<div dir="ltr">Direi che manca solo più il protagonista di questo brano.. Alberto col suo Hair.. ci leggi?<div><div><div dir="ltr" class="gmail_signature" data-smartmail="gmail_signature"><div dir="ltr"><div><div dir="ltr"><p class="MsoNormal"><br>========================================<br></p><p class="MsoNormal">Capitano Kevides</p><p class="MsoNormal">Ufficiale in Comando</p><p class="MsoNormal">USS Poseidon NCC-83302</p><p class="MsoNormal">========================================<br>Tenente Comandante Francesca Alluso<br>Capo SEC/TAT<br>USS Tokugawa NCC-51868<br></p><p class="MsoNormal">========================================<br></p><p class="MsoNormal"><br></p></div></div></div></div></div><br></div></div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il giorno gio 1 ago 2019 alle ore 15:44 Bryn Lwellelyn <<a href="mailto:bryn.lwellelyn@gmail.com">bryn.lwellelyn@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex"><div dir="auto">Pardon, credevo di aver inviato la risposta. Bel brano, mi è piaciuta la resa dei personaggi. </div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il mer 31 lug 2019, 20:46 Marco Calandri <<a href="mailto:cesare.mouri.sf@gmail.com" target="_blank">cesare.mouri.sf@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex">Ciao<br>
bel brano complimenti! Molto interessante.<br>
Mi è piaciuto il comportamento fiero di Hair!<br>
<br>
Il 31/07/2019 00:02, Ilenia De Battisti ha scritto:<br>
> Signori,<br>
><br>
> ecco a voi il mio brano.. spero vi piaccia.<br>
><br>
> Ilenia<br>
><br>
><br>
> *****************************************<br>
><br>
> Brano: 10.09<br>
><br>
> Titolo: Quando l’unica scelta è la resa..<br>
><br>
> Autore: Ten. Cmd. Hana (Ilenia)<br>
><br>
> *****************************************<br>
><br>
><br>
> USS Tokugawa - Plancia<br>
><br>
> 9 aprile 2399, ore 14.15<br>
><br>
> Eberhard De Rais era sempre più furioso e frustrato a mano a mano che il<br>
> tempo passava. La Tokugawa non era appena uscita dai cantieri e gli anni<br>
> avevano certamente pesato sulla sua struttura ma non sino al punto di<br>
> renderla una carretta spaziale; doveva esserci molto di più alla base di<br>
> tutte quelle disfunzioni.<br>
><br>
> Dapprima era iniziato tutto con un problema di calibrazione dei sensori<br>
> interni: si era ipotizzato fossero stati sabotati da quello sporco klingon<br>
> Kret'Aq, che tentava in tal modo di poter girare pern la nave senza essere<br>
> notato e di raggiungere il Capitano.<br>
><br>
> Poi c’erano stati dei problemi a mantenere la curvatura, ma anche questo<br>
> problema aveva una facile spiegazione: erano veramente in pochi a gestire<br>
> quella grande nave e questo creava gravi problemi di operatività. E poi?<br>
><br>
> I sensori interni sembravano necessitare di continue calibrazioni e non<br>
> operavano mai oltre al 41%, cosa del tutto inaccettabile perchè gli rendeva<br>
> impossibile sapere cosa stesse succedendo a bordo della nave; senza contare<br>
> che anche l'efficienza dei sensori esterni stava a poco a poco scemando.<br>
><br>
> L’uomo alla consolle scientifica continuava i suoi laconici rapporti con la<br>
> stessa enfasi di chi legge una pagina di necrologi; tutti i tentativi di<br>
> capire come risolvere il guasto non stavano dando alcun risultato.<br>
><br>
> “Se prosegue in questo modo presto saremo ciechi” la voce dell’uomo alla<br>
> consolle scientifica era completamente spenta, come se non avesse la più<br>
> pallida idea di cosa fare “Le ho tentate tutte ma se l'efficienza continua<br>
> a scendere presto non vedremo più cosa accade dentro e fuori al vascello”<br>
><br>
> “E saremo anche sordi e muti..” la donna alle comunicazioni si voltò verso<br>
> De Rais “Anche il sistema delle comunicazioni non funziona, non riesco a<br>
> comunicare né ad aprire le comunicazioni.. è come se la consolle fosse<br>
> andata in blocco!”<br>
><br>
> Eberhard scosse il capo “No signori, io non sarò un ingegnere ma questo non<br>
> è normale! Hanno sicuramente sabotato la nave, questo è poco ma sicuro!”<br>
><br>
> “Signore.. usciamo dalla curvatura!” la voce del timoniere era stupita<br>
> “Stiamo uscendo dalla curvatura proprio ora e non ho modo di impedirlo,<br>
> saremo costretti a proseguire ad impulso!”<br>
><br>
> “Ad impulso??” De Rais scattò in piedi “Inaccettabile! Avete la più pallida<br>
> idea di quanti giorni ci occorrerebbero per raggiungere il rendez vous?”<br>
> sfiorò il pannellino posto sulla postazione del Capitano attivando<br>
> l’interfono “Plancia a Sala Macchine! Maledizione, si può sapere che<br>
> diavolo state combinando?! Abbiamo perso la curvatura!”<br>
><br>
> =^= Sala Macchine a Plancia, ci stiamo lavorando il più rapidamente<br>
> possibile.. il fatto è che inizialmente pensavamo che il problema fosse la<br>
> mancanza di organico, ora siamo quasi certi che sia stato infettato il<br>
> computer della nave! I sistemi si stanno ad uno ad uno disattivando e per<br>
> quanto tentiamo di ristabilirli non otteniamo alcun risultato.. è<br>
> sicuramente un sabotaggio! =^=<br>
><br>
> “Maledetto Kret'Aq.. questa è tutta colpa sua!”<br>
><br>
> =^= Dubito che sia lui il responsabile signore, chi ha compiuto questo<br>
> gesto è qualcuno che deve avere competenze avanzate in ingegneria ed<br>
> informatica =^=<br>
><br>
> “Quindi abbiamo un sabotatore a bordo, questo non ci voleva..” De Rais era<br>
> sempre più inviperito mentre si osservava attorno nel tentativo di trovare<br>
> una soluzione alla situazione “Cosa diavolo sta facendo l’ingegnere capo?<br>
> Possibile che anche il Comandante Hair non sappia cosa diavolo fare?”<br>
><br>
> =^= Si e no. Sicuramente potrebbe essergli d’aiuto essere supportato<br>
> dall’ufficiale scientifico per identificare e debellare il problema<br>
> informatico all’interno del computer, ma al momento non sembra minimamente<br>
> interessato a sistemare il vascello. Si rifiuta di aiutare dei terroristi<br>
> =^=<br>
><br>
> Eberhard non se lo fece ripetere due volte “Cambierà idea.. stanne certo,<br>
> cambierà idea! Arrivo!” si voltò verso l’uomo alla consolle tattica per poi<br>
> dirigersi al turboascensore “Endymion, prendi il comando.. è il momento di<br>
> far capire chi comanda sulla Tokugawa”<br>
><br>
><br>
><br>
> USS Tokugawa - Sala macchine<br>
><br>
> 9 aprile 2399, ore 14.28<br>
><br>
> Eberhard entrò in sala macchine guardandosi attorno; tutti i suoi uomini<br>
> stavano correndo a destra e a manca per tentare di risolvere i vari<br>
> problemi che si stavano via via presentando. Una sola persona se ne stava<br>
> immobile, a braccia conserte, nel bel mezzo della parapiglia: il Tenente<br>
> Comandante Hair osservava i colleghi in silenzio, con un sorriso divertito<br>
> dipinto sul volto.<br>
><br>
> “Si stanno disattivando gli smorzatori inerziali di sinistra! Ma li avevo<br>
> attivati nuovamente solo una decina di minuti fa! Qui stiamo solo perdendo<br>
> tempo!!”<br>
><br>
> “Non ti arrendere John, vedrai che ne verremo fuori in qualche modo!”<br>
><br>
> Eberhard rimase per qualche istante ad osservare i suoi uomini lavorare per<br>
> poi puntare a passo spedito verso Hair “Tenente Comandante Hair, le ordino<br>
> di sistemare la mia nave e di farlo ora!”<br>
><br>
> “Tenente Eberhard De Rais, questa non è la sua nave e lei è solamente un<br>
> ufficiale addetto alla sicurezza in stanza su Sol III.. non fa neppure<br>
> parte dell’organico di questo vascello” Hair rispose serafico, con una<br>
> grande calma e compostezza “Avete sequestrato una nave federale ed il suo<br>
> equipaggio.. come pensa che potrà finire questa storia?”<br>
><br>
> “Con la tua morte se non ti decidi a metterti al lavoro!” De Rais fece<br>
> partire un destro diretto alla mascella dell’ufficiale superiore, ma Hair<br>
> si spostò giusto in tempo facendo infuriare ancora di più Eberhard “Se non<br>
> si mette immediatamente al lavoro la farò ammazzare”<br>
><br>
> “E così perderete definitivamente l’ufficiale ingegnere capo della nave, la<br>
> persona che conosce di più i sistemi ingegneristici di questa vecchia<br>
> signora” Hair continuava a mantenere un aplomb da vero ufficiale superiore<br>
> “Il che vi porterà con buone probabilità a perdere del tutto i sistemi<br>
> propulsivi all’incirca tra un’ora”<br>
><br>
> “Quindi lei si rifiuta di collaborare?” Eberhard fece un ghigno sadico<br>
> “Vediamo se rimarrà della stessa idea ancora per molto..” quindi fece un<br>
> cenno ad alcuni dei suoi uomini<br>
><br>
> Pochi attimi dopo all’interno della sala macchine vennero trascinati tutti<br>
> gli ufficiali superiori donne, ossia i Comandanti Margret, Hana ed Alluso.<br>
> Il volto di Hair si rabbuiò immediatamente nel veder maltrattare le tre<br>
> donne.<br>
><br>
> “Vede, lei pensa di non avere nulla da perdere.. di poter essere superiore<br>
> alle nostre richieste perché non ha paura di noi..” De Rais camminava<br>
> lentamente verso le tre donne, con le mani legate dietro alla schiena “Ma i<br>
> membri dell’equipaggio sono molti e a noi non servono. E’ pronto a vederli<br>
> morire ad uno ad uno e a sopportare il peso di esserne l’unico<br>
> responsabile?”<br>
><br>
> Hair rimase per un attimo bloccato, non avrebbe mai voluto aiutare dei<br>
> terroristi, ma quelle erano le sue colleghe e non poteva semplicemente<br>
> voltarsi dall’altra parte. De Rais colse negli occhi del comandante quel<br>
> dubbio e ne fu soddisfatto “Non le interessa dunque? Molto bene..”<br>
><br>
> Gli uomini che tenevano le tre ufficiali donne non sembravano attendere<br>
> altro e colpirono con forza i Comandanti seppure fossero legate e quindi<br>
> impossibilitate a difendersi. Alluso venne raggiunta da un montante al<br>
> plesso solare, ma grazie all’addestramento incassò meglio delle altre il<br>
> colpo, incespicando ma riuscendo nonostante tutto a restare in piedi.<br>
> Viceversa, Margret e Hana non si aspettavano di essere colpite e finirono a<br>
> terra, la prima piegata in due per essere stata colpita alle costole mentre<br>
> la seconda con il labbro spaccato da un colpo in pieno volto rimase a terra<br>
> priva di conoscenza.<br>
><br>
> “Lasciatele stare!” Hair fece una gran fatica a controllare la rabbia<br>
> “Fatela finita!”<br>
><br>
> De Rais sorrise divertito “Vede, è questo che vi rende deboli.. il fatto<br>
> che alla fine non siete mai in grado di mantenere i vostri propositi..”<br>
> estrasse il phaser dalla propria fondina puntandolo alla testa di Margret<br>
> “Potrei ucciderle tutte e tre in pochi istanti ma sono certo che questo lei<br>
> lo sappia, Comandante.. glielo domando nuovamente, intende riparare la<br>
> nave?”<br>
><br>
> “E cosa ci dice che se lo facesse noi potremmo restare in vita?” Francesca<br>
> osservò con lo sguardo carico di odio i terroristi “Ci risparmiate per<br>
> quanto, un’ora.. due? Il tempo che Albert sistemi la nave, e poi?”<br>
><br>
> “Preferisce morire, subito?” Eberhard spostò l’arma in direzione della<br>
> Alluso “Posso accontentarla..”<br>
><br>
> “No!” Margret intervenne prontamente faticando a rimettersi in piedi per il<br>
> dolore alle costole “Finora siete punibili solo per sequestro di un<br>
> vascello federale e per rapimento.. volete davvero aggiungervi un’accusa di<br>
> omicidio?”<br>
><br>
> De Rais scoppiò a ridere mantenendo il phaser puntato sulla Alluso “Io non<br>
> riconosco più alcuna autorità alla Federazione Unita dei Pianeti, non mi<br>
> interessa se voi mi considerate solo un criminale.. quando il piano verrà<br>
> messo in atto io sarò considerato un eroe!”<br>
><br>
> “Un momento..” la voce di Hair si fece fredda “Vi offro uno scambio.. la<br>
> nave per la vita di tutto l’equipaggio sequestrato. Io riparerò i sistemi<br>
> della nave ma esigo che a nessuno di noi venga torto un capello”<br>
><br>
> De Rais osservò Hair con una certa curiosità “E chi mi dice che non sta<br>
> solo guadagnando tempo per fare qualche piano dei vostri?”<br>
><br>
> “Nulla, esattamente come io non ho basi per fidarmi di lei ma ci pensi.. è<br>
> uno scambio che può soddisfare entrambi” Hair incrociò le braccia al petto<br>
> “A lei questa nave serve, giusto? Il resto dell’equipaggio viceversa è solo<br>
> un rischio, potrebbero tentare di fuggire o di riprendersi la nave.. troppo<br>
> pericoloso. Questa è la mia proposta, sistemerò la nave e poi lei farà<br>
> sbarcare me e tutto il resto dell’equipaggio su di un pianeta vivibile”<br>
><br>
> Eberhard ci riflettè per svariati secondi, poi abbassò il phaser “Le do due<br>
> ore, non di più.. poi l’accordo salta!”<br>
><br>
><br>
> Argelius II - Enope City<br>
><br>
> Cevotov Museum - esterno dell’edificio<br>
><br>
> 9 aprile 2399, contemporaneamente<br>
><br>
> Freya Icrash, giovane umana trasferitasi da circa due anni su Argelius II,<br>
> aveva iniziato la sua consueta giornata tipo: si era innamorata di un<br>
> argeliano e aveva deciso di trasferirsi da lui per farsi una famiglia. Da<br>
> allora ogni mattina usciva di casa intorno alle 8.30 per incamminarsi per<br>
> le vie della città di Enope e raggiungere la centrale comunicazioni,<br>
> prendendo posto come addetta alla consolle principale.<br>
><br>
> Camminava con calma anche quella mattina, gustandosi il tepore del sole che<br>
> le scaldava il viso; non c'era nessun rumore ed il cielo era di un celeste<br>
> intenso, senza nuvole, tanto che le venne quasi il desiderio di cambiare<br>
> direzione e raggiungere la spiaggia.<br>
><br>
> Superato il ponte di Ravinie si ritrovò a passare in un punto poco distante<br>
> dal museo Cevotov; si trattava di un edificio considerevole, era alto<br>
> cinque piani e tutte le pareti erano fatte di vetri specchi colorati, che<br>
> lo facevano apparire come un gigantesco cubo di Rubik. Passò a poca<br>
> distanza dall’entrata per poi girare in direzione della via principale<br>
> quando improvvisamente si voltò indietro. Neppure lei riuscì a capire che<br>
> cosa l’avesse convinta a fermarsi ma per qualche attimo ebbe la sensazione<br>
> di aver sentito un rumore diverso dall’ordinario.<br>
><br>
> Freya si voltò indietro ad osservare le scolaresche che si preparavano ad<br>
> entrare al museo mentre delle povere insegnanti cercavano di radunarli e<br>
> riportare l’ordine; ridacchiò divertita mentre riprendeva a camminare<br>
> aggirando l’edificio e lasciandoselo alle spalle ma ecco che nuovamente<br>
> sentì quello strano rumore. Tornò nuovamente ad osservare il museo, la luce<br>
> del sole riflessa nelle grandi finestre a specchio dell'edificio era tanto<br>
> accecante che dovette portare la mano destra alla fronte e poi.. poi nulla<br>
> fu come prima.<br>
><br>
> La giovane vide un flash, quello che si potrebbe definire una grande luce<br>
> irradiarsi alle basi del museo, poi un rombo simile ad un tuono la investì<br>
> con tanta violenza da sollevarla in aria e spingerla con forza contro un<br>
> edificio a poca distanza. Era stata proiettata via dall’onda d’urto di<br>
> un’esplosione che aveva coinvolto il museo di xeno antropologia ma se ne<br>
> rese conto solo svariato tempo dopo, quando riprese quasi miracolosamente<br>
> conoscenza ancora semi-sommersa fra le macerie.<br>
><br>
> Cosa era successo? Chi mai avrebbe fatto una cosa simile in un pianeta come<br>
> Argelius II? Quanto tempo era rimasta incosciente? Qualcuno l’avrebbe<br>
> trovata lì dove si trovava? Come stava il suo ragazzo? Ed i bambini che<br>
> aveva visto poco prima davanti al museo? ..mille domande affollavano la sua<br>
> mente ma non avrebbe saputo rispondere a nessuna di esse.<br>
><br>
> Attorno a lei il profondo silenzio lasciò improvvisamente spazio alle grida<br>
> della gente che chiedeva aiuto; neppure lei capì come fece, ma si rialzò<br>
> barcollando e si tolse di dosso dei calcinacci che le erano finiti sopra le<br>
> gambe, uscendo dal piccolo anfratto che le aveva offerto un po’ di<br>
> protezione dopo l’esplosione. Attorno a lei il paesaggio si era trasformato<br>
> in un inferno di fuoco e gente agonizzante; centinaia di cadaveri distesi a<br>
> raggiera attorno a ciò che era stato un museo, come fossero stati<br>
> proiettati fuori dalle finestre a causa dell’esplosione, avevano riportato<br>
> danni così gravi da non avere più una parvenza umana. Tutti gli edifici<br>
> limitrofi, compreso il gigantesco museo, erano stati rasi al suolo ed<br>
> un’intensa polvere si stava alzando rendendo più difficile la respirazione<br>
> e celando in parte alla vista l’entità della devastazione avvenuta.<br>
><br>
> Le fiamme avevano iniziato a lambire le case che ancora non erano crollate,<br>
> mentre la gente sopravvissuta cercava di spostarsi in luoghi sicuri<br>
> nonostante le gravi ferite che avevano riportato. Freya iniziò a muoversi<br>
> come un automa, incapace di capire la portata della situazione,<br>
> incamminandosi per come poteva verso il suo luogo di lavoro. Solo allora<br>
> una vocina risuonò nella sua testa richiamandola ai suoi doveri; ancora<br>
> ferita raggiunse la sua postazione attivando una chiamata verso Sol III<br>
><br>
> “Al Comando di Flotta su Sol III, qui Argelius II.. abbiamo subito un<br>
> attentato, chiediamo immediato aiuto”<br>
><br>
><br>
> USS Tokugawa - Alloggio del Capitano Hesse<br>
><br>
> 9 aprile 2399, contemporaneamente<br>
><br>
> Hesse fissava ancora la strana figura che era apparsa di soppiatto nel suo<br>
> alloggio, aveva scambiato poche parole con quel Grandis ma per il momento<br>
> non sentiva di potersi fidare a pieno di quell’uomo. Ma del resto, in quel<br>
> momento avrebbe avuto difficoltà a fidarsi della maggior parte dei membri<br>
> della nave; aveva subito un ammutinamento ed era stato confinato nel<br>
> proprio alloggio, aveva assistito alla morte di Kret'Aq e ancora non aveva<br>
> idea di dove stessero conducendo la Tokugawa.<br>
><br>
> “Lei non è una persona facile da convincere” Alphonse Grandis fa qualche<br>
> passo avanti verso il capitano “Ma infondo la posso capire, non credo sia<br>
> facile fidarsi di qualcuno che faceva parte della stessa organizzazione che<br>
> ha requisito la sua nave..”<br>
><br>
> “Che cos’è la Cura?”<br>
><br>
> “Non è facile rispondere a questa domanda” Alphonse si sedette sul divano<br>
> mettendosi comodo “La Cura è un'organizzazione secolare, neppure io so<br>
> quando sia nata esattamente anche se con tutta probabilità è antecedente<br>
> alla fondazione della Federazione Unita dei Pianeti. Il suo scopo<br>
> dichiarato è la difesa dell’unicità delle varie razze federali ma i buoni<br>
> propositi nascondono spesso pessime intenzioni”<br>
><br>
> “Si spieghi meglio..” Hesse si sedette di fronte all’inaspettato ospite<br>
><br>
> “Il principio che guida gli ideali della cura sono legati all’idea della<br>
> preservazione delle unicità di ogni razza a discapito del conformismo.. ma<br>
> ciò che intendono affermare è che le varie razze dovrebbero essere poste<br>
> nell’impossibilità di riprodursi fra loro.. la Federazione Unita dei<br>
> Pianeti viene vista come un pericolo perché con il passare del tempo le<br>
> varie razze riproducendosi fra loro potrebbe portare alla creazione di<br>
> razze ibride che potrebbero perdere le unicità delle singole razze che li<br>
> compongono”<br>
><br>
> “E’ un ragionamento priva di senso”<br>
><br>
> “Capitano, l’ideale delle razze pure non sono nuove nel nostro mondo.. se<br>
> le razze si sommassero tutte le peculiarità culturali, storiche e persino<br>
> fisiche andrebbero perdute per sempre” Grandis osservava il Capitano con<br>
> una strana convinzione negli occhi “Ma se un tempo l’ideale era perseguito<br>
> solo a carattere filosofico, ora la Cura si è mobilitata per distruggere la<br>
> Federazione e portare ai popoli ad un'auto isolazionismo protettivo.. meno<br>
> rapporti fra i popoli, meno rischi di figli ibridi fra i vari mondi”<br>
><br>
> “Da chi è composta la Cura?”<br>
><br>
> “La Cura è composta da una moltitudine di persone, chi all’interno della<br>
> flotta.. chi nel mondo degli intellettuali.. altri tra persone comuni. Sono<br>
> tutte persone eterogenee che sono accomunate dalla piena convinzione nei<br>
> principi della Cura” Grandis fece una pausa “I membri di<br>
> quell’organizzazione hanno dimostrato un totale asservimento ai principi<br>
> dell’organizzazione e sarebbero felici di dare la vita per loro. La setta,<br>
> negli anni, ha addestrato alcuni valorosi membri della flotta stellare che<br>
> ora si stanno ad uno ad uno ammutinando”<br>
><br>
> “Ed ora, quale sarà la loro prossima mossa?”<br>
><br>
> “Ancora non lo so..” Grandis scosse il capo “Ma spero di scoprirlo prima<br>
> che sia troppo tardi..” lo strano uomo si alzò “Ora mi perdoni, ma devo<br>
> tornare a confondermi fra i traditori della Cura, non tema.. sono certo che<br>
> avremo modo di rivederci” detto questo uscì di soppiatto dall’alloggio del<br>
> Capitano.<br>
><br>
><br>
> Sol III - Ufficio del Contrammiraglio Darion<br>
><br>
> 9 aprile 2399, ore 14.51<br>
><br>
> Le notizie si stavano via via susseguendo sull’attentato di Argelius II; il<br>
> contrammiraglio Darion cercava di seguire quasi in tempo reale sul<br>
> conteggio delle vittime che purtroppo stava salendo sempre di più. Il suono<br>
> del sensore lo fece quasi trasalire, mentre il Contrammiraglio Bates<br>
> entrava nel suo ufficio.<br>
><br>
> “Questa non ci voleva, la situazione rischia di sfuggirci tra le dita..”<br>
> Bates sembrava preoccupato tanto quanto il collega “Ed il peggio deve<br>
> ancora venire”<br>
><br>
> Darion alzò il capo dal terminale sgranando gli occhi “Non me lo dire, un<br>
> altro attentato?”<br>
><br>
> Bates scosse il capo “No, ma gli effetti dei due attentati si stanno<br>
> facendo sentire.. vari pianeti hanno fatto richiesta di avere un aumento<br>
> delle navi di pattuglia temendo di poter essere i prossimi obiettivi,<br>
> stiamo cercando di dare risposte concrete alle varie richieste ma fra le<br>
> navi che hanno lasciato le proprie posizioni senza dare motivi e tutte le<br>
> richieste pervenute..”<br>
><br>
> “Sta diventando quasi impossibile riuscire accontentare tutti?”<br>
><br>
> Bates annuì brevemente a Darion accomodandosi sulla poltroncina “Si.. si<br>
> stanno creando dei vuoti nelle difese e la cosa rischia solo di<br>
> peggiorare..” fece una pausa “E nel frattempo è stato confermato che anche<br>
> la Corwin non risponde più alle chiamate, siamo nei guai.. siamo davvero<br>
> nei guai John”<br>
><br>
><br>
> Zona sconosciuta - Asteroide di classe M Sconosciuto<br>
><br>
> 9 aprile 2399, ore 16.51<br>
><br>
> Erano nuovamente tutti insieme sull’asteroide, o quasi.. il capitano Hesse<br>
> non si vedeva da nessuna parte, tanto che ormai era palese fosse stato<br>
> trattenuto sulla nave, forse come ostaggio. Margret passava con lo sguardo<br>
> il volto dei membri dell’equipaggio rimasti leali alla Flotta Stellare<br>
> senza sapere esattamente cosa dirgli.<br>
><br>
> Erano stati abbandonati in quel luogo sperduto, con pochissime attrezzature<br>
> ed ora non gli restava altro che sopravvivere in attesa che qualcuno<br>
> potesse trovarli.<br>
><br>
> “Siamo in una zona poco trafficata Comandante”<br>
><br>
> La voce di Asami fece voltare Margret che annuì “Lo so, ma dobbiamo<br>
> continuare a crederci.. non ci siamo mai arresi, non lo faremo neppure<br>
> adesso! Ci hanno lasciato una boa di emergenza.. siamo in un’area in cui<br>
> passano poche nave ma questo non significa nulla, saremo trovati presto..<br>
> me lo sento”<br>
><br>
><br>
> USS Tokugawa - Alloggio del Capitano Hesse<br>
><br>
> 9 aprile 2399, contemporaneamente<br>
><br>
> Hesse fissò per qualche attimo l’asteroide prima che la Tokugawa ripartisse<br>
> a curvatura e sorrise dentro di sé: il suo equipaggio nonostante tutto era<br>
> salvo ora stava a lui e all'improbabile alleato Grandis trovare un modo per<br>
> fermare la vecchia signora.<br>
><br>
> *Riuscirò a trovare un modo a fermare tutto questo.. la Cura non l’avrà<br>
> vinta..* pensò Hesse fra sé e sé *Li fermerò.. costi quel che costi*<br>
><br>
><br>
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