<div dir="ltr"><div>Ragazzi buongiorno!</div><div>Intanto mi scuso per il ritardo che è stato davvero troppo grande :( ma non sto qui a tediarvi!</div><div><br></div><div>Spero solo che il brano vi piaccia!</div><div><br></div><div>Ileana</div><div><br></div><div>======================================</div><div><br></div><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">USS Tokugawa – Alloggio del Tenente Alluso – 18 Aprile – Ore 07:00</font></b></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il Consigliere di bordo aveva
lasciato riposare il Tenente Alluso dopo l’incubo che aveva avuto. Chiaramente
la donna non era proprio lasciata sola: nel suo alloggio vi erano diverse
telecamere che la riprendevano in ogni suo movimento. Questo ovviamente, solo
per ragioni di sicurezza. Inoltre fuori, c’erano sempre appostate due guardie.
Nessuno poteva entrare in quella stanza senza autorizzazione.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Alle 7 della mattina successiva,
prima di riprendere servizio, Nil Dertel passò dalla Alluso per sincerarsi
delle sue condizioni e per chiederle se avesse passato una buona notte. Entrata
nelle sue stanze trovò la donna ancora nel letto, si era svegliata da
pochissimo e ancora preferiva rimanere sotto la coperta. Non che avesse un grandissimo
da fare, certo, ma quella mattina aveva proprio l’espressione di chi sta
cercando di ripassare mentalmente un sogno per non lasciarlo andare via…</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Buongiorno” disse Nil con un
sorriso.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Buongiorno” rispose Francesca di
rimando con la voce ancora assonnata</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Come ha dormito stanotte?”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il Tenente aggrottò le
sopracciglia e, tirandosi su, fece un lungo sospiro. </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Ho fatto uno strano sogno
stanotte, Tenente. Ma non riesco ancora a metterlo bene a fuoco”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il consigliere le sorrise, aveva
capito fin da subito che la Alluso avesse un sogno che voleva ricordare… “Vada
avanti” le chiese</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Ero come sospesa nel vuoto. Non
respiravo ma riuscivo a non soffocare. Apparentemente ero sola, ma tutto
intorno a me sentivo delle presenze. Erano spiriti malvagi, ma io non ero
spaventata da loro, anzi, mi erano quasi familiari. Poi all’improvviso ho
scoperto che volevano fare del male a qualcuno e mi sono spaventata. Ma non di
quella paura che ti fa svegliare sudata, infatti ho dormito fino a cinque
minuti prima del suo arrivo, era più che altro una paura che mi faceva venir
voglia di agire, di correre… non so come spiegarlo. Purtroppo non ho ricordi
precisi di quello che è successo… sono più che altro sensazioni ed è difficile
raccontarle.”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il Consigliere aveva ascoltato
tutto con molta attenzione. In effetti dalle registrazioni video della Alluso
che dormiva non era emersa alcuna forma di agitazione notturna in quelle ore
passate, quindi si poteva pensare che quelle entità che aveva sognato, pur
essendo malvagie, non avevano sufficientemente spaventato la donna. Oppure
voleva dire che le erano davvero familiari…</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Francesca, adesso svegliati con
calma e fai colazione. Più tardi passerò a vedere come stai e se ti saranno
venute altre cose in mente ne riparleremo.” E si congedò da quell’alloggio con
un sorriso.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">*Si, ne riparleremo… - pensò la
Alluso mentre Nil andava via – sempre che riuscirò a sopravvivere alla battaglia*
</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Ma di che battaglia sto parlando?
- disse Francesca ormai da sola – sto impazzendo…” ancora seduta sul letto, si
portò le mani al viso scuotendolo a destra e sinistra in segno di disperazione.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Ma di che battaglia sto
parlando!” disse questa volta gridando e scagliò con violenza contro il muro, la
tazza della tisana della sera prima che ancora aveva sul suo comodino. Poi, per
la prima volta da quando era tornata a bordo della Tokugawa, Francesca scoppiò
in lacrime.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il Consigliere si era attardata
fuori dalla porta dell’alloggio, sentendo più o meno chiaramente tutto quanto
successo. Pensierosa, poi, prese il corridoio diretto in plancia, strada che
però abbandonò quasi subito:</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font face="Calibri"><font color="#000000" size="3">=^= </font><span><font color="#000000" size="3"> </font></span><font color="#000000" size="3">Consigliere Dertel a Comandante Ichbur =^=</font></font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il Comandante rispose
immediatamente alla chiamata: =^= Qui Ichbur, mi dica Consigliere. C’è qualche
problema? =^=</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= No, Comandante, nessun
problema. Volevo solo comunicarle che vorrei stilare un profilo psicologico
accurato della Alluso per notare se ci sono differenze con la vecchia Alluso, poi
vorrei condurre una ricerca r ho bisogno dei miei libri. Se c’è bisogno di me,
mi può trovare nei miei alloggi. Appena finito verrò in Plancia. =^=</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Faccia pure Tenente. La
saluto. =^= il Primo Ufficiale tagliò corto quella comunicazione, anche se in
modo gentile.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">USS Tokugawa – Laboratorio Scientifico – 18 Aprile – Contemporaneamente</font></b></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Carpenter si trovava nel suo laboratorio
con Shnar, Girland ed il Tenente Lind. Avevano messo insieme tutte le tracce
che erano state trovate fino a quel momento: il congegno, lo strano frammento
biomedicale trovato nel turbo ascensore e i dati della comunicazione a bassa frequenza
notati la sera prima. </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il Dottor de Chirico aveva
analizzato il frammento per tutta la notte cercando di stabilire se fosse parte
una tecnologia utilizzata in medicina per curare una chissà quale malattia, ma
la sua ricerca non aveva dato risultati: quel frammento di colore nero opaco, a
prima vista sembrava fosse un pezzo di un organo artificiale ma l’analisi
accurata a cui lo sottopose il dottore, rivelò che non si trattava di quello né
di un qualunque altro congegno usato in medicina.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“E se fosse una specie di
impianto sottocutaneo che si attiva attivando la scatola nera?” Era così che
avevano chiamato il congegno che stavano studiando, per via della sua forma e
per via del suo colore nero…</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font face="Calibri"><font color="#000000" size="3">“Cioè, tu vorresti dire – Girlan rispose
a Carpenter – che quando la nostra scatola nera si attiva, questa attiva</font><span><font color="#000000" size="3"> </font></span><font color="#000000" size="3">a sua volta la anomalia Meziane?”</font></font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Siii, e la scatola nera potrebbe
essere attivata invece tramite una comunicazione a bassissima frequenza che
normalmente i nostri sensori non capterebbero!” Juliette si intromise nella
ricostruzione che stava nascendo…</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Ok, secondo me potrebbe filare –
riprese la parola Carpenter – ma a questo punto abbiamo tantissime altre
domande a cui trovare risposta, sempre supponendo che le nostre intuizioni
siano vere…”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font face="Calibri"><font color="#000000" size="3">“Già. Come ad esempio, come ci
finisce quest’affare nel corpo della eventuale vittima? Meziane è stato </font><i><font color="#000000" size="3">assimilato</font></i><font color="#000000" size="3"> da questo congegno oppure
quando si è imbarcato sulla Tokugawa già ce lo aveva addosso?” </font><span><font color="#000000" size="3"> </font></span><font color="#000000" size="3">disse subito Juliette soffermandosi sul
termine </font><i><font color="#000000" size="3">assimilato</font></i><font color="#000000" size="3"> come a voler far
notare che sì, aveva usato proprio quel termine, ma che non aveva nessuna
relazione con l’assimilazione Borg… o almeno non fin a quel momento.</font></font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Certo, se questi impianti
venissero innestati sulle vittime direttamente a bordo della nave,
significherebbe che ognuno di noi potrebbe diventare una anomalia a sua volta…”
disse il timoniere con un filo di voce.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Ok, adesso però non facciamoci
prendere dal panico – disse Girlan – finalmente abbiamo delle basi da cui
partire per sbrogliare questa maledetta matassa. E da qua dobbiamo partire!”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Il Tenente ha ragione – tagliò corto
Carpenter – dobbiamo metterci subito a lavoro. Come prima cosa riferiamo quanto
scoperto al Capitano, io poi andrei in infermeria a parlarne con il dottore.
Magari ha qualche idea biologica su questi innesti. A lavoro!” L’Ufficiale
scientifico diede una bella carica ad i suoi colleghi e tutti si rimisero all’opera.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">USS Tokugawa – Alloggio del Tenente Alluso – 18 Aprile – Ore 09:20</font></b></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Erano passate poco più di due ore
da quando Francesca si era svegliata. La donna aveva passato gran parte di
questo tempo a piangere come una ragazzina cercando di sfogare tutta la rabbia
e la frustrazione che quella situazione le provocava. Ad un certo punto fu come
immobilizzata da un mal di testa così forte che la fece sobbalzare dall’angolino
della stanza in cui si era rannicchiata e la fece gridare così forte che le
guardie fuori la sua porta si spaventarono.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“AIIIIUTOOOOOOOOooo” fu il suo
grido di dolore quando queste le bussarono alla porta per sapere cosa stesse
succedendo.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Le due guardie chiamarono subito
Tenas che arrivò nel giro di due minuti. Quando questo aprì la porta si trovò
la Alluso per terra in ginocchio con le mani sulla fronte che si agitava come
impazzita dal dolore. Dopo pochissimo arrivò anche il consigliere.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Presto, teletrasportatela subito
in infermeria!” Gridò il tenente Dertel.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">E quasi istantaneamente si attivò
il teletrasporto di emergenza che portò la Alluso direttamente sul bioletto a
lei dedicato in Infermeria. Il dottore non era neanche stato avvertito, ma si
accorse subito dell’emergenza e si fiondò alla gola della donna con una bella
dose di sedativo.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">*Ma che diavolo è successo…* e si
mise subito a lavoro per capire cosa avesse attaccato quella poveretta. </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">USS Tokugawa – Ufficio del Capitano – 18 Aprile – Ore 09:30</font></b></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il Capitano Tracey aveva
ascoltato tutta la ricostruzione dei fatti che i suoi uomini avevano elaborato.
Era rimasto fermo sulla sua poltrona per tutto il tempo con aria grave.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Quindi, mi state dicendo, che è
possibile che Meziane fosse stato infettato da questo affare, - disse Maximilian
indicando il frammento scuro trovato nel turbo ascensore – direttamente a bordo
della mia nave.” Le mani incrociate davanti al viso nascondevano parte dell’espressione
preoccupata di Tracey.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“In pratica quindi, posso
presumere, che chiunque tra noi può esserne colpito.”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">A quelle parole, che lui stesso
aveva detto poco prima, Shnar guardò Carpenter. </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Sì, temo di sì Capitano.” Rispose
questo.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Tracey non fece neanche in tempo
a riprendere la parola che fu interrotto dal suono del suo comunicatore</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= De Chirico a Capitano =^=</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Qui Tracey. Che è successo?
=^= rispose questo lapidario.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Capitano la Alluso è stata
portata in infermeria in condizioni di emergenza. Ho fatto delle prime analisi
e credo sia meglio che venga qua =^=</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Arrivo. =^= a memoria quell’uomo
non era stato mai più teso come in quel momento</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Voi, venite con me. La Alluso è
in infermeria.” </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">USS Tokugawa – Infermeria – 18 Aprile – Ore 09:36</font></b></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">De Chirico stava lavorando sulla
donna quando arrivò il Capitano e tutta la squadra che stava da lui.</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Capitano…”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Dottore – rispose Tracey con un
sospiro profondo allo scopo di distendere i suoi nervi – che è successo?”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Capitano, guardi qua. – Il dottore
indicò un’ area del suo monitor dove si vedevano delle curve che salivano e
scendevano. Non le faccio perdere tempo – De Chirico non voleva fare alterare
ulteriormente Tracey cercando di fargli vedere cose che lui non sarebbe mai
stato in grado di vedere -. Queste sono le curve delle sinapsi mnemoniche di
Francesca. In poche parole, il forte mal di testa che l’ha portata qua quasi
incosciente, dipende dal fatto che i percorsi neurali della sua memoria si
stanno ricostruendo.”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Vale a dire – si intromise
Carpenter – che il Tenente sta riacquistando la memoria di questi due ultimi
anni?”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“E’ esatto Tenente.”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Spazio Eltek - In una località imprecisata dello spazio tempo</font></b></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Il nostro piano sta andando
bene. La donna sta costruendo la sua memoria proprio come noi volevamo…”</font></p><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><br clear="all"></div><div><div class="gmail_signature"><div dir="ltr"><div>======================================</div><div>Tenente JG Shnar<br></div><div>Timoniere USS Tokugawa</div><div>======================================</div><div>Email: <a href="mailto:tenjr.shnar@gmail.com" target="_blank">tenjr.shnar@gmail.com</a><br></div><div>Sype: dolcevoloo<br></div><div>======================================<br><br></div><div>*** L'unica differenza tra un pazzo e me è che io non sono pazzo ***<br></div></div></div></div>
</div>