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<div class="WordSection1">
<p class="MsoNormal">Su Risa non abbiamo polvere ma sabbia prego XD</p>
<p class="MsoNormal">Comunque ottima modifica al volo e va bene così!</p>
<p class="MsoNormal">Tempesta non mi fai paura!</p>
<p class="MsoNormal"><br>
========================<br>
Tenente Comandante Francesca Alluso<br>
Capo SEC/TAT<br>
USS Tokugawa NCC-51868<br>
========================<br>
<br>
</p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman",serif"> </span></p>
<div style="border:none; border-top:solid #E1E1E1 1.0pt; padding:3.0pt 0cm 0cm 0cm">
<p class="MsoNormal" style="border:none; padding:0cm"><b>Da: </b><a href="mailto:vampitrill@gmail.com">Maddalena</a><br>
<b>Inviato: </b>martedì 20 settembre 2016 15:54<br>
<b>A: </b><a href="mailto:stml11@gioco.net">USS Tokugawa</a><br>
<b>Oggetto: </b>[Stml11] [7.7 - Margret - Tempeste di sabbia] Versione 2</p>
</div>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman",serif"> </span></p>
</div>
<div>Oplà.<br>
<br>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><b style=""><span style="">USS Tokugawa - Plancia - 27 Maggio 2396, ore 19:34</span></b></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><b style=""><span style=""> </span></b></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Margret tamburellò con le dita sul bracciolo della poltrona del primo ufficiale su cui era rigidamente accomodata, se mai accomodata potesse
essere un termine adatto a descriverla, e tenne lo sguardo fisso sullo schermo. Sotto di loro, Abraxas ruotava placido sul suo asse, una palla colorata nel buio dello spazio, assolutamente ignara dell'orrore che la stava sconvolgendo.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif""> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Rapporto dalla squadra di sbarco?" domandò, al guardiamarina alla postazione dietro di lei, che aveva sostituito la Alluso durante la sua
assenza.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Il ragazzo scosse appena la testa. "Niente di nuovo, Signora. Il comandante riferisce solo che stanno conducendo delle analisi e che invieranno
i risultati appena possibile."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Sperando che questa volta ci sia qualcosa su cui lavorare concretamente," commentò Demian, accanto a lei. Si voltò leggermente, appoggiandosi
al bracciolo della poltrona dal suo lato, e si sporse leggermente. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Storia misteriosa, vero?" le chiese a voce non troppo alta. Non tanto da dare l'impressione di sussurrare, ma abbastanza da non far sapere
a tutta la plancia, assorta nei propri compiti, cosa stava dicendo. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Brutta storia, direi io," rispose l'andoriana, nello stesso tono. La mano destra salì a grattare distrattamente un'antenna, le sopracciglia
aggrottate. "Di certo c'è qualcosa sotto."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Di certo," concordò lui. "Un fenomeno soprannaturale che fa sparire la gente?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"E che ora devasta le stanze di un'abitazione civile come... come ha detto?" Margret si interruppe, mentre il suo cipiglio si incupiva.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Come se in mezza stanza lo scorrere del tempo fosse stato accelerato mille volte," le venne in aiuto Demian, citando a memoria le testuali
parole del rapporto.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Ecco. Ora, leggenda sulle uova o meno, a me non sembra affatto l'opera di una qualche entità soprannaturale. E nemmeno naturale, se devo
essere sincera. Naturalmente tutto può essere, con quel che abbiamo visto. Ma sembra un po' improbabile, no?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Già." Demian si raddrizzò nella poltrona. "Più che improbabile."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><b style=""><span style=""> </span></b></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><b style=""><span style="">Abraxas - Tenuta del Capitano Keheller - 27 Maggio 2396, ore 19:38</span></b></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><b style=""><span style=""> </span></b></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">La campagna all'esterno della casa era buia e silenziosa. Tutto era immobile, un'immobilità quasi innaturale come se la terra stessa stesse
trattenendo il respiro in attesa di vedere come sarebbe andata a finire.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Dopo aver fatto rapporto alla Tokugawa, Francesca aveva diviso la squadra in due parti. Lasciò la prima all'interno ad eseguire qualunque
analisi si rivelasse necessaria o, a questo punto, qualsiasi analisi venisse anche solo loro in mente, con l'ordine di rimanere in contatto e di non attraversare la linea di demarcazione tra le due realtà, se così si potevano definire, per alcuna ragione.
Condusse l'altra all'esterno per altre analisi, nella speranza che fuori dalla casa vi fosse qualche ulteriore indizio. Quel genere di attività, o di inattività, non le piaceva ma che altro avrebbe potuto fare? Non c'era nulla che indicasse un pericolo evidente
per nessuno di loro, almeno in quel momento, nessuno rimasto da soccorrere, nessun orrore, soprannaturale o meno, con cui confrontarsi. Semplicemente in quel posto, non c'era un bel niente, se non un bel po' di gente spaventata. L'unica cosa in cui potevano
sperare era di trovare qualcosa, qualsiasi qualcosa su cui fondare una teoria un po' più realistica e precisa.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif""> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Francesca scostò piano con la punta dello stivale un sasso sporgente dal terreno e si guardò intorno, il tricorder aperto nella mano destra
e la sinistra alzata a ripararsi dal vento che soffiava da ovest. Finora non avevano rilevato nulla di particolarmente interessante. In compenso avevano constatato che, di qualunque cosa si trattasse, il fenomeno coinvolgeva solo le persone, non gli animali.
Non ce n'era stato uno vivo nel raggio di cinquanta chilometri dal villaggio e lo stesso valeva per quella specie di ratto che avevano rinvenuto. La donna ricevette un altro rapporto dalla squadra all'interno e annuì a sè stessa. Il suo tricorder emise un
trillo di allarme. Abbassò lo sguardo proprio nel momento in cui le letture mostravano una forma di vita di grandi dimensioni esattamente di fronte a lei, ad un centinaio di metri di distanza. Si mosse immediatamente in quella direzione, ma prima che potesse
raggiungerla, cominciò la tempesta.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><b style=""><span style=""> </span></b></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><b style=""><span style="">USS Tokugawa - Plancia - 27 Maggio 2396, contemporaneamente</span></b></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><b style=""><span style="font-size:12.0pt"> </span></b></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Margret si grattò di nuovo l'antenna sinistra. Erano dieci minuti buoni che andava avanti così.
</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Hesse le gettò un'occhiata perplessa. "Hai deciso di staccartela?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">La donna gli gettò quella che lui percepì come un'occhiataccia ma che nella realtà dei fatti, considerando il fatto che si trovavano entrambi
in plancia nell'esercizio delle loro funzioni e che Margret stessa si sarebbe fatta sparare fuori da un portello piuttosto che contravvenire al protocollo, fu una semplice occhiata neutra, leggermente infastidita.
</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"No, Signore. E' solo un leggero fastidio. Come se ci fosse della polvere."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Della polvere?" domandò Hesse sempre più perplesso.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Sì. Mi succedeva anche su Risa. Ma non è possibile."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Se non fossimo nel bel mezzo di un'emergenza, potresti far controllare i filtri ambientali, ma..."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Capitano!"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif""> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">La voce di Carpenter suonò eccitata e preoccupata al tempo stesso e fece voltare tutte le teste, antenne o meno, nella sua direzione. "Ho
delle rilevazioni dalla superficie. Sta succedendo di nuovo."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Può localizzare con esattezza la posizione in cui si sta verificando il fenomeno?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"In elaborazione... sì..." Carpenter si bloccò. "E' la posizione della nostra squadra di sbarco!"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Hesse si voltò immediatamente verso il retro della plancia. "Chiami il comandante Alluso, rapporto immediato. Glasgow, li tiri fuori da
lì. Ora."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Sia il guardiamarina alla tattica che Mark annuirono, le dita che correvano sulle rispettive consolle.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Non rispondono, Signore," rapportò il primo.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Non riesco ad ottenere un aggancio," riferì Mark.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Riprovate," ordinò Margret, senza che ce ne fosse bisogno. "Carpenter?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif""><span style=""> </span>"Qualcosa interferisce con i sensori. Sembra..." L'uomo aggrottò le sopracciglia, scorrendo i dati. "Sto rilevando
delle alterazioni nell'assetto climatico della zona. Era già successo, ma non con questa portata."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Che genere di alterazione climatica?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Sembra una tempesta di sabbia, ma è difficile esserne sicuri dalle letture dei sensori e..." John si interruppe ancora una volta. "Sto
rilevando un secondo fenomeno," disse lentamente.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Dove?" chiese Hesse.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">John si voltò, esterrefatto. "Qui."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif""> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Non fece quasi in tempo a terminare l'ultima parola che la plancia fu travolta. Non fu un attacco, non venne dall'esterno. Ogni persona
in plancia venne improvvisamente accecata e soffocata da minuscole particelle guizzanti nell'aria. Durò circa dieci secondi, poi tornò la calma.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif""> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Demian si strofinò gli occhi e il viso con la manica dell'uniforme e si guardò intorno.
</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"State tutti bene?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Vennero varie conferme. La plancia intorno era intatta, se non per un sottile strato di polvere rossa che sembrava essersi depositato su
ogni superficie. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">"Che diavolo ci fa qui tutta questa sabbia?" sbottò il capitano, in direzione dell'ufficiale scientifico. In un primo momento pensò ci fosse
stata un'esplosione. La consolle scientifica, solo pochi secondi prima accesa e in perfetto stato, era ora buia e silenziosa. Il piano era parzialmente spaccato. No, non sembrava un danno da esplosione. Sembrava più un pezzo di un relitto.
</span></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman","serif"">Demian fece un passo avanti, sbattè le palpebre e cercò con gli occhi John. Solo che Carpenter, così come Margret e il guardiamarina della
tattica, non c'era più.</span></p>
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