[Stml13] Teaser: "Le regole base del baratto"
Roberto Battistini
rbattis72 a gmail.com
Mer 10 Ago 2016 12:13:58 CEST
Ciao ragazzi!
ecco una bozza del teaser. Non sono andato particolarmente avanti nello
sviluppo della trama, anche per lasciare un po' di approfondimento
psicologico ai vari personaggi e per non mettere troppa carne al fuoco.
Premetto che l'idea non è propriamente originale, mi hanno aiutato Simmons
(Hyperion) e Gibbson (un vecchio racconto), diciamo due "ottimi
consiglieri". Però il mix delle due idee mi ispirava e ancora di più l'idea
di un dilemma etico della Federazione. Scienza o umanesimo?
ovviamente se l'idea non vi piace, nessun problema, la rivedo senza
problemi.
Fatemi sapere,
ciao!
Roberto
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Teaser: "Le regole base del baratto"
*Pianeta Nerion – avamposto di osservazione scientifica – 01/06/2395, ore
3:40*
*Il fiume si mosse, le acque nere ebbero un’increspatura appena fuori dalla
terza grotta. I sensori installati sulle rive scattarono e in pochi secondi
i display del centro di osservazione scientifico si attivarono, mostrando
un massa nera informa galleggiare in superficie. Le scansioni erano già
attive e un display mostrò delle tracce biologiche.*
*“Abbiamo un ospite” disse l’ufficiale scientifico bajoriano addetto al
turno di notte. La sua collega si avvicinò ai monitor “ E’ un essere umano.
Dalle tracce direi che sia uno dei nostri pionieri…”, ma la voce si bloccò
di colpo davanti ai primi risultati delle scansioni.*
*“oh mio Dio…chiama il Comando, subito”*
*USS Crusader – Away room – Cantiere spaziale Dyson3 - 15/06/2395, ore
7:35 AM*
*Il capitano Shaitan muoveva l’oggetto nervosamente tra le mani,
ruotandolo, cercando di dargli ad ogni cambio di posizione una prospettiva
diversa. Ma più lo osservava più qualcosa di cupo ed inquietante cresceva
nel suo petto, come un’ancora che affonda nel fondali melmosi e sprofonda
per restare ferma.*
*Di fianco a lui la donna avvolta in uno stretto completo nero che mostrava
senza troppa avidità le forme sinuose, fissava il tavolo di vetro, in
attesa di una risposta dall’ufficiale al comando della USS Crusader.*
*“Voi sapete che cosa mi state chiedendo? Cosa chiedete a questo
equipaggio?” ad un certo punto l’andoriano ruppe il silenzio, con un tono
freddo ed incisivo come il clima del suo pianeta natale.*
*Con fare asciutto e sicuro la donna disse: “Sì, ma riteniamo che sia la
sola soluzione percorribile”. Il capitano si alzò con fare nervoso, tenendo
stretto saldamente tra le mani l’oggetto nero: una sorta di parallelepipedo
nero, dai bordi levigati. Una parte di lui, quella più atavica e selvaggia
avrebbe preso il controllo della mano e scaraventato l’oggetto contro la
parete, ma la parte razionale e matura ebbe il sopravvento. Si limitò a
dire: “io non ci sto. E’ una follia, tutta questa storia è una follia. Non
posso credere che la Flotta Stellare sia stata coinvolta in una situazione
del genere…” le sua parole caddero nel vuoto, quando la donna, con un
rapido gesto della mano, attivò una chiamata e porse al capitano il pad.*
*Il volto dell’ammiraglio Hassan apparve al centro del display. Nessun
sorriso di convenienza, nessun approccio diplomatico, ma solo un: “Avevo
detto a Leanna di chiamarmi nel solo caso che fosse necessario un mio
contributo diretto sul tema”, fece una pausa e attese di aver adeguatamente
catturato l’attenzione del capitano Shaitan “ Capitano, mi rendo conto come
tutta quello che le sia stato raccontato dal nostro agente sia a dir poco
surreale. Ma è la verità e la invito a chiedersi come avrebbe agito lei nei
panni del Comando di Flotta, posto inaspettatamente di fronte ad una
situazione del genere. Come avrà capito, ora la situazione ha preso una
piega inquietante e abbiamo bisogno di agire. In fretta, in silenzio e con
efficacia. E solo la sua nave può farlo. Solo lei può condurre questa
operazione. In un certo modo mi dispiace, avrei preferito lavorare con lei
su qualcosa di meno critico, ma il destino non sempre ci lascia decidere”.*
*Shaitan lo fissò senza proferire alcuna parola, chiuso in un silenzio
riflessivo e preludio di qualcosa di intenso.*
*“Capitano, prenda la sua nave e raggiunga il Fiume. Più lo farà in fretta
e più saranno le possibilità di un esito positivo della missione. Per basse
ovviamente che siano”. *
*Il capitano apprezzò per qualche secondo la sincerità dell’ammiraglio
Hassan.*
*“Come lo dico al mio equipaggio?”*
*L’Ammiraglio sorrise, Shaitan no.*
*USS Crusader – Away room – Cantiere spaziale Dyson3 - 15/06/2395, ore
9:00 AM*
*L’ultimo ad entrare fu Makarri Quatro, salutò i presenti con un rapido
cenno della mano e si sedette accanto al primo ufficiale. Nessuno dei
presenti aveva la più pallida idea della ragione di una così improvvisa
convocazione.*
*Una sorta di nervosa impazienza emergeva dallo sguardo di Shaitan, il
quale si alzò e iniziò a camminare. Vikram, il capo OPS, iniziò a temere
che qualcosa di grosso stesse per venire fuori.*
*“Come lo dico al mio equipaggio? Questa è stata la mia prima reazione.”
Fece una pausa, abbassò il capo, trasse un profondo respiro, poi riprese
senza indugiare oltre: “Ci sono momenti in cui il proprio senso del dovere
piò confliggere con il proprio io, il proprio istinto di sopravvivenza.
Lessi nei volumi di storia militare che in diversi conflitti del XX secolo
terrestre i soldati venivano inviati in azioni suicide o anche solo a
combattere conflitti che per gli stessi soldati perdevano la ragione
d’essere. Il Vietnam, Afghanistan, il fronte europeo delle guerre
eugenetiche e altri ancora. Questo è un momento simile, per cui vi chiedo
la massima attenzione.”*
*Raji si agitò un attimo sulla sua poltrona, Jenner si passò una mano sulla
fronte, mentre Yager incrociò pensieroso le braccia sul petto. E quella sua
reazione non era di chiusura verso gli altri, bensì preludio ad una
reazione.*
*“Quello che sto per dirvi va oltre i vostri livelli di autorizzazione di
segretezza, ma i servizi informativi della Flotta vi hanno concesso una
deroga temporanea per questa situazione. Ecco, parto dal raccontarvi gli
elementi salienti di *questa situazione*. Cinque anni fa la Flotta scoprì
un pianeta di Classe M, denominato Nerion. Si trovava nel Quadrante Gamma e
dopo la caduta del Dominio era stato oggetto di una prima colonizzazione
federale. Ma questo pianeta riservava una sorpresa. Un grande fiume
attraversa l’unica terra emersa dalle grandi masse oceaniche, gli indigeni
ci conferivano ovviamente un valore divino e spirituale, un po’ come alcuni
fiumi terrestri”*
*Nella mente di Raji girò la scena di lui che insieme a suo padre adottivo
guardavano le pire funebri muoversi leggiadre e mistiche al contempo, come
lanterne cinesi, sulle acque dorate del Gange. Aromi di spezie e tanfo di
lattrina irruppero nella sua memoria.*
*Riprese il capitano della Crusader: “Ma il fiume ha qualcosa di più..reale
e scientifico di una semplice valenza metafisica. Il fiume attraversa
alcune grotte e con il tempo la nostra equipe scientifica ha scoperto come
ogni grotta sia una sorta di portale con un altro universo. Non sappiamo
ancora se si tratta di altre dimensioni o solo di altri luoghi lontani. Di
fatto il fiume scorre attraverso diversi mondi, frammentato nello spazio e
forse pure nel tempo.”*
*Bloch non credeva a ciò che sentiva. Era straordinariamente avvincente.
Potenzialità infinite racchiuse in un luogo finito. La meraviglia gli
percorreva ogni lembo del suo corpo. Ma preferì non interrompere e lasciare
che Shaitan proseguisse il racconto.*
*“Un giorno da uno di questi tratti provenne un oggetto. Si trattava in
realtà di un contenitore con all’interno dei reagenti e alcune soluzioni.
Signori, gli scienziati si trovarono per le mani la cura alla patalogia di
Lenmar, creduta mortale fino a quel giorno e da quel giorno diventata
banale come un raffreddore. La Flotta Stellare decise allora di provare un
contatto con ciò che stava dall’altra parte, in quel tratto di fiume che
chissà cosa attraversava. Furono inviate informazioni sul nostro DNA, sulla
Federazione e gli ALTRI, così chiameremo da ora gli abitanti del tratto di
fiume, risposero senza darci informazioni su di loro, ma continuando a
passare tecnologie, scoperte mediche e…altre cose ancora segretate dalla
Federazione.” Fece un’altra pausa, Shaitan sembrava come schiacciato da un
peso che gravava invisibile ma tangibile sulle sue ampie spalle.*
*“Questo fino al giorno in cui ci chiesero qualcosa in cambio. Ciò avvenne
tramite un messaggio semplice. Mandateci dei pionieri. Questo era in
sintesi il significato. La Federazione cercò di ragionare sulla richiesta,
di valutare la contrapposizione tra piano etico e valore scientifico. Poi
il Comando di Flotta decise di osare ed inviò una squadra di 5 persone. In
cambio ricevemmo questo”, e con un gesto della mano mostrò un
parallelepipedo nero. “Ci aspettavamo nuove risorse mediche, tecnologie
innovative, frontiere scientifiche ancora inesplorate ed invece ci trovammo
per le mani…un’arma. Un’arma biologica, una neurotossine potente, in grado
di spegnere in meno di un minuto le funzioni cerebrali di un uomo. Non ci
fu alcun messaggio che accompagnasse questo *regalo*. Tutto taceva, mentre
i nostri pionieri erano dall’altra parte, senza dar comunicazione o segnale
dell’essere ancora vivi. Fino al primo giugno. Sul fiume apparve qualcosa:
un corpo. Era uno dei pionieri, ma non lo era in realtà. I suoi organi
interni erano stati alterati, ricollocati in un ordine caotico, smembrato e
ricomposto in modo allucinante, eppure era ancora vivo. Non sappiamo ancora
come abbiano fatto gli ALTRI a riconfigurare il suo corpo, di fatto…non era
più un essere umano, tanto minore era inoltre lo shock psicologico, tale da
non permettere alcuna comunicazione con il Ritoranto. Era come il risultato
di uno esperimento. Riconsegnato al mittente, bello e pronto. Per la
Federazione è un chiaro messaggio. E vuole risolvere la questione in
fretta”*
*I presenti rimasero in silenzio, tra il credere di vivere una situazione
surreale e il terrore della realtà più impensabile.*
*“Eccoci al dunque: i Servizi di intelligence della Federazione ci chiedono
di partire per una missione segreta. Raggiungere Nerion e andare a cercare
e provare a recuperare gli altri pionieri, scoprire chi ci sia dall’altra
parte, acquisire maggiori informazioni possibili e…, se possibile,
neutralizzare ogni minaccia.”*
*L’ufficiale medico deglutì “E’ una follia. No…” si lasciò scappare, in
bilico tra l'afflizione totale e la disperazione.*
*Shaitan fece un cenno d’assenso. “Sono passati i secoli bui della
Federazione, ed è giusto guardare al presente e alla strada che la i nostri
principi etici ci mostra davanti. Questa missione di per sè è
improponibile: rischi di non ritorno sono alti, impatti etico morali senza
paragoni, rischi di scatenare un conflitto con una razza sconosciuta e,
pare più evoluta, altrettanto alti. Ci ho riflettuto a lungo, e alla fine
ho deciso di partire. Credo che sia giusto scoprire quale minaccia possa
celarsi al di là del fiume. Ma è una mia scelta personale e voglio che
chiunque di voi abbia oggi la stessa mia possibilità. Quindi: siete tutti
liberi di partecipare alla missione o di restare al cantiere navale in
attesa di un’altra assegnazione temporanea. Questo è quanto ho concordato
con l’ammiragliato. Con questo ho chiuso. Fatemi sapere entro domani
mattina la vostra scelta. Deadline: ore 7.00. la Crusader partirà alla
volta di Nerion, alle 10.30. Se..cis arà un equipaggio, naturalmente”*
*Guardò i presenti e senza aggiungere uscì dalla sala tattica, lasciando i
suoi ufficiali superiori di fronte ad una delle scelte più importanti della
loro vita.*
*Raji scosse il capo e di colpo era come se il tempo si fosse dilatato e in
questa distorsione percettiva, tutto perdeva di forma e diventava
evanescente. Si alzò anche lui, “Immagino che cose simili accadano spesso a
bordo della Crusader?” chiese l’ufficiale OPS.*
*Gerard Ylim Yager alzò lo sguardo “Non proprio ogni giorno, non proprio..”*
*I capi divisione lasciarono insieme l’away room, chiusi in uno spettrale
silenzio, consapevoli che davanti a loro si apriva una delle peggiori
giornate della vita di bordo.*
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*Tenennte Comandante Raji Vikram*
*Capo OPS*
*USS Crusader - NX 59659*
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