<div dir="ltr">Perfetto adesso!! Quindi ce ne siamo persi altri 3...ottimo :D<div><br></div><div>Ileana</div></div><div class="gmail_extra"><br clear="all"><div><div class="gmail_signature" data-smartmail="gmail_signature"><div dir="ltr"><div><div dir="ltr"><div>======================================</div><div>Capitano Demian Hesse<br></div><div>USS Tokugawa</div><div>======================================</div><div>Sype: dolcevoloo<br></div><div>======================================<br><br></div><div>*** L'unica differenza tra un pazzo e me è che io non sono pazzo ***<br></div></div></div></div></div></div>
<br><div class="gmail_quote">Il giorno 20 settembre 2016 15:53, Maddalena <span dir="ltr"><<a href="mailto:vampitrill@gmail.com" target="_blank">vampitrill@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Oplà.<br>
<br>
<p style="text-align:justify"><b><span>USS
Tokugawa - Plancia - 27 Maggio 2396, ore 19:34<u></u><u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span><u></u> <u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Margret
tamburellò con le dita sul
bracciolo della poltrona del primo ufficiale su cui era
rigidamente accomodata,
se mai accomodata potesse essere un termine adatto a
descriverla, e tenne lo
sguardo fisso sullo schermo. Sotto di loro, Abraxas ruotava
placido sul suo
asse, una palla colorata nel buio dello spazio, assolutamente
ignara
dell'orrore che la stava sconvolgendo.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Rapporto
dalla squadra di
sbarco?" domandò, al guardiamarina alla postazione dietro di
lei, che
aveva sostituito la Alluso durante la sua assenza.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Il
ragazzo scosse appena la testa.
"Niente di nuovo, Signora. Il comandante riferisce solo che
stanno
conducendo delle analisi e che invieranno i risultati appena
possibile."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Sperando
che questa volta ci sia
qualcosa su cui lavorare concretamente," commentò Demian,
accanto a lei.
Si voltò leggermente, appoggiandosi al bracciolo della poltrona
dal suo lato, e
si sporse leggermente. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Storia
misteriosa, vero?" le
chiese a voce non troppo alta. Non tanto da dare l'impressione
di sussurrare,
ma abbastanza da non far sapere a tutta la plancia, assorta nei
propri compiti,
cosa stava dicendo. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Brutta
storia, direi io,"
rispose l'andoriana, nello stesso tono. La mano destra salì a
grattare
distrattamente un'antenna, le sopracciglia aggrottate. "Di certo
c'è
qualcosa sotto."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Di
certo," concordò lui.
"Un fenomeno soprannaturale che fa sparire la gente?"<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"E
che ora devasta le stanze di
un'abitazione civile come... come ha detto?" Margret si
interruppe, mentre
il suo cipiglio si incupiva.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Come
se in mezza stanza lo
scorrere del tempo fosse stato accelerato mille volte," le venne
in aiuto
Demian, citando a memoria le testuali parole del rapporto.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Ecco.
Ora, leggenda sulle uova o
meno, a me non sembra affatto l'opera di una qualche entità
soprannaturale. E
nemmeno naturale, se devo essere sincera. Naturalmente tutto può
essere, con
quel che abbiamo visto. Ma sembra un po' improbabile, no?"<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Già."
Demian si raddrizzò
nella poltrona. "Più che improbabile."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><b><span><u></u> <u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span>Abraxas
- Tenuta del Capitano Keheller - 27 Maggio 2396, ore 19:38<u></u><u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span><u></u> <u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">La
campagna all'esterno della casa era
buia e silenziosa. Tutto era immobile, un'immobilità quasi
innaturale come se
la terra stessa stesse trattenendo il respiro in attesa di
vedere come sarebbe
andata a finire.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Dopo
aver fatto rapporto alla Tokugawa, Francesca
aveva diviso la squadra in due parti. Lasciò la prima
all'interno ad eseguire
qualunque analisi si rivelasse necessaria o, a questo punto,
qualsiasi analisi venisse
anche solo loro in mente, con l'ordine di rimanere in contatto e
di non
attraversare la linea di demarcazione tra le due realtà, se così
si potevano
definire, per alcuna ragione. Condusse l'altra all'esterno per
altre analisi,
nella speranza che fuori dalla casa vi fosse qualche ulteriore
indizio. Quel
genere di attività, o di inattività, non le piaceva ma che altro
avrebbe potuto
fare? Non c'era nulla che indicasse un pericolo evidente per
nessuno di loro, almeno
in quel momento, nessuno rimasto da soccorrere, nessun orrore,
soprannaturale o
meno, con cui confrontarsi. Semplicemente in quel posto, non
c'era un bel
niente, se non un bel po' di gente spaventata. L'unica cosa in
cui potevano
sperare era di trovare qualcosa, qualsiasi qualcosa su cui
fondare una teoria
un po' più realistica e precisa.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Francesca
scostò piano con la punta dello
stivale un sasso sporgente dal terreno e si guardò intorno, il
tricorder aperto
nella mano destra e la sinistra alzata a ripararsi dal vento che
soffiava da
ovest. Finora non avevano rilevato nulla di particolarmente
interessante. In
compenso avevano constatato che, di qualunque cosa si trattasse,
il fenomeno
coinvolgeva solo le persone, non gli animali. Non ce n'era stato
uno vivo nel
raggio di cinquanta chilometri dal villaggio e lo stesso valeva
per quella
specie di ratto che avevano rinvenuto. La donna ricevette un
altro rapporto dalla
squadra all'interno e annuì a sè stessa. Il suo tricorder emise
un trillo di
allarme. Abbassò lo sguardo proprio nel momento in cui le
letture mostravano
una forma di vita di grandi dimensioni esattamente di fronte a
lei, ad un
centinaio di metri di distanza. Si mosse immediatamente in
quella direzione, ma
prima che potesse raggiungerla, cominciò la tempesta.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><b><span><u></u> <u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span>USS
Tokugawa - Plancia - 27 Maggio 2396, contemporaneamente<u></u><u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span style="font-size:12.0pt"><u></u> <u></u></span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Margret
si grattò di nuovo l'antenna
sinistra. Erano dieci minuti buoni che andava avanti così. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Hesse
le gettò un'occhiata perplessa.
"Hai deciso di staccartela?"<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">La
donna gli gettò quella che lui
percepì come un'occhiataccia ma che nella realtà dei fatti,
considerando il
fatto che si trovavano entrambi in plancia nell'esercizio delle
loro funzioni e
che Margret stessa si sarebbe fatta sparare fuori da un portello
piuttosto che
contravvenire al protocollo, fu una semplice occhiata neutra,
leggermente
infastidita. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"No,
Signore. E' solo un leggero
fastidio. Come se ci fosse della polvere."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Della
polvere?" domandò Hesse
sempre più perplesso.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Sì.
Mi succedeva anche su Risa. Ma
non è possibile."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Se
non fossimo nel bel mezzo di
un'emergenza, potresti far controllare i filtri ambientali,
ma..."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Capitano!"<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">La
voce di Carpenter suonò eccitata e
preoccupata al tempo stesso e fece voltare tutte le teste,
antenne o meno,
nella sua direzione. "Ho delle rilevazioni dalla superficie. Sta
succedendo di nuovo."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Può
localizzare con esattezza la
posizione in cui si sta verificando il fenomeno?"<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"In
elaborazione... sì..."
Carpenter si bloccò. "E' la posizione della nostra squadra di
sbarco!"<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Hesse
si voltò immediatamente verso il
retro della plancia. "Chiami il comandante Alluso, rapporto
immediato.
Glasgow, li tiri fuori da lì. Ora."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Sia
il guardiamarina alla tattica che
Mark annuirono, le dita che correvano sulle rispettive consolle.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Non
rispondono, Signore,"
rapportò il primo.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Non
riesco ad ottenere un
aggancio," riferì Mark.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Riprovate,"
ordinò Margret,
senza che ce ne fosse bisogno. "Carpenter?"<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><span> </span>"Qualcosa interferisce con i
sensori.
Sembra..." L'uomo aggrottò le sopracciglia, scorrendo i dati.
"Sto
rilevando delle alterazioni nell'assetto climatico della zona.
Era già
successo, ma non con questa portata."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Che
genere di alterazione
climatica?"<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Sembra
una tempesta di sabbia, ma
è difficile esserne sicuri dalle letture dei sensori e..." John
si
interruppe ancora una volta. "Sto rilevando un secondo
fenomeno,"
disse lentamente.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Dove?"
chiese Hesse.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">John
si voltò, esterrefatto.
"Qui."<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Non
fece quasi in tempo a terminare
l'ultima parola che la plancia fu travolta. Non fu un attacco,
non venne
dall'esterno. Ogni persona in plancia venne improvvisamente
accecata e
soffocata da minuscole particelle guizzanti nell'aria. Durò
circa dieci
secondi, poi tornò la calma.<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif""><u></u> <u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Demian
si strofinò gli occhi e il viso
con la manica dell'uniforme e si guardò intorno. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"State
tutti bene?"<u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Vennero
varie conferme. La plancia
intorno era intatta, se non per un sottile strato di polvere
rossa che sembrava
essersi depositato su ogni superficie. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">"Che
diavolo ci fa qui tutta questa
sabbia?" sbottò il capitano, in direzione dell'ufficiale
scientifico. In
un primo momento pensò ci fosse stata un'esplosione. La consolle
scientifica,
solo pochi secondi prima accesa e in perfetto stato, era ora
buia e silenziosa.
Il piano era parzialmente spaccato. No, non sembrava un danno da
esplosione.
Sembrava più un pezzo di un relitto. <u></u><u></u></span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman","serif"">Demian
fece un passo avanti, sbattè le
palpebre e cercò con gli occhi John. Solo che Carpenter, così
come Margret e il
guardiamarina della tattica, non c'era più.<u></u><u></u></span></p>
<br>
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