[Stml13] 19.06 - Arrocco
Luigi Fantin
edward.a.jenner a gmail.com
Mar 17 Lug 2018 23:41:08 CEST
Ciao a tutti,
non ho scritto molto. sono stato un po' occupato ma dovevo per forza
passare il turno.
spero piaccia.
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USS Crusader NX 69659
Autore: Luigi Fantin
Personaggio: Tenente Edward Anthony Jenner
Titolo: Arrocco
Data creazione: 26/03/2018
Ambientazione: Spazio della Federazione, sistema di Alnitak
Personaggi principali: Bloch, Shaitan, Yager, Vikram, Quatro
Trama principale: L’equipaggio della Crusader si barrica dentro l’avamposto
scientifico e cerca di recuperare informazioni, ma vengono subito
interrotti da un altro attacco delle creature indigene del pianeta.
Avamposto scientifico sconosciuto, data sconosciuta
La nave stellare vulcaniana era parzialmente nascosta nella semioscurità
dell’hangar. Non era visibile nessuna luce dal di fuori, tutto era spento e
la nave silenziosa.
L’avamposto era sicuro, non c’erano tracce delle radiazioni che avevano
ucciso la squadra di ricercatori vulcaniani. Alcuni sistemi di base della
stazione erano accesi ma il computer non era accessibile. I generatori
della stazione non funzionavano e non avevano trovato un modo per
comunicare con nessuno. Erano isolati.
Bloch aveva avuto l’idea di controllare la nave vulcaniana. Lui o Quatro
erano riusciti ad entrare da un portello alla base del velivolo e avevano
iniziato la perlustrazione.
Shaitan e Yager cercavano tra il materiale disponibile qualunque cosa
potesse essere di aiuto. Se non c’era più energia nella stazione dovevano
andare in perlustrazione all’esterno. Il vero mistero era come erano finiti
in quel luogo. Forse l’anomalia in cui la Crusader era incappata aveva
anche trasferito loro cinque in un altro luogo. O forse era stato qualcun
altro a portarli li. Se effettivamente dovevano porre rimedio ad un danno
causato nel passato, forse erano stati portati proprio nel punto in cui era
accaduto l’evento che avrebbe poi portato al genocidio. Direttive della
federazione da seguire o no Shaitan aveva deciso che si sarebbe comportato
secondo la propria coscienza.
All’improvviso un suono come di grossi accumulatori che si caricano di
energia riempì l’hangar. Dalla sommità circolare del soffitto fina al
pavimento, ad uno ad uno, cominciarono ad accendersi enormi pannelli
luminosi concentri che illuminarono tutto l’enorme locale.
Bloch li raggiunse dalla nave insieme a Quatro. “Il nucleo della nave è
ancora attivo, anche se non caricato al massimo.”
“Abbiamo attivato la nave e stiamo trasferendo parte dell’energia alla
stazione. I sistemi dovrebbero ripartire in pochi minuti.”
“Bene” disse Shaitan, “appena il computer termina il riavvio avremmo
qualche informazione in più.”
“Per esempio dove e quando siamo.” Disse Yager.
“E cosa è successo qui.” Aggiunse Bloch.
“Forse la nave è in grado di decollare e portarsi nell’orbita del pianeta.
Se la fortuna non ci ha abbandonato potremmo tentare anche qualche
comunicazione.” Disse Shaitan.
“Mi sembra che la fortuna ci abbia abbandonato già da diverso tempo!”
intervenne Yagger.
“Si sbaglia, Numero Uno. Qui siamo nel passato. La fortuna ci abbandonerà
almeno tra trecento anni.”
Avamposto scientifico sconosciuto, mezzora più tardi
Mentre attendevano le operazioni di reboot, Vikram, che era di guardia al
di fuori della base, lanciò l’allarme.
Io sciame di insettoidi aveva finito di divorare i propri simili storditi
dall’attacco precedente e seguendo le tracce degli uomini della Crusader
era giunto nei pressi dell’avamposto.
Arrivavano in gran numero, sempre più velocemente. Chi rallentava o si
fermava veniva scavalcato da chi veniva dopo di lui. Le creature erano in
preda ad una frenesia isterica causata dalla vicinanza del cibo. Qua e là
alcuni individui cominciarono a lottare gli uni contro gli altri e i
perdenti venivano inevitabilmente divorati da quelli che stavano intorno.
Shaitan e Yager raggiunsero subito Vikram sulla balaustra su cui aveva
preso postazione per controllare le zone circostanti.
“Stanno tornando, Capitano” avvertì Vikram.
“Sono troppo numerosi per fermarli.” Sottolineo Yager “Questa base potrebbe
non reggere l’urto di un attacco così incontrollato”
“Dobbiamo sigillare e rinforzare il portellone di ingresso.” disse Shaitan
“cerchiamo di guadagnare più tempo possibile. Numero Uno dica a Quatro e
Bloch, che il tempo a nostra disposizione sta per scadere. Dobbiamo far
decollare quell’astronave.”
“Subito Capitano!” e Yager sparì.
All’improvviso un enorme boato congelò l’intero sciame all’istante. Gli
insetti cominciarono a guardarsi in giro con evidente terrore. Il boato si
ripeté e con esso una piccola scossa fece tremare il terreno. Come se
comunicassero tra di loro telepaticamente gli insettoidi cominciarono
frettolosamente a scappare in tutte le direzioni. Un terzo boato ebbe
l’effetto di aumentare la fuga disperata e incontrollata degli insettoidi
che sparirono dalla vista degli uomini dell’avamposto.
Dopo pochi istanti la causa di quei boati uscì dal terreno.
Tutto intorno alla base cominciarono ad aprirsi grandi voragini da cui
emersero strane macchine corazzate e cingolate simili a trivelle. Si
disposero a cerchio in difesa dell’avamposto. E lì si fermarono.
Da dentro la base corse fuori Block col fiato corto.
“Capitano deve essere successo qualcosa, i livelli di radiazione sono
aumentati pericolosamente, dovremmo… E quelli cosa sono?”
“La fonte delle sue radiazioni Tenente” rispose Shaitan.
Avamposto scientifico sconosciuto, alcuni minuti più tardi
Da circa mezzora la situazione era rimasta immutata. Gli attaccanti non si
erano fatti più vivi. Le macchine venute in difesa dell’avamposto non si
erano mosse e nessuno ne era uscito. L’unico progresso era stato il
recupero delle funzionalità del computer.
Bloch e Quatro avevano già cominciato ad analizzare la situazione e dopo
l’arrivo delle macchine anche a tentare le prime comunicazioni.
“Sono riuscito a scoprire che le radiazioni non provengono dai quegli
strani mezzi, ma dal sottosuolo. Fortunatamente dopo essere usciti dal
terreno hanno ricoperto i buchi e il livello delle radiazioni si mantiene
accettabile.“
“Forse sanno che ci sono nocive.” propose Yager. “Magari i precedenti
occupanti di questa postazione erano già venuti a contatto con questi
esseri.”
“Sarebbe una chiara violazione alla prima direttiva.” Intervenne Bloch.
Shaitan era pensieroso.
Quatro ruppe il silenzio: “Capitano, ci chiamano.”
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saluti
GG
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Tenente Edward Anthony Jenner
Ufficiale Medico Capo
USS Crusader
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Email: edward.a.jenner a gmail.com
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