per il meglio e, soprattutto, rimessi al
risolversi di quella crisi.
Una volta ottenuti pieni poteri, invece, avrebbe fatto in modo, in accordo
con le sue nuove funzioni, di far piazza pulita di Ammiragli vecchi e
stantii, legati a doppio filo a Direttive antiquate ed incapaci.
Al loro posto, avrebbe promosso elementi puri, dotati di idee forti,
sicuramente non incroci razziali senza alcun senso e privi di carisma.
Avrebbe ridato forza agli eserciti planetari, in modo da creare un'unica
grande forza da combattimento in grado di contrastare le minacce che, senza
dubbio, sarebbero arrivate da tutti coloro che, lentamente, si sarebbero
accorti di essere stati giocati e privati dei propri poteri.
Anche con loro avrebbe giocato come con dei burattini: li avrebbe
sterminati uno dietro l’altro.. ma di fronte all’opinione pubblica sarebbe
stato intransigente: avrebbe punito ufficialmente qualcuno dei propri
accoliti, reo del torto lamentato dai suoi oppositori.
E, con uguale intransigenza, avrebbe eliminato sia lui sia loro: nessuno
avrebbe potuto affermare che non fosse un leader giusto, illuminato e
coerente.
Un trillo della sua consolle di ultima generazione dotata dei più avanzati
protocolli crittografici, privò l’apparentemente anziano El-Auriano della
soddisfazione di continuare nella sua visione profetica.
Ascoltò attentamente quello che una voce indistinguibile gli proferì: un
Capitano del Dipartimento di Sicurezza aveva autorizzato da settimane
un’operazione sotto copertura per comprendere ciò che stava accadendo a
Quingdao, presso la Sede Biosyn.
A quanto pare, le cose non sarebbero andate bene come aveva pensato: poco
male, amava gli imprevisti e ciò gli avrebbe permesso di ricollocare i
burattini in un nuovo ampio e stimolante disegno strategico.
*FLASHBACK*
*SOL III - Quingdao*
*Sezione 31 - Casa Sicura*
*07 dicembre 2398 – qualche minuto più tardi*
Chiusa la comunicazione con colui che amava farsi chiamare Maestro,
l’anziano analista Brian Friel si attivò per far rapporto ai suoi superiori.
Erano mesi che controllavano ciò che il Contrammiraglio Vashek stava
combinando. Non erano note le ragioni per cui un individuo pressoché
irreprensibile come l’Andoriano si stesse occupando di supervisionare la
produzione di una bio tossina letale.
Non avrebbe messo in allarme nessuno se i quantitativi fossero stati
irrisori: per quanto ugualmente devastanti, sarebbero rientrati nell’ambito
di lavoro di Vashek, sempre in prima linea nel formulare risposte a
potenziali rischi terroristici.
Dalla perdita del suo keth, infatti, Vashek era sì cambiato, più solitario
ed irritabile del solito, ma aveva sempre mantenuto la medesima
professionalità in ogni ambito lavorativo ed aveva superato con successo
gli esami psicologici a cui era stato sottoposto per verificare la
sussistenza di una crisi post traumatica.
Quella sua presenza assidua presso Quingdao, però, lo aveva messo sotto
attenzione da parte della Sezione 31: dapprima per comprenderne l’eventuale
cambio d’approccio programmatico e, in seguito, si era ritenuta la tossina
interessante per i fini ultimi di difesa della Federazione.
In caso di nuovi attacchi, fossero stati del Dominio, dell’Impero Romulano
o di qualsiasi altra provenienza, l’utilizzo massiccio di quella tossina
nei pianeti d’origine degli attaccanti, avrebbe stroncato loro qualsiasi
velleità bellica comportandone una resa pressoché immediata.
Replicando, in fondo, ciò che era già stato fatto coi Fondatori.
Era per quello che era stata data libertà d’azione a Vashek.
La Biosyn si era ritrovata negli organici una decina di agenti operativi
della Sezione 31 ed ogni mossa dell’Andoriano veniva sempre analizzata e
vivisezionata, anche sfruttando le debolezze del suo aiutante di bandiera,
il Comandante Weigand.. individuo sordido, arrivato fin lì per occasioni di
mero opportunismo, e con tendenze omosessuali che, per quanto Friel non le
ritenesse disdicevoli, lo portavano a blaterare troppo con l’oggetto della
sua infatuazione di turno.
L’ultima sua fiamma risultava un ventenne Batricano.. quasi indistinguibile
da un umano se non per gli occhi, le cui iridi erano di un giallo ocra
acceso.
A nessuno dei suoi colleghi era parso meritevole di attenzione, ma era
stato proprio indagando sul Batricano, che Friel si era trovato invischiato
in qualcosa di decisamente più grosso ed affascinante. In qualcosa che
partiva dal Maestro e che confluiva dentro e fuori la Flotta Stellare, i
Servizi di Sicurezza, la stessa Sezione 31 ed organizzazioni criminali di
varia natura.
Era indubbio, infatti, che la Biosyn era una propaggine legale di
un’insieme di attività imprenditoriali, ugualmente rispettabilissime, di
proprietà ad una serie di prestanome riconducibili a quell’enorme furfante
di Jak’Al. Ammesso che esistesse una persona sola con quel nome.
Era impensabile che Vashek fosse in combutta con Jak’Al. Semplicemente non
ne era il tipo, quindi qualsiasi fossero state le sua motivazioni, il
tornaconto era economico per il criminale e qualcosa di intangibile, ma
ugualmente di valore, per l’Andoriano.
L’intervento del Dipartimento di Sicurezza rischiava di mettere a
repentaglio non solo l’operazione sotto copertura della Sezione 31 o quale
che fosse il progetto originario di Vashek, ma anche l’utilizzo della cosa
che pareva volerne fare il Maestro.
Da quanto aveva intuito, era l’ennesima riprova che la Federazione aveva
fondamenta sempre più deboli, l’allargarsi in via esponenziale dei paesi
membri aveva portato alla perdita di identità culturali e comuni dei membri
fondatori. L’interfacciarsi continuo di razze, costumi e religioni, non
aveva arricchito il patrimonio preesistente, lo aveva annacquato.
Era una visione fin troppo pessimistica per un analista come Friel, ma i
suoi anni iniziavano a farsi sentire, così pure i vari acciacchi, e, nei
momenti di debolezza, la consapevolezza che ci fosse qualcuno disposto a
mettere un freno a questo progressivo indebolimento, ripristinando, anche
con la forza, concetti ormai persi nel tempo, era per lui un dolce
palliativo.
Come capo struttura di quell’operazione era l’unico che conoscesse gli
incarichi operativi dei dieci agenti sotto copertura, oltre a tutte le
implicazioni del caso. I suoi superiori attendevano soltanto il momento in
cui avrebbero potuto mettere le mani sulla bio tossina, eliminando Vashek e
Weigand, facendo passare il tutto sotto silenzio.
Il Maestro gli aveva chiesto di attendere mezz’ora prima di far rapporto.
Dopo nemmeno quindici minuti avevano bussato alla porta.. non suonato, ma
bussato.. con il codice convenzionale, dapprima, e con quello di sicurezza,
in seguito.
Quando aveva aperto, Friel si trovò di fronte gli occhi gialli scintillanti
del Batricano: preso da questi, non si accorse del phaser. Un colpo in
mezzo agli occhi e tutto fu buio.
*FLASHBACK*
*SOL III*
*Luogo Imprecisato*
*07 dicembre 2398 – ore 08:13*
Emix Greyes avrebbe fatto ciò che era stato addestrato a fare: pulizia.
Avrebbe eliminato il vecchio Friel, un alleato che aveva perso utilità e
rischiava di diventare pericoloso. Ne avrebbe cancellato ogni traccia,
lasciando la Sezione 31, quell’ammasso di polli convinti di essere dei
geni, a brancolare nel buio.
Non prima di aver mandato l’ordine di rientrare a tutti gli effettivi alla
Biosyn. Sarebbe rimasto il solo Emix per mettere terrore in quella
petulante isterica di Weigand.
Il Dipartimento di Sicurezza avrebbe fatto la sua irruzione, arrestato
Vashek e, con lui, i suoi ufficiali coinvolti. Avrebbe messo sotto
sequestro bio tossina e contenitori. Avrebbe interrogato gli arrestati, ma
nessuno di loro sapeva esattamente cosa stavano combinando e per chi lo
stessero facendo in realtà.
Pertanto, a meno di qualche genio improvvisamente apparso in
quell’organizzazione di palestrati senza cervello, non sarebbero arrivati a
capo di niente.
In ogni caso, prima che le loro domande potessero diventare troppo
intelligenti, la Sezione 31 avrebbe reagito eliminando i prigionieri per
evitare qualsivoglia fuga di notizie, soprattutto dopo la misteriosa
sparizione del loro capo struttura.
Con qualche bisbiglio al posto giusto, il Dipartimento di Sicurezza sarebbe
stato messo in ridicolo dagli operativi della Sezione 31 ed ogni suo membro
che avesse preso parte all’incursione, trasferito o eliminato.
Senza tralasciare che il Capitano Langdorff avrebbe pagato a caro prezzo il
suo improvviso interesse per Quingdao, così come gli ufficiali a capo di
quell’incursione.
Non avrebbe dovuto nemmeno mandare il Batricano, ci avrebbero pensato gli
altri burattini: o la Sezione 31 che, desiderosa di tutelarsi, non avrebbe
fatto sconti, oppure l’emissario di Jak’Al per cercare di sottrarsi all’ira
del suo capo criminale.
L’El-Auriano sorrise: aveva perso un’ottima carta da giocare con la Biosyn,
ma poteva tornare completamente nell’ombra, liberandosi dal sgradito
contatto con la Sezione 31.
*FLASHBACK*
*SOL III*
*Luogo Imprecisato*
*24 gennaio 2399 – ore 16:19*
Sebbene Quingdao rappresentasse a tutti gli effetti un completo fallimento
per i suoi piani, il suo esercito di burattini si era mosso come aveva
immaginato.
La Sezione 31 aveva fatto le pulizie del caso, a maggior ragione dopo la
sparizione del loro capo sezione in Cina: Vashek, Weigand e gli altri non
erano sopravvissuti.
L’ultimo della lista era stato il Capitano Langdorff.. proprio colui che
aveva firmato le autorizzazioni per l’irruzione che, però, non era così
limpido come si sforzava di dimostrare a tutti.
La stessa Flotta Stellare lo aveva messo sotto indagine disciplinare, così
come aveva disperso i membri delle squadre dell’irruzione ed allontanato
gli ufficiali responsabili dal servizio attivo ed abbandonati in qualche
sperduto avamposto.
I piani alti della Federazione, dal canto loro, avevano pressoché
dimenticato subito la questione bio tossina e, per finire, Jak’Al aveva
eliminato i suoi emissari colpevoli di aver fatto trovare i contenitori
schermati ai Federali.
Lui stesso li aveva pagati una fortuna.. era facile immaginarsi lo sforzo
qualitativo nella produzione fatta da quel criminale.
Chiunque fosse questo Jak’Al aveva ottenuto la stima del Maestro: pur
essendo un bieco ed abietto adoratore del mero guadagno, poteva
rappresentare, senza ombra di dubbio, un avversario dotato di intelletto
notevole ed interessante.
Un altro burattinaio, meno raffinato e capace, ma stimolante da sfidare,
all’occorrenza.
Come se non bastasse, l’intervento del Dipartimento di Sicurezza era stato
portatore di benefici.. i ricercatori scientifici della C.U.R.A. sembravano
non essere più tanto sicuri che il quinto elemento da loro ideato, inserito
assieme agli altri quattro componenti, fosse realmente in grado di
purificare gli obiettivi.
Il piano era quello che rendere meno letale la bio tossina, introducendovi
un elemento discriminante che andasse a preservare i portatori di DNA
univoco, ossia non derivante da mescolanza interrazziale.
Ogni attentato avrebbe indebolito la Presidenza della Federazione, ciascun
atto terroristico avrebbe dimostrato senza ombra di dubbio che potevano
resistere alle avversità della vita solo coloro che portavano i cromosomi
della propria razza di appartenenza.
L’incursione alla Biosyn aveva permesso di rallentare le ricerche, salvare
la tossina, perché sicuramente la Sezione 31 l’avrebbe fatta sparire, ma
non distrutta.. e ciò sarebbe di nuovo andato a suo esclusivo vantaggio.
Ancora una volta, senza muovere i fili, i burattini avevano
inconsapevolmente fatto il meglio per rendere felice il loro burattinaio.
*FLASHBACK*
*SOL III*
*Sede Associazione C.U.R.A.*
*6 marzo 2399 – ore 07:10*
Come un cupo brontolio preannuncia l’aprirsi di una falla nello scafo, così
una serie di sussurri e presagi si erano rincorsi per tutta la nottata. La
nave del Presidente, fondatore, nonché socio anziano dell’associazione
leader nel settore della salvaguardia del patrimonio culturale tipico
razziale era sparita.
Stava trasportando un carico di manufatti di inestimabile valore,
provenienti dal Janaran Sanctuary di Betazed, in un tour museale che
collegava numerosi enti di vari pianeti.
Voci incontrollate parlavano di un guaio, di un’esplosione, addirittura di
un attentato o di un tragico incidente dovuto ad un malfunzionamento di una
delle gondole di curvatura.
Qualunque fosse la verità, la C.U.R.A. aveva perso il proprio leader più
carismatico.
*FLASHBACK*
*USS Corwin*
*Ponte 1 – Plancia*
*9 Aprile 2399 - ore 23:48*
Il Comandante Kevides era in anticipo di una ventina minuti.
Il Capitano Aumeier aveva nuovamente variato a suo piacere l’intera
organizzazione dei turni a bordo.
Rispetto al suo predecessore, e specialmente negli ultimi mesi, Aumeier
stazionava abitualmente in plancia praticamente su tre turni su quattro..
relegando il suo Primo Ufficiale alla guardia notturna.
Aveva palesi simpatie come antipatie ed il numero di sanzioni disciplinari,
richiami e note di demerito a bordo fioccavano sulle seconde così come
encomi e riconoscimenti abbondavano sulle prime.
Aumeier aveva di fatto esautorato alcuni ufficiali, da lui ritenuti non
consoni, pretendendo da solo richieste di trasferimento. Al loro posto,
almeno in via ufficiosa, aveva piazzato suoi lacchè e personale fidato.
Il suo secondo a bordo era diventato in tutto e per tutto il Capo della
Sicurezza, Makayla Riordan, una Brekkiana che non nascondeva minimamente,
benché giovanissima, l’orgoglio di aver soggiogato per generazioni gli
Ornariani, fornendo loro medicinali che causavano dipendenza.
Come avesse superato i test psicoattitudinali rimaneva un mistero.
Certamente il carattere mellifluo, la falsità e la faccia tosta le erano
state d’aiuto.
Aveva intuito che il Capitano Karl Aumeier coltivava idee particolari e
subito le si era accodata dandogli man forte anche quando occorreva
mettergli un freno.
Entrambi consideravano Kevides un inutile deficiente, incapace di
organizzare le varie sezioni della nave e non mancavano di sottolineare le
sue lacune in ogni occasione.
Che poi fossero realmente tali o squallide mosse per togliergli credibilità
di fronte all’intero equipaggio, era una sottigliezza che i due nemmeno si
preoccupavano di nascondere.
Dell’equipaggio storico, guidato dal vecchio Capitano Nemin, erano rimasti
relativamente in pochi. In un anno, la maggior parte dei responsabili di
sezione era entrata in conflitto con Aumeier e si era letteralmente rotta
le corna contro la lucida schizofrenia dell’umano.
I nuovi ingressi, meno rapidamente di quanto avesse fatto la Riordan, si
erano allineati alle peculiari anomalie, per usare un eufemismo, del loro
Capitano.
A riprova della loro fedeltà, a nessuno di loro era mai toccato un turno in
notturna o qualsivoglia tipologia di avversità in grado di offuscare i loro
meriti straripanti.
Le cosiddette rogne, e le conseguenti reprimende di Aumeier, ricadevano in
toto su coloro che non erano complici di quella situazione, a partire da
Kevides e da tutti i cosiddetti orfani di Nemin, per passare alla Nuviana
Nikea, giovanissima Guardiamarina addetta alle operazioni, o al Vulcaniano
T’Kar, Tenente della sezione medica.. ultimo ad entrare in quella
sfortunata lista era stato il secondo timoniere Matthew Tennant,
proveniente dalla Base Stellare 67 e, solo per questo, ritenuto una terza
scelta dal Capitano.
*FLASHBACK*
*USS Corwin*
*Ponte 1 – Plancia*
*Contemporaneamente*
“Addirittura origliamo Comandante? E’ sceso così in basso nel suo
comportamento così poco professionale?”
La voce aspra e secca di Aumeier sorprese Kevides mentre, scioccato,
osservava le immagini provenienti dal suo pianeta natale, da Argelius.
“Cosa osserva?” domandò il Capitano della USS Corwin “Quella piccola
esplosione? Parlano di attentato sa? Ma per me sono solo fandonie.. è
risaputo a bordo della sua incapacità amministrativa.. tipica della sua
razza d’altronde.. dove mai un pianeta viene governato da chiunque, ma non
dai suoi stessi abitanti? Ma ovvio solo su Argelius II.. Troppo dediti ai
vizi, al dolce non far nulla per riuscire in qualcosa.. e no.. non mi dica
che è diventato Comandante per meriti.. è stato quel mollaccione di Nemin a
farle ottenere quel grado.. permettendo a lei di prendersi meriti che non
le spettavano..”
“Quante vittime, Signore?” chiese con un filo di voce Kevides al suo
superiore
“Cosa le importa? Vorrebbe dirmi che un pugno di poveracci ucciso dalla
incapacità del suo popolo possa essere alla base di una sua richiesta a non
prendere servizio stanotte? Già sono stato magnanimo a concederle il turno
di notte, mentre io mi accollo la responsabilità di una nave prestigiosa
come la USS Corwin.. ora non inventi scuse.. diriga la nave al punto
concordato senza domande”
“Siamo relativamente vicini alla zona dell’attentato, potremmo fornire
aiuto ed appoggio”
“Non ha sentito cosa le ho detto?” sibilò furioso Aumeier “Lei farà quanto
le ho ordinato.. e ad ogni mio comando lei sarà pronto a dire signor sì..
le debbo ricordare la Quarta Direttiva? Ogni ufficiale deve in ogni caso..
e sottolineo in ogni caso.. eseguire gli ordini dei suoi superiori! Segua
la rotta che ho tracciato e faccia silenzio!”
Il Capitano uscì dalla plancia, non prima di aver fatto un cenno quasi
impercettibile al Capo Sicurezza.
Kevides non si sarebbe accorto di nulla se non avesse avvertito il cambio
umorale nella Brekkiana. Makayla Riordan si era accesa di adrenalina.. una
lussuriosa adrenalina fatta di sesso e dolore.
Qualcosa si stava mettendo in movimento.
Qualunque cosa fosse che animasse Aumeier, stava per accadere qualcosa da
cui non si sarebbe più potuto tornare indietro.
*FLASHBACK*
*USS Corwin*
*Ponte 1 – Ufficio del Capitano*
*10 aprile 2399 – ore 03.48*
=^=Può ripetere, Comandante?=^= la voce del Contrammiraglio Darion era un
misto fra incredulità e scetticismo mentre posava i suoi occhi sul
quartetto che aveva davanti a lui.
“E’ stato sventato un ammutinamento..” riprese Kevides col volto annerito e
con un ematoma che si stava formando sullo zigomo destro
=^=Sventato? Io direi concretizzato.. visto che lei ha assunto l’incarico
di Facente Funzioni di Capitano, dopo aver destituito Karl Aumeier dal suo
comando=^= lo interruppe seccato Darion
“Non è corretto.. in seguito agli attentati su Alpha Centauri e sul mio
pianeta natale, il mio superiore ha accentuati comportamenti poco consoni
ad un ufficiale della Flotta Stellare”
=^=Un periodo di stress è comprensibile visto la situazione contingente=^=
“Ci troviamo fuori rotta, in direzione opposta al luogo in cui avevamo
avuto l’ordine di dirigerci..”
=^=Non appena mi fornirà un rapporto dettagliato, continueremo questa
conversazione.. al momento mi pare un colpo di testa da parte sua dovuto a
continui richiami e reclami del suo superiore.. si diriga verso la base
stellare più vicina ed attenda nuove istruzioni=^=
“Con tutto il dovuto rispetto, signore, non ci penso nemmeno!”
=^=Come ha detto?=^= il tono di voce del Contrammiraglio non sembrava
riuscire a celare del tutto lo stupore che provava per quella risposta
assurda
“Il Capitano Aumeier ci ha ordinato una precisa rotta da seguire.. se, come
dice lei, Ammiraglio, ho errato nel disubbidire agli ordini, seguirò le
indicazioni che ha dato il mio ufficiale comandante, sebbene palesemente in
contrasto con le istruzioni del Comando di Flotta..”
=^=Lei sta disobbedendo ad un ordine diretto, Comandante! Ciò comporta una
violazione della quarta direttiva e messa agli arresti immediata=^=
“Ne sono consapevole.. ma, secondo il suo punto di vista, mi sarei già
macchiato di ammutinamento.. la mia carriera è praticamente finita, ho una
classe Ambassador con metà equipaggio agli arresti.. l’altra metà
condividerebbe la mia sorte davanti alla Corte Marziale.. come gli
ufficiali qui presenti”
=^=Non aggravi la sua e la loro situazione Kevides=^=
“L’ho già fatto.. dopo aver ripreso la nave togliendola al folle che la
guidava, ho contattato il Comando di Flotta per ricevere aiuto.. se avessi
deciso di disertare, mi sarei dato alla macchia.. non sarebbe stato facile
con una Ambassador, ma ci saremmo riusciti.. ho poco meno di duecento
cinquanta effettivi ai miei ordini.. sufficienti per due turni di lavoro..
sicuramente lunghi e stancanti, ma non per questo non affrontabili”
=^=Un attimo=^= la voce di Darion si spense, pur rimanendo attiva la
comunicazione visiva.
Dopo qualche istante, ricomparve anche l’audio ed il timbro vocale del
Contrammiraglio aveva perso in parte quella durezza che, fino a quel
momento, pareva permearne ogni sillaba.
=^=Comandante Kevides la sua situazione, così come quella del Capitano
Aumeier e di tutto l’equipaggio della USS Corwin sarà oggetto di serrate
indagini.=^=
“Sissignore”
=^=Nel frattempo, come da lei stesso suggerito, ha l’ordine di seguire la
rotta tracciata dal suo superiore gerarchico, fornendo ogni dato a riguardo
al Vice Ammiraglio Merak che si trova ora a bordo della USS Resilient
NCC-83899 di classe Akira alla testa di una task-force di pronto
intervento..=^=
“Posso sapere motivazioni ed entità di questa task force?”
=^=Negativo Kevides. Non cerchi di tirare troppo la corda! Sono una persona
paziente, ma non tollero mi si prenda in giro.. lei eseguirà quanto detto..
nel caso in cui venga contattato da altre unità della Flotta con il
medesimo punto di rendezvous, agirà come se al comando ci fosse il Capitano
Aumeier.=^=
“A che pro?”
=^=Comandante Kevides è tutto.. ha i suoi ordini.. li esegua.. ed abbottoni
quella divisa.. voglio un rapporto dettagliato di quanto avvenuto e dei
danni subiti a bordo=^=
*FLASHBACK*
*USS Corwin*
*Ponte 1 – Plancia*
*10 aprile 2399 – ore 04.02*
“Nuova richiesta di comunicazione dal Comando di Flotta.. l’Ammiraglio
Darion chiede di noi.. Comandan.. ehm Capitano”
“Non sono passati nemmeno quindici minuti dall’ultima.. va bene sullo
schermo Guardiamarina.. uno qualsiasi.. basta che sia uno che ancora
funzioni!” rispose l’Argeliano al comando
=^=So che non si aspettava di sentirmi così presto, quindi non perdiamo
altro tempo, Kevides..=^= l’umore di Darion, se possibile, era peggiorato
=^=l'equipaggio della USS Tokugawa è stato abbandonato su un asteroide di
classe M alle coordinate che invierò in allegato. Avete l’ordine di
recuperare quegli uomini, integrare l’equipaggio a vostra disposizione e
riprendere la rotta indicata da Aumeier=^=
“Che ne è stato della USS Tokugawa?”
=^=Non è noto saperlo.. il Capitano Demian Hesse si trova ancora a bordo ed
è lui ad averci indicato le coordinate dell’asteroide.. non sappiamo, però,
se sia prigioniero, in pericolo di vita o se pienamente in grado di
svolgere le proprie funzioni..=^=
“Coordinate acquisite, Comandante.. potremo essere lì in poco meno di
cinque ore a questa velocità.. meno se riuscissimo a riparare i danni in
ingegneria..”
=^=Come siete messi?=^=
“La responsabile della sicurezza aveva messo in atto contromisure nel caso
in cui il loro golpe fosse fallito.. una serie di esplosioni hanno colpito
vari ponti della nave, ma stiamo provvedendo.. la nave è operativa
indicativamente al 65%.. percentuale stimata e non Vulcaniana”
=^=Comprendo.. recuperate quegli uomini e riprendete la rotta originaria=^=
*USS Corwin*
*Sala Macchine*
*10 aprile 2399 – ore 10:19*
Il recupero degli uomini della USS Tokugawa era stato rapido e quanto mai
opportuno.. da un lato, su quell’asteroide non avrebbero potuto resistere
troppo a lungo, dall’altro la USS Corwin necessitava urgentemente di
rinforzi nella sezione ingegneria.
Kevides ne era ben conscio e, dopo un attimo di déjà vu nell’aver salvato
Asami Hana e Francesca Alluso, due colleghe già incrociate sul suo cammino
in passato e di cui poteva dire di fidarsi ciecamente, non aveva perso
tempo e sbraitato una serie di ordini, incontrando una muta, ma malcelata
perplessità da parte della sua parigrado Margret del Keth R'Haalgret.
Pertanto, prima ancora di poter dilungarsi in qualsivoglia tipologia di
ringraziamenti, il Tenente Comandante Hair era stato messo a capo della
sezione ingegneristica e spedito di gran lena, assieme alla moglie Juliette
ed a tutti gli ingegneri della Tokugawa, in sala macchine.
Qui Albert aveva scoperto come il caos regnasse sovrano: l’intera gerarchia
di comando della sezione era stata esautorata.. da mezze frasi carpite qua
e là, aveva intuito che nella faida che si era creata a bordo, si fossero
schierati dalla parte del traditore, ossia il Capitano Aumeier, prima che
le forze lealiste guidate dal Primo Ufficiale riuscissero ad avere la
meglio.
A prescindere dall’entità dello scontro, non era difficile, per un occhio
esperto, scovare i palesi segni di sabotaggio: la Corwin era come un
animale ferito che lottava con tutte le sue forze per non arrendersi.
Juliette, più attenta al lato pratico del marito, aveva bloccato un giovane
addetto chiedendogli chi fosse stato, fino a quel momento, a capo di quella
baraonda.. le era stato risposto che era facile, bastava seguire le tracce
di riparazioni impossibili con materiali improbabili.. presto o tardi ci si
sarebbe incontrati, o scontrati se non si era fortunati, con la
Guardiamarina Dejara Ven, una motorista Napeana dagli occhi blu.
Due concetti configgenti avevano colpito Juliette: se l’averla definita una
semplice motorista, termine riduttivo per un ingegnere, sicuramente andava
a discapito dell’interessata, era altrettanto vero che pareva essere
fastidiosamente invidioso di come quella Napeana riuscisse a mettere pezze
a qualunque inconveniente le si parasse davanti.
Ad istinto femminile, a Juliette quella Dejara piacque ancor prima di
conoscerla.. prima di poter suggerire qualcosa al marito, però, Albert
aveva strappato di mano all’imbambolato addetto bloccato dalla moglie il
pad contenente le problematiche che affliggevano la Corwin e stava dando
indicazioni al team di ingegneri della Tokugawa.. cosa che probabilmente
sarebbe piaciuta poco non solo alla Ven, ma a tutti i lealisti della Corwin
impegnati in sala macchine.
*USS Corwin*
*Infermeria*
*10 aprile 2399 – ore 11:02*
Se Hair si era trovato a capo della sezione ingegneria, a De Chirico,
invece, era toccato far da supporto al medico Vulcaniano di bordo.
Kevides non era stato molto prolifico di parole a riguardo, aveva accennato
che vi erano feriti a bordo, sia fra i prigionieri, sia fra i lealisti e
che un dottore esperto sarebbe stato d’aiuto alle squadre mediche sparse
per la nave.
Appena giunto in infermeria, De Chirico era stato affiancato da un
infermiere Tellarite che, una volta scoperto che non aveva nessuna ferita
da curare, si era lanciato con assoluta nonchalance in una serie di insulti
ed epiteti non ripetibili.
Ancora sorpreso dalla reazione del Tellarite, Giovanni sgranò assolutamente
gli occhi a scoprire che la sezione era guidata da T’Kar, un suo vecchio
compagno di studi ai tempi dell’Accademia, ottimo medico, ma decisamente un
Vulcaniano con una formazione mentale fin troppo ortodossa per avere
quell’empatia talvolta necessaria coi propri pazienti.
Forse era per quello che Kevides sembrava furbescamente contento
dell’arrivo di un nuovo medico in una sezione con poche defezioni,
nonostante tutto.
*USS Corwin*
*Ufficio del Capitano*
*10 aprile 2399 – ore 13:04*
In quello che fino a poco tempo prima era il regno invalicabile di Aumeier,
si stava attendendo il Comandante Kevides per una riunione tattica.
Erano stati convocati tutti gli ufficiali superiori o, comunque, incaricati
di gestire la loro sezione di appartenenza: Hair era stato nominato nuovo
capo ingegnere, con la moglie Juliette e la Napeana Dejana Ven come sue
facenti funzioni, alla Alluso era stata affidata la tattica, mentre a
Tanas, il suo vice Klingon, era toccata la responsabilità della sicurezza
di bordo, alla Guardiamarina Nuviana Nikea l’onere di coordinare le
operazioni, così come il timone era stato affidato a Matthew Tennant; il
duo T’kar e De Chirico erano stato incaricato di occuparsi della sezione
medica, mentre Mouri avrebbe ricoperto il ruolo di ufficiale scientifico
capo.
Fuori da questa spartizione di ruoli, rimanevano in tre: Kevides, Margret
ed Hana con quest’ultima impegnata a far da filtro fra i primi due.
Margret poteva vantare una maggiore anzianità nel ruolo e, pertanto,
legittimamente richiedere di assumere il comando della USS Corwin, cosa
che, ed Asami lo sapeva bene, Kevides non avrebbe mai accettato.. e come
poterlo biasimare? Aveva appena salvato la nave da un Capitano traditore,
si era precipitato in soccorso di colleghi in difficoltà ed avrebbe dovuto
consegnare il proprio comando ad una collega che aveva, a sua volta, appena
perso la propria di nave?
Un dilemma di difficile soluzione, se una delle due parti in gioco si fosse
impuntata per principio.
Per non parlare della diversità di vedute, e di modi di agire, dei due
Comandanti: da una parte, l’Andoriana desiderosa di intercettare la
Tokugawa, salvare Hesse e recuperare la nave dai traditori che se ne erano
impossessati con un golpe; dall’altra, l’Argeliano che avrebbe preteso di
seguire la rotta impostata da Aumeier e scoprire quale destino il suo
Capitano voleva andare incontro.
A togliere, parzialmente, le castagne dal fuoco ad Hana ci aveva pensato il
Contrammiraglio Darion con precise istruzioni: la Corwin avrebbe dovuto
mantenere la rotta voluta dal Capitano Aumeier, comportarsi come se a bordo
fosse ancora lui al comando, e dirigersi verso il punto impostato; a quanto
pareva un rendezvous di navi traditrici afferenti al sedicente gruppo
terroristico denominato Cura responsabile di una serie di attentati, fra
cui gli ultimi su Alpha Centauri e Argelius II.
Solo una volta verificato l’esatto punto di incontro ed averlo comunicato
alla task force guidata dal Viceammiraglio Merak, gli uomini della Tokugawa
avrebbero potuto tentare di riprendersi la loro nave e liberare il loro
Capitano.
*USS Corwin*
*Ufficio del Capitano*
*10 aprile 2399 – ore 20:08*
=^=Plancia a Comandante Kevides, signore.. il Capitano Medit della USS
Cayman ha appena chiamato, chiede di parlare con Aumeier=^=
Kevides fece una smorfia, aveva ricevuto l’ordine dal Contrammiraglio
Darion di occuparsi personalmente delle future comunicazioni che sarebbero
giunte sulla nave, ma era consapevole che il bluff difficilmente avrebbe
retto a lungo “Passatela in questo ufficio”
Lo schermo del terminale si accese lasciando apparire il volto del Capitano
Medit. sebbene tentasse di non darlo a vedere, l’espressione dell’umano era
di perplessità e diffidenza: non si aspettava di vedere il Primo Ufficiale.
=^=Aumeier dov’è?=^=
“Al momento è impegnato con le riparazioni alla nave.. il gruppo di
lealisti ha tentato di distruggere il vascello”
=^=Si tratta di una comunicazione della massima urgenza, desidero parlare
immediatamente con il Capitano=^=
“Comprendo perfettamente, ma, per essere d’aiuto alla causa, le riparazioni
alla USS Corwin sono cruciali.. non so quante navi di questa stazza
possiamo contare al nostro attivo..” Kevides si rese conto che
probabilmente stava in parte esagerando, ma non aveva altre possibilità se
non tentare “Il Capitano ci tiene particolarmente, per questo sono stato
adibito ad occuparmi alle comunicazioni.. un compito all’altezza delle mie
capacità.. se posso citare le testuali parole di Aumeier”
=^=Capisco..=^= la voce era tranquilla, ma, dallo sguardo, non sembrava che
il capitano Medit fosse certo delle parole di Kevides, tanto che tergiversò
per svariati attimi prima di proseguire =^=Il punto di incontro è cambiato,
vi sto inviando le nuove coordinate.. da questo momento silenzio radio sino
all’arrivo=^=
Kevides osservò le nuove coordinate sul terminale “Sono parecchio lontane
dal primo punto di incontro, posso chiedervi come mai questo spostamento?”
=^=Semplice precauzione. E’ tutto, informi il suo Capitano=^=
*USS Corwin*
*Sala Tattica*
*10 aprile 2399 – ore 20:28*
“E questo è quanto..” Kevides camminava lentamente “Personalmente ritengo
che il punto di incontro non sia stato mutato, non avrebbe senso.
Probabilmente questa era l’ultima comunicazione prima del silenzio radio,
ma è palese che abbiano capito che qualcosa non va”
“Per via della sua sostituzione al Capitano?” Margret osservò Kevides
incrociando le braccia al petto
“Si, il rapporto fra me ed il mio ufficiale superiore non è mai stato dei
più idilliaci” il tono sarcastico di Kevides chiuse la questione “Ad ogni
modo il problema permane. A questo punto tutte le navi allineate a questa
follia sapranno che non siamo più invitati alla loro festicciola
originaria, se dovessimo presentarci senza invito ci attaccherebbero in
massa; la Corwin ha già subito parecchi danni, ma, anche se non fosse così,
uno scontro così impari non potrebbe sostenerlo mai”
“Ma non possiamo nemmeno invertire la rotta ed allontanarci, sarebbe il
segnale inequivocabile che siamo rimasti fedeli alla Federazione..
preparerebbero una battuta di caccia che porterebbe allo stesso risultato”
la Alluso si appoggiò con la schiena alla paratia
Margret scosse il capo “Già.. senza contare che rischiamo di non
rintracciare più Hesse e la USS Tokugawa”
“Bene.. vedo che concordate con me che occorre attaccare chiunque ci
manderanno di fronte nel punto di incontro secondario.. un ammasso di
asteroidi ravvicinato ad una piccola nebulosa instabile.. un luogo perfetto
per eliminarci lasciando pochissime tracce.. non manderanno più di tre
unità.. quattro o cinque se sono medio piccole” affermò con convinzione
Kevides strappando un sorriso alla Consigliera Hana e più di qualche
occhiata preoccupata da parte di tutti gli altri presenti
L’Argeliano parve nemmeno accorgersene e continuò la sua riflessione
“Certo.. affinché il mio piano riesca, alla fine avremo bisogno di un’altra
nave.. una che possa avvicinarsi al luogo dell’incontro originario”
“Ammesso e non concesso che le nostre ipotesi siano esatte e che riusciamo
ad avere la meglio nel primo scontro, non credo che le unità sconfitte
siano disponibili ad uno scambio e questa nave non potrebbe reggere un
secondo combattimento.. con tutta la buona volontà, io non garantisco
nemmeno per il primo..” esclamò sconsolato Hair
“Uno scambio forse no.. ma alla vita saprebbero rinunciare?” la voce di
Hana fece voltare tutti verso di lei “Pensateci per un momento, sono dei
traditori.. se dovessero credere di essere sotto attacco da parte di
un’intera flotta, quanti di loro non opterebbero per la resa? Sono cose che
non hanno prezzo.. non posso pensare che tutti gli ufficiali siano così
fanaticamente ligi nel rispetto degli ordini ricevuti e l’istinto di
sopravvivenza è qualcosa che è talmente radicato in ciascun individuo che
non è possibile eliminarlo”
“Peccato che non abbiamo una flotta federale che possa bloccare quelle
navi.. non conosciamo l’ubicazione della task-force guidata dal
Viceammiraglio Merak, ma dubito sia nelle vicinanze”
“Hana non parlava di un vero attacco, ma di una finzione..” Kevides
incrociò le braccia al petto “Stai proponendo di ingannare i loro sensori?”
“Si, so che l’ambasciatore Worf vi riuscì quando era imbarcato sulla USS
Enterprice..”
“Hair?” domandò Kevides al capo ingegnere
“Beh.. abbiamo navette e sonde in abbondanza.. tutte in ottimo stato..
posso tentare di organizzare una trappola ai sensori, ma funzionerà solo
come diversivo.. basterà settare adeguatamente i sensori e si scoprirà il
trucco..”
“Per farlo, avranno bisogno di tempo e l’incertezza la farà da padrona,
fornendoci, forse una via di uscita” Margret annuì al piano ed Hair si
accomiatò dalla riunione, lasciando modo all’Andoriana di riprendere
“Abbiamo l’elenco delle navi che hanno variato senza motivazione il loro
piano di volo?”
“Non dall’Ammiragliato, ma una lista di navi l’avevo trovata mentre cercavo
qualche informazione fra i file personali del capitano.. il resto lo stanno
facendo i sensori”
Sullo schermo principale apparvero una serie di navi della flotta piuttosto
variegata per grandezza, anzianità di servizio e capacità bellica.
“Iniziamo a sfoltire i risultati” Margret osservò lo schermo dando ordini
al computer di bordo “Evidenzia solo quelle che pare mirino al nostro
stesso punto di destinazione”
Sullo schermo il numero delle navi venne drasticamente abbassato, lasciando
solo una decina di punti luminosi.
“Dieci navi sono decisamente troppe..” affermò con preoccupazione la Alluso
“Computer, elimina le navi che per capacità belliche risultino nettamente
superiori alla USS Corwin..”
Sullo schermo ora capeggiava solo un puntino colorato.
“USS Poseidon NCC-83302 di classe Akira”
“Bingo.. ecco la nostra preda..” esclamò con soddisfazione Kevides
attirandosi altre occhiate preoccupate dai presenti
“Uhm..” bastò quel mugugno dalla fin ad allora silente Nikea per attirare
sulla giovane Guardiamarina Nuviana le attenzioni di tutti.
Le ci volle qualche momento per accorgersi che era calato il silenzio
attorno a lei ed imbarazzata riprese, aiutandosi con lo schermo
“Alcune delle navi si sono fermate.. sembrano in attesa di qualcosa..”
“Stanno formando un perimetro difensivo..” affermò la Alluso “nel caso
qualcosa andasse storto..”
Oltre alla USS Poseidon, soltanto altri quattro puntini colorati avevano
intrapreso, senza possibilità di errore, la stessa rotta della USS Corwin.
Digitando febbrilmente con tutte e dodici le dita, Nikea stava alacremente
interrogando tutti i sensori ed il computer di bordo per scoprire chi
fossero le navi invitate alla festicciola.
“Abbiamo la USS Cayman.. di classe Springfield.. la USS Sengoku di classe
Steamrunner.. la USS Firequeen di classe Niagara.. e la USS Tokugawa!”
Un piccolo boato accolse quella notizia.. con l’eccezione, notata soltanto
da Hana, di Kevides.. ciò comportava dividere le forze in uno scontro già
impari..
“Non appena pronti, dovremo tentare di salire a bordo della Tokugawa.. se
ci teletrasportiamo a bordo prima che alzino gli scudi, potremmo
riprenderci la nave.. e due unità contro quattro nemiche sono meglio che
una contro cinque..” sentenziò Margret senza particolari riflessioni.. lo
doveva ad Hesse.. lo doveva a se stessa.. lo doveva alla Flotta Stellare..
“Avremo una sola possibilità: ossia quando ancora ci chiederanno di
consegnare la nave.. dopo di che, alzeranno gli scudi e ci faranno a
pezzi.. l’obiettivo sarà disabilitarci, non distruggerci.. e questo andrà a
nostro favore..” ragionò la Alluso
“E’ corretto.. ed è il motivo per cui non posso autorizzare un
teletrasporto suicida in massa..”
La frase di Kevides ebbe l’effetto di una doccia gelata, facendo scoppiare
un putiferio fra l’Argeliano e la sua parigrado Andoriana con il Klingon
Tanas che non sapeva se difendere l’uno o l’altra..
Solo l’intervento congiunto di Hana e della Alluso portò la calma.
Ne seguì una concitata discussione: da un lato, l’esigenza primaria di
avere uomini sufficienti per difendere la USS Corwin da un abbordaggio e
tentare di impadronirsi di una delle unità nemiche.. dall’altro,
l’importanza di tentare di recuperare la USS Tokugawa e unirla alla causa.
Alla fine fu deciso di mandare un piccolo pool di uomini della sicurezza
della USS Tokugawa, guidati dal Comandante Magret, coadiuvati da un paio di
ingegneri, altrettanti addetti alle operazioni e dal dottor De Chirico.
Il Klingon Tanas fu ritenuto fondamentale nel guidare la resistenza a bordo
della USS Corwin, così come la Alluso a gestire la difesa tattica della
stessa. Hair e la moglie Juliette non erano divisibili e non si poteva
lasciare la Corwin senza un capo ingegnere. Da ultimi, in un frangente del
genere, la presenza di Hana e Mouri erano stata valutata come più idonea a
bordo della nave di Kevides, piuttosto che nel tentativo di recuperare la
Tokugawa.
L’intero architrave del piano si basava su due aspetti: sicuramente vi
sarebbe stato un ultimatum da parte dei traditori.. chiunque volesse salva
la vita, avrebbe dovuto abbandonare la USS Corwin. Chi rimaneva a bordo era
a tutti gli effetti un nemico e come tale sarebbe stato combattuto.
Avrebbero garantito un teletrasporto sicuro.. probabilmente su un’unità a
corto di personale, ma abbastanza piccola per riuscire a tenere d’occhio i
nuovi arrivi. La USS Firequeen e la USS Poseidon erano quindi scartate a
priori.. rimanevano le altre tre.. di cui, di certo, la USS Tokugawa era a
corto di uomini.. Margret aveva giurato che avessero bisogno come il pane
di ingegneri.. quindi chi meglio di un nutrito gruppo di esperti da mandare
in sala macchine?
Era un azzardo.. però, sia Hair che Juliette avevano garantito che alcune
subroutine di sicurezza fatte installare dalla Alluso ai tempi del varo
della USS Tokugawa erano ancora attivabili.. le avevano scovate anni
addietro, dopo la scomparsa dell’amica, ma, d’accordo con l’allora
Capitano, le avevano conservate operative.. sotto il codice di Protocollo
Tracey.
La loro attivazione dava una serie di segnali al computer di bordo che
avrebbe agito immediatamente come se la nave fosse posta sotto attacco..
isolando la plancia e dando alcuni accessi secondari di controllo remoto
per garantire la gestione della nave in emergenza. L’attivazione del
protocollo Tracey e l’immissione di una sostanza nell’impianto di ricircolo
dell’aria, avrebbe dato modo all’away team di impossessarsi della nave,
sfruttando l’allarme rosso e gli scudi attivi.
*USS Corwin*
*Plancia*
*11 aprile 2399 – ore 00:12*
L’equipaggio era in fibrillazione, gli ufficiali superiori avevano studiato
varie linee di azione, ma non c’era stato il tempo di verificare tramite
delle simulazioni per capire se effettivamente l’intero piano avrebbe
potuto funzionare.. l’unica cosa che potevano fare era preparare tutti al
meglio delle loro possibilità.
Kevides occupava la postazione del Capitano con sguardo risoluto, ma
soddisfatto: la USS Corwin non si sarebbe arresa per nessuna ragione.
“Computer, mostra le schede dei soggetti ritenuti i possibili nuovi
comandanti dopo gli ammutinamenti di quelle navi..”
Sullo schermo apparvero cinque volti, mentre la voce atona scandiva i loro
nomi:
=^=Capitano De Rais, Umano Maschio, USS Tokugawa.. Capitano Madit, Atreano
Maschio, USS Cayman.. Capitano Vlad, Umano Maschio, USS Sengoku.. Capitano
T’Ejx Nosh, Arbazano Maschio, USS Firequeen.. Capitano Zuckar, Iotiano
Maschio, USS Poseidon=^=
Nessuno dei presenti parlò, ma tutti si trovarono ad osservare con
particolare interesse il volto apatico della quarta fotografia. L’intero
architrave del piano formulato si basava, infatti, sul fatto che la USS
Firequeen non partecipasse allo scontro per via della fantomatica flotta
lealista in avvicinamento.
Ciò avrebbe portato la USS Cayman a fungere da appoggio, lasciando alla USS
Sengoku ed alla USS Tokugawa il compito di coprire i fianchi alla USS
Poseidon.
Se il gruppo, guidato da Margret, fosse riuscito nell’intento di
riappropriarsi della USS Tokugawa, ci sarebbe stato uno scontro alla pari
fra le due Steamrunner e la Akira contro la Ambassador.
“Computer, selezionare le schede del quarto e del quinto Capitano” gli
occhi di Kevides erano concentrati sulle varie fotografie, ma la mente
sembrava altrove, come se stesse già studiando il piano per agire.
Dall’esame dei curriculum, Zuckar era noto per la sua irruenza ed
aggressività, mentre T’Ejx Nosh aveva una mentalità attendista, incapace di
prendere una decisione avventata, e preferiva esaminare ogni possibile
variante in gioco.
“Comandante Hair?”
=^=Qui sala macchine=^=
“Faccia in modo.. non mi importa quale, ma si assicuri che avvenga con
assoluta certezza.. che siano i sensori della USS Firequeen a scoprire per
primi la nostra flotta in avvicinamento.. si coordini col signor Tennant al
timone e con la nostra Nikea alle operazioni..”
=^=Ricevuto, chiudo=^=
*USS Corwin*
*Plancia*
*11 aprile 2399 – ore 03:00*
Il punto di rendez-vous era ormai davanti ai loro occhi.. la nebulosa con
lampi verdastri si estendeva tutto intorno a loro.. mentre cerchi di
asteroidi la intersecavano negli unici varchi lasciati liberi dalla
stessa..
Il tutto pareva avvenire in una certa sequenza e la USS Corwin poté
attraversare il campo con gli scudi in allarme giallo senza complicazioni.
Nel punto opposto, come da previsioni, campeggiava la figura della USS
Firequeen che si stagliava scura in mezzo ad un balenare verdastro.. era
nella posizione di attesa preferita da qualunque cacciatore, pronta a
ricevere la preda inseguita dai cani.
La USS Cayman orbitava placidamente alla destra dello schieramento..
copriva la via di fuga da quel lato.. alle spalle, ormai da ore, i sensori
davano la USS Sengoku, mentre non vi era ancora traccia della USS Tokugawa.
“Signore, rilevo la USS Poseidon.. procede per la rotta che avevamo
ipotizzato”
“Molto bene signori, si va in scena..” Kevides strinse il bracciolo
osservando il timoniere “Manteniamoci su una rotta parallela, abbassiamo la
velocità per essere raggiunti e speriamo che..”
“Signore!” la voce di Alluso fece voltare un po’ tutti i presenti in
plancia “La Poseidon ha cambiato la propria rotta per intercettare il
nostro vascello.. stanno arrivando”
Kevides annuì sorridendo per un attimo
*USS Firequeen*
*Plancia*
*11 aprile 2399 – ore 03:01*
“Signore, rilevo la presenza di una nave.. è la USS Corwin!”
Il Comandante T’Ejx Nosh si limitò ad inarcare un sopracciglio “Assurdo..
hanno avuto la possibilità di salvarsi, evidentemente sono troppo stupidi
per capirlo e non credo sia il caso di permettergli di continuare a ficcare
il naso in cose che non li riguardano.. Kesir, non lo pensa anche lei?”
“Sì.. concordo. Timoniere, calcolare una rotta di intercettazione..
condizione della nave?”
“La Corwin sembra essere stata danneggiata, è come se fossero detonate
delle cariche al suo interno”
“Un sabotaggio?”
“E’ probabile e ciò vorrebbe dire che all’interno vi sono ancora
prigionieri nostri alleati.. chiunque guidi quella nave non li avrà passati
per le armi, ma arrestati in attesa di Corte Marziale.. aprite una
comunicazione!”
“Capitano, la USS Poseidon è entrata in rotta di intercettazione pronta
all’attacco!”
“Comunicate a quel deficiente di Zuckar che dobbiamo prendere la Corwin il
più possibile integra, non distruggerla! Non usi le mie testuali parole
Kesir, mi raccomando che quel Iotiano si fa nemici più frequentemente di
quante volte mangia al giorno”
“Signorsì”
Dopo qualche istante, l’addetto comunicazioni fece un cenno positivo, la
Poseidon rimaneva vigile e pronta all’azione, ma aveva fermato l’impulso
iniziale.
“Aprite una trasmissione con la USS Corwin.. solo audio.. date loro trenta
minuti di tempo per liberare i nostri compagni prigionieri, di abbassare
gli scudi e prepararsi all’abbordaggio”
*USS Sengoku*
*Plancia*
*11 aprile 2399 – ore 03:13*
“Non ho bisogno di una massa di ingegneri.. che siano due, dieci o
cinquanta!” sbottò Vlad all’indirizzo dell’omologo Capitano della USS Cayman
=^=A che punto è la USS Tokugawa?=^= rispose quello di rimando
“Ecco mandate a loro i colletti gialli della Corwin.. quell’idiota di De
Rais è stato messo fuori combattimento dal Capitano Hesse e si sta ancora
riprendendo.. mi auguro che, per lo meno, abbia giustiziato sul posto il
signorino truccato che i babbei dell’Ammiragliato avevano messo a capo di
quella nave.. però non so chi comandi a bordo e cosa funzioni o cosa no..
ci trasciniamo un peso inutile.. mandateci gli ingegneri o fatemela
distruggere dopo aver prelevato l’equipaggio”
=^=Non dire sciocchezze Vlad.. in questo frangente, ogni unità è preziosa
come latinum..=^=
“Bah.. può essere, ma sulla Sengoku tutto funziona a meraviglia da quando
abbiamo eliminato gli ibridi e le donnicciole come Durston..”
=^=E’ grazie a lui che tutto è partito.. ha sacrificato la sua vita=^=
“Ma l’attentato non è riuscito come doveva.. i suoi problemi di coscienza,
il suo desiderio di vendicare il fratello in un’azione solo dimostrativa,
ci ha privato di quel migliaio di vittime necessario per far capire a tutti
che la Federazione, così com’è, è inutile!”
La conversazione fra Vlad e Madit continuò ancora per alcuni minuti, ma per
Lory May era abbastanza.. avevano usato il suo grande amore come cavia ed
già lo denigravano come incapace.. l’avevano privata delle sue premure ed
attenzioni, della sua capacità di farla sentire unica, avevano sfruttato il
dolore immenso che provava per la perdita del fratello per muoverlo come un
burattino ed ora avrebbero fatto la stessa cosa con lei e con tutti gli
altri. Si era sbagliata a fidarsi di tutti loro.. o quanto si era
sbagliata.. ma loro l’avrebbero pagata cara!
*USS Firequeen*
*Plancia*
*11 aprile 2399 – ore 03:31*
“I teletrasporti dalla USS Corwin sono ultimati.. dalla USS Tokugawa
confermano che il gruppo di ingegneri guidati da una Comandante Andoriana
sono arrivati a bordo e stanno venendo scortati in sala macchine per
riparare al guaio lasciato dall’ingegnere capo lealista.”
“Addirittura un Andoriana a coordinare la sezione ingegneria.. che curiosa
assurdità..” commentò T’Ejx Nosh strappando alcune risate dagli ufficiali
di plancia
“Abbiamo un problema signore, non capisco” gridò l’addetto comunicazioni
“La USS Tokugawa sta andando in allarme rosso! Hanno alzato gli scudi e non
rispondono più alle nostre comunicazioni”
“Reazioni dalla USS Corwin?”
“Negativo, sono in stasi come richiesto”
“Notizie dalle altre unità?”
“Nessuna..” il tattico si ammutolì per qualche istante sbiancando “Signore!
Rilevo molteplici segnali alle nostre spalle, stanno uscendo dalla
curvatura quattro navi.. due Defiant, una Akira e una Nebula! Era una
trappola!”
*USS Poseidon*
*Plancia*
*11 aprile 2399 – ore 04:16*
Dopo la distrazione orchestrata da Hair, la USS Firequeen e la USS Cayman
si erano allontanate dal teatro di scontro, riposizionandosi per affrontare
la minaccia che sembrava essere incombente.
La USS Poseidon, dal canto suo, senza più custodi che ne frenassero la
frenesia combattiva, aveva immediatamente alzato gli scudi ed era partita
all’attacco assieme alla Sengoku, mentre l’inerzia della Tokugawa denotava
la lotta a bordo per il controllo della nave.
Dopo poco più di un quarto d’ora di battaglia, successe l’imprevedibile:
dapprima la USS Cayman era rientrata sui suoi passi attaccando alle spalle
la USS Corwin già in difficoltà.
Quando gli scudi stavano ormai per essere prossimi al collasso, era
finalmente entrata in scena la USS Tokugawa che aveva sparato una salva di
siluri contro la Cayman, danneggiandola pesantemente in una zona
scarsamente coperta dagli scudi.
A completare l’opera, un improvviso cambio di rotta della USS Sengoku che
aveva perso quota andandosi a schiantare nel fianco della USS Cayman non
prima di inviare un ultimo messaggio disperato alla USS Corwin =^=Perdonate
Durston, firmato Lory May=^=
Rimasta sola in lotta, la USS Poseidon aveva scaricato l’intero arsenale a
propria disposizione contro le due unità lealiste: la USS Tokugawa era
esplosa in un ultimo grandioso atto di coraggio, mentre la USS Corwin, di
fatto, era stata totalmente privata di ogni difesa.
L’ordine di Kevides fu quello di fingere una precipitosa ritirata.. Tennant
al timone si prodigò in una serie di manovre evasive, mentre Hair
utilizzava ogni energia a lui destinata per dar potenza ai motori.
La USS Poseidon poteva semplicemente far fuoco e tutto sarebbe finito lì,
ma l’esca era troppo ghiotta.
Come ci si poteva aspettare, di fronte alla distruzione di tre delle cinque
navi a cui era stato dato il compito di togliere la USS Corwin dalle mani
dei lealisti, un Capitano aggressivo come Zuckar aveva ordinato il tutto
per tutto: l’abbordaggio per tornare trionfante con due unità al suo
comando.
Lo Iotiano non aveva minimamente pensato di offrire una resa ai suoi
avversari o di premunirsi a difendere la propria nave.. aveva ordinato
teletrasporti multipli di quasi tutti i suoi uomini sulla USS Corwin,
dividendoli in modo da occuparne rapidamente tutti i ponti ancora
utilizzabili.
Un ottimo piano, almeno in teoria.. perché fu proprio così che si ritrovò
beffato.
D’accordo con Kevides, Nikea aveva allocato una grande quantità di energia
di riserva per le sale teletrasporto della Corwin.. praticamente nello
stesso istante in cui Zuckar pensava di aver conquistato la Ambassador,
l’equipaggio lealista si era impadronito della Akira.
Ci fu un tentativo di contro abbordaggio di ritorno, ma fu stroncato
dall’azione fulminea degli uomini della sicurezza guidati dal Klingon
Tanas.
Il resto fu questione di fortuna ed abilità: la Corwin non aveva abbastanza
energia per attività offensive o altri teletrasporti.. ed ogni comunicatore
era stato distrutto.. la Firequeen era ancora a caccia di fantasmi,
inconsapevole di quanto stava accadendo alle sue spalle, mentre sulla USS
Poseidon l’equipaggio lealista stava tentando di rialzare gli scudi e dar
potenza ai motori per allontanarsi il più possibile dal quanto mai
probabile collasso con implosione della Ambassador.
=^=Nave a curvatura.. posso garantire warp 5 per circa sei ore=^= annunciò
affannato Hair al comunicatore
“Ottimo lavoro, Comandante” Kevides era triste, ma soddisfatto: la
battaglia era finita.. la Flotta Stellare non aveva vinto la guerra, ma
sicuramente non aveva nemmeno perso quella battaglia.
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Tenente Comandante Francesca Alluso
Capo SEC/TAT
USS Tokugawa NCC-51868
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Stml11