<div dir="ltr">Sì infatti! :D<div><br></div><div><br></div></div><div class="gmail_extra"><br clear="all"><div><div class="gmail_signature" data-smartmail="gmail_signature"><div dir="ltr"><div><div dir="ltr"><div>======================================</div><div>Capitano Demian Hesse<br></div><div>USS Tokugawa</div><div>======================================</div><div>Sype: dolcevoloo<br></div><div>======================================<br><br></div><div>*** L'unica differenza tra un pazzo e me è che io non sono pazzo ***<br></div></div></div></div></div></div>
<br><div class="gmail_quote">Il giorno 20 settembre 2016 16:45, Maddalena <span dir="ltr"><<a href="mailto:vampitrill@gmail.com" target="_blank">vampitrill@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Almeno altri tre... non si sa cosa è successo a terra ;-)<div><div class="h5"><br>
<br>
<div>Il 20/09/2016 15:57, Capitano Demian
Hesse ha scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite">
<div dir="ltr">Perfetto adesso!! Quindi ce ne siamo persi altri
3...ottimo :D
<div><br>
</div>
<div>Ileana</div>
</div>
<div class="gmail_extra"><br clear="all">
<div>
<div data-smartmail="gmail_signature">
<div dir="ltr">
<div>
<div dir="ltr">
<div>==============================<wbr>========</div>
<div>Capitano Demian Hesse<br>
</div>
<div>USS Tokugawa</div>
<div>==============================<wbr>========</div>
<div>Sype: dolcevoloo<br>
</div>
<div>==============================<wbr>========<br>
<br>
</div>
<div>*** L'unica differenza tra un pazzo e me è che io
non sono pazzo ***<br>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
<br>
<div class="gmail_quote">Il giorno 20 settembre 2016 15:53,
Maddalena <span dir="ltr"><<a href="mailto:vampitrill@gmail.com" target="_blank">vampitrill@gmail.com</a>></span>
ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF"> Oplà.<br>
<br>
<p style="text-align:justify"><b><span>USS Tokugawa -
Plancia - 27 Maggio 2396, ore 19:34</span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span> </span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span>Margret tamburellò con
le dita sul bracciolo della poltrona del primo
ufficiale su cui era rigidamente accomodata, se mai
accomodata potesse essere un termine adatto a
descriverla, e tenne lo sguardo fisso sullo schermo.
Sotto di loro, Abraxas ruotava placido sul suo asse,
una palla colorata nel buio dello spazio,
assolutamente ignara dell'orrore che la stava
sconvolgendo.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Rapporto dalla squadra
di sbarco?" domandò, al guardiamarina alla postazione
dietro di lei, che aveva sostituito la Alluso durante
la sua assenza.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>Il ragazzo scosse
appena la testa. "Niente di nuovo, Signora. Il
comandante riferisce solo che stanno conducendo delle
analisi e che invieranno i risultati appena
possibile."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Sperando che questa
volta ci sia qualcosa su cui lavorare concretamente,"
commentò Demian, accanto a lei. Si voltò leggermente,
appoggiandosi al bracciolo della poltrona dal suo
lato, e si sporse leggermente. </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Storia misteriosa,
vero?" le chiese a voce non troppo alta. Non tanto da
dare l'impressione di sussurrare, ma abbastanza da non
far sapere a tutta la plancia, assorta nei propri
compiti, cosa stava dicendo. </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Brutta storia, direi
io," rispose l'andoriana, nello stesso tono. La mano
destra salì a grattare distrattamente un'antenna, le
sopracciglia aggrottate. "Di certo c'è qualcosa
sotto."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Di certo," concordò
lui. "Un fenomeno soprannaturale che fa sparire la
gente?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"E che ora devasta le
stanze di un'abitazione civile come... come ha detto?"
Margret si interruppe, mentre il suo cipiglio si
incupiva.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Come se in mezza
stanza lo scorrere del tempo fosse stato accelerato
mille volte," le venne in aiuto Demian, citando a
memoria le testuali parole del rapporto.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Ecco. Ora, leggenda
sulle uova o meno, a me non sembra affatto l'opera di
una qualche entità soprannaturale. E nemmeno naturale,
se devo essere sincera. Naturalmente tutto può essere,
con quel che abbiamo visto. Ma sembra un po'
improbabile, no?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Già." Demian si
raddrizzò nella poltrona. "Più che improbabile."</span></p>
<p style="text-align:justify"><b><span> </span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span>Abraxas - Tenuta
del Capitano Keheller - 27 Maggio 2396, ore 19:38</span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span> </span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span>La campagna all'esterno
della casa era buia e silenziosa. Tutto era immobile,
un'immobilità quasi innaturale come se la terra stessa
stesse trattenendo il respiro in attesa di vedere come
sarebbe andata a finire.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>Dopo aver fatto
rapporto alla Tokugawa, Francesca aveva diviso la
squadra in due parti. Lasciò la prima all'interno ad
eseguire qualunque analisi si rivelasse necessaria o,
a questo punto, qualsiasi analisi venisse anche solo
loro in mente, con l'ordine di rimanere in contatto e
di non attraversare la linea di demarcazione tra le
due realtà, se così si potevano definire, per alcuna
ragione. Condusse l'altra all'esterno per altre
analisi, nella speranza che fuori dalla casa vi fosse
qualche ulteriore indizio. Quel genere di attività, o
di inattività, non le piaceva ma che altro avrebbe
potuto fare? Non c'era nulla che indicasse un pericolo
evidente per nessuno di loro, almeno in quel momento,
nessuno rimasto da soccorrere, nessun orrore,
soprannaturale o meno, con cui confrontarsi.
Semplicemente in quel posto, non c'era un bel niente,
se non un bel po' di gente spaventata. L'unica cosa in
cui potevano sperare era di trovare qualcosa,
qualsiasi qualcosa su cui fondare una teoria un po'
più realistica e precisa.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>Francesca scostò piano
con la punta dello stivale un sasso sporgente dal
terreno e si guardò intorno, il tricorder aperto nella
mano destra e la sinistra alzata a ripararsi dal vento
che soffiava da ovest. Finora non avevano rilevato
nulla di particolarmente interessante. In compenso
avevano constatato che, di qualunque cosa si
trattasse, il fenomeno coinvolgeva solo le persone,
non gli animali. Non ce n'era stato uno vivo nel
raggio di cinquanta chilometri dal villaggio e lo
stesso valeva per quella specie di ratto che avevano
rinvenuto. La donna ricevette un altro rapporto dalla
squadra all'interno e annuì a sè stessa. Il suo
tricorder emise un trillo di allarme. Abbassò lo
sguardo proprio nel momento in cui le letture
mostravano una forma di vita di grandi dimensioni
esattamente di fronte a lei, ad un centinaio di metri
di distanza. Si mosse immediatamente in quella
direzione, ma prima che potesse raggiungerla, cominciò
la tempesta.</span></p>
<p style="text-align:justify"><b><span> </span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span>USS Tokugawa -
Plancia - 27 Maggio 2396, contemporaneamente</span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span style="font-size:12.0pt"> </span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span>Margret si grattò di
nuovo l'antenna sinistra. Erano dieci minuti buoni che
andava avanti così. </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>Hesse le gettò
un'occhiata perplessa. "Hai deciso di staccartela?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>La donna gli gettò
quella che lui percepì come un'occhiataccia ma che
nella realtà dei fatti, considerando il fatto che si
trovavano entrambi in plancia nell'esercizio delle
loro funzioni e che Margret stessa si sarebbe fatta
sparare fuori da un portello piuttosto che
contravvenire al protocollo, fu una semplice occhiata
neutra, leggermente infastidita. </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"No, Signore. E' solo
un leggero fastidio. Come se ci fosse della polvere."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Della polvere?"
domandò Hesse sempre più perplesso.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Sì. Mi succedeva anche
su Risa. Ma non è possibile."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Se non fossimo nel bel
mezzo di un'emergenza, potresti far controllare i
filtri ambientali, ma..."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Capitano!"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>La voce di Carpenter
suonò eccitata e preoccupata al tempo stesso e fece
voltare tutte le teste, antenne o meno, nella sua
direzione. "Ho delle rilevazioni dalla superficie. Sta
succedendo di nuovo."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Può localizzare con
esattezza la posizione in cui si sta verificando il
fenomeno?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"In elaborazione...
sì..." Carpenter si bloccò. "E' la posizione della
nostra squadra di sbarco!"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>Hesse si voltò
immediatamente verso il retro della plancia. "Chiami
il comandante Alluso, rapporto immediato. Glasgow, li
tiri fuori da lì. Ora."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>Sia il guardiamarina
alla tattica che Mark annuirono, le dita che correvano
sulle rispettive consolle.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Non rispondono,
Signore," rapportò il primo.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Non riesco ad ottenere
un aggancio," riferì Mark.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Riprovate," ordinò
Margret, senza che ce ne fosse bisogno. "Carpenter?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span><span> </span>"Qualcosa
interferisce con i sensori. Sembra..." L'uomo aggrottò
le sopracciglia, scorrendo i dati. "Sto rilevando
delle alterazioni nell'assetto climatico della zona.
Era già successo, ma non con questa portata."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Che genere di
alterazione climatica?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Sembra una tempesta di
sabbia, ma è difficile esserne sicuri dalle letture
dei sensori e..." John si interruppe ancora una volta.
"Sto rilevando un secondo fenomeno," disse lentamente.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Dove?" chiese Hesse.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>John si voltò,
esterrefatto. "Qui."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>Non fece quasi in tempo
a terminare l'ultima parola che la plancia fu
travolta. Non fu un attacco, non venne dall'esterno.
Ogni persona in plancia venne improvvisamente accecata
e soffocata da minuscole particelle guizzanti
nell'aria. Durò circa dieci secondi, poi tornò la
calma.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>Demian si strofinò gli
occhi e il viso con la manica dell'uniforme e si
guardò intorno. </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"State tutti bene?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span>Vennero varie conferme.
La plancia intorno era intatta, se non per un sottile
strato di polvere rossa che sembrava essersi
depositato su ogni superficie. </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>"Che diavolo ci fa qui
tutta questa sabbia?" sbottò il capitano, in direzione
dell'ufficiale scientifico. In un primo momento pensò
ci fosse stata un'esplosione. La consolle scientifica,
solo pochi secondi prima accesa e in perfetto stato,
era ora buia e silenziosa. Il piano era parzialmente
spaccato. No, non sembrava un danno da esplosione.
Sembrava più un pezzo di un relitto. </span></p>
<p style="text-align:justify"><span>Demian fece un passo
avanti, sbattè le palpebre e cercò con gli occhi John.
Solo che Carpenter, così come Margret e il
guardiamarina della tattica, non c'era più.</span></p>
<br>
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