<div dir='auto'>Ok.<br><br><div data-smartmail="gmail_signature">-- <br>Tenente Comandante Albert K Hair<br>USS Tokugawa - Ingegnere Capo<br><br></div></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il 15 lug 2019 10:32, Bryn Lwellelyn <bryn.lwellelyn@gmail.com> ha scritto:<br type="attribution" /><blockquote class="quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="auto">Letto questa mattina. A me sembra che così vada bene. Sentiamo anche il parere degli altri. </div><br /><div class="elided-text"><div dir="ltr">Il sab 13 lug 2019, 16:47 Marco Calandri <<a href="mailto:cesare.mouri.sf@gmail.com">cesare.mouri.sf@gmail.com</a>> ha scritto:<br /></div><blockquote style="margin:0 0 0 0.8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Ciao,<br />
<br />
ho provato ad agiornare il brano<br />
<br />
Per il Klingon c'è da dire che nel brano precedente si dice che forse <br />
era morto (De Rais lo dice) ma non c'è la certezza per cui avevo <br />
ipotizzato che fosse ancora vivo.<br />
<br />
Per la localizzazione del Klingon concordo che sarebbe facile <br />
individuarlo ma ci sono due punti da considerare:<br />
<br />
- Malfunzionamenti dei sensori (forse opera di Grandis)<br />
- Chi ha preso il controllo della nave sono poche persone. Per cui è <br />
dificile credere che la nave sia alla massima efficienza.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Luogo e tempo sconosciuto<br />
<br />
Aveva creduto nella Cura.<br />
<br />
Ci aveva creduto con tutto sé stesso nell’Ideale di proteggere le<br />
peculiarità e le caratteristiche delle varie razze della Federazione.<br />
Odiava la globalizzazione in cui stava evolvendo la civiltà e temeva gli<br />
effetti della perdita culturale.<br />
<br />
Ciò l’aveva avvicinato alla Cura. I suoi membri più importanti l’avevano<br />
contattato e fatto entrare nell’organizzazione.<br />
<br />
Avevano steso tappeti rossi e promesso incarichi importanti e Alphonse<br />
Grandis aveva accettato tutto ciò sposando gli ideali portati avanti dalla<br />
Cura.<br />
<br />
Alphonse aveva rapidamente scalato l’organizzazione e grazie alle sue<br />
abilità era diventato il numero tre in un solo anno. Si era fatto paladino<br />
di tutte quelle usanze, modi di fare, tradizioni e comportamenti delle<br />
varie razze della Federazione<br />
<br />
Poi c’era stata la rottura con la Cura.<br />
<br />
La Cura era diventata violenta. Aveva deciso di armarsi e colpire al cuore<br />
la Federazione per perseguire i suoi scopi. Alphonse non poteva minimamente<br />
accettarlo e tollerarlo. Voleva proteggere le culture della Federazione<br />
scatenando un forte cambiamento nella civiltà ma non poteva accettare di<br />
creare il suo sogno con la morte di milioni di persone.<br />
<br />
Il capo della Cura, il numero 1 avrebbe scatenato una guerra civile,<br />
avrebbe messo in ginocchio l’intera Flotta Stellare e distrutto la<br />
Federazione.<br />
<br />
Quando scoprì ciò, Alphonse provo un senso di ribrezzo e un forte disgusto.<br />
<br />
Si sentì tradito e ingannato.<br />
<br />
Dopo una sofferta ragionamento prese la sua decisione e si rivoltò contro<br />
la Cura.<br />
<br />
Nella sua vita precedente era stato un ufficiale dei servizi segreti e<br />
inscenare la sua morte fu piuttosto semplice.<br />
<br />
Si nascose e attese.<br />
<br />
Attendere era il suo forte. Come un predatore sapeva attendere il momento<br />
giusto per colpire con la massima forza per creare il massimo danno.<br />
<br />
Nella penombra del suo nascondiglio attese, ponto a colpire.<br />
<br />
<br />
<br />
USS Tokugawa Hangar 09 aprile 2399 - ore 12:33<br />
<br />
Il grosso dell’equipaggio era stato radunato nell’hangar principale ed era<br />
decisamente irrequieto. Correvano infatti migliaia di voci sulla sorte del<br />
capitano Hesse e degli altri ufficiali superiori. C’era chi era rimasto<br />
inorridito nello scoprire che il loro comandante aveva avuto una parte<br />
attiva nell’attentato. Tuttavia la maggior parte dell’equipaggio era<br />
concorde nel pensare che il capitano fosse innocente. Erano i marinai e gli<br />
ufficiali che erano da più tempo sulla nave ed erano quelli che conoscevano<br />
meglio Hesse e lo staff di comando.<br />
<br />
Cosa che innervosiva ulteriormente era la presenza di guardie armate tutto<br />
attorno a loro. Facevano anche loro parte della Flotta ma erano<br />
pesantemente armati con fucili phaser tipo 3 e li guardavano con fare<br />
minaccioso.<br />
<br />
C’era qualcosa di strano in loro. L’equipaggio aveva difficoltà a stabilire<br />
che cosa non andava: era come se fossero membri della flotta stellare ma al<br />
contempo non lo fossero.<br />
<br />
<br />
<br />
USS Tokugawa Alloggio del capitano Hesse - ore 12:34<br />
<br />
Hesse era nel suo alloggio.<br />
<br />
L'ultima cosa che si ricordava era l'inaspettato attaco a tradimento che <br />
aveva subito poi il buio più totale.<br />
<br />
A ridestarlo era stato una sensazione di freddo sulla giancia. <br />
Lentamente aveva ripreso i sensi. Con enorme fatica si alzò e lottò <br />
contro il senso di vertigine. Barcollò ma riuscì a riprendere il controllo<br />
<br />
Che cosa stava succedendo? Si chiese.<br />
<br />
<br />
La situazione era precipitata troppo presto. Avevano scoperto che<br />
l’attentatore era in realtà un comandante della flotta stellare e che<br />
questi era stato molto probabilmente ucciso.<br />
<br />
Poi delle forze speciali erano salite a bordo e avevano messo l’intera nave<br />
sotto la legge marziale.<br />
<br />
Troppe cose non quadravano e non lo convincevano affatto.<br />
<br />
Iniziava a sospettare che chi aveva assunto il comando della nave non erano<br />
leali alla Federazione. Tuttavia trovava difficile crede che qualcuno<br />
stesse per ammutinarsi e tradire la Flotta Stellare.<br />
<br />
Era difficile e doloroso crederlo eppure doveva constatare che tutte le<br />
prove conducevano lì.<br />
<br />
Decise allora di scoprirlo e di agire in contro piede contro chi aveva<br />
preso il comando della nave.<br />
<br />
Cercò per diverso tempo nel suo alloggio qualcosa che potesse aiutarlo,<br />
tuttavia il replicatore era scollegato e tra i suoi effetti personali non<br />
c’era nulla che potesse aiutarlo.<br />
<br />
Stava armeggiando con una vecchia statua per ottenere una specie di clava<br />
quando sentì dei rumori forti e delle urla.<br />
<br />
Incuriosito si avvicinò alla porta pronto a colpire. Giunse a pochi passi<br />
quando essa di aprì di scatto.<br />
<br />
<br />
<br />
USS Tokugawa Ponte 1 – Plancia 09 aprile 2399 - ore 12:34<br />
<br />
De Rais era infastidito. Molto irritato. Aveva preso il comando della nave<br />
ma ora stava registrando diversi malfunzionamenti. Se la sua azione non<br />
fosse stata così fulminea avrebbe pensato che si trattasse di un sabotaggio<br />
degli ufficiali superiori.<br />
<br />
“Come è possibile?” Chiese l’umano furioso al suo agente al tattico.<br />
<br />
“I sensori interni hanno dei malfunzionamenti… non capisco.” Rispose<br />
l’addetto.<br />
<br />
<br />
"Non capisci?"<br />
<br />
"I sensori erano in manutenzione quando abbiamo preso il controllo della <br />
nave e ora li sto ricalibrando... a fatica è come se fossero stati <br />
sabotati."<br />
<br />
<br />
De Rais fu sul punto di scatenare la sua furia ma nel mentre arrivo una<br />
seconda brutta notizia:=^=Sala macchine a plancia:=^=<br />
<br />
“Cosa c’e?” Tuonò.<br />
<br />
=^=Abbiamo delle difficoltà a tenere la curvatura… siamo in pochi quaggiù<br />
per manovrare una nave stellare.=^=<br />
de Rais batté il pugno contro la console. ”Questo è inaccettabile, se<br />
veniamo raggiunti da una nave di lealisti ci faranno a pezzi.”<br />
<br />
=^=Lo so signore ma non posso farci nulla.=^=<br />
<br />
“Bene liberate l’ingegnere capo e fatevi aiutare da lui.” Rispose secco il<br />
facente funzione di capitano.<br />
<br />
=^=Si signore.=^=<br />
<br />
De Rais chiuse la comunicazione e guardò l'ufficiale al tattico iluale <br />
rispose:" I sensori sono nuovamente in linea... acidenti, rilevo senali <br />
vitali Klingon vicino ali alloggi degli ufficiali."<br />
<br />
<br />
<br />
USS Sengoku Ponte 1 – Plancia 09 aprile 2399 - contemporaneamente<br />
<br />
“Ci siamo quasi.” Disse Vlad.<br />
<br />
“Manca poco al redez vous?” chiese Lory.<br />
<br />
“Sì.”<br />
<br />
Lory inspirò fortemente e una strana angoscia pervase il suo essere.<br />
<br />
Si chiese se stava percorrendo la strada giusta.<br />
<br />
Sapeva che appena giunto all’incontro Vlad avrebbe giustiziato tutti i<br />
membri dell’equipaggio lealisti della Sengoku per ingraziarsi il numero 1<br />
della cura.<br />
<br />
Il fine giustificava i mezzi si chiese più volte.<br />
<br />
Eppure non poteva accettare di realizzare gli ideali del suo amator Carl su<br />
un mare di sangue.<br />
<br />
Se avesse avuto un’altra possibilità… .<br />
<br />
<br />
<br />
USS Tokugawa Alloggio del capitano Hesse - ore 12:35<br />
<br />
Stava armeggiando con una vecchia statua per ottenere una specie di clava<br />
quando sentì dei rumori forti e delle urla.<br />
<br />
Incuriosito si avvicinò alla porta pronto a colpire. Giunse a pochi passi<br />
quando essa di aprì di scatto.<br />
<br />
La porta si spalancò di colpo e Hesse riconobbe immediatamente il volto<br />
dell’investigatore Kret'Aq. Il Klingon era ferito, sudato con tutti i<br />
vestiti rovinati. Sembrava che avesse appena finito di lottare contro un<br />
formidabile avversario.<br />
<br />
I due non fecero tempo a dire nulla. Si sentì un rumore di scarica<br />
energetica, un forte odore di ozono e una piccola esplosione che illuminò<br />
l’ingresso.<br />
<br />
Kret'Aq urlò di dolore e cadde a terra.<br />
<br />
A Hesse cadde la statuetta dalle mani. Sia il Klingon che l’oggetto caddero<br />
a terra nello stesso istante.<br />
<br />
Il capitano capì subito che era morto, colpito alle spalle da una scarica<br />
di phaser settata su uccidere.<br />
<br />
Arrivarono quasi subito due guardia.<br />
<br />
Una puntò l’arma fumante contro Hesse il quale alzò subito le mani in segno<br />
di resa.<br />
<br />
L’altra portò via il Klingon e uscì.<br />
<br />
La guardia con il fucile phaser disse: “Questo succede a chi non ci<br />
ubbidisce, faccia attenzione capitano Hesse.”<br />
<br />
Detto uscì e sigillò la porta.<br />
<br />
Hesse rimase solo e in silenzio per diversi minuti. Come potevano dei<br />
membri della flotta stellare agire in quel modo? Si chiese sconcertato dal<br />
comportamento delle guardie.<br />
<br />
Inaspettatamente arrivò la risposta.<br />
<br />
“Loro sono delle bestie… questi sono i loro modi di fare.”<br />
<br />
Una figura emerse dalla penombra.<br />
<br />
Hesse si voltò a guardarla.<br />
<br />
Era un umano sui quarant’anni. Vestito di nero scuro. Si avvicinava<br />
lentamente al capitano dicendo:” Ho approfittato della confusione per<br />
introdurmi da lei capitano Hesse, il mio nome è Alphonse Grandis.”<br />
<br />
Il capitano cercò di allungare una mano per riprendere la statuetta, il suo<br />
unico strumento di difesa.<br />
<br />
Alphonse capì subito l’intenzione del capitano e sorrise dicendo: ”Non si<br />
preoccupi capitano Hesse non sono un nemico ma bensì un alleato. Sono qui<br />
per aiutarla a riprendersi la sua nave.”<br />
<br />
Hesse lo squadrò per un lunghissimo istante come per cercare di leggergli<br />
nell’anima: ”Sei della Cura?”<br />
<br />
Grandis scosse il capo dicendo: “Facevo parte della Cura, ma non ho<br />
accettato i loro metodi.”<br />
<br />
Hesse fece la domande che da tempo gli vorticava in testa:”E’ la Cura che<br />
ha preso la mia nave?”<br />
<br />
“Sì sono loro e io sono qui per aiutarla a riprendere il comando… io sono<br />
l’anti Cura.”<br />
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