[Stml13] La restituzione

Adriano Maggi a.maggi a live.it
Gio 12 Feb 2015 22:19:17 CET


Personaggio: Tenente Leon Krenn Bloch
 
Titolo: La restituzione
 
Data creazione: 27/01/2015
 
Ambientazione: Senato Romulano, Crusader
 
Personaggi principali: Il Negoziatore, Ammiraglio Peterson, Shaitan, Jager, Bloch, Quatro, Marel

Trama principale: Il Negoziatore espone le sua richieste, i federali dovranno agire rapidamente per evitare la guerra. 

Flashback
IRW Wartard 19/09/2394, ore 15:48

Gerard Yager e Leon Bloch si trovavano sul ponte di comando della nave romulana. Gli ospitanti avevano concesso loro due postazioni a due consolle secondarie, dalle quali potevano comunque avere accesso ai dati dei sensori esterni ed agli schemi tattici. L'ingegnere capo MacAllister invece si trovava in sala macchine, da lì a poco i tre si sarebbero reincontrati per fare il punto della situazione. 
La nottata e la mattinata erano trascorse relativamente tranquille, non c'erano state situazioni di allarme causate dalla presenza dei Borg. La nave aveva incrociato un'altra nave civile che aveva deviato rispetto ai piani a causa di un problema ai motori, una volta chiarita la situazione il viaggio di pattugliamento era proseguito senza pericoli, a quanto sembrava la nave aveva semplicemente il compito di inviare rapporti al centro di comando. Il Comandante Romulano si era fatto vedere decisamente poco in plancia, li aveva cortesemente salutati e nulla più. Il Primo Ufficiale sembrava il vero Comandante facente funzioni della nave. Nonostante il suo presentazione non troppo amichevole, sembrava parlasse volentieri coi federali, aveva fatto da cicerone riguardo alla breve storia di quella nave e alla sua carriera, e ovviamente si preoccupava che i federali non girovagassero per la nave o interloquissero con altri ufficiali. Ad un certo punto la Wartard ricevette un messaggio, il Primo Ufficiale lesse dopodichè impartì un comando di modifica della rotta, quindi venne a parlare con i due federali: “Abbiamo ricevuto istruzioni di riportarvi dalla Crusader, questo non comporterà una lunga deviazione, per cui tra un'ora sarete arrivati”. “Capisco – rispose Jager – a questo punto avvertiamo il nostro ingegnere e ci ritiriamo nel nostro alloggio”.
La romulana ordinò ad un uomo della sicurezza di scortarli in sala macchine. “Bene, a più tardi” concluse.
“Spero che la Crusader non abbia avuto problemi” commentò Bloch mentre i due andavano in sala macchine. “Sì, lo spero anch'io, ma presto lo scopriremo”. “Non abbiamo osservato un gran chè su questa nave” disse ancora l'andoriano a bassa
voce. “Sì, penso che abbiamo perso tempo - ammise il Primo Ufficiale – il loro Capitano è stato alquanto scortese.....questa inimicizia coi romulani è anacronistica, sarebbe ora di smetterla con tutti questi segreti e diffidenze”.   
“Qualche problema ?” li interruppe la loro scorta romulana. “Tutto a posto, non si preoccupi” lo tranquillizzò Jager.


Senato Romulano
19/09/2394, Ore 21:00



Il
palazzo che da pochi anni ospitava il Senato Romulano, l'istituzione
più importante di tutto l'Impero, era immenso, al suo interno si
trovavano piccoli veri e propri appartamenti, dove i Senatori
potevano risiedere anche per lunghi periodi. Si trovava anche un
grande giardino, con molti specchi d'acqua, dove spesso i Senatori si
trovavano per discussioni anche importanti. 

Tre
Senatori avevano appena cominciano a parlare della grave situazione
di guerra nelle zone di confine dell'Impero. Probabilmente non
avrebbero mai immaginato che in quel preciso momento, a centinaia di
anni luce di distanza, il futuro del loro Impero si stava decidendo a
bordo di un'astronave federale ed era nelle mani di un Andoriano.
“Forse
non sapete che mio cugino – stava dicendo un Senatore – fa parte
della Tal Shiar dal nuovo Impero. Tra poco dovrebbe arrivare qui,
vuole parlarmi....si tratta di informazioni riservate, chiaramente è
illegale, se avete paura ci parlo da solo e poi vi spiego”. Gli
altri rifletterono per un po', poi acconsentirono a partecipare, uno
disse: “Da me è sicuro, vediamoci là alla sesta”. 




All'ora
prestabilita i quattro romulani si incontrarono. Dopo le
presentazioni di rito il cugino del senatore iniziò il suo racconto,
non senza titubanze e omissioni. Tuttavia svelò loro il nocciolo
della questione, ovvero che navi stellari romulane erano entrate in
un altra dimensione per rubare tecnologia aliena da usare contro la
minaccia Borg...poche ora prima la Tal Shiar era venuta a conoscenza
che coloro che erano stati derubati avevano attaccato un pianeta
all'interno dei territorio romulano”...I tre rimasero
sbalorditi...”E' inaudito – disse uno di loro – la Tal Shiar si
è bevuta il cervello”. “E' stata un'operazione sconsiderata –
disse un'altro - ...così ora rischiamo di combattere addirittura due
nemici !”. “Calma, amici – commentò infine il terzo, rimasto
il più imperturbato, poi si rivolse all'uomo dei servizi segreti –
prima dicci perchè ci racconti questo, c'è una fazione dei servizi
che vorrebbe l'aiuto del Senato”. “Sì, alcuni di noi sono stati
scettici nei riguardi di questa politica... e ora siamo tutti in
pericolo, non possiamo più aspettare, intendiamo rovesciare i
comandi militari e cercare una soluzione diplomatica, se necessario
insieme alla Federazione..”. “Venite, dobbiamo parlare
immediatamente con il Console, il suo appoggio è fondamentale”.  




USS
Crusader - Infermeria - 19/09/2394, Ore 21:59 




L'Ufficiale
medico capo Jenner si trovava accanto al Capo delle Sicurezza Quatro
e al Comandate Romulano Marel. I tre si erano allontanati dalla Sala
Tattica dove era in corso il negoziato con la specie 8472. A parte il
diverbio con il Comandante Marel la situazione sembrava sotto
controllo, così il dottore era intenzionato a rientrare subito in
infermeria, dove avrebbe proseguito ad esaminare il rapporto del
medico olografico della Voyager sui danni causati da un contatto tra
la specie 8472 e un ufficiale delle Flotta, per essere pronto ad ogni
evenienza. Percepiva una certa tensione, così cercò di parlare di
argomenti più leggeri. “Mi perdoni Comandante, sulla vostre navi
quanti medici avete di solito ?”. Marel non rispose alla domanda,
ma disse invece a Quatro: “Andiamo in plancia, così potrò
comunicare con il mio Sub-Comandante”. “Va bene, non ci sono
problemi” replicò l'Ufficiale alla sicurezza. “Dottore,
purtroppo non c'è il tempo per conversare” disse infine il
Romulano mentre il medico prendeva un'altra strada.



USS
Crusader, Sala Tattica - 19/09/2394, Ore 22:00 




La
creatura appartenente alla specie 8472 si trovava in piedi tra il
tavolo e gli oblò che davano sullo spazio. Il Capitano Shaitan,
l'Ammiraglio Peterson ed il Primo Ufficiale Yager si trovavano
anch'essi in piedi dall'altra parte del tavolo, ovviamente avevano
evitato di sedersi temendo di mancarle di rispetto. Accanto alla
porta di entrata due uomini della sicurezza controllavano la
situazione.
Il
negoziatore attese qualche secondo, poi proseguì: “Quindi è
nostra intenzione riprenderla. Se i Romulani la restituiscono non ci
sarà bisogno di distruggere nessuna altra nave o pianeta”.
L'Ammiraglio Peterson prese la parola: “Questa è la vostra unica
richiesta Negoziatore ?”. “Il nostro obbiettivo è che nessuno
proveniente da questo Universo venga più a sconfinare nel nostro: i
Romulani, i Borg o nessun altra specie. Se dovesse accedere di nuovo
siamo pronti anche ad una guerra totale contro tutte le razze di
questo Universo con la tecnologia in grado di entrare nel nostro”.
Il negoziatore guardò a lungo l'Ammiraglio che tuttavia non si
lasciò impressionare e dubbioso domandò: “Ma i Romulani devono
potere difendersi dai Borg, che sono senza dubbio la razza più
pericolosa di
questo
Universo, non è possibile fornirgli informazioni utili ?”. Il
negoziatore non rispose subito, ma continuò a fissare prima
l'Ammiraglio e poi il Capitano Shaitan. “Questa è una richiesta
complicata da analizzare – disse poi – ma nel frattempo voi
dovete agire come da noi richiesto. Vi concediamo un zzztccrr di
tempo per una risposta”.... Shaitan e l'Ammiraglio si guardarono
confusi: “Il traduttore non ha funzionato, quanto tempo abbiamo ?”
prese la parola l'Andoriano. “Temo che siano intraducibili le unità
di misura del tempo” rispose il Negoziatore. L'Ammiraglio propose:
“Capitano, il suo Ufficiale Scientifico ci aiuti a risolvere questa
incomprensione”. “Capitano Shaitan a Tenente Bloch: venga
immediatamente in sala tattica”. “Certo, signore”. Dopo poco
arrivò, ebbe un attimo di sconcerto alla vista del negoziatore, poi
ascoltò le spiegazioni dell'Ammiraglio. “Molto bene, sì è
capitato altre volte - rispose Bloch - ma stiamo parlando di una
razza proveniente da un altro universo...non so cosa sono in grado di
rilevare i loro sensori - poi andò ad una consolle - normalmente si
può usare una pulsar, qualunque specie che viaggia a curvatura nella
nostra galassia può rilevarne la rotazione”. “D'accordo –
intervenne Shaitan – rivolgendosi al Negoziatore – sappiamo il
tempo che è passato da quando ci avete contattato ad ora, usiamo
quello !”. “Avete quattro volte questo tempo” disse la
creatura. “Non è possibile, è troppo poco, dobbiamo trattare coi
Romulani” disse l'Ammiraglio. “Dalla nostra analisi i Romulani
sono in una posizione di inferiorità rispetto alla Federazione –
incalzò il Negoziatore – quindi potete usare la forza”. Peterson
e Shaitan si guardarono un attimo, forse il Negoziatore aveva
ragione, ma invece se fosse andato diversamente ? Come potevano
convincere i Romulani che dopo avrebbero ricevuto informazioni utili
alla loro causa ? Il negoziatore intanto si mosse nella direzione
dell'uscita: “Saluto voi !” disse. L'Ammiraglio e il Capitano lo
seguirono e lo condussero silenziosi verso la sala del teletrasporto,
il Comandante Romulano fortunatamente non si fece vedere. Il
Negoziatore risalì sulla piattaforma del teletrasporto e salutò
nuovamente. “Arrivederci Negoziatore, la Federazione vi ringrazia
per la vostra fiducia” disse l'Ammiraglio. Il Capitano disse:
“Riavrete la vostra nave”. Il trasporto si azionò e quella
presenza ingombrante svanì. Tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Il Primo Ufficiale parlò per primo: “Ammiraglio, abbiamo strappato
una buona promessa”. “Non è sufficente, ora io e lei Shaitan
andiamo subito in sala tattica e parleremo con il Comandante Marel,
lei dovrà essere convincente come sa fare, ma lei Jager avrà un
compito molto importante, dovrà pensare ad un piano alternativo nel
caso i Romulani non accettassero”. “Tenente Bloch – aggiunse il
Capitano – aiuti il Comandante. Chiamate anche il Tenente Huscar”.
“Capitano
Shaitan a Tenente Quatro: dove si trova il Comandante Marel ?”.
“Capitano, siamo in plancia” rispose subito Quatro. “Molto
bene, venite nella sala tattica. L'alieno se ne è andato, non si
preoccupi”. “Signore, un'altra cosa, mi dicono che è arrivato da
pochi minuti un messaggio dal comando di Flotta per l'Ammiraglio, lo
passo in sala tattica”. “Certo, Tenente” rispose il Capitano. I
due si avviarono velocemente verso la Sala Tattica, ma all'ingresso
si incrociarono con Quatro e il Romulano, la lettura del messaggio
della Flotta  doveva attendere ancora un po'.



Senato
Romulano – Appartamento del Console – all'incirca nello stesso
momento



Non
era stato facile, farsi ricevere dal Console, ma alla fine i Senatori
erano riusciti a convincere le guardie e chiamarlo. Il Console li
condusse all'esterno, in un  piccolo giardino e i quattro gli
riferirono la situazione. “Questa tecnologia di cui parla...si
tratta di una nave vero?” domandò il Console, che non era del
tutto all'oscuro della vicenda. “Precisamente. Il nostro piano è
quello di prenderne il controllo, prima che qualcuno provi ad
utilizzarla ed in modo da poterla restituire agli alieni in cambio
del loro ritorno al loro Universo”. “Ma...”. “Ma naturalmente
manterremo in nostro possesso i dati in modo da poterne costruire una
simile entro pochi mesi” chiarì l'uomo dei servizi segreti. “Pochi
mesi non ci bastano, i Borg potrebbero sopraffarci” disse il
Console. “No, invieremo ai Borg le prove che la nave è stata
restituita agli alieni, inoltre mostreremo che la Federazione è
nostra alleata, siamo convinti che sospenderanno l'attacco”. Il
Console si alzò e pensò un attimo a tutta la situazione, in effetti
il romulano era stato convincente, certo un altro paio di maniche era
mettere in pratica questo piano fino alla fine. I quattro si
apprestavano a rientrare nell'appartamento, quando videro un gruppo
di militari avvicinarsi velocemente. “Console, Senatori, mi
dispiace interrompervi ma dobbiamo fermare immediatamente quest'uomo
con cui state parlando”. “Le hanno fornito informazioni sbagliate
– replicò il Console – quest'uomo ha agito per il bene
dell'Impero. Ed ora mi aiuti a comunicare immediatamente con il
centro di comando della Flotta. Non abbiamo un minuto da perdere”. 


 




 		 	   		  
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