[Stml13] Una nuova minaccia ai confini della Federazione

Adriano Maggi a.maggi a live.it
Lun 29 Set 2014 23:17:31 CEST


USS Crusader NX 69659
 
Autore: Adriano
 
Personaggio: Tenente Leon K. Bloch
 
Titolo: Una nuova minaccia ai confini della Federazione
 
Data creazione: 07/08/2014
 
Ambientazione: Zona neutrale, Base Stellare 356
 
Personaggi principali: Shaitan, Jager
 
Trama principale: La Crusader si trova nei pressi della zona neutrale, quando viene contattata da una nave romulana con una richiesta insolita.
 
 
20 Milioni di Km dalla zona neutrale 
USS Crusader – Infermeria - 12/09/2394, ore 07:58

Il Tenente Leon Krenn Bloch entrò in infermeria messaggiandosi il collo.
Il dottor Jenner e il suo collega stavano scherzando tra di loro, quando entrambi si voltarono verso il nuovo arrivato. Jenner ovviamente lo apostrofò subito: “Tenente, non ho ancora preso servizio che lei è già qui a disturbare ?”. “Sono venuto giusto un minuto prima che lei prenda servizio, così non si dovrà occupare di me” rispose a tono l'andoriano. Invece fu proprio Jenner a visitare il Tenente, che lamentava mal di testa, dolori al collo e anche un po' di vertigine. “Ma è il turno di notte che le fa venire questi sintomi ?”. I due cercarono di capire cosa poteva essere, ma all'improvviso furono interrotti dal segnale di allarme giallo: <<Tutti gli ufficiali in plancia>> scandì l'interfono. “Si tenga il mal di testa, ringrazi il suo amico Shaitan” disse impotente il medico allargando le braccia.

USS Crusader – Plancia 

Bloch pregustava già il suo riposo, che gli avrebbe forse consentito anche di togliersi questi dolori di torno, ma qualcosa di urgente attendeva in plancia.
Si trovavano da due giorni a pattugliamento della zona neutrale con l'impero Romulano, c'erano stati molti movimenti di navi negli ultimi giorni e il comando di flotta aveva pensato di inviare la Crusader in zona. Un compito tranquillo, vista anche la situazione tecnica della nave stessa non ancora ottimale, dopo lo “smontaggio” subito nel sistema Muwai. Tuttavia qualcosa di insolito era probabilmente accaduto.
Bloch entrò in pancia, davanti a lui il Capitano stava chiedendo informazioni al Primo Ufficiale Yager: “E' una nave di classe Scout, una ricognitore veloce, non certo una nave da guerra” spiegò Yager. Intanto Bloch si soffermò sul visore e vide chiaramente l'immagine di un vascello romulano, quello che stava appunto descrivendo Yager. Tuttavia il vascello non era in condizioni ottimali, ma lo scafo appariva danneggiato, chiaramente non era lì per attaccare briga con la Crusader, che lo avrebbe spazzato via in pochi secondi.
“E' apparso dal nulla poco fa” lo informò a bassa voce l'addetto alla consolle scientifica.
“Ci stanno chiamando signore” disse Vaitor.
“Aprire un canale” rispose Shaitan.
Un Comandante romulano apparve sul visore: “I miei saluti Capitano Shaitan, è un piacere incontrarla”. 
“Anche per me è un piacere Comandante. E' mio dovere informarla che ha violato la zona neutrale”. 
“Certo, mi scuso per questo, ma intendiamo comunicare un messaggio urgente al vostro comando di Flotta. Vorremmo che sia lei ad occuparsene, Capitano Shaitan”.

Un'ora dopo

Il Primo Ufficiale Yager era seduto sulla poltrona di comando. Il Capitano Shaitan aveva acconsentito di salire a bordo del vascello romulano per conferire con il comandante romulano, Storuck. Insieme a lui era salito a bordo anche il Capo della Sicurezza Quatro, inoltre la Crusader aveva i phaser puntati sul vascello, di modo che avrebbe potuto renderlo inoperante al primo segno di fuga o attacco. “Tenente Bloch - domandò Yager - novità dai sensori a lungo raggio ?”. “Nessuno vascello in avvicinamento” confermò l'andoriano. Il consigliere di bordo si trovava seduto a fianco di Yager: purtroppo i romulani avevano acconsentito che il Capitano fosse accompagnato soltanto da una persona, avrebbe voluto fortemente partecipare ad una simile esperienza, trovarsi a bordo di un vascello romulano, forse anche in stato di guerra, visti i danni subiti dallo scafo. Delta tranquillizzò Yager: “Io ritengo che sia escluso un trabocchetto da parte dei romulani, sono chiaramente in inferiorità e, se comparissero altri vascelli all'improvviso, si tratterebbe di un atto di guerra, il che mi sembra altamente improbabile se non impossibile”. “Certo, sono d'accordo, ma lei non è al comando della nave, se vuole le cedo il posto insieme a tutte le mie ansie. Comandante Vaitor: come procedono le analisi sul vascello nemico”. “Quasi completate signore....posso parlarne un attimo in privato signore ?”. Yager si alzò e andò direttamente alla postazione tattica per osservare lui stesso cosa diceva il computer di bordo. L'Ufficiale tattico mostrò alcuni dati a Yager che li osservò con molta attenzione, poi guardò Vaitor: “Ok, ottimo lavoro, questi dati ci potranno essere molto utili, li memorizzi in un file, solo lei, io e il Capitano potremo accedervi per il momento”.  

4 Giorni dopo
Base Stellare 356
USS Crusader - Sala tattica 

Gli Ufficiali arrivarono tutti qualche minuto prima del previsto, erano tutti curiosi di sapere che cosa stava accadendo. 
Dopo l'incontro con il comandante romulano, durato poco più di un'ora circa, la Crusader si era diretta alla più vicina base stellare, dove il Capitano aveva contattato il comando. Da quel momento erano rimasti in attesa di ordini. Solo Shaitan era al corrente della situazione, tuttavia altri tre ufficiali sapevano qualcosa: Quatro, che era stato a bordo della nave romulana, Yager e Vaitor, che avevano visto alcuni dati molto interessanti su chi avesse causato i danni allo scafo romulano. I quattro tuttavia non avevano detto nulla e sulla nave giravano le più disparate leggende, ovviamente al bar della base stellare non si era parlato d'altro.
Alla riunione in sala tattica il Capitano arrivò infine per ultimo, diede uno sguardo veloce ai proprio uomini e poi cominciò: “Bene, non c'è molto da dire, tranne che faremo un viaggetto in una zona....un po' fuori dalle rotta solite, l'Impero Romulano”. Molti accolsero la notizia con un po' di eccitazione, non a tutti gli ufficiali della Flotta era concesso nella loro vita il privilegio di varcare i confini dell'Impero Romulano, seppure, dopo l'esplosione della Supernova, non si trattasse più del temibile Impero che tanto aveva tenuto in apprensione le generazioni di ufficiali che li avevano preceduti. “La nostra missione sarà quella di accompagnare una piccola delegazione della nostra Flotta, che è stata invitata ad un incontro con i vertici militari romulani”. Ora gli sguardi dei presenti cominciarono a mostrare segni di perplessità. “Ancora non sappiamo il luogo dell'incontro, ovviamente si tratta di una cosa segreta, nessuno di voi dovrà parlarne né a bordo né tanto meno al bar della base”. Qualche accenno di sorriso apparve sul volto di alcuni ufficiali. Shaitan attese qualche domanda e poi proseguì: “Dovremo restare in allerta continuamente, saremo in un territorio ancora in gran parte sconosciuto, per non dire ostile. Anche la maggior parte della loro flotta non è informata, una loro nave ci dovrà guidare lungo un corridoio sicuro. Ma come controparte un vascello romulano sbarcherà su questa base e sarà tenuto... diciamo in ostaggio.... fino al nostro ritorno”. Il Primo Ufficiale prese la parola per rendere più esplicito cosa significasse stato di allerta: “Lo spazio circostante sarà scandagliato e le squadre tattiche e scientifiche dovranno fare rapporto continuo, la sala macchina dovrà comunicare lo stato di efficienza del sistema, la squadre di sicurezza dovranno essere pronte all'azione, le sale olografiche saranno chiuse e non potremo comunicare normalmente verso la Federazione”. Gli ufficiali coinvolti annuirono, il consigliere di bordo invece stava riflettendo e non si trattenne dal chiedere lumi. “E' lecito essere informati di cosa ci siano sotto Capitano ? Non è certo una semplice visita di cortesia per vedere una sfilata di cannoni romulani..” disse Delta con una metafora riferita alla storia terrestre. “Non posso dirvi nulla per il momento, ovviamente si tratta di un incontro il cui esito potrebbe avere ripercussioni molto ampie e durature nel futuro” si limitò a replicare il Capitano. Non ci fu nessun altra domanda, allora il Capitano concluse: “I delegati saranno qui nel giro di 12 massimo 18 ore, poi partiremo subito. Ho approfittato dell'occasione di essere fermi su questa base per chiedere il trasferimento di alcuni uomini: potete fermarvi a turno e vi comunicherò le mie proposte reparto per reparto. Iniziamo con l'ingegnere capo MacAllister”. Gli altri uomini, tranne Yager e MacAllister, si alzarono ed uscirono. Fuori dalla sala si organizzarono per stabilire dei turni: Jenner, che sarebbe andato come secondo, rimase lì ad attendere, mentre gli altri tornarono alla loro funzioni. 

Circa un'ora dopo

Quando rimase solo con Jager il Capitano accese lo schermo e comparvero alcune mappe spaziali. Il Primo Ufficiale era tutt'orecchi, si compiacque con sé stesso per avere la possibilità di sapere cosa stava realmente accadendo, mentre gli altri ufficiali sarebbero rimasti all'oscuro. Nel momento dell'incontro inaspettato con i romulani era stato abbastanza teso, tuttavia ora si sentiva pronto per avere nuovamente una grande responsabilità sulla spalle. “Comandante, a cosa pensa ?” lo interruppe Shaitan. “Mi scusi Capitano”. “Non fa nulla, non siamo delle macchine, prendiamoci una bella tazza di tè prima delle spiegazioni, ok ?”. “Va bene”.
Dopo cinque minuti i due si sedettero nuovamente per proseguire: “Comandante...Gerard, cercherò di riassumerti brevemente cosa mi ha spiegato il Romulano....anche se qualcosa certamente avrai già capito: dunque si sono verificati due attacchi dei Borg ai confini dell'Impero Romulano, qui e qui” disse indicando due punti. Jager annuì con un'espressione molto seria, dunque il computer aveva visto giusto, quando aveva catalogato come armi di origine Borg quelle che con più alta probabilità avevano colpito il vascello romulano. Shaitan fece due passi verso un oblò e rispose osservando fuori: “Siamo stati fin troppo al sicuro in questi ultimi tempi, è ovvio che sarebbero tornati aggressivi prima o poi”. “Già, e questa volta hanno preso di mira i Romulani, che sono in condizioni decisamente più deboli della Federazione”. “Sembra di sì. Non erano preparati agli attacchi e hanno perso diversi vascelli. A quanto hanno detto alcuni sono stati distrutti, mentre altri si sono auto-distrutti quando la situazione era diventata insostenibile. I cubi tuttavia sembra si siano ritirati ad un certo punto, ritengono giustamente che si fosse trattato di un attacco per saggiarne le difese – Shaitan si avvicinò a Jager – I romulani vogliono chiedere aiuto alla Flotta per fronteggiare un loro vero attacco”. “Ah – questa era una nuova notizia per il Primo Ufficiale - ...capisco... questa sì che sarebbe una svolta per l'intero quadrante, anzi per la galassia....ma in cambio cosa ci daranno ?”. “Di questo e del tipo di aiuto che forniremo si discuterà proprio con loro tra pochi giorni”. “Capitano: la Crusader parteciperà al conflitto ?” chiese infine Jager. “Non lo so, ne discuteremo con la delegazione che parteciperà all'incontro durante la strada, nel caso ci forniranno tutte le informazioni tecniche necessarie”. “Ma lei suppone di sì...altrimenti come si spiegano tutti questi trasferimenti di sottoufficiali che ha proposto” osservò acutamente Yager. “Io ritengo che, essendo la Crusader una delle più attrezzate navi stellari da guerra dell'intero quadrante, debba necessariamente partecipare”. Il Primo Ufficiale restò senza parole.... poi disse con enfasi: ”Lei è certamente uno dei Capitani di più alto valore che abbia mai conosciuto. Tuttavia ritengo che la Flotta non debba impegnarsi direttamente nel conflitto, per i Romulani non ne vale la pena”. “...ma noi aiuteremmo i Romulani anche e soprattutto per salvaguardare la Federazione, per stare più al sicuro protetti dalla stabilità del loro Impero”

10 Ore dopo 

Il Capitano Shaitan e il suo Primo Ufficiale avevano accolto i primi delegati che erano giunti sulla base e quindi saliti a bordo della Crusader: si trattava dell'Ammiraglio Peterson e di un civile, il Professore Omori, terrestre di origine asiatica, uno dei più noti accademici della Federazione che aveva intrapreso uno studio sulla civiltà dei Borg, sulla base delle numerose testimonianze raccolte dai vascelli federali, la Voyager in primis, che aveva attraversato lo spazio dei Borg alcuni anni prima. Il Professore e l'Ammiraglio stavano discutendo sull'utilità di avere con loro anche l'ambasciatore Picard e su come un problema di salute ne avesse ritardato l'arrivo. “Non verrà con noi al vertice coi Romulani, ma al nostro ritorno sula base stellare dovremmo trovarlo ad attenderci” concluse l'Ammiraglio. Nel frattempo Shaitan presentava la nave ai due ospiti, spiegandone le peculiarità tattiche.
Dopo pochi minuti entrarono in sala macchine, dove trovarono l'ingegnere Mac Allister decisamente indaffarato: era in compagnia del suo vice V'Lar e di un altro ufficiale. Shaitan si avvicinò comunque e i tre interruppero la loro discussione tecnica. “Capitano” dissero quasi all'unisono i tre. “Vi presento il nostro ingegnere capo Stephan MacAllister. Lei è invece il Tenente V'Lar, che ha ottenuto un incarico di ingegnere capo e ci lascerà prima della partenza. Questi è il Tenente Del Rio, che assumerà ruolo di ingegnere in seconda”. Dopo alcune strette di mano, il Capitano proseguì: “Signor Del Rio: come ha trovato i motori ?”. “Mi sembra che manchi ancora poco e tutto sarà rimontato alla perfezione...”. “Proveremo al più presto la Curvatura massima – aggiunse MaCAllister – così che se ci dovessero esserci problemi torneremo alla base a metterli a posto”. Il Professor Omori era perplesso, così l'Ammiraglio gli accennò brevemente alla recente disavventura della Crusader, al che mostrò cenni di comprensione. 
Dopo qualche minuto in sala macchina i quattro raggiunsero il turbo ascensore. “Capitano: ora che non ci sono orecchie indiscrete, le dirò qualcosa in più – iniziò Peterson - Ho ricevuto un messaggio da un nostro avamposto nei pressi della zona neutrale...hanno rilevato una traccia di transcurvatura all'interno dello spazio romulano”. “Un altro attacco ?”. “Non lo sappiamo con precisione, la traccia si trovava molto lontano dalla zona neutrale, ma dovete essere consci che la situazione potrebbe precipitare ben prima del nostro vertice coi Romulani. Nel caso ci chiedessero un aiuto immediato il comando della Flotta mi ha dato pieni poteri decisionali”.  
 		 	   		  


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