[Stml13] 16.10 Jenner - Ritorno dal passato
Luigi Fantin
edward.a.jenner a gmail.com
Mer 18 Nov 2015 09:10:44 CET
Acqua...
Ma comunque non è che sia stato così bravo a copiare lo stile... :-)
GG
Il giorno 18 novembre 2015 07:30, Capitano Shaitan <shaitan at lordkap.it> ha
scritto:
> Breve ma intenso. Mi è piaciuto tantissimo.
> Temo di non aver capito lo stile ma è davvero tanto che non leggo Adams. È
> lui?
>
> Luigi Fantin <edward.a.jenner at gmail.com> ha scritto:
>
>
> carissimi,
>
> scusate il ritardo.
> ecco il mio piccolo pezzo, come al solito, anche se sudato con fatica.
> Il titolo l'ho dedicato alla ricorrenza che credo tutti conosciate. dai,
> un ultimo sospiro, tanto il tempo passa per tutti.
>
> Invece vi sfido a capire da chi ho copiato lo stile: un grande!
> spero si capisca, altrimenti amen.
>
> -----------------------------------------------------------
>
> SS Crusader NX 69659
> Autore: GG
> Personaggio: Tenente Comandante Edward Jenner
> Titolo: Ritorno dal passato
> Data creazione: 17/11/2015
> Ambientazione: Spazio Cardassiano
> Personaggi principali: Quatro, Bloch,Shaitan, Delta, Jenner.
> Trama principale: Viene scoperto dove è finita la Pathfinder. Grazie a
> vecchi ricordi e antichi manufatti.
>
> Parliamoci chiaro: da soli, quelli della Crusader a questo punto possono
> fare veramente poco. Come spettatore esterno mi sarei aspettato un
> intervento tipo deus ex machina o qualcosa del genere già qualche capitolo
> fa. Evidentemente c’è ancora qualcosa che non è venuto completamente alla
> luce.
> Forse però non tutto è perduto.
>
> Da qualche parte su Cuellar IV – 06/05/2395
>
> Andrew si era svegliato di soprassalto per un incubo anche quella notte.
> La situazione era diventata insostenibile. Adesso non riusciva più a
> prendere sonno, l’incubo che continuava a perseguitarlo non gli dava più
> tregua.
> E’ inutile che ci giriamo su per tirare in lungo il racconto: qui qualcosa
> non va per il verso giusto.
> Quel giorno il suo capo lo aveva portato in un grande hangar dove alcuni
> uomini gli avevano fatto vedere un enorme pezzo metallico, vecchio e
> consumato. Dalla forma sembrava una vecchia navetta per il trasporto
> passeggeri: bassa e allungata. Non si riuscivano a vedere, però, i
> finestrini e il portellone d’accesso. “E’ comunque in condizioni pessime.”,
> aveva pensato. In effetti, alcune parti erano visibilmente fuse in modo
> anomalo e altre avevano subito dei colpi che le avevano deformate.
> “Qualsiasi cosa fosse stata, doveva averne passate veramente tante.”
> Anche perché, francamente, la cosa che colpiva di più era che
> quell’oggetto sembrava veramente vecchio. Non che fosse sfuggito ad Andrew,
> ma era come se l’età di quella “cosa” non importasse a nessuno. Gli
> avevano chiesto se sapeva di cosa si trattasse, se si ricordava qualcosa.
> Ma lui non si era ricordato nulla. Anche quando gli avevano mostrato una
> scritta in caratteri contorti e corrosi lui non era riuscito a leggerci
> nulla. Gli avevano detto che probabilmente quei caratteri, una volta,
> componevano la scritta Pathfinder.
> Figuriamoci: l’unica parola che forse poteva significare qualcosa.
> Tutto questo gli sembrava assurdo. Come poteva quel pezzo di ferraglia,
> vagamente somigliante ad una navetta, essere legato alla targa che lui
> teneva nascosta da tutto e da tutti. Stiamo evidentemente scherzando con i
> sentimenti di un povero ignorante. Nel senso che: tutti, purtroppo anche
> noi, ignoriamo cosa sia successo e dove sia finita veramente la Pathfinder.
> Fortunatamente per tutti, anche per noi, a quel punto qualcosa cambiò.
> Andrew riaprì il cassetto e riprese la targa. Vi lesse di nuovo il nome:
> USS Pathfinder. Tutto sommato gli sembrava un nome famigl..
> “Non ti deluderò Pathfinder.” =^= Guardiamarina Brown ha l’autorizzazione
> al decollo! =^=
>
> Quel fugace ricordo entrò e uscì come un lampo dalla sua testa. Andrew
> saltò in piedi sorpreso e spaventato. Si sentiva disorientato e cercò di
> ricomporsi passeggiando su e giù per la stanza silenziosa. Riprese
> velocemente il dpad in cui aveva salvato alcune foto che gli avevano dato
> quel giorno. Mostravano quello strano manufatto e il luogo dove era stato
> ritrovato. Forse dopo tutto…
> =^= Signor Brown, siamo fieri di aver servito insieme a lei. =^= “Grazie.
> Comandante Togashi, ritornerò.”
>
> Un altro ricordo! Improvviso e fugace.
>
> E poi un enorme tunnel lo inghiottì. Venne trascinato nelle profondità
> nere e silenziose di un abisso senza fondo e senza tempo. Giù, sempre più
> veloce e sempre più attraverso il buio. E quando tutto fu finito, non si
> vide più nulla e non si sentì più un rumore. Quello fu il momento. In
> effetti, di solito è sempre così.
> I ricordi affiorarono in massa… e con essi la USS Pathfinder.
>
> USS Crusader, Sala tattica - 07/05/2395, ore 11:00
>
> =^= Capitano Shaitan siamo riusciti a decodificare i dati cartografici
> salvati nei cristalli. =^=
> “Parli pure Signor Bloch, avete individuato dove si trova la Pathfinder?”
> =^= Si Capitano. Ma più che il dove è interessante il quando. Le
> coordinate indicano inequivocabilmente un pianeta nel sistema Tzenketh ma…
> =^=
> “Parli liberamente Comandante”
> =^= … circa 4000 anni fa.=^=
> Il Capitano riuscì a fatica a trattenere lo stupore. Mai aveva dubitato
> delle conclusione del Comandante Bloch e non lo fece nemmeno in quel
> momento.
> Lo Tzenchethi che aveva di fronte lo guardò con aria di sfida incrociando
> le braccia. “Adesso mi crede Capitano Shaitan?”
> “Signor Bloch cerchi di recuperare tutti i dati che abbiamo sulla storia
> di quel pianeta e me li porti in sala tattica per cortesia, il prima
> possibile.” Il che voleva dire subito.
> =^= Comandi. Qui Bloch, chiudo =^=
> Stavano interrogando il comandante della nave che avevano immobilizzato.
> Ma invece di un Capitano pronto a dare battaglia si erano trovati di fronte
> ad uno studioso. Uno storico.
> “Le racconterò io un aneddoto sul quel pianeta.” Continuò lo Tzencheti.
> “Quasi 400 anni fa la mia civiltà era agli inizi dell’era dell’esplorazione
> spaziale. Non avevamo ancora scoperto la curvatura e, anzi, a fatica
> riuscimmo a raggiungere Frenth con la tecnologia che avevamo. Avevamo
> riposto molte speranze su quel pianeta, visto che il nostro era
> sovrappopolato e le risorse non sarebbero bastate per tutti. L’ironia,
> Capitano, è che Frenth, nella nostra lingua, è il nome di un’antica
> divinità benigna che usava donare virtù e abilità che spesso mettevano alla
> prova colui che le riceveva.”
> “Potere e responsabilità: un grande classico.” intervenne Jenner.
> “Quel giorno su Frenth trovammo un manufatto alieno vecchio più di tremila
> anni. Da quel giorno la storia del mio popolo subì una brusca accelerata .
> Di li ad un anno compimmo il nostro primo volo a curvatura ed entrammo in
> contatto con i nostri vicini della Federazione.”
> “Piuttosto strano riuscire a concepire e produrre un motore a curvatura da
> zero in un solo anno” intervenne Yager.
> “Infatti fummo aiutati. Analizzammo quel manufatto e scoprimmo che cosa
> era e a cosa poteva servire. Ma la sua provenienza è sempre stata un
> mistero per noi. Solo dopo più di 400 anni abbiamo scoperto di cosa si
> trattasse veramente. Era la gondola di dritta della vostra USS Pathfinder,
> scomparsa una trentina di anni fa.”
> “Ecco quindi dove sono finiti.” Disse Shaitan. “Perché non ci avete
> avvertito? Quelle persone avevano delle famiglie. Dovevate informarci.”
> L’alieno sembrò seriamente pensieroso “Siamo molto gelosi della nostra
> reliquia. Per il nostro popolo significa molto. Non vogliamo che ce la
> portiate via.”
> “Non avete trovato altro sul pianeta? Altri resti. Un antico insediamento?”
> “Furono fatte delle ricerche, ma non fu trovato nulla. La scoperta della
> curvatura ha poi spostato l’attenzione del mio popolo verso gli altri
> sistemi stellari e quel pianeta non è mai stato colonizzato veramente.”
> “Se mi permette Capitano, potremmo proporre uno scambio. Noi potremmo
> aiutare gli Tzencheti a ritrovare la loro reliquia e loro ci potrebbero
> permetterci di esplorare il loro pianeta alla ricerca della Pathfinder.”
> Intervenne il consigliere Delta.
> “Come dicevo per noi la reliquia è molto importante e sono sicuro che i
> leader della Coalizione accetteranno volentieri questo scambio.”
> “Potrebbe volerci troppo tempo se non sappiamo dove guardare, Consigliere.
> La nave che ha attaccato i Comandanti Quatro e Bloch non è stata più
> rilevata.”
> “Capitano,” intervenne lo Tzencheti, “noi crediamo di sapere dove fossero
> diretti. Come vi spiegavo, da tempo sospettiamo di un gruppo di
> contrabbandieri Cardassiani che già hanno tentato più volte di appropriarsi
> della reliquia.”
> E qui, scusate, ma bisogna affrettare la storia.
> =^= Capitano Shaitan, stiamo captando una comunicazione criptata sulle
> frequenze della federazione. SECLAR 6. Proviene dal sistema Cuellar IV.=^=
> “La passi in sala tattica Tenente Huscar.”
> =^=A chiunque sia in ascolto e possa sentirmi. Qui parla il Guardiamarina
> Andrew Brown della USS Pathfinder. Richiedo immediato soccorso.=^=
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