<div dir="ltr">Bel brano, preannuncia sviluppi interessanti ^_^<div><br></div></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il giorno 28 gennaio 2017 15:42, Capitano Demian Hesse <span dir="ltr"><<a href="mailto:tenjr.shnar@gmail.com" target="_blank">tenjr.shnar@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="auto">Yeeeeaaaaahhhhh!!!<div dir="auto">Bellissimo maddy!!</div></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote"><div><div class="h5">Il 28 gen 2017 2:50 PM, "Tenente Comandante Albert K Hair" <<a href="mailto:albert.k.hair@lordkap.it" target="_blank">albert.k.hair@lordkap.it</a>> ha scritto:<br type="attribution"></div></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div><div class="h5"><div dir="auto">Sviluppi inquietanti. Bello!<br><br><div data-smartmail="gmail_signature">-- <br>Tenente Comandante Albert K Hair - Skype: lord_kap<br>NX 51868 - USS Tokugawa - Ingegnere Capo</div></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il 28 gen 2017 1:30 PM, Maddalena <<a href="mailto:vampitrill@gmail.com" target="_blank">vampitrill@gmail.com</a>> ha scritto:<br type="attribution"><blockquote class="m_-7548032800185294313m_3659204634633574478quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div>
Avevate perso la speranza, lo so. Spero vi piaccia.<br>
<br>
Maddy<br>
<br>
..............................<wbr>..............................<wbr>..........................<br>
<br>
</div>
<p style="text-align:justify"><b><span style="font-size:12pt;font-family:'new roman' serif">USS
Tokugawa - Sala macchine - 27 maggio 2396, 00.36</span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span style="font-size:12pt;font-family:'new roman' serif"> </span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Un
SOS pareva un messaggio dannatamente
chiaro.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Per
un istante Hesse rimase immobile a
fissare i due ufficiali, riflettendo rapidamente sullo strano
volgersi degli
eventi. Sparizioni, tempeste di sabbia in plancia, fantasmi e
ora un SOS. In
confronto all'andazzo precedente, la situazione stava prendendo
una svolta
leggermente migliore. O almeno così sperava.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Comandante,
è sicuro che si tratti
di un SOS?" domandò facendo due passi verso i due ufficiali alla
consolle.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Hair
annuì. "Sicurissimo." Si
fece leggermente da parte per mostrare al proprio capitano la
registrazione dei
segnali. "Vede? Tre punti, tre linee, tre punti. Una sequenza
ripetuta tre
volte. Non so se il comandante Margret o il guardiamarina
Blendin conoscano il
codice Morse, ma Carpenter sicuramente sì."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Non
può trattarsi di una
fluttuazione casuale?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Non
con uno schema così preciso,
Signore."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Tuttavia,"
si inserì Glasgow,
"rimane comunque un'ipotesi. Sicuramente è la spiegazione più
logica..."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"...
ma di fatto non abbiamo
prove," concluse per lui Hesse.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"No,
infatti. Sono d'accordo che
non può trattarsi di una fluttuazione casuale e che sembri un
tentativo di
comunicazione. Ma di chi?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Hair
assunse un'espressione pensierosa,
il volto attraversato da una ruga sottile tra gli occhi. "Il
codice Morse
è terrestre e in disuso da secoli. Non sono molti colore che
sono in grado di
utilizzarlo, nemmeno parzialmente. Se si trattasse di un'entità
aliena di
qualche genere, come potrebbe usarlo?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Senza
conoscere la natura della
creatura è difficile dirlo."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Il
capo ingegnere annuì un paio di
volte. "Siamo ancora nel campo delle ipotesi. Tuttavia rimane il
riflesso
del comandante sulla pietra dell'anello."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Hesse
chinò il capo per un attimo, poi
si guardò intorno nella sala vuota come se si aspettasse di
vedere la soluzione
al problema apparire nell'aria. Vista la comparsa dell'anello,
chi poteva dire
che non sarebbe successo?</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Esattamente
di fronte a lui, Margret
ricambiava, non vista il suo sguardo. Ogni volta che
qualcuno,specialmente
Hesse, lanciava casualmente un'occhiata nella sua direzione si
trovava a
pensare *Dai, sono qui! Guardami!*</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Non
succedeva mai, ma lei non smetteva
comunque di provarci.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Ora
teneva una mano sollevata, indicando
a Carpenter e a Blendin di rimanere fermi e attendere. Se Hesse,
Glasgow e Hair
fossero arrivati alla loro stessa conclusione avrebbero potuto
tentare di
comunicare ma, vista la difficoltà del mezzo di trasmissione,
avrebbero dovuto
porre la massima attenzione. Inoltre non voleva rischiare di
destabilizzare
senza motivo il nucleo causando un danno maggiore, per esempio
l'accidentale
esplosione della nave.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Fortunatamente
Hesse parve arrivare
rapidamente alla stessa idea.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Immagino
che il modo più semplice
per scoprirlo sia fare un test," commentò verso i due colleghi.
"Margret, Carpenter... o chiunque sia in ascolto, se si tratta
di un
tentativo di comunicare," disse all'aria davanti al nucleo di
curvatura,
"direi che è il momento di un altro SOS."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Margret
si voltò e annuì in direzione di
Carpenter.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><b><span style="font-size:12pt;font-family:'new roman' serif">Abraxas
- 27 maggio 2396, 00.41</span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">La
perdita di Tenas aveva scosso la
squadra - e lei stessa - più di quanto Francesca fosse disposta
ad ammettere.
Non era la prima volta che perdeva un uomo, era stata addestrata
ad affrontare
la cosa, conosceva il carattere di Tenas ed era consapevole di
essersi trovata
in una situazione di temporanea inabilità. Tuttavia durante il
viaggio di
ritorno alla tenuta aveva riflettuto su cosa avrebbe potuto fare
per evitare la
scomparsa del suo miglior tiratore.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Mai
una volta, comunque, aveva mostrato
questi sentimenti ai suoi sfortunati compagni di squadra.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Kheller
aveva camminato al suo fianco
per un po', forse pensando che lei potesse avere nuovamente
bisogno di
sostegno. Non era stato necessario, ma Francesca ne aveva
approfittato per
discutere dell'accaduto. </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Avevano
raccolto campioni di quella
specie di strane uova che avevano poi inviato a bordo. Avevano
scansionato con
cura l'intera zona, verificando l'assenza di altri esseri del
genere. Avevano
cercato residui energetici lasciati dai raggi luminosi, forse un
sistema
sensore, fuoriusciti dall'ombra. Non avevano trovato nulla di
specifico ma
tutte i risultati erano comunque stati inviati alla nave per
successive
analisi. Francesca aveva allora ordinato di rientrare. Era
inutile rimanere
oltre, almeno per il momento, e alla tenuta le comunicazioni con
la Tokugawa
sarebbero state meno difficili. </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Kheller
era stato pensieroso per tutto
il tragitto finchè Francesca non gli aveva chiesto cosa avesse
sentito. La
strumentazione evidentemente non era molto d'aiuto e lei aveva
percepito
soltanto un fetore nauseante, un ronzio alle orecchie e poi più
nulla, ma
Kheller e Molabe possedevano sensi molto più acuti dei suoi.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">L'Abraxiano
rimase silenzioso per un
momento, in apparente riflessione.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"E'
difficile da spiegare. Non è
stato soltanto l'odore o la vibrazione. E' stata una sensazione
istintiva di
minaccia."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Di
minaccia?" domandò la
donna. "Intende dire di spavento?" Lo chiese con la massima
delicatezza possibile, così che l'altro non si sentisse accusato
in qualche
modo di essere un codardo.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"No,
non in questo senso."
Kheller arricciò il naso e mosse le orecchie. "Non è il comune
spavento
per una situazione pericolosa, capisce, ma qualcosa di diverso.
Mi sono già
trovato in situazioni critiche, ho provato la paura in battaglia
o davanti
all'ignoto. Ma questa volta è stato come se il mio corpo
sapesse,
istintivamente, di dover fuggire. Come un lhait di fronte ad un
sek."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Francesca
aggrottò le sopracciglia.
"Come, scusi?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Kheller
scosse la testa. "Si tratta
di animali abraxiani." Sembrò cercare un termine adeguato,
quindi si
arrese. "Come un preda di fronte al suo naturale predatore,"
disse
infine.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><b><span style="font-size:12pt;font-family:'new roman' serif">USS
Tokugawa - Sala macchine - 27 maggio 2396, 00.53</span></b></p>
<p style="text-align:justify"><b><span style="font-size:12pt;font-family:'new roman' serif"> </span></b></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">C'erano
voluti quasi venti minuti, ma
alla fine parevano aver stabilito un codice di comunicazione. Il
segnale di SOS
si era ripetuto con regolarità ad ogni loro richiesta. Hair
aveva quindi deciso
di utilizzare il vecchio trucco del sistema di domanda e risposa
più semplice,
quello che prevedeva solo sì e no. Un colpo per il no, due per
il sì.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Il
capo ingegnere prese un respiro e
domandò: "Avete compreso il codice?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Due
colpi.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Annuì
a Glasgow e ad Hesse. Il capitano
si voltò nuovamente verso il nucleo. "Ok. Carpenter, è lei?"
chiese.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Due
colpi.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Margret
e Blendin sono con
lei?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Due
colpi.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"State
bene?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Due
colpi. Hesse annuì. Hair e Glasgow
si scambiarono un'occhiata di sollievo.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"C'è
qualcun altro con voi?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Un
colpo solo.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Bene,"
fece Hesse a mezza
voce. "Almeno non c'è qualcun altro che gira per la mia nave a
mia
insaputa."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Margret,
non udita, rise. Glasgow fece
notare con gentilezza che non era affatto stabilito e si
guadagnò
un'occhiataccia cerchiata di nero. Hair si schiarì leggermente
la voce.
"Signore, posso?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Hesse
annuì. "Certamente."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Comandante,
state agendo
direttamente sul nucelo?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Due
colpi.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Riuscite
a interagire con la
matrice del dilitio?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Due
colpi.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Dovranno
fare parecchia
attenzione," si inserì Glasgow.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Hair
annuì. "Altrochè. E' interessante,
tuttavia. E' come con l'anello, sembra che la connessione
avvenga tramite il
dilitio."</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Mi
chiedo se non dipenda dalla
particolare frequenza di risonanza della struttura cristallina,"
riflettè
Glasgow.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Potrebbe
dipendere dalla frequenza
di risonanza del reticolo del cristallo," disse Carpenter nello
stesso momento.
Sorrise leggermente.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"A
quanto pare avete la stessa
idea," commentò Margret con ovvietà. Quindi il suo sguardo caddè
su
Blendin che la fissava ad occhi sbarrati. No, non fissava lei.
Fissava qualcosa
<i>dietro</i> di lei. Le sue
antenne vennero
improvvisamente investite da una vibrazione che le inviò una
scarica lungo la
spina dorsale Si voltò, proprio nel momento in cui Carpenter
gridava un
avvertimento e le sue orecchie registravano un acuto ronzio..</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">L'ombra
nera le si precipitò addosso, ma
prima che potesse colpirla, Blendin si buttò sopra di lei.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'"> </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">A
pochi metri, Hair, Glagow e Hesse
proseguivano nella loro discussione, completamente ignari. </span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Carpenter
avrà sicuramente
un'ipotesi," commentò il capo ingegnere, abbassando gli occhi
per leggere
la risposta. Nessun colpo.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Aggrottò
le sopracciglia.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">"Carpenter?
Comandante?"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Nessun
colpo.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">L'uomo
alzò gli occhi perplesso ma prima
di poter dire qualcosa una delle consolle intorno al nucleo
emise una pioggia
di scintille. Nello stesso instante le figure di Margret e
Blendin ricomparvero
dal nulla, improvvisamente. Non ci furono sfarfallii o lampi di
luce. Nessuno
spostamento d'aria. Un attimo prima non c'erano, quello dopo i
due corpi erano
lì, crollavano sul pavimento e rimanevano immobili.</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Hesse
scattò in avanti insieme a Glasgow
mentre Hair premeva con forza il comunicatore. "Emergenza medica
in sala
macchine!"</span></p>
<p style="text-align:justify"><span style="font-size:12pt;font-family:'times new roman','serif'">Quando
i due li raggiunsero, il
guardiamarina Blendin era morto.</span></p>
<br>
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