[Stml13] Vikram - strade che si chiudono, strade che si aprono

Luigi Fantin edward.a.jenner a gmail.com
Ven 15 Lug 2016 17:05:08 CEST


molto bello!

scusa, l'ho letto solo ora ;-)

GG

Il giorno 13 giugno 2016 07:50, Roberto Battistini <rbattis72 a gmail.com> ha
scritto:

> Caro Capitano, grazie!!
> ecco il pezzo modificato. Spero che non mi siano sfuggite altre "r". Sorry
> per l'errore!
> ======
>
> Vulcano, 24/04/2395 ora terrestre 19.45
>
> La sabbia che ricopriva il pavimento dell’arena si sollevava in leggeri
> sbuffi che assumevano una colorazione ocra con il progressivo calare della
> luce del giorno. L’aria era calda e pesante e questo non facilitava la
> serenità di Raji. Inginocchiato sul pavimento rivestito di un marmo nervato
> di colore nero, l’ufficiale OPS accese delle barrette di Wu’klar,
> un’essenza vulcaniana assai simile all’incenso e chiuse gli occhi davanti
> alla statua di terracotta nera di Hanuman, la divinità hinduista attributo
> divino della forza e intelligenza.
> “Aum Hum Hanumate namo namah, Shree Hanumate ee namo namah, Jai jai
> Hanumate namo namah, Shree Ram Dootaya namo namah” cantilenò a bassa voce,
> ripetendo il mantra più volte, fino a che dentro di sé si aprì una nuova
> consapevolezza e un’improvvisa calma lo raggiunse. Proprio lì, sul
> quell’arido pianeta, Hanuman era la divinità che in quel momento appariva
> a  Vikram più appropriata, pochi minuti di effettuare il rito del
> Kal-if-fee.
>
>
> La società vulcaniana era matriarcale e, a perfetta conferma di questa
> organizzazione, solo la donna poteva decidere di lasciare il proprio
> partner. Il problema era che ciò accadeva  solo scegliendone un altro che
> avrebbe combattuto per lei contro il precedente marito, in un duello
> rituale. E in tutto questo Vikram era lo sfidato. E T’Syl, la sua ex moglie.
>
>
>   “E’ giunto il momento, Raji Vikram” disse una voce alle sue spalle. Era
> un giovane emissario di T’Syl venuto ad avvertirlo che l’arena lo aspettava.
> Raji portò le mani unite alla fronte, alla bocca e al petto e salutò Shri
> Hanuman: “Aum Anjaneyaya Namah”, disse a voce bassa. Si alzò in piedi,
> avvolto nella sua tunica bianca e rossa e con passo un po’ incerto si
> avvicinò al varco che dava sull’arena. Al centro della gradinata lo fissava
> T’Syl, con il suo usuale sguardo severo e distaccato. La donna vulcaniana
> fece un gesto con la mano e nell’area entrò un vulcaniano, anche lui
> avvolto in una tunica bardata da lembi di brillante tessuto dal colore blu.
> Era V’kar, il suo sfidante.
> Il sole stava scivolando dietro le rocce desertiche e il cielo iniziava a
> tingersi di tonalità tra il viola e il blu. Piccoli falò si accesero nel
> perimetro dell’arena e il suono di un gong segnò l'inizio del rituale. Lo
> sguardo di Vikram incrociò nuovamente gli occhi della sua ex moglie. Cercò
> di sondare nel suo cuore se qualcosa ancora restava di ciò che lo aveva
> fatto innamorare. Tra le ceneri delle emozioni passate neppure una tiepida
> brace ardeva ancora: troppe erano state le differenze di veduta, eccessiva
> era stata l'incapacità di entrambi di trovare un contatto intimo e
> profondo, quel tipo di vicinanza che rappresentava per Raji la vera
> conoscenza, la più ardita condivisione che si potesse sperimentare in una
> relazione sentimentale e non solo.
> Così non restava che sollevare verso il cielo il coltello, in segno di
> accettazione della sfida e di destino di morte.
> Raji non era mai stato un abile combattente, cosa che invece sembrava
> appartenere ai trascorsi di V'kar, il quale aveva iniziato una macabra
> danza di affondi e rapide manovre che già avevano prodotto tagli
> superficiali nelle braccia dell'ufficiale federale.
>
>
> Non c'erano parole pronunciate nel duello, nè incitamenti. Il silenzio era
> il solo compagno delle lame che fendevano la calda aria. Era una sfida che
> affondava nel misticismo di Vulcano e chissà da quale antica origine, forse
> ancor prima che La logica di Surak prendesse il sopravvento sugli istinti
> animali dei progenitori degli attuali vulcaniani. Ottima riflessione, pensò
> tra sè Raji, ma inutile in un momento come questo.
> V'kar fece una mossa improvvisa, un calcio ben piazzato che fece cadere
> Vikram a bocconi. Posizione di netto svantaggio che, immediatamente, venne
> sfruttata dallo sfidante Vulcaniano. Vikram alzò lo sguardo, un pugno lo
> stava per centrare nel mezzo del volto e, conoscendo la forza dei
> vulcaniani, Raji ritrovò lo spirito per schivarlo, rotolando nella sabbia
> di lato. L'aggressore era però sopra di lui nuovamente. Questione di attimi
> e Vikram si immaginò un coltello piazzato nella gola. Un vecchio detto
> terrestre diceva che bisogna evitare le profezie che si auto-avverano.
> Allontanò di colpo il pensiero negativo, giusto in tempo per vedere lo
> sguardo di T'Syl. Raji avrebbe giurato di intravedere un accenno di sorriso
> sulle sua labbra, se non fosse stata Vulcaniana.
>
>
> Raji afferrò una manciata di sabbia e con un gesto rapido la tirò negli
> occhi del vulcaniano, il quale cercò di riprendersi. E non ci mise molto.
> Al punto che l'ufficiale OPS era nuovamente a terra. Il suo coltello era
> scivolato lontano da lui. Allungò il braccio per cercare di raggiungerlo,
> ma V'Kar gli bloccò il braccio con il piede. Ora Vikram sentiva il fiato
> del vulcaniano su di lui, Era talmente vicino da sentire battere il cuore
> dello sfidante.
>
>
> "E' evidente che sei un debole, come tutti gli umani". Rare cose facevano
> arrabbiare Vikram come la xenofobia. Un impeto di rabbia lo travolse: non
> esisteva più il duello per divorziare, non c'era più un vulcaniano con cui
> non aveva alcun dissapore. C'era solo un razzista in più nell'Universo che
> apparteneva a Brahma.
> Le gambe di Vikram scattarono, come la morsa di un granchio e fecero
> sbilanciare l'avversario. Gli colpì il volto con forza, più volte e afferrò
> il coltello. T'Syl si era alzata in piedi. Un tamburo rullava e il cuore di
> Raji batteva cercava di andare al suo stesso ritmo.
> Vikram guardò V'Kar e strinse il coltello ansimando: la sua figura si
> dissolse in un fascio di energia. Il coltello cadde nella sabbia, nello
> stupore della folla.
>
>
> USS Evemore, 24/04/2395 ore 20.25
>
>
> Raji ci mise qualche secondo per capire di essere a bordo di una navetta
> federale. Era facilmente riconoscibile per l'odore, e il design interno. La
> polvere dell'arena era scomparsa.
> "Mi stavo per chiedere se l'avrebbe ucciso?" disse una voce giovane. Raji
> guardò il pilota, il cui volto era incorniciato dalle tipiche appendici
> andoriane, ma il colore della pelle era del tutto umano.
> Raji cercò di sistemarsi la tunica
> "Con chi ho il piacere di presentare i miei ringraziamenti?"chiese
> l'ufficiale OPS al giovane.
> "Sono il tenente Krenn Bloch, ufficiale scientifico della USS Crusader"
> Raji alzò un sopracciglio "E cosa ci faceva da queste parti?"
> Il giovane "Diciamo che i miei sentimenti verso i Vulcaniani mi hanno
> facilitato nell'eseguire al meglio l'ordine del Capitano Shaitan"
> "Vuol dire che il capitano sapeva dove mi ero recato?" chiese Vikram
> "Questo è parte del nostro modo di operare e poi, si sa…il capitano
> Shaitan è spesso un passo avanti a tutti noi". Questa volta la ove giunse
> dalle sue spalle, insieme ad uno Ipospray che gli venne iniettato
> nell'avambraccio da un altro ufficiale
> Raji si voltò di scatto per incontrare un ufficiale medico
> "Piacere, sono il Tenente Jenner, capo Medico della Crusade" fece una
> pausa e passò il tricorder medico sugli arti di Vikram.
> "Ho visto cose peggiori per chi si impegna in duelli nelle franchigie"
> disse il dottore.
> "Ad essere preciso ero impegnato tecnicamente in un divorzio", ironizzò il
> capo OPS.
> I tre ufficiali scoppiarono a ridere, mentre lo shuttle usciva dall'orbita
> di Vulcano e scivolava in curvatura.
>
>
> USS Crusader, 24/04/2395 ore 23:30 - plancia
> "Mi spiega come hanno fatto i suoi genitori a chiamarlo con un termine che
> in lingua araba sulla terra significa 'Demonio'?" chiese Raji.
> Il capitano serrò la mandibola. "Posso stupirla nel suggerire di non farsi
> chiamare per nome su Andoria: Raji significa…stupido", e sorrise a denti
> stretti, dall'aria di uno squalo, mentre stringeva la mano di Vikram.
> Raji si era ripulito, medicato e ora indossando la sua nuova divisa della
> sezione OPS si era presentato nelle migliori condizioni fisiche che
> potesse. Aveva sentito fortemente il bisogno di scrollarsi di dosso le
> ombre del passato e affrontare una rinascita.
> "Sono onorato di prendere servizio sulla USS Crusader, sotto il suo
> comando, capitano. Non c'è ambito nella Federazione che non acclami il suo
> eroismo."
> "Spero allora che qui possa trovare ciò che cerca".
> Raji fece un cenno di assenso."Così come io spero di dare un valido
> contributo alla sua nave".
> Shaitan gli indicò la postazione OPS, ma mentre Raji si diresse lentamente
> verso di essa, come per godersi l'attimo di stupore, una voce lo richiamò
> alla realtà: "Dimenticavo, abbiamo sbrigato anche alcune pratiche
> amministrative in sua vece". A parlare era stato un uomo dai profondi occhi
> neri e la divisa da Primo Ufficiale.
> Raji rimase un attimo interdetto. "Diciamo che la questione sospesa con la
> sua ex moglie è stata conclusa. Abbiamo inviato una comunicazione da parte
> di un amico dell'avvocatura della Flotta Stellare con cui formalizzava il
> divorzio. Là dove non vige la legislazione vulcaniana, trova spazio la
> nostra" e gli mise amichevolmente la mano sulla spalla.
> "E' difficile prendere servizio con già un debito del genere alle spalle"
> disse imbarazzato il capo OPS.
> "A dire il vero avrei usato volentieri i siluri su quell'arena primitiva!
> Forse in tal caso il suo debito sarebbe stato ancora più grande" la voce
> proveniva da un possente uomo dai tipici lindamente balcanici, con la
> divisa della Sicurezza. "Piacere, Miroslav Ivanov". Raji strinse la mano
> ancora sorpreso per la calda accoglienza.
> "Non si preoccupi Virkam, sulla Crusader, sappiamo fidelizzare i nostri
> marinai". Raji riconobbe Daniel Delta, che aveva conosciuto qualche ora
> prima per un proficuo colloquio terapeutico, a chiudere l'esperienza
> vulcaniana della sua vita, nella sua pienezza.
>
>
> Raji si sedette sulla sua postazione. Guardò la LCARS accendere le luci e,
> senza esitare lanciò un diagnostico sui sistemi. Si sentiva a casa, una
> nuova dimora pronta per un nuovo viaggio. Quello della propria vita.
>
>
> Il giorno 12 giugno 2016 14:11, Capitano Shaitan del clan Aeltheur <
> shaitan a lordkap.it> ha scritto:
>
>> Bel pezzo, complimenti.
>> Un appunto: il nome della nave è Crusader, con la r finale. :)
>>
>> --
>> Capitano Shaitan - MSN lord_kap a hotmail.it - Skype: lord_kap
>> NX 59659 - USS Crusader - Ufficiale Comandante
>> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Crusader/main.php
>> Il 11 giu 2016 12:18 AM, Roberto Battistini <rbattis72 a gmail.com> ha
>> scritto:
>>
>> Ciao ragazzi,
>>
>> ecco una bozza del mio imbarco, pronta per ogni modifica, correzione e
>> miglioramento possibiile :)
>>
>>
>> Grazie per l'accoglienza!
>>
>> Buona notte
>>
>> Roberto
>>
>>
>> Tenente Comandante Raji Vikram
>>
>> Capo Divisione OPS
>>
>> USS Crusade
>>
>>
>> ===============================
>>
>> Vulcano, 24/04/2395 ora terrestre 19.45
>>
>>
>> La sabbia che ricopriva il pavimento dell’arena si sollevava in leggeri
>> sbuffi che assumevano una colorazione ocra con il progressivo calare della
>> luce del giorno. L’aria era calda e pesante e questo non facilitava la
>> serenità di Raji. Inginocchiato sul pavimento rivestito di un marmo nervato
>> di colore nero, l’ufficiale OPS accese delle barrette di Wu’klar,
>> un’essenza vulcaniana assai simile all’incenso e chiuse gli occhi davanti
>> alla statua di terracotta nera di Hanuman, la divinità hinduista attributo
>> divino della forza e intelligenza.
>>
>> *“Aum Hum Hanumate namo namah, Shree Hanumate ee namo namah, Jai jai
>> Hanumate namo namah, Shree Ram Dootaya namo namah*” cantilenò a bassa
>> voce, ripetendo il mantra più volte, fino a che dentro di sé si aprì una
>> nuova consapevolezza e un’improvvisa calma lo raggiunse. Proprio lì, sul
>> quell’arido pianeta, Hanuman era la divinità che in quel momento appariva
>> a  Vikram più appropriata, pochi minuti di effettuare il rito del
>> Kal-if-fee.
>>
>>
>> La società vulcaniana era matriarcale e, a perfetta conferma di questa
>> organizzazione, solo la donna poteva decidere di lasciare il proprio
>> partner. Il problema era che ciò accadeva  solo scegliendone un altro che
>> avrebbe combattuto per lei contro il precedente marito, in un duello
>> rituale. E in tutto questo Vikram era lo sfidato. E T’Syl, la sua ex moglie.
>>
>>
>>  “E’ giunto il momento, Raji Vikram” disse una voce alle sue spalle. Era
>> un giovane emissario di T’Syl venuto ad avvertirlo che l’arena lo aspettava.
>>
>> Raji portò le mani unite alla fronte, alla bocca e al petto e salutò Shri
>> Hanuman: “Aum Anjaneyaya Namah”, disse a voce bassa. Si alzò in piedi,
>> avvolto nella sua tunica bianca e rossa e con passo un po’ incerto si
>> avvicinò al varco che dava sull’arena. Al centro della gradinata lo fissava
>> T’Syl, con il suo usuale sguardo severo e distaccato. La donna vulcaniana
>> fece un gesto con la mano e nell’area entrò un vulcaniano, anche lui
>> avvolto in una tunica bardata da lembi di brillante tessuto dal colore blu.
>> Era V’kar, il suo sfidante.
>>
>> Il sole stava scivolando dietro le rocce desertiche e il cielo iniziava a
>> tingersi di tonalità tra il viola e il blu. Piccoli falò si accesero nel
>> perimetro dell’arena e il suono di un gong segnò l'inizio del rituale. Lo
>> sguardo di Vikram incrociò nuovamente gli occhi della sua ex moglie. Cercò
>> di sondare nel suo cuore se qualcosa ancora restava di ciò che lo aveva
>> fatto innamorare. Tra le ceneri delle emozioni passate neppure una tiepida
>> brace ardeva ancora: troppe erano state le differenze di veduta, eccessiva
>> era stata l'incapacità di entrambi di trovare un contatto intimo e
>> profondo, quel tipo di vicinanza che rappresentava per Raji la vera
>> conoscenza, la più ardita condivisione che si potesse sperimentare in una
>> relazione sentimentale e non solo.
>>
>> Così non restava che sollevare verso il cielo il coltello, in segno di
>> accettazione della sfida e di destino di morte.
>>
>> Raji non era mai stato un abile combattente, cosa che invece sembrava
>> appartenere ai trascorsi di V'kar, il quale aveva iniziato una macabra
>> danza di affondi e rapide manovre che già avevano prodotto tagli
>> superficiali nelle braccia dell'ufficiale federale.
>>
>>
>> Non c'erano parole pronunciate nel duello, nè incitamenti. Il silenzio
>> era il solo compagno delle lame che fendevano la calda aria. Era una sfida
>> che affondava nel misticismo di Vulcano e chissà da quale antica origine,
>> forse ancor prima che La logica di Surak prendesse il sopravvento sugli
>> istinti animali dei progenitori degli attuali vulcaniani. Ottima
>> riflessione, pensò tra sè Raji, ma inutile in un momento come questo.
>>
>> V'kar fece una mossa improvvisa, un calcio ben piazzato che fece cadere
>> Vikram a bocconi. Posizione di netto svantaggio che, immediatamente, venne
>> sfruttata dallo sfidante Vulcaniano. Vikram alzò lo sguardo, un pugno lo
>> stava per centrare nel mezzo del volto e, conoscendo la forza dei
>> vulcaniani, Raji ritrovò lo spirito per schivarlo, rotolando nella sabbia
>> di lato. L'aggressore era però sopra di lui nuovamente. Questione di attimi
>> e Vikram si immaginò un coltello piazzato nella gola. Un vecchio detto
>> terrestre diceva che bisogna evitare le profezie che si auto-avverano.
>> Allontanò di colpo il pensiero negativo, giusto in tempo per vedere lo
>> sguardo di T'Syl. Raji avrebbe giurato di intravedere un accenno di sorriso
>> sulle sua labbra, se non fosse stata Vulcaniana.
>>
>>
>> Raji afferrò una manciata di sabbia e con un gesto rapido la tirò negli
>> occhi del vulcaniano, il quale cercò di riprendersi. E non ci mise molto.
>> Al punto che l'ufficiale OPS era nuovamente a terra. Il suo coltello era
>> scivolato lontano da lui. Allungò il braccio per cercare di raggiungerlo,
>> ma V'Kar gli bloccò il braccio con il piede. Ora Vikram sentiva il fiato
>> del vulcaniano su di lui, Era talmente vicino da sentire battere il cuore
>> dello sfidante.
>>
>>
>> "E' evidente che sei un debole, come tutti gli umani". Rare cose facevano
>> arrabbiare Vikram come la xenofobia. Un'impeto di rabbia lo travolse: non
>> esisteva più il duello per divorziare, non c'era più un vulcaniano con cui
>> non aveva alcun dissapore. C'era solo un razzista in più nell'Universo che
>> apparteneva a Brahma.
>>
>> Le gambe di Vikram scattarono, come la morsa di un granchio e fecero
>> sbilanciare l'avversario. Gli colpì il volto con forza, più volte e afferrò
>> il coltello. T'Syl si era alzata in piedi. Un tamburo rullava e il cuore di
>> Raji batteva cercava di andare al suo stesso ritmo.
>>
>> Vikram guardò V'Kar e strinse il coltello ansimando: la sua figura si
>> dissolse in un fascio di energia. Il coltello cadde nella sabbia, nello
>> stupore della folla.
>>
>>
>> USS Evemore, 24/04/2395 ore 20.25
>>
>>
>> Raji ci mise qualche secondo per capire di essere a bordo di una navetta
>> federale. Era facilmente riconoscibile per l'odore, e il design interno. La
>> polvere dell'arena era scomparsa.
>>
>> "Mi stavo per chiedere se l'avrebbe ucciso?" disse una voce giovane. Raji
>> guardò il pilota, il cui volto era incorniciato dalle tipiche appendici
>> andoriane, ma il colore della pelle era del tutto umano.
>>
>> Raji cercò di sistemarsi la tunica
>>
>> "Con chi ho il piacere di presentare i miei ringraziamenti?"chiese
>> l'ufficiale OPS al giovane.
>>
>> "Sono il tenente Krenn Bloch, ufficiale scientifico della USS Crusade"
>>
>> Raji alzò un sopracciglio "E cosa ci faceva da queste parti?"
>>
>> Il giovane "Diciamo che i miei sentimenti verso i Vulcaniani mi hanno
>> facilitato nell'eseguire al meglio l'ordine del Capitano Shaitan"
>>
>> "Vuol dire che il capitano sapeva dove mi ero recato?" chiese Vikram
>>
>> "Questo è parte del nostro modo di operare e poi, si sa…il capitano
>> Shaitan è spesso un passo avanti a tutti noi". Questa volta la ove giunse
>> dalle sue spalle, insieme ad uno Ipospray che gli venne iniettato
>> nell'avambraccio da un altro ufficiale
>>
>> Raji si voltò di scatto per incontrare un ufficiale medico
>>
>> "Piacere, sono il Tenente Jenner, capo Medico della Crusade" fece una
>> pausa e passò il tricorder medico sugli arti di Vikram.
>>
>> "Ho visto cose peggiori per chi si impegna in duelli nelle franchigie"
>> disse il dottore.
>>
>> "Ad essere preciso ero impegnato tecnicamente in un divorzio", ironizzò
>> il capo OPS.
>>
>> I tre ufficiali scoppiarono a ridere, mentre lo shuttle usciva
>> dall'orbita di Vulcano.
>>
>>
>> USS Crusade, 24/04/2395 ore 23:30 - plancia
>>
>> "Mi spiega come hanno fatto i suoi genitori a chiamarlo con un termine
>> che in lingua araba sulla terra significa 'Demonio'?" chiese Raji.
>>
>> Il capitano serrò la mandibola. "Posso stupirla nel suggerire di non
>> farsi chiamare per nome su Andoria: Raji significa…stupido", e sorrise a
>> denti stretti, dall'aria di uno squalo, mentre stringeva la mano di Vikram.
>>
>> Raji si era ripulito, medicato e ora indossando la sua nuova divisa della
>> sezione OPS si era presentato nelle migliori condizioni fisiche che
>> potesse. Aveva sentito fortemente il bisogno di scrollarsi di dosso le
>> ombre del passato e affrontare una rinascita.
>>
>> "Sono onorato di prendere servizio sulla USS Crusade, sotto il suo
>> comando, capitano. Non c'è ambito nella Federazione che non acclami il suo
>> eroismo."
>>
>> "Spero allora che qui possa trovare ciò che cerca".
>>
>> Raji fece un cenno di assenso."Così come io spero di dare un valido
>> contributo alla sua nave".
>>
>> Shaitan gli indicò la postazione OPS, ma mentre Raji si diresse
>> lentamente verso di essa, come per godersi l'attimo di stupore, una voce lo
>> richiamò alla realtà: "Dimenticavo, abbiamo sbrigato anche alcune pratiche
>> amministrative in sua vece". A parlare era stato un uomo dai profondi occhi
>> neri e la divisa da Primo Ufficiale.
>>
>> Raji rimase un attimo interdetto. "Diciamo che la questione sospesa con
>> la sua ex moglie è stata conclusa. Abbiamo inviato una comunicazione da
>> parte di un amico dell'avvocatura della Flotta Stellare con cui
>> formalizzava il divorzio. Là dove non vige la legislazione vulcaniana,
>> trova spazio la nostra" e gli mise amichevolmente la mano sulla spalla.
>>
>> "E' difficile prendere servizio con già un debito del genere alle spalle"
>> disse imbarazzato il capo OPS.
>>
>> "A dire il vero avrei usato volentieri i siluri su quell'arena primitiva!
>> Forse in tal caso il suo debito sarebbe stato ancora più grande" la voce
>> proveniva da un possente uomo dai tipici lindamente balcanici, con la
>> divisa della Sicurezza. "Piacere, Miroslav Ivanov". Raji strinse la mano
>> ancora sorpreso per la calda accoglienza.
>>
>> "Non si preoccupi Virkam, sulla Crusade, sappiamo fidelizzare i nostri
>> marinai". Raji riconobbe Daniel Delta, che aveva conosciuto qualche ora
>> prima per un proficuo colloquio terapeutico, a chiudere l'esperienza
>> vulcaniana della sua vita, nella sua pienezza.
>>
>>
>> Raji si sedette sulla sua postazione. Guardò la LCARS accendere le luci
>> e, senza esitare lanciò un diagnostico sui sistemi. Si sentiva a casa, una
>> nuova dimora pronta per un nuovo viaggio. Quello della propria vita.
>>
>>
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>> Stml13 mailing list
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>> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml13
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