[Stml13] Azione

Adriano Maggi a.maggi a live.it
Mar 17 Giu 2014 18:25:30 CEST


USS
Crusader NX 69659
Autore:
Adriano
Personaggio:
Tenente Leon K. Bloch
Titolo:
Azione
Data
creazione: 08/10/2014
Ambientazione:
Sistema di Muwai
Personaggi
principali: Reisciar, Shitan, Bloch, McAllister, Jenner
Trama
principale: Gli uomini della Diplomacy sono scoperti, il piano di
salvataggio viene accellerato.



[Inizio
Flashback]
Pianeta
Muwai - Cantieri della USS Crusader – 17/01/2394 – ore 08:11



L'Ufficiale
tattico Reisciar si trovava vicino ad un pannello di accesso al
Computer di bordo, era entrato all'interno del computer grazie alle
password fornite dal Capitano Shaitan ed ora stava verificando le
condizioni dei siluri quantici. Il siluro difettoso era già stato
messo in sicurezza nel corso della loro precedente visita sul
pianeta, tuttavia per maggiore sicurezza l'Ufficiale aveva deciso di
verificare tutta l'armeria, anche perchè nel frattempo gli alieni
avrebbero potuto creare nuovi danni.
All'improvviso
udì un rumore di passi ad una certa distanza, subito lasciò perdere
lo schermo del pannello, prese il phaser e si guardò attorno,
cercando di capire da che direzione sarebbe arrivato il disturbatore.
Finora avevano avuto fortuna e scaltrezza nel non farsi intercettare
da nessuno di coloro che lavoravano in quell'area, ma ovviamente non
poteva durare in eterno. Dopo pochi secondi decise di ripararsi in un
angolo nella direzione opposta al rumore...dai passi sembravano
essere due uomini... aveva una certa esperienza.
Sentì
in effetti due voci distinte dialogare, i passi erano ormai
vicinissimi, quando le due persone si fermarono...forse avevano visto
qualcosa di inconsueto osservando il pannello al quale stava
lavorando. Decise di muoversi cercando di sbucare da dietro ai due
uomini, riuscì a fare pochissimo rumore e arrivò in pochi secondi
in una posizione da cui gli avrebbe visti, ma nel frattempo i due
uomini avevano deciso di tornare indietro, così si videro ad una
distanza di una decina di metri gli uni dall'altro, sembravano due ex
ufficiali della Crusader. 

“Fermi,
non muovetevi” disse Reisciar puntando l'arma verso di loro. Attese
qualche istante e da dietro arrivò un addetto alla sicurezza della
Diplomacy, che lo accompagnava. Anch'egli gli disse di rimanere fermi
e tranquilli. Poi Reisciar spiegò: “Ora il mio collega vi
inietterà una piccola medicina, state tranquilli e tra poco capirete
tutto questo”. L'altro si avvicinò e iniettò la prima dose di
inibitore di onde theta ad uno dei due, che non capivano che cosa
succedesse e quindi non sapevano nemmeno come reagire. “Per qualche
secondo sarai confuso e una serie di ricordi riaffioreranno nella tua
mente...” iniziò a spiegargli. Ma il secondo dei due si mosse
rapidamente e con un abile calcio colpì il ventre dell'addetto alla
sicurezza e fuggì dietro di lui, non lasciando il tempo a Reisciar
di colpirlo con il phaser...sparì dietro ad una parete e si udirono
chiaramente i passi fuggire via. Reisciar si lasciò sfuggire
un'imprecazione e capì che si trattava probabilmente di un suo
collega della sicurezza della Crusader, vista l'abilità dimostrata.
“Potrebbe dare l'allarme” commentò l'altro ripresosi dal colpo.
“Muoviamoci allora” rispose Reisciar, trascinando con sé l'altro
uomo della Crusader, ancora un po' confuso dopo il trattamento
medico.   

 

A
poche centinaia di metri da lì – pochi minuti dopo



Il
Capitano Shaitan si era avvicinato al Tenente Leon Bloch con una
scusa qualsiasi. Il giovane ufficiale andoriano era uno dei primi che
il Capitano voleva riportare nel mondo della realtà, non solo per il
ruolo che ricopriva, ma anche per la vicinanza di sangue e stima che
li univa, dopo le ormai numerose missioni a bordo della Crusader.
Bloch aveva da poco cominciato il suo turno, il Capitano lo portò in
un posizione da cui nessun altro potesse interferire con il suo
compito, quindi lo convinse a farsi iniettare un antidoto che lo
avrebbe liberato presto da quei sogni strani che ogni tanto
sembravano apparire a molte persone in cantiere. “Io e il dottore
preferiamo prima utilizzarlo con gli uomini più fidati, se non ci
saranno effetti collaterali, poi procederemo con tutti i lavoratori
nel cantiere”. Bloch sembrava dubbioso... “ma lei è guarito Capo
? ho sentito dire che non se la passava bene in infermeria..”. “Io
sto usando proprio questa medicina e finora sto benissimo” rispose
con sicurezza l'andoriano. “Ok, proviamo” disse infine Bloch
senza ulteriori resistenze. Il Tenente avvertì sensazioni strane e
una serie incredibile di immagini riaffiorò nella sua mente. Shaitan
era lì a sostenerlo ovviamente: “Sono ricordi, lei è Ufficiale
Scientifico a bordo della Crusader, la mia nave. Si ricorda del suo
pianeta natale, una colonia andoriana, si ricorda della sua vera
patria, il pianeta Andoria”. “Sembra...come svegliarsi dopo aver
dormito per un intero anno...da quanto tempo siamo qui ?”. I due si
guardarono e ritrovarono quella piena intesa che era perduta: “Sembra
incredibile – spiegò Shaitan – ma siamo qui da pochissimi
giorni, non lontano c'è un altra nave federale, la Diplomacy, sanno
tutto della nostra condizione e dobbiamo agire insieme al più
presto”. “Dovremo vaccinare tutto l'equipaggio ?”. “Per ora
sì, ma l'idea è di farlo su larga scala, non sappiamo ancora come
di preciso, ci stanno lavorando, ma mi comunicheranno presto il da
farsi...”. Un cicalino interruppe la spiegazione, era una
comunicazione proprio dagli uomini della Diplomacy. “Sì, qui
Shaitan” rispose a bassa voce il Capitano. “Capitano, sono il
tenente Xian. C'è stato un imprevisto, una nostra squadra è stata
vista da uno di loro, un ex membro del suo equipaggio”. “Ok,
quindi bisogna agire subito”. “Proprio così, potrebbero venire a
catturarla, stia attento. Io scendo tra poco sul pianeta con una
piccola squadra, abbiamo un dispositivo che dovrebbe disturbare le
loro emissioni di Onde Theta nel raggio di qualche centinaia di
metri, ma non sappiamo se sarà sufficiente”. “Ok, mi invii le
coordinate e ci sarò”. Una volta chiusa la comunicazione Shaitan
pensò che il dottore doveva essere avvertito subito. “Tenente,
vada in infermeria e dica al dottore che si comincia”. “Eseguo,
Capitano !” rispose Bloch rimarcando il “capitano” con grande
gioia. “Bene, io cercherò il nostro Primo Ufficiale Jager”.



Nei
pressi dell'infermeria – qualche minuto dopo



Bloch
si diresse verso l'infermeria ma molto furtivamente, pensò che forse
qualcun'altro già era tornato dalla loro parte, ma probabilmente la
maggior parte no, per cui non voleva destare sospetti. Incrociò due
uomini-serpente che gli domandarono subito cosa stesse facendo. “Devo
andare un momento in infermeria, ho un terribile mal di
pancia...quelle cavallette schifose di ieri sera”. I due lo
scrutarono coi loro terribili occhi, Bloch finse di essere sofferente
e probabilmente ci riuscì, ma uno di loro decise di accompagnarlo
lui stesso dal dottore. Bloch non aveva con sé nessuna arma e quindi
percorse la strada assieme alla guardia, piegandosi ogni tanto come
sofferente. Il serpente gli domandò come andavano i lavori. Bloch
cercò di inventare cose strane per mandare in confusione il suo
interlocutore. Erano quasi giunti all'ingresso dell'infermeria, ma
Bloch si fermò non appena vide due uomini trasportare fuori un terzo
uomo, che altri non era se non il dottor Jenner, privo di sensi.
Anche se poteva immaginare cos'era successo, si precipitò verso di
lui fingendo di essere sorpreso e preoccupato per il collega.
“Dottore...che succede...come sta ?”. Da dietro di lui udì una
voce conosciuta commentare: “Niente di grave, un malore per il
caldo forse”. Era Shaasa naturalmente, si avvicinò e lo scrutò
dritto negli occhi. Bloch rimase un po' rigido, se lo scopriva adesso
non aveva via di scampo, era circondato da loro. Fortunatamente non
aveva mai dato segni di ricordo e quindi Shaasa forse non lo
considerava così pericoloso. “Sembra che anche il Capo Tecnico
MacAllister non sia stato bene. E lei invece sta bene ?”. “No, ho
mal di pancia, è rimasto un infermiere per curarmi ?” rispose
bruscamente Bloch. “Sì, è rimasto un infermiere. Ma resterà
anche il mio fidato Buscha, così potrà avvertirci nel caso di
qualche altro malore”. Bloch non disse altro, distolse lo sguardo
ed entrò nell'infermeria.    

Lì
lo attendeva un aiutante del dottore, di cui non ricordava a dire la
verità il nome, forse ci voleva un po' di tempo per recuperare tutti
i ricordi pensò tra sé e sé. Bloch gli spiegò il finto malore,
mentre cercava di capire da che parte stava l'infermiere “...io
credo bisogna agire al più presto...” disse con un doppio senso.
L'infermiere osservò attentamente dove si trovava la guardia, quindi
si diresse verso alcuni strumenti medici rispondendo “sono
d'accordo...”. Attesa che la guardia fosse distratta, quindi con un
veloce movimento gli iniettò il contenuto di un hypospray. Il
Tenente Bloch balzò in piedi pronto anch'egli all'azione, ma i due
stavano lottavano: la guardia infatti aveva puntato subito un arma
contro l'infermiere, che aveva afferrato anch'egli l'arma cercando di
spostarla dalla direzione del proprio corpo. Poi la droga cominciò a
fare effetto e la guardia di colpo perse i sensi. “Ottimo lavoro -
commentò il Tenente Bloch facendo sua l'arma della guardia - Ha idea
di dove porteranno il dottore ? ”. “No, ma non stava male, lo
hanno stordito con un phaser, lo imprigioneranno da qualche parte,
c'era anche McAllister”. “Accidenti, due ufficiali, non ci voleva
! Coraggio, si procuri un'arma in qualche modo e mi segua, cerchiamo
di liberarli”. Il Tenente Bloch e l'infermiere, Guardiamarina
Doell, si mossero velocemente attraverso i corridoi per raggiungere
coloro che stavano trasportando il dottore, ma sfortunatamente, non
appena giunti all'esterno della nave, si erano trovati in un vasta
camera sotterranea da cui non era possibile passare senza essere
visti da qualcuno. Bloch aveva notato in lontananza Shaasa che si
addentrava all'interno di un cunicolo. “E' mai stato lì dentro,
Guardiamarina ?” domandò Bloch a voce bassa. L'infermiere riflettè
qualche secondo: “Non lo so, quei cunicoli sembrano tutti
uguali..”. “Nemmeno io so dove portano...” rispose Bloch. Poi
percepiì un'improvvisa fitta di mal di testa.. “Tenente, sta bene
?” domandò subito l'infermiere. “Mal di testa, forse ci vuole
tempo a guarire del tutto...”. “Quando ce ne saremo andati
dovremo rimuovere un impianto e torneremo completamente normali” lo
rassicurò il giovane guardiamarina con una mano sulla spalla. 







Sistema
stellare di Muwai – USS Diplomacy – qualche minuto dopo



Il
Capitano stava osservando il monitor della consolle scientifica.
L'Ufficiale scientifico teneva sotto controllo le emissioni della
stella... era suo parere che un altro fenomeno altamente energetico
fosse in procinto di avvenire. Era una sensazione più che un dato
scientifico. “Ragione in più per accellerare i tempi – commentò
il Capitano, che si fidava molto delle sensazione dei propri uomini,
ben più fini delle sue a volte – cerchi di modificare i nostri
scudi in caso di emissione stellare, per prevenire problemi fisici
all'equipaggio e alla nave”. 

=^=
Primo Ufficiale a Plancia, terza squadra pronta a sbarcare =^=
comunicò intanto il Primo Ufficiale dalla sala teletrasporto.
“Proceda
come concordato” replicò il Capitano, tornando alla propria
postazione di plancia. Dopo qualche secondo l'addetto alla postazione
tattica confermò l'avvenuto teletrasporto. “Bene, alzare gli
scudi. Timoniere rotta verso il pianeta, massimo impulso. Allarme
rosso: tutti ai posti di combattimento”. La Diplomacy si mosse a
grande velocità verso il pianeta, in meno di un minuto sarebbero
stati in orbita. Gli alieni avrebbero avuto giusto il tempo di
rilevarli e sarebbero stati resi inoffensivi. Probabilmente non
avrebbero sparato neanche un colpo.



[Fine
Flashback]



Grotte
muwaii - 17/01/2394, ore 09:00



“La
fecondazione è cominciata prima del previsto !” sibilò la
donna-serpente. “Come facciamo a liberarci ??” gridò di risposta
McAllister. I due ufficiali cercarono nuovamente di strattonare le
catene che li legavano ma non ottenero nulla. L'ancella Mandrita si
avvicinò a McAllister e iniziò ad armeggiare per liberarlo, ma i
suoi gesti erano troppo frenetici. I piccoli Muwai intanto iniziarono
ad esplorare la grotta alla ricerca di cibo...uno di loro raggiunse
il dottore mentre altri si avvicinarono a Mandrita e McAllister. Un
dolore lancinante colpì il medico mentre veniva ferito ad una gamba.
Mandrita finalmente riuscì a liberare McAllister, poi venne
attaccata da due piccoli, mentre l'Ingegnere cercava di difendersi
colpendo i piccoli con le catene ai polsi, l'unica arma che aveva in
quel momento. Ma altri bruchi si avvicinavano, non avrebbe potuto
resistere a lungo e soprattutto non poteva aiutare il dottore
immobilizzato e destinato ad una morte orrenda. Improvvisamente una
scarica di un phaser colpì uno dei bruchi... era il Tenente Bloch
che era apparso dall'entrata della grotta. Dopo di lui un altro
federale fece capolino e cominciò a colpire i bruchi che attaccavano
il dottore con un oggetto metallico. Bloch continuò ad uccidere i
bruchi e arrivò dall'Ingegnere Capo. “Aiutami a liberarmi” disse
McAllister. Insieme riuscirono a staccare uno strato di melma e a
liberare le gambe dell'Ingegnere. Mandrita si stava rotolando a terra
circondata da tre bruchi...ormai non si poteva più salvare, così i
due corsero verso gli altri uomini e finirono i bruchi ancora in
vita, quindi liberarono il medico. “Presto! In infermeria o morirà
dissanguato !” gridò l'infermiere. McAllister prese in spalla il
medico che ormai stava delirando dal dolore e seguì Bloch uscito
arma in pugno fuori dalla grotta.



Sistema
Muwai – Sonda di classe 2 – ore 09:03



Un
piccolo oggetto metallico, che si trovava a circa 5 milioni di km
della stella del sistema Muwai, si disintegrò, non appena fu
investito del terribile brillamento solare che era cominciato qualche
decina di secondi prima. La Diplomacy si sarebbe accorta del
brillamento di lì a pochi secondi e avrebbe avuto pochi minuti di
tempo per mettere in pratica le contromisure. L'Urlo di Muwai era
scoccato...
 		 	   		  


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