[Stml13] Jenner 17.02 - Ipotesi
Mehon
mehon.crusade a gmail.com
Gio 13 Ott 2016 21:26:22 CEST
Ciao,
ecco il mio brano scusate tanto per il ritardo!
USS Crusader NX 69659
Autore: Marco Calandri
Personaggio: Comandante Gerard Ylim Yager
Titolo: Un piccolo litigio
Data creazione: 13/10/2016
Ambientazione: USS Crusader
Personaggi principali: Shaitan, Yager, Bloch, Vikram, McAllister
Trama principale: Un piccolo diverbio tra gli ufficiali in comando sulla pericolosa missione, arrivano dei strani messaggi dal fiume
USS Crusader, Ufficio del capitano Shaitan - 23/06/2396, ore 10:00
La Crusader entrò in orbita attorno a Nerion. La nave era arrivata con
la stessa traiettoria che avrebbe fatto con qualsiasi pianeta di classe
M ma questa volta sembrava che ci fosse qualcosa di diverso: era come se
la nave si muovesse silenziosamente con un moto cupo e silenzioso come
per prevedere un infausto destino.
In pochi minuti il timoniere inserì la nave in orbita di parcheggio e,
poco dopo il termine della manovra, il comandante Vikram disse:”
Capitano, ci chiamano.”
“Sullo schermo.” Ordinò Shaitan.
Il volto di un umano di circa sessant’anni coi capelli grigi e dei baffi
bianchi comparve sullo schermo.
“Sono il direttore Rost. Comando questa installazione.”
Shaitan si alzò dalla poltrona come per andare virtualmente incontro al
suo interlocutore: ”Sono il capitano Shaitan della nave federale Crusader.”
“Ben arrivati su Nerion.” Il direttore sorrise amaramente: ”Abbiamo
bisogno di voi per… .” Fece una breve pausa come per cercare la parola
più adatta:” Gestire questa cosa.”
“Già.” Rispose senza mezzi termini il capitano.
“Vi attendiamo per il teletrasporto.” Il direttore chiuse rapidamente la
comunicazione lasciando in plancia un certo silenzio.
Shaitan fece un lungo respiro e roteò la testa verso il primo ufficiale.
Non avevano più parlato dalla discussione. C’era un certo attrito fra
loro dopo la confronto del giorno precedente e non avevano più parlato.
Shaitan parlò per primo. ”Le lascio il comando e la nave.”
Yager abbassò lo sguardo ma non si oppose: ”Signore… sì signore.”
“Comandante… .” Shaitan avrebbe voluto chiarire e iniziare questa
missione che si preannunciava pericolosissima senza aver chiarito con il
suo primo ufficiale. Provò a dire quelle parole ma si corresse:”…
Gerard, io ti capisco. Ma gli ordini del comando non si discutono.”
“Certo… .” Provo a rispondere il primo ufficiale mentre i due entrarono
nel turboascensore.
Appena le porte si chiusero Shaitan riprese a parlare: ”Non voglio
andare in missione senza aver chiarito.”
“Capitano è assurdo che lei vad… .” Yager provò a parlare ma Shaitan lo
interruppe: ”Voglio solo porre fine alla discussione e andare in
missione a cuor leggero.”
Fu allora che Yager capì che il dado era tratto. Che la decisione era
stata presa, che non poteva far nulla eccetto porre fine alle ostilità e
permettere al capitano, un uomo che rispettava dal profondo, di andare
in missione. L’umano inspirò profondamente e strinse la mano al capitano.
“Eseguirò tutti i suoi ordini.” Rispose Yager.
Pochi istanti dopo la porta del turboscensore si aprirono e i due si
diressero nella sala del teletrasporto.
“Ne sono certo comandante.” Disse Shaitan salendo sulla pedana dove lo
attendevano in posizione Quatro, Bloch, Delta, Jenner McAllister e
Delta. L’andoriano si mise in posizione e disse: ”La Crusader è sua, ne
abbia cura.”
“Si signore:” Yager scattò sugli attenti.
Shaitan sorrise. Poi puntò le antenne verso l’addetto al teletrasporto:
”Siamo pronti.”
“Coordinate inserite.” Rispose il capo del teletrasporto.
“Energia.”
Yager guardò il capitano e gli altri cinque ufficiali sparire in un
bagliore azzurro. Cercò di fissare i loro volti nella mente come per
ricordarli e tenere una parte di loro dentro di sé. D’improvviso sentì
la nave farsi tremendamente vuota e solitaria. Percepì il freddo nelle
paratie. Con un cenno all’ingegnere al teletrasporto uscì chiedendosi se
avrebbe più rivisto i suoi colleghi.
USS Crusader, Ufficio del capitano Shaitan - 16/06/2396, ore 11:13
Shaitan attivò la comunicazione il logo della Flotta Stellare lasciò il
posto al volto dell'ammiraglio Hassan.
"Ammiraglio." Fu il saluto del capitano.
"Mi spiace disturbarla ma ho delle novità."Il volto di Hassan era teso e
aveva l'aria di chi non portava buone notizie. Shaitan rimase in
silenzio e attese che il superiore riprendesse a parlare: "E' emerso
qualcos'altro dal fiume."
"Che cosa?"
"Un comunicatore... uno dei nostri." L'ammiraglio pronunciò quelle
parole inclinandosi in avanti come per avere un contatto migliore col
capitano.
"Si tratta del comunicatore dell'ufficiale medico della squadra?" Chiese
il capitano.
"No... il comunicatore di Raster non è mai stato ritrovato."
L'ammiraglio sospirò visibilmente:" Nei resti che abbiamo recuperato non
c'era traccia del comunicatore."
"Ah." Shaitan accusò il colpo. Non tanto per il ritrovamento del
comunicatore ma per la brutta fine che aveva fatto il dottor Raster.
"Il comunicatore apparteneva ad Allison Fister... l'ingegnere."
L'ammiraglio guardò il capitano dritto negli occhi: "Il dispositivo era
danneggiato e distorto come se fosse stato inserito in una anomalia
spaziale... ma era funzionante."
"In che senso era funzionante?" Chiese Shaitan.
"In esso era contenuto un messaggio... o almeno una parte di esso."
Spiegò l'ammiraglio.
"Che messaggio?"
Hassan lesse il messaggio rapidamente come se l'avvertimento provenisse
da lui:" Recita: Attenzione Federazione, pericolo... ."
USS Crusader, deposito siluri sezione mediana - 22/06/2396, ore 08:00
Shaitan stava osservando da alcuni minuti due siluri al tricobaldo
alloggiati al centro della sala. Le due potenti armi erano state
caricate alla stazione Dyson3 assieme ad un carico di siluri quantici
sistemati sui lati. L’andoriano aveva una mano appoggiata sull’arma di
sinistra. Era l’unica persona nella sala e, nel silenzio più totale,
stava provando quella quiete prima della tempesta.
Dei rumori di passi destarono il capitano dalla meditazione. L’andoriano
si voltò e riconobbe Yager: ”Numero uno.”
“Capitano.” Gerard si avvicinò al superiore: ”La stavo cercando.”
“Mi dica.” Shaitan tornò a guardare le testate.
“Per la missione… .” Provò a dire Yager ma l’andoriano fu più veloce:
”Ne abbiamo già parlato.”
“Sì ma è mio dovere giudare… .” Shaitan interruppe nuovamente il primo
ufficiale:” Guidare le squadre di ricognizione. E’ la decima volta che
me lo ripete da quando siamo partiti.”
“Vorrei che ripensasse alla sua decisione.” Yager cercava disperatamente
di far cambiare idea al superiore: ”Potrebbe essere pericoloso.”
“Non sono un vigliacco.” Shaitan si irritò parecchio ma quello era
proprio il piano di Yager: ”Esiste un differenza tra coraggio e andare
in contro ad un rischio sconosciuto… essere vigliacchi significa
gettarsi nel fuoco lasciando la nave senza capitano nell’eventualità
tutta questa cosa sia un vaso di Pandora.”
Quelle parole colpirono il capitano ma non lo diede a vedere cercando di
cambiare discorso: ”Non è il discorso che vorrei sentire da un ex pilota
collaudatore.”
“Un pilota collaudatore valuta bene i rischi e la situazione non si
lancia in un fiume alla ricerca di non so che cosa.” Protestò Yager
frustato dall’esito negativo delle sue precedenti parole.
“La decisione è presa.” Shaitan cercò di chiudere il discorso.
“Non voglio che il mio capitano si lanci in una missione suicida.”
Continuò il primo ufficiale.
“Ho intenzione di tornare.” Rispose seccamente Shaitan.
“Non ci credo.” Attaccò Yager.
Il capitano si voltò di scatto fulminando il sottoposto: “Cosa?”
“Conosco la tradizione… anche quella andoriana.” Yager continuò ad
attaccare. “Su Andoria sulle vecchie navi a vapore era tradizione che il
capitano passasse la notte prima di una battaglia disperata affianco
all’arma più potente del vascello… .”
Le antenne dell’andoriano puntarono verso il primo ufficiale che
continuava a parlare: ”E io la trovo qui accanto due siluri a tricobalto.”
“Esattamente… .” Shaitan era seccato e rispose rapidamente.
“Perché non se li porta dietro questi due siluri?” Yager rispose
sarcasticamente.
“Perché?”
“Così se le cose vanno male potrà farli esplodere.” Yager si avvicinò al
capitano cercando di farlo voltare. Saitan rimase a guardare le due
torpedini.
“Quello sarà compito suo.” Shaitan avrebbe voluto informare il primo
ufficiale dei suoi ordini in altro modo. Ma il danno era fatto e la
reazione scioccata di Yager fu la prova:” Cosa?”
Il capitano si voltò di scatto e aggiunse: ”Questi sono i suoi ordini.”
“Chiarisca.”
“Il suo compito sarà di rimanere sulla nave con Vikram e lanciare i due
siluri contro la boccatura in caso di problemi.” Shaitan parlò
rapidamente illustrando gli ordini del comando.
“E dovrei far saltare l’unico accesso a quell’universo con due armi da
distruzione planetaria?” La domanda era quasi sarcastica ma nella voce
di Yager c’era una certa apprensione.
“Esattamente vedo che a capito.”
“Non ho intenzione di sparare sul mio capitano.”
“Ma se si presenterà l’occasione voglio che agisca secondo gli ordini…
non sappiamo cosa c’è dall’altra parte.”
“E sparargli contro non è la soluzione migliore.”
“Lei non vuole capire.”
“No capitano.”
“Che capisca o no voglio che esegua le mie disposizioni.” Yager face per
controbattere ma l’andoriano fu più rapido: ”Ora che a avuto i suoi
ordini… in libertà.”
USS Crusader, bar di prora - 22/06/2396, ore 23:50
Vikram era seduto ad un tavolo e stava leggendo un rapporto mentre
leggeva dei rapporti. Stava controllando la situazione della sua sezione
soprattutto in vista della pericolosa missione in vista.
“Ancora sveglio?” Chiese una voce alle sue spalle. L’umano si voltò e
riconobbe McAllister e Bloch.
“Si volevo visionare questi rapporti.” Rispose mentre faceva un cenno ad
entrambi di sedersi.
Il primo a parlare fu Bloch: ”Pronto per la missione di domani?”
“Si certo… credo di sì.”
“C’è un certo nervosismo nell’ambiente.” Aggiunse McAllister.
“Forse per il tipo di incarico.”Ipotizzò Raji sorseggiando il tè.
“Questo equipaggio ne ha viste tante.” Cercò di scherzare McAllister.
“Vero.” Concordò Bloch.
“Peccato non andare dall’altra parte.” Ammise Vikram appoggiando il
dpadd al tavolo.
“Ci saranno molte altre occasioni.” Rispose Bloch.
Ci fu un breve silenzio rotto pochi istanti da Vikram:”Cosa ci attenderà.”
I due navigati ufficiali della Crusader si guardarono e McAllister
rispose: ”Questa nave è specializzata nelle missioni speciali tattiche
nello spazio profondo… ne usciremo, come al solito.”
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Ciao
Marco
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Comandante 000
Gerard Ylim Yager
Primo Ufficiale
Uss-Crusader Nx-59659
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