<div dir="auto">Gli altri hanno letto? Ci sono altre modifiche da apportare? </div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il sab 13 lug 2019, 16:47 Marco Calandri <<a href="mailto:cesare.mouri.sf@gmail.com">cesare.mouri.sf@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Ciao,<br>
<br>
ho provato ad agiornare il brano<br>
<br>
Per il Klingon c'è da dire che nel brano precedente si dice che forse <br>
era morto (De Rais lo dice) ma non c'è la certezza per cui avevo <br>
ipotizzato che fosse ancora vivo.<br>
<br>
Per la localizzazione del Klingon concordo che sarebbe facile <br>
individuarlo ma ci sono due punti da considerare:<br>
<br>
- Malfunzionamenti dei sensori (forse opera di Grandis)<br>
- Chi ha preso il controllo della nave sono poche persone. Per cui è <br>
dificile credere che la nave sia alla massima efficienza.<br>
<br>
<br>
<br>
<br>
Luogo e tempo sconosciuto<br>
<br>
Aveva creduto nella Cura.<br>
<br>
Ci aveva creduto con tutto sé stesso nell’Ideale di proteggere le<br>
peculiarità e le caratteristiche delle varie razze della Federazione.<br>
Odiava la globalizzazione in cui stava evolvendo la civiltà e temeva gli<br>
effetti della perdita culturale.<br>
<br>
Ciò l’aveva avvicinato alla Cura. I suoi membri più importanti l’avevano<br>
contattato e fatto entrare nell’organizzazione.<br>
<br>
Avevano steso tappeti rossi e promesso incarichi importanti e Alphonse<br>
Grandis aveva accettato tutto ciò sposando gli ideali portati avanti dalla<br>
Cura.<br>
<br>
Alphonse aveva rapidamente scalato l’organizzazione e grazie alle sue<br>
abilità era diventato il numero tre in un solo anno. Si era fatto paladino<br>
di tutte quelle usanze, modi di fare, tradizioni e comportamenti delle<br>
varie razze della Federazione<br>
<br>
Poi c’era stata la rottura con la Cura.<br>
<br>
La Cura era diventata violenta. Aveva deciso di armarsi e colpire al cuore<br>
la Federazione per perseguire i suoi scopi. Alphonse non poteva minimamente<br>
accettarlo e tollerarlo. Voleva proteggere le culture della Federazione<br>
scatenando un forte cambiamento nella civiltà ma non poteva accettare di<br>
creare il suo sogno con la morte di milioni di persone.<br>
<br>
Il capo della Cura, il numero 1 avrebbe scatenato una guerra civile,<br>
avrebbe messo in ginocchio l’intera Flotta Stellare e distrutto la<br>
Federazione.<br>
<br>
Quando scoprì ciò, Alphonse provo un senso di ribrezzo e un forte disgusto.<br>
<br>
Si sentì tradito e ingannato.<br>
<br>
Dopo una sofferta ragionamento prese la sua decisione e si rivoltò contro<br>
la Cura.<br>
<br>
Nella sua vita precedente era stato un ufficiale dei servizi segreti e<br>
inscenare la sua morte fu piuttosto semplice.<br>
<br>
Si nascose e attese.<br>
<br>
Attendere era il suo forte. Come un predatore sapeva attendere il momento<br>
giusto per colpire con la massima forza per creare il massimo danno.<br>
<br>
Nella penombra del suo nascondiglio attese, ponto a colpire.<br>
<br>
<br>
<br>
USS Tokugawa Hangar 09 aprile 2399 - ore 12:33<br>
<br>
Il grosso dell’equipaggio era stato radunato nell’hangar principale ed era<br>
decisamente irrequieto. Correvano infatti migliaia di voci sulla sorte del<br>
capitano Hesse e degli altri ufficiali superiori. C’era chi era rimasto<br>
inorridito nello scoprire che il loro comandante aveva avuto una parte<br>
attiva nell’attentato. Tuttavia la maggior parte dell’equipaggio era<br>
concorde nel pensare che il capitano fosse innocente. Erano i marinai e gli<br>
ufficiali che erano da più tempo sulla nave ed erano quelli che conoscevano<br>
meglio Hesse e lo staff di comando.<br>
<br>
Cosa che innervosiva ulteriormente era la presenza di guardie armate tutto<br>
attorno a loro. Facevano anche loro parte della Flotta ma erano<br>
pesantemente armati con fucili phaser tipo 3 e li guardavano con fare<br>
minaccioso.<br>
<br>
C’era qualcosa di strano in loro. L’equipaggio aveva difficoltà a stabilire<br>
che cosa non andava: era come se fossero membri della flotta stellare ma al<br>
contempo non lo fossero.<br>
<br>
<br>
<br>
USS Tokugawa Alloggio del capitano Hesse - ore 12:34<br>
<br>
Hesse era nel suo alloggio.<br>
<br>
L'ultima cosa che si ricordava era l'inaspettato attaco a tradimento che <br>
aveva subito poi il buio più totale.<br>
<br>
A ridestarlo era stato una sensazione di freddo sulla giancia. <br>
Lentamente aveva ripreso i sensi. Con enorme fatica si alzò e lottò <br>
contro il senso di vertigine. Barcollò ma riuscì a riprendere il controllo<br>
<br>
Che cosa stava succedendo? Si chiese.<br>
<br>
<br>
La situazione era precipitata troppo presto. Avevano scoperto che<br>
l’attentatore era in realtà un comandante della flotta stellare e che<br>
questi era stato molto probabilmente ucciso.<br>
<br>
Poi delle forze speciali erano salite a bordo e avevano messo l’intera nave<br>
sotto la legge marziale.<br>
<br>
Troppe cose non quadravano e non lo convincevano affatto.<br>
<br>
Iniziava a sospettare che chi aveva assunto il comando della nave non erano<br>
leali alla Federazione. Tuttavia trovava difficile crede che qualcuno<br>
stesse per ammutinarsi e tradire la Flotta Stellare.<br>
<br>
Era difficile e doloroso crederlo eppure doveva constatare che tutte le<br>
prove conducevano lì.<br>
<br>
Decise allora di scoprirlo e di agire in contro piede contro chi aveva<br>
preso il comando della nave.<br>
<br>
Cercò per diverso tempo nel suo alloggio qualcosa che potesse aiutarlo,<br>
tuttavia il replicatore era scollegato e tra i suoi effetti personali non<br>
c’era nulla che potesse aiutarlo.<br>
<br>
Stava armeggiando con una vecchia statua per ottenere una specie di clava<br>
quando sentì dei rumori forti e delle urla.<br>
<br>
Incuriosito si avvicinò alla porta pronto a colpire. Giunse a pochi passi<br>
quando essa di aprì di scatto.<br>
<br>
<br>
<br>
USS Tokugawa Ponte 1 – Plancia 09 aprile 2399 - ore 12:34<br>
<br>
De Rais era infastidito. Molto irritato. Aveva preso il comando della nave<br>
ma ora stava registrando diversi malfunzionamenti. Se la sua azione non<br>
fosse stata così fulminea avrebbe pensato che si trattasse di un sabotaggio<br>
degli ufficiali superiori.<br>
<br>
“Come è possibile?” Chiese l’umano furioso al suo agente al tattico.<br>
<br>
“I sensori interni hanno dei malfunzionamenti… non capisco.” Rispose<br>
l’addetto.<br>
<br>
<br>
"Non capisci?"<br>
<br>
"I sensori erano in manutenzione quando abbiamo preso il controllo della <br>
nave e ora li sto ricalibrando... a fatica è come se fossero stati <br>
sabotati."<br>
<br>
<br>
De Rais fu sul punto di scatenare la sua furia ma nel mentre arrivo una<br>
seconda brutta notizia:=^=Sala macchine a plancia:=^=<br>
<br>
“Cosa c’e?” Tuonò.<br>
<br>
=^=Abbiamo delle difficoltà a tenere la curvatura… siamo in pochi quaggiù<br>
per manovrare una nave stellare.=^=<br>
de Rais batté il pugno contro la console. ”Questo è inaccettabile, se<br>
veniamo raggiunti da una nave di lealisti ci faranno a pezzi.”<br>
<br>
=^=Lo so signore ma non posso farci nulla.=^=<br>
<br>
“Bene liberate l’ingegnere capo e fatevi aiutare da lui.” Rispose secco il<br>
facente funzione di capitano.<br>
<br>
=^=Si signore.=^=<br>
<br>
De Rais chiuse la comunicazione e guardò l'ufficiale al tattico iluale <br>
rispose:" I sensori sono nuovamente in linea... acidenti, rilevo senali <br>
vitali Klingon vicino ali alloggi degli ufficiali."<br>
<br>
<br>
<br>
USS Sengoku Ponte 1 – Plancia 09 aprile 2399 - contemporaneamente<br>
<br>
“Ci siamo quasi.” Disse Vlad.<br>
<br>
“Manca poco al redez vous?” chiese Lory.<br>
<br>
“Sì.”<br>
<br>
Lory inspirò fortemente e una strana angoscia pervase il suo essere.<br>
<br>
Si chiese se stava percorrendo la strada giusta.<br>
<br>
Sapeva che appena giunto all’incontro Vlad avrebbe giustiziato tutti i<br>
membri dell’equipaggio lealisti della Sengoku per ingraziarsi il numero 1<br>
della cura.<br>
<br>
Il fine giustificava i mezzi si chiese più volte.<br>
<br>
Eppure non poteva accettare di realizzare gli ideali del suo amator Carl su<br>
un mare di sangue.<br>
<br>
Se avesse avuto un’altra possibilità… .<br>
<br>
<br>
<br>
USS Tokugawa Alloggio del capitano Hesse - ore 12:35<br>
<br>
Stava armeggiando con una vecchia statua per ottenere una specie di clava<br>
quando sentì dei rumori forti e delle urla.<br>
<br>
Incuriosito si avvicinò alla porta pronto a colpire. Giunse a pochi passi<br>
quando essa di aprì di scatto.<br>
<br>
La porta si spalancò di colpo e Hesse riconobbe immediatamente il volto<br>
dell’investigatore Kret'Aq. Il Klingon era ferito, sudato con tutti i<br>
vestiti rovinati. Sembrava che avesse appena finito di lottare contro un<br>
formidabile avversario.<br>
<br>
I due non fecero tempo a dire nulla. Si sentì un rumore di scarica<br>
energetica, un forte odore di ozono e una piccola esplosione che illuminò<br>
l’ingresso.<br>
<br>
Kret'Aq urlò di dolore e cadde a terra.<br>
<br>
A Hesse cadde la statuetta dalle mani. Sia il Klingon che l’oggetto caddero<br>
a terra nello stesso istante.<br>
<br>
Il capitano capì subito che era morto, colpito alle spalle da una scarica<br>
di phaser settata su uccidere.<br>
<br>
Arrivarono quasi subito due guardia.<br>
<br>
Una puntò l’arma fumante contro Hesse il quale alzò subito le mani in segno<br>
di resa.<br>
<br>
L’altra portò via il Klingon e uscì.<br>
<br>
La guardia con il fucile phaser disse: “Questo succede a chi non ci<br>
ubbidisce, faccia attenzione capitano Hesse.”<br>
<br>
Detto uscì e sigillò la porta.<br>
<br>
Hesse rimase solo e in silenzio per diversi minuti. Come potevano dei<br>
membri della flotta stellare agire in quel modo? Si chiese sconcertato dal<br>
comportamento delle guardie.<br>
<br>
Inaspettatamente arrivò la risposta.<br>
<br>
“Loro sono delle bestie… questi sono i loro modi di fare.”<br>
<br>
Una figura emerse dalla penombra.<br>
<br>
Hesse si voltò a guardarla.<br>
<br>
Era un umano sui quarant’anni. Vestito di nero scuro. Si avvicinava<br>
lentamente al capitano dicendo:” Ho approfittato della confusione per<br>
introdurmi da lei capitano Hesse, il mio nome è Alphonse Grandis.”<br>
<br>
Il capitano cercò di allungare una mano per riprendere la statuetta, il suo<br>
unico strumento di difesa.<br>
<br>
Alphonse capì subito l’intenzione del capitano e sorrise dicendo: ”Non si<br>
preoccupi capitano Hesse non sono un nemico ma bensì un alleato. Sono qui<br>
per aiutarla a riprendersi la sua nave.”<br>
<br>
Hesse lo squadrò per un lunghissimo istante come per cercare di leggergli<br>
nell’anima: ”Sei della Cura?”<br>
<br>
Grandis scosse il capo dicendo: “Facevo parte della Cura, ma non ho<br>
accettato i loro metodi.”<br>
<br>
Hesse fece la domande che da tempo gli vorticava in testa:”E’ la Cura che<br>
ha preso la mia nave?”<br>
<br>
“Sì sono loro e io sono qui per aiutarla a riprendere il comando… io sono<br>
l’anti Cura.”<br>
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